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Gay & Bisex

C'è aempre un inizio


di Membro VIP di Annunci69.it marco191963
18.07.2021    |    1.100    |    1 8.0
"Con l’occasione, incurante della mia presenza tirò fuori il cazzo e incominciò a pisciare rischiando di farmela sui piedi..."
Quella sera al bar con gli amici avevo bevuto una bicchiere di birra più del dovuto e mi ritrovai impotente per far ritorno a casa in auto.
Certo che sposato e con due figli ormai maggiorenni non avrei fatto una bella figura ritirarmi in quelle condizioni così Tony mi propose di lasciare la mia auto nel parcheggio che mi avrebbe accompagnato lui, per poi la mattina successiva chiedere alla mia collaboratrice di passarmi a prendere. Alternative a questa non ne vedevo e così acconsentii.
Salito in auto socchiusi gli occhi e dissi a Tony di fare un giro così mi sarei ripreso. Tony, senza fiatare, prese una strada diversa da quella di casa, dirigendosi verso la zona collinare di Salerno. Arrivato in un posto isolato si fermò e mi invitò a scendere per prendere un poco d’aria. Con l’occasione, incurante della mia presenza tirò fuori il cazzo e incominciò a pisciare rischiando di farmela sui piedi.
Lo tenne in mano per un’infinità di minuti prima di rimetterlo a posto e risalire in auto. A quel punto pensai di farla pure io e quindi in modo furtivo feci la mia pisciata. Nel rientrare trovai il posto di guida libero e lui disteso sul sedile al fianco del posto del guidatore.
Gli chiesi se stava bene o aveva qualche malore ma lui mi rispose che voleva rilassarsi qualche minuto prima di far rientro a casa.
Salii dal lato guidatore e mi distesi al suo fianco.
Tonino disteso, con i pantaloni sbottonati faceva finta di dormire, mentre io lo guardarlo pensando a quella situazione si stava creando. Solo dopo diversi minuti allungai la mano sulla gamba ed incominciai ad accarezzargliela. Non ci fu nessuna reazione da parte di Tony e così prendendo coraggio intrufolai la mano dentro le mutande gli tirai fuori il cazzo.
Era abbastanza lungo ma molle. Per la prima volta avvertivo un senso di piacere e mi lasciai andare incominciando a stringerlo sempre più forte. Al contatto delle mie mani quel cazzo prendeva sempre più forma e diventava duro. Volevo vivermi la storia mettendo da parte ogni tabù, sapendo come farlo impazzire di piacere, visto che Lia, la mia collaboratrice mi faceva impazzire dal piacere quando decideva di succhiarmelo e così decisi di fargli vivere la stessa emozione.
Gli tolsi le scarpe e gli feci scivolare i pantaloni e le mutande lasciandolo nudo con il cazzo al massimo dell’erezione. Dopo avergli allargato le gambe le alzai i piedi poggiandoli sul cruscotto dell’auto così potevo guardarlo bene.
Con un poco di fatica mi posizionai tra le sue gambe e iniziando dalla punta dei piedi incominciai a leccarlo, ad ogni colpetto di lingua sobbalzava ed ansimava. Mai avevo fatto un pompino, però sapevo cosa piaceva agli uomini, e dopo avergli succhiato i coglioni mi spostai con la lingua sulla rosellina tra le sue chiappe ed incomincia a spingere la lingua sempre più in profondità. Lo stavo portando allo sfinimento e fu solo allora che incomincia a baciarli il cazzo. Prima lo scappellai e poi lo ingoiai quasi tutto. In quel momento non era solo lui a godere ma ero anch’io. La mia bocca si accaniva sempre di più sul cazzo e quel sali scendi faceva impazzire entrambi. Tony stremato mi bloccò la testa con le mani ed incominciando a pompare dentro la mia bocca fino a quando con un grosso grido di piacere raggiunse l’orgasmo e spingendomi la testa sempre più in basso mi fece bere la sua sborra. Prima ingoiai tutto e poi con la lingua lo ripulii per bene lasciandolo solo quando il cazzo brillava.
Scendemmo dall’auto ci rivestimmo e Tony mi chiese:
“Non avrei mai immaginato che eri capace di tanto sei stavo favoloso, li fai godere tutti così?”
Risposi: “E’ la prima volta che l’ho fatto e ti assicuro che lo rifarei di nuovo senza pensarci su”
Arrivati sotto casa Tony mi chiese se potevo prestargli cento euro che me li avrebbe restituiti nei prossimi giorni. Con piacere tirai fuori il portafoglio e nel dargli la banconota gli dissi che poteva considerarlo un regalo per la bella serata.
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