tradimenti
La vera storia di Marco e Carla
di marco191963
20.03.2021 |
947 |
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"Misi le mie ginocchia sotto le sue e scivolando alla punta del sedile alzai le gambe poggiando i piedi sul cruscotto..."
Con Carla, mia collaboratrice di fiducia, quella sera decidemmo al termine della giornata lavorativa di andare a mangiare la pizza con Tonino e Gerarda.Eravamo già seduti al tavolo del ristorante quando Gerarda fu raggiunta da una telefonate della mamma che le chiedeva soccorso in quando avvertiva un dolore al petto.
Velocemente ci alzammo e raggiungemmo il parcheggio e mentre Gerarda partì velocemente in direzione casa, Tonino dopo i saluti andò via con la sua auto. Riamasti soli io e Carla optammo per un giro, anche se sapevamo già che saremmo andati ad appartarci nella zona industriale della città. Il tempo di accendere i motori e far qualche metro che mi squillò il cellulare. Risposi con trepidazione ed anche con paura perché era Tonino e subito pensai al peggio per la mamma di Gerarda. Invece Tonino mi chiese dove eravamo perché lui non aveva voglia di ritirarsi e se eravamo disponibili a fare un giro in sua compagnia. Dopo averne parlato con Carla ed avuto il suo consenso lo invitai a raggiungerci al parcheggio. Una volta arrivato lo feci salire sulla mia auto al posto di guida ed io mi posizionai al suo fianco mentre Carla si accomodò dietro.
Tonino da subito incominciò ad adulare il corpo di Carla che lo vedeva molto bello e sia io che Carla a quelle parole ridevamo perché sapevamo quanto fosse porco e per provocarlo ancora di più dissi che se avesse visto Carla in autoreggenti e perizoma sarebbe svenuto da tanta bellezza. Tonino incalzò supplicando Carla di poterla vederla con quella biancheria intima. Carla gli rispose che non l’aveva addosso, l’aveva lasciata in auto a disposizione di Marco quando gliela chiedeva. Ci ritrovammo velocemente al parcheggio vicino all’auto di Carla. Tonino si fermò e disse a Carla di prenderla. Dopo esserci guardati negli occhi Carla scese e andò a prendere il sacchetto della biancheria.
Da quel momento ci fu un silenzio totale.
Mentre velocemente Tonino si dirigeva nella zona industriale alla ricerca di un posto isolato, Carla da dietro si era completamente spogliata ed aveva indossato il perizoma e le autoreggenti, lasciando completamente scoperta i seni.
Una volta parcheggiata l’auto declinai il sedile ove ero seduto e la invitai a passare davanti.
Ero talmente preso da tanta bellezza che persi di vista Tonino e solo dopo lo vidi completamente nudo.
Scattai e dissi:
“Che cazzo stai facendo?”
Rispose nervosamente di pensare ai cazzi miei.
Dopo un attimo si posizionò al lato destro di Carla e si accarezzava il cazzo per farlo crescere.
Sia io che Carla restammo a guardarlo e capire le sue intenzioni. Lui si posizionò tra le gambe di Carla e dopo avergliele divaricate la penetrò.
Carla non si oppose a quel gesto e nel vederla consenziente provai tanta eccitazione. Ero disteso al fianco di Carla e la baciavo con tanta passione mentre Tonino senza neppure sfiorarla con le mani la fotteva con colpi rapidi e profondi.
Non so neppure come accadde ma mi ritrovai disteso sul sedile con Carla distesa di schiena sopra di me.
Mai avrei pensato che potesse succedere una cosa del genere e che mi avrebbe creato tanta eccitazione.
Misi le mie ginocchia sotto le sue e scivolando alla punta del sedile alzai le gambe poggiando i piedi sul cruscotto. In quella posizione le gambe di Carla erano completamente divaricate e Tonino poteva penetrarla fino al punto che i coglione gli lambissero la fica. Mi resi conto che quella posizione mi avrebbe portato a raggiungere l’orgasmo immediatamente e quindi cercai di divincolarmi ma Carla come un’indemoniata disse:
“Non ti muovere che non ho mai goduto tanto come adesso.”
Capii che dovevo spingere ancora di più e alzai i miei piedi quasi fino al tetto dell’auto. In quella posizione del cazzo di Tonino non c’era più traccia era tutto dentro.
Le accarezzavo i seni e con le dita stuzzicavo i capezzoli per poi scendendo sempre più giù fino al ventre e fino ad arrivare alla meta e cioè afferrare la mano di Tonino e portagliela sul fianco.
Tonino martellava sempre più forte e capendo che poteva andare oltre le accarezzò i seni e la baciò appassionatamente con la lingua dentro la sua bocca. Carla impazzita dal piacere abbracciava forte Tonino. Solo in quel momento mi resi conto che non stavano più fottendo ma stavano facendo l’amore.
Tutti quei pensieri mi portare ad un godimento tale che incominciai a sborrare dietro la schiena di Carla.
Tonino al massimo del piacere tirò fuori il cazzo e incominciò a schizzare tutta la sborra sul corpo di Carla arrivando fino al viso.
Una volta che Tonino ritornò a sedersi al posto di guida, con i fazzolettini imbevuti le pulii il viso ed approfittai per un lungo bacio appassionato.
Quella sera non ebbi occasione di parlare da sola con Carla perché una volta al parcheggio salì nella sua auto e fece ritorno a casa.
P.S. Per la redazione speriamo sia la vota buona
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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