Gay & Bisex
Marco una storia infinta
di marco191963
29.07.2021 |
650 |
1
"Come era di solito fare scese per pisciare, facendo attenzione che io potessi guardarlo e non so neppure se avesse finito ma all’improvviso aprì la porta ove..."
Eravamo al bar per la solita birretta quando Tony propose di andare a fare un giro lungo la litoranea. Nella mia mente subito balenò l’idea che aveva voglia di rifarlo e quindi accettai di buon grato. La sopresa fu che insieme a noi venne anche Guido.
Guido era un collega di lavoro di Tony più anziano di noi, sicuramente superava i cinquant’anni.
La loro compagnia era picevole e quei discorsi che faceva sul sesso mi creavano tanta curiosità
Tony sapeva già dove andare e quindi quando arrivò nei pressi di una spiaggia abbastanza isolata e buia fermo l’auto.
Come era di solito fare scese per pisciare, facendo attenzione che io potessi guardarlo e non so neppure se avesse finito ma all’improvviso aprì la porta ove ero seduto e afferandomi la testa la porto sul cazzo ancora gocciolante.
Rimasi abbastanza scioccato ma non ebbi il coraggio di tirarmi indietro e aprendo la bocca lo ripulii dalla piscia.
Nonostante avesse un sapore acre, con la lingua lo ripulii per bene.
Mentre Guido faceva finta di guardare il mare Tony si era abbassato completamente i pantaloni e le mutande e si era sdraito al mio fianco socchidendo gli occhi.
A quel punto me ne fregai della presenza di Guido e gli sbottonai la camicia per poi farla scivolare via.
Quel corpo villoso mi faceva impazzire e mi avventai con la bocca sulla la pancia per poi salire su fino ai capezzoli, che nel frattempo erano diventati duri. Li succhiavo come un bimbo che beve il latte dalle mammelle della mamma. Sentirlo ansimare mi spingeva ad andare oltre ed allora salii fino al collo per passargli la lingua sul viso arrivando quasi fino alla bocca.
Il mio scopo era quello di farlo eccitare e ciò stava avvenendo visto la forma che aveva preso il cazzo. Solo allora glielo accarezzai e facendogli scivolare la pelle tirari fuori la cappella rossa come il fuoco. Quella visione mi aveva portato fuori di testa e ingoia il cazzo fino a farmi venire il vomito. Quando lo tirai fuori era pieno della mia saliva che gli colava lungo l’asta.
A quel punto Tony disse:
“Marco ho il desiderio di metterlo dietro dai accontantami.”
Gli risposi che avevo una grande paura perché non l’avevo mai fatto.
Ma lui non cambiando idea mi promise che se avessi provato dolore l’avrebbe tolto immediatamente.
Non riuscivo più a dirgli no a Tony e quindi lasciai che lui mi spogliasse completamente e mi distesi sul sedile posteriore a pancia in giù.
Non era vero che avevo paura ma volevo non dirgli subito si.
Tony si distese sopra di me e incominciò a spingere il suo cazzo nel mio buco. Il dolore che provai era irresisitibile ma strinsi i denti e lo lascia entrare. Tony spingeva sempre di più e si muoveva lentamente. Dopo qualche minuto il dolore si era tramutato in piacere ed incominciai a muovermi anche io dal piacere. Il tutto era condito dalle parole di Tony:
“Hai un culo divino, sei proprio bella.”
Per la prima volta mi sentivo chiamare al femminile, ma questo invece di mortficarmi mi procurava ancora più piacere.
Ero talmente preso da quel godimento che avevo perso di vista Guido, che nel frattempo anche lui si era spogliato ed aveva avvicinato il cazzo alle mie labbra aspettando che io lo ingoiassi.
Fino ad una ora prima mai avrei immaginato una situazione simile, ma adesso volevo viverla fino in fondo e nel migliore dei modi.
Mentre Tony continuava a fottermi succhiavo il cazzo di Guido fino allo svenimento.
Quando Tony incominciò a pompare sempre più forte mi resi conto che era prossimo all’orgasmo ed alzandomi sulle ginocchia, come si suol dire a pecora, lo feci godere dentro di me. Era un fiume inarrestabile e la sborra mi colava lungo le cosce. A quel punto mi restava di accontentare Guido e quindi incominciai prima a mordergli i testicoli e poi succhiare il cazzo fino a farlo sborrare nella mia bocca.
Mentre loro due uscirono dall’auto per ripulirsi io restai in auto a rilassarmi prima e poi con i fazzolettini inbevuto mi ripuli della sborra accumulata.
Pensavi che fosse finita la, ma invece li sentii che mi chiamavano e mi invitavo ad uscire fuori dall’auto.
Una volta sceso tutto avrei immagginato fuorché che appena fuori incominciarono ad inondarmi con la loro pioggia dorata. Muovevano i loro cazzi per centrare il bersaglio arrivando ad inzupparmi i capelli ed il viso.
Li vedevo proprio soddisfatti e ciò mi procurava ancora piacere.
Dopo esserci ricomposti nel miglior modo ci riavviammo verso casa.
Tony accompagnò prima Guido e poi successivamente me.
Una volta soli Tony mi chiese se mi era piaciuto o ero rimasto deluso.
Ci pensai un poco prima di dirgli che la sorpresa era stata piacevole ma di fare attenzione per le prossime volte, se dovesse ricapito perché se sarebbe venuta a galla la storia avrei perso la reputazione.
Comunque per tenerlo stretto a me, come al solito usavo fare, gli regalai la solita cento euro che lui gradì molto.
Arrivati al portone di casa gli dissi che se sarebbe capiatta un’altra volta volevo sarei stato io fargli la sorpresa.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.