Lui & Lei
giada x sempre
di Nylonlovers68
15.01.2025 |
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"Ormai io e Giada ci frequentavo assiduamente, facevamo l’amore almeno tre volte alla settimana e ogni volta c’erano sempre nuove cose da scoprire, lei era..."
Ormai io e Giada ci frequentavo assiduamente, facevamo l’amore almeno tre volte alla settimana e ogni volta c’erano sempre nuove cose da scoprire, lei era sempre più bella ai miei occhi, mi divertivo a regalargli vestiti che sembravano essere dipinti sul suo corpo, lei mi assecondava indossandoli ogni volta che uscivamo, era un continuo gioco di provocazione, come quella volta che al ristorante tornado dal bagno mise il suo piccolo perizoma sul tavolo come omaggio io lo presi velocemente e prima di metterlo in tasca li diedi una bella annusata, l’odore era dolce si sentiva che era stato indossato, e allo stesso tempo aveva impresso l’aroma del suo profumo, quando uscimmo dal ristorante la baciai con tutta la voglia possibile infilando le mani nel suo vestito stringendole il seno e pizzicando per vendetta il capezzolo lei ricambiò mordendomi il labbro, eravamo eccitati come due diciottenni, la presi non appena fummo nel portone di casa da dietro tenedole le mani sul muro, gli scivolai dentro con molta faciltà avendo lei sporto il suo culo perfetto verso di me dischiudendo così le grandi labbra, fu un rapporto che aveva un so che di animalesco, fu appagante, ma non bastò quando fummo nella sua camera da letto ci spogliammo, la stesi sul letto e cominciai a baciarle il collo, la bocca, gli mordicchiavo i lobi, con le mani gli stringevo i seni, cominciai a giocherellare con la lingua sui suoi capezzoli gonfi, mi spinse la testa verso il suo basso ventre senza farmelo ripetere cominciai a succhiarle il clitoride gonfio, le sua figa era allagata dal rapporto precedente sapeva di maschio e di femmina, sapeva di sesso, era dolce e salata, era la cosa più buona che avessi mai assaggiato, mi strinse on forza la tesata con le mani e le cosce contemporaneamente, mi fece quasi male quando raggiunse l’orgasmo.La baciai facendole sentire il suo sapore selvaggio, mi strinse con le mani la schiena piantando le unghie nella pelle, la penetrai senza dolcezza cosa che apprezzò infilandomi la lingua in bocca, contrastava ogni mio movimento traendo piacere da quella penetrazione, uscìì all’improvviso dalla sua fica fradicia la presi per i fianchi e la girai, la sua schiena era come un quadro, un insieme di tatuaggi che creavano un'unica opera, erano gioielli, catene, fiori e scritte che apparentemente non c’entravano nulla una con l’altra ma che insieme avevano un senso, le strinsi la vita e la tirai a me penetrandola da dietro, mi accolse e mi strinse cominciò a muoversi come se stesse danzando, potevo sentire tutti i suoi spasmi sul mio cazzo ero veramente eccitato dovevo farmi forza per non finire subito, se mi ritraevo lei mi veniva incontro, se mi fermavo lei mi stringeva , ero arrivato al culmine sentivo il seme salire per esplodere, non so come feci ma riuscii ad uscire appena in tempo le riempii la schiena di piacere, le crollai addosso le strinsi i seni e la tirai a me, affondai il viso sul suo collo, tra i suoi capelli, ansimavamo all’unisono, il mio piacere incollò in nostri corpi, la stanza odorava di sesso, di profumi amplificati da un velo di sudore, il letto era un scompiglio, ma era bellissimo stringerla, così nuda contro di me, lei fece in modo di aderire completamente a me, ci addormentammo contemporaneamente, il sonno fu profondo lei non si mosse di un centimetro, io non le lasciai mai il seno che si rilassò riempendomi la mano, quello era stato il miglior sesso della mia vita, lei era la donna più bella che avessi mai conosciuto, avrei passato delle ore ad ammirarla, la guardavo mentre si faceva la doccia, mentre si vestiva, anche mentre imbarazzata faceva la pipì mentre ero anche io nel bagno.
Giada era ormai la mia donna, avevo domato quella leonessa e lei mia aveva donato tutta la sua selvaggia dolcezza, gli avevo regalato tutta la collezione di profumi di Xerjoff che lei sapeva indossare sempre nei momenti giusti, passavamo a volte i giorni senza lavoro ad ascoltare i suoi vinili a cui ogni tanto ne aggiungevo di nuovi, stavamo bene insieme, facevamo del sesso fantastico, viaggiavamo tra montagna e mare, e non c’era posto in cui non facevamo sesso ci amavamo e ci amiamo ancora.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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