Lui & Lei
il fascino della maturità
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02.01.2025 |
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"Ogni volta che mi si avvicinava, il mio pene diventava sempre più grosso, per via del suo profumo..."
Le donne mature mi hanno sempre eccitato, con la loro morbidezza, le pance non più completamente piatte e qualche cedimento che rende i loro corpi molto affascinanti.Ho sempre immaginato di portarmene a letto una, anche se avesse superato abbondantemente i 50 anni.
Ho sempre fantasticato su una donna che vedevo spesso in alcuni posti che frequentavo. Indossava sempre maglioncini che mettevano in evidenza un seno abbondante e pantaloni molto aderenti che lasciavano intravedere lo spacco fra le cosce. Una mattina, nel parcheggio del centro commerciale, ci siamo incrociati e ho notato che aveva bisogno d’aiuto per caricare l’auto. Visto che ormai eravamo dei visi conosciuti, non ha esitato ad accettare il mio aiuto. Dopo aver sistemato tutto per bene nell’auto, la signora ha voluto sdebitarsi offrendomi un caffè e abbiamo fatto conoscenza. Nelle successive settimane ci siamo incrociati e salutati più volte, finché una mattina, salutandola, l’ho invitata in un bar per offrirle la colazione. Ha accettato con piacere e, seduti al tavolino, abbiamo approfondito la conoscenza. Era ormai separata da una decina d’anni e non frequentava nessuno. Con delicatezza, ho cercato di scoprire come andasse la sua vita sessuale, buttandola sullo scherzo, e ho capito che le mancava tanto il sesso. Nei nostri successivi incontri ci siamo sempre salutati affettuosamente senza mai fermarci per tanto tempo. Finché una mattina, penso che avesse capito il mio interesse sessuale nei suoi confronti, mi chiese se avessi voluto fare di nuovo colazione con lei nel bar sotto casa sua. Quella mattina indossava una gonna appena sopra il ginocchio, un maglioncino con lo scollo a V e calze nere coprenti. Dopo colazione mi chiese se avessi voluto aiutarla in un piccolo lavoro in casa sua e accettai di buon grado, pregustando nella mia mente quello che sarebbe potuto accadere e già avevo il pene quasi in tiro. Una volta entrati in casa, l’ho aiutata a sistemare una presa elettrica e a spostare qualche mobiletto. Ogni volta che mi si avvicinava, il mio pene diventava sempre più grosso, per via del suo profumo. Allora, presi il coraggio a due mani e le confessai la mia passione per le donne oltre i 50 anni. Lei, prima sembrò turbata e sospettosa, poi si sciolse e volle sapere tutto quello che le avevo detto. Dopo qualche chiacchiera, ci salutammo, stavolta un po' più affettuosamente, e lei si accorse della mia eccitazione. Non ho resistito e, una volta a casa, mi sono masturbato pensando a lei. Dopo circa una settimana dal nostro ultimo incontro, finalmente l'ho vista nel solito parcheggio. L'ho salutata e lei mi ha detto che era da un po' che non veniva per evitare di incontrarmi e non darmi false speranze riguardo a quello che le avevo confessato. Però, non aveva potuto fare a meno di pensare a come sarebbe stato un incontro dopo tutti questi anni di astinenza. Io accettai felice questo invito indiretto e mi avvicinai al suo orecchio per sussurrarle la mia felicità. Contemporaneamente la cinsi con un braccio e sentii i suoi seni su di me e il suo profumo di cipria sulle narici. Salimmo in casa e, una volta sul divano, cominciai a toccarle un ginocchio e a leccare un lobo. Lei, che dapprima era rigida, cominciò a sciogliersi e ad accettare le mie carezze sempre più intime. Sentivo le mutandine già fradice tra le gambe mentre le stringevo tra le cosce e il suo capezzolo che cresceva insieme all'eccitazione. Le alzai il maglioncino e misi prima il viso tra le tette, mentre cercavo di alzarle la gonna per poter accedere alla sua vagina fradicia. Una volta arrivato tra le gambe, tolsi le mutandine e iniziai una lunga leccata a quella passerona, completamente allagata. Dopo un primo orgasmo, mi liberai il cazzo di marmo e, senza nessun preliminare, l’aprii con le mani sotto le ginocchia per penetrarla. Il mio pene entrava e usciva senza trovare nessuna resistenza, sentivo solo bagnato. Era caldo e scivoloso, ma non riuscivo a fermarmi. Lei godeva come non le accadeva da anni, poi mi confessò che, dopo un paio di minuti di pompaggio, non riuscivo più a resistere e le sono venuto tra la sua fica pelosa e la pancia. Dopo una rinfrescata di rito, è ritornata da me in vestaglia e mi ha confessato che le era piaciuto tanto e che, se capiterà ancora, ne sarebbe stata felice. Purtroppo sono mesi che non la incrocio più.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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