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Lui & Lei

La Nobil gnocca 2


di vintage69
17.10.2013    |    8.461    |    0 9.4
"Lo slip del bikini le fascia i fianchi mettendo in risalto il suo culetto da sballo e l’erezione non mi abbandona un istante..."
LA NOBIL gnoccca 2


Stavo studiando e squillò il cellulare. Visto il numero, era la contessa che chiamava, risposi immediatamente” Ciao Luca caro, come stai?”
“Oh signora Eleonora, io bene, benissimo e lei?” “ Bene caro, volevo chiederti se domani pomeriggio sei libero per un ...aperitivo, solo io e te” “sono assolutamente libero e...se non lo fossi stato mi sarei liberato da qualunque impegno”.
“Sei sempre caro, tesoro.Ti aspetto per le 16 e porta il costume che ci faremo una bella nuotata. Ciao, allora a domani.”
Chiusi la conversazione e rimasi a guardare il cellulare imbambolato, come se da lì dovesse uscire la nobil gnocca in persona.
E il domani sembrava non arrivasse mai e alle 15,30 del giorno dopo ero già in attesa vicino a casa della contessa. Poi quando mancava un quarto alle 16 non potei più aspettare e suonai al cancello posteriore.
La signora Eleonora mi aspettava vicino al grande gazebo; indossava un bikini bianco mozzafiato. Era semplicemente splendida. Quasi non credevo che la settimana prima avevo fatto l’amore con quella bella donna.
“ Oh Luca caro, non vedevo l’ora di rivederti” disse abbracciandomi e baciandomi sulla bocca. La tenni stretta a me; bella, morbida, flessuosa, profumata , mi sentivo quasi girare la testa. Sentivo i bei seni premuti contro di me poi premette il bacino contro il mio e mi sembrò quasi che il mio uccello potesse esplodere da un momento all’altro.
“Vuoi bere qualcosa di fresco, Luca, un tè freddo...l’aperitivo lo prendiamo dopo”.
Si muove con eleganza intorno al tavolo per versare il tè ed io non mi perdo un suo movimento. Lo slip del bikini le fascia i fianchi mettendo in risalto il suo culetto da sballo e l’erezione non mi abbandona un istante. Inghiotto a vuoto vedendo il suo seno pieno tremare leggermente ad ogni passo. Accorgendosi che la guardavo con insistenza mi chiese, molto maliziosamente, il motivo di tanto interesse. Mi ripresi prontamente e le dissi che mi stavo chiedendo se i laccetti dello slip fossero veri o solo di ornamento.
“ Beh, prova a prenderne un capo e tiralo”. Doing, altro “morso” all’inguine. Si avvicinò porgendomi il fianco. Presi il capo del fiocchetto e cominciai a tirare. Il fiocco si sciolse e lo slip calò scoprendo la sua fica deliziosa. L’accarezzai con delicatezza: che sensazione deliziosa. I peli pubici di Eleonora sono morbidi, fini, quasi impalpabili. La signora si girò con grazia . Dovevo slacciare anche il reggiseno? Presi il capo del fiocco e tirai leggermente. Il fiocco si sciolse e il reggiseno scivolò lentamente in terra.
Lei si girò nuovamente verso di me e rividi le sue bellissime mammelle. Stando seduto avevo fica e seni quasi a portata di bocca. Accarezzando un seno passai le labbra su quel profumato tappetino di peli. Cercai poi di introdurre la lingua nella fica . Non era facile dalla posizione in cui mi trovavo. Eleonora, allora, disse “Aspetta”, si mise a sedere sul grande tavolo del gazebo e aprì le cosce. Ora avevo la fica della signora giusto all’altezza della bocca. Le grandi labbra erano aperte come un fiore e all’interno rivelava il “bocciolo” del clitoride e le piccole labbra che sembravano le ali di una farfalla. Baciai a lungo tutta la fica, succhiai il bottoncino. Ele muoveva languidamente il bacino, la fica luccicava di umori. Bagnai l’indice e il medio con la saliva e la penetrai. “ Oh Luca, Luca mio, così mi fai morire di piacere, mettimi il cazzo tesoro, infilamelo dentro”.
In un attimo mi calai il costume da bagno, mi presi l’uccello in mano e affondai nella fica aperta della mia bella signora. Io in piedi e lei sdraiata sul tavolo. Vedevo i suoi seni
oscillare ad ogni spinta eccitandomi ancora di più come se ce ne fosse bisogno!
Ero talmente eccitato che durai ancora un po’ poi non mi trattenni più e venni afflosciandomi sopra di lei. “ Mamma mia Luca, è stato uno tsunami o che?” “ Scusi signora, non sono riuscito a trattenermi”. “ Nessun problema, tesoro, è stato bellissimo sentirti venire così intensamente, però ora alzati che mi stai schiacciando contro il tavolo”. Disse con un sorriso.
“ Entra in piscina, ti raggiungo subito.” Scivolai in acqua , poche bracciate e mi fermai ad aspettare Eleonora. Uscì dal gazebo ancora completamente nuda (che visione stupenda) poi entrò in acqua con un tuffo perfetto. Nuotò per un lungo tratto sott’acqua con movimenti armoniosi e fluidi e si fermò accanto a me. “ Lei sembra una sirena, signora, nuota magnificamente”. “ Ti confesso una cosa: ho fatto parte della nazionale giovanile di nuoto sincronizzato”.
Mi prese il viso tra le mani e mi baciò con passione. Nuotammo un po’ insieme, toccandoci, accarezzandoci, e quando sgusciò tra le gambe , risalendo disse “ Luca ma sei sempre eccitato, caro! Vieni, usciamo”. Uscii dall’acqua quasi vergognandomi della mia erezione. Beh non potevo farci niente, Eleonora mi attizzava in maniera pazzesca.
Ci sedemmo sotto il grande gazebo , sorseggiammo una bibita e mi disse “ Caro, scusami per prima, mi sono lasciata andare ad un linguaggio che non mi è congeniale, però da quando facciamo sesso usare parole un po’ volgari mi eccita, in altre occasioni avrei usato la parola pene ma dire cazzo mi fa vibrare, mi eccita. Vorrei che mi dessi del tu ma mi eccita quando mi chiami signora, come vedi sono un controsenso vivente. Hai scatenato le mie fantasie erotiche che tenevo represse. Mio marito era antisesso in pratica. Ora che ho te voglio fare tutto, provare cose di cui ho solo sentito parlare e che ultimamente ho visto in rete con la mia amica Odile, te la ricordi?” “ Sì, credo di sì, la signora francese con i capelli rossi”.
“ Mi ha eccitato vedere rapporti anal. Odile lo ha provato e ora vorrebbe godere solo così. Le ho chiesto se faceva male, come credevo e mi ha risposto che le primissime volte provoca un po’ di dolore ma che poi è bellissimo. Tu che ne dici, vorresti provare con me?”.
Arrossii violentemente ma risposi che sarebbe stato fantastico.
“ Allora vieni” Entrammo nello spogliatoio dietro il gazebo dove c’era un largo e comodo lettino per i massaggi. “Ero indecisa se proporti questa esperienza, Luca caro, a volte penso che tu mi possa giudicare male e questa è l’ultima cosa che voglio.” Aprì un cassetto prendendo un flaconcino che mi porse; era un gel lubrificante. Si stese sul lettino poi si mise carponi. Che magnifico culo. Carezzai quelle splendide natiche poi aprendole con le mani le baciai e le leccai. Presi il lubrificante e lo passai sul buchino ungendolo bene; poi ne misi ancora sul medio e sull’indice e spinsi le dita nel culo. Fece uno scatto in avanti sottraendosi alla penetrazione. “ Oh scusa, caro, è stato un riflesso condizionato; riprova, ti prego.” Riprovai ma con un solo dito che lentamente feci entrare completamente. Entrai e uscii alcune volte poi ne introdussi due. Stavolta emise solo un leggero gemito. “ “ Ora ...prova.”
Spalmato il lubrificante sul cazzo, lo appoggiai sul buchetto e provai a spingere.
Presi Eleonora per i fianchi e spinsi più forte. Niente. “Non entra, Luca!” Provammo a sincronizzare le spinte, Ele indietro e io in avanti poi la cappella si fece strada ed entrò un poco. Misi ancora un po’ di gel sul cazzo e spinsi ancora. “ Sì, entra, spingi caro”. Strinsi forte i fianchi di Eleonora e, quasi di colpo, sprofondai nel culo. “ Ahi, ahi ahi.” Mi bloccai all’istante. “ Scusi, oh scusi “ e mi ritrassi. “ Scusami tu, tesoro, è che non mi aspettavo che facesse così male. Riproveremo ancora però ora non me la sento”. Rimanemmo un po’ senza parlare poi vedendo che la mia erezione non accennava a placarsi “ Però non posso lasciarti in questo stato, Luca caro”. Si avvicinò, prese in mano l’uccello, lo accarezzo e lo baciò dolcemente. Poi lo prese in bocca facendolo entrare un cm alla volta, con una lentezza esasperante ma eccitante da morire. Mentre succhiava sentivo la lingua che picchiettava la cappella , Meraviglioso. Arrivava fino ad ingoiarlo quasi completamente, poi lo faceva uscire per poi ripetere il giochino. Intanto con le mani mi manipolava i testicoli. Il tutto andò avanti per diversi minuti, poi sentendo arrivare l’orgasmo le dissi di togliersi. Fece no con la testa e prese a succhiare e pompare più intensamente. Le venni in bocca riversandole un colata di sperma . Sentivo gli schizzi uscire dal cazzo e la vidi chiudere gli occhi quasi in estasi. Poi si alzò guardandomi con intensità, apri la bocca piena di sperma come per farmi vedere quanto ne aveva ricevuto poi chiuse gli occhi abbassò leggermente il capo ingoiando tutto mentre un rivolo di sperma le colava dalla bocca. Con un dito lo raccolse , mise il dito in bocca succhiando golosamente, poi aprì la bocca per mostrarla vuota con uno sguardo così sensuale da farmi turbinare le palle. Quella donna sarebbe stata capace di farlo rizzare anche al satiro di pietra che era posizionato al lato della piscina.
“ Bellissimo Luca caro, veramente bello ed eccitante; la prossima volta riproveremo il culetto, se sei d’accordo”.Oh sì, sì che sono d’accordo. Ora non aspetto altro che “la prossima volta”.

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