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Lui & Lei

Willow, Gabriel e Dylan


di LadyAA
31.12.2024    |    515    |    0 9.0
"Adesso fammi vedere quanto lo sei, " mormorò lui, accarezzandole dolcemente i capelli..."
Era passato poco più di un mese dalla nascita della loro bambina, e Gabriel e Willow non avevano mai smesso di desiderarsi, nemmeno per un giorno. Quando la madre della ragazza aveva scoperto la loro tresca, aveva cacciato entrambi chiedendo immediatamente il divorzio dall’uomo. Gabriel non si era fatto grandi problemi, amava Willow e avrebbe passato il resto della vita a scoparla e metterla ripetutamente incinta.
Avevano trovato un loro equilibrio e raggiunto un accordo.
Willow poteva scopare con chiunque, l’importante era che Gabriel ne venisse informato. Lei però non aveva mai approfittato di questa “liberta” che lui le aveva concesso, limitandosi a scopare con lui. La nuova scuola in cui Willow si era iscritta era piena di ragazzine dalle tette grosse e gli abiti succinti, ma nessuna poteva reggere il confronto con la sua puttanella, pensava Gabriel.
Sia lui che Willow avevano riallacciato i rapporti con Dylan, trasferendosi nel suo ranch quando Jane li aveva sbattuti fuori di casa.
Gabriel sapeva che Dylan non vedeva l’ora di potersi scopare la ragazza ma lei non gli aveva ancora ceduto. Da una parte era contento che le cose stessero in quel modo, dall’altro non vedeva l’ora di guardarla mentre veniva montata dal cazzone del fratello.

Quel pomeriggio aveva appena terminato di fare la doccia dopo un’intensa giornata di lavoro, quando trovò Willow, completamente nuda, che si aggirava per casa, incurante della presenza di altre persone. Il corpo ancora morbido dopo il parto recente. La guardò avvicinarsi, ammirando il modo in cui i suoi fianchi ondeggiavano ad ogni passo. Non vedeva l'ora di assaporare di nuovo quelle labbra morbide.
"Sei stata una brava ragazza oggi a scuola?"
"Sì... sono sempre brava, papà."
"Mmm, lo so tesoro. Adesso fammi vedere quanto lo sei," mormorò lui, accarezzandole dolcemente i capelli.
"Dammi la tua bocca, piccola troia" le disse lui, e lei ubbidì immediatamente, schiudendo le labbra per accogliere la sua lingua. Il bacio diventò presto passionale, le loro lingue danzavano mentre la saliva colava fuori dalle loro labbra avide.
"Mmm, sei una brava troietta," mormorò Gabriel tra i baci, mentre le mani di lei gli slacciavano l’asciugamano dai fianchi e cominciavano a segargli il cazzo eretto.
Gabriel sentì le sue dita accarezzargli le palle, poi gli afferrarono l’asta e si mossero avanti e indietro, ritmicamente.
"Mmmmh," gemette lui, inarcandosi, "Sì, oh, sì!"
"Voglio succhiare il tuo cazzo, papà. Voglio prenderlo tutto, succhiare e ingoiare la tua sborra, per te, solo per te," sussurrò lei, poi si inginocchiò sul pavimento.
Quando Dylan fece il suo ingresso nella stanza pochi minuti dopo, Willow stava ancora succhiando avidamente, palpandosi il seno gonfio e pesante.
L’uomo si avvicinò, incapace di resistere alla tentazione... si aprì i pantaloni e la sua erezione si liberò prepotentemente, premendo contro il suo grembo.
"Che ne dici di succhiare entrambi, nipotina?" domandò, avvicinando l’uccello al viso della ragazza.
Willow guardò Gabriel e a un suo cenno di assenso sorrise maliziosamente. “Facci sborrare, mia piccola Willow,” disse l’uomo accarezzandole la testa.
La ragazza non se lo fece ripetere due volte, aprì la bocca e tirò fuori la lingua cominciando a leccare e succhiare alternativamente i due membri dalla cappella gonfia. Il cazzo di Dylan era davvero enorme e, ricordando le volte in cui l’aveva montata, la sua figa comincò a bagnarsi e a pulsare.
"Sei uno spettacolo, piccola..." disse Dylan chiudendo gli occhi e concentrandosi su quella calda lingua che stava leccandogli la cappella con avidità. “Ora prendimelo tutto in gola, mmm… così, brava.”
Willow obbedì con entusiasmo, ingoiando l'intero membro fino alla base. Sentiva l'eccitazione crescere dentro di lei mentre con un gemito di piacere, si toccò tra le gambe, trovandosi già fradicia.
"Cazzo, che troia, l’essere diventata mamma non ha affatto diminuito la tua voglia di cazzo!" ansimò, spingendo più a fondo nella gola di Willow. "Succhia, puttana!"
"Mmmmph!" gemette lei in risposta, la bocca piena, muovendo la testa avanti e indietro mentre con una mano segava il cazzo di marmo di Gabriel.

Il latte sgorgava copioso dai seni gonfi di Willow mentre i due uomini la accarezzavano con foga. Gabriel sentiva un misto di eccitazione e orgoglio nell'osservare la madre di sua figlia in quella situazione, non riusciva a distogliere lo sguardo. Le mani ruvide del fratello percorrevano il corpo morbido della ragazza, spremendo gocce di latte dai capezzoli turgidi. La puttana gemeva di piacere, il suo corpo ancora sensibile dopo il parto reagiva con intensità ad ogni tocco.
Con avidità, iniziò a leccare e succhiare il dolce liquido direttamente dalle sue tette gonfie, provocandole brividi di puro godimento. Lei gemette sempre più forte, in preda a un'estasi mai provata prima...
“Ancora, dai!" gridò Willow, il corpo madido di sudore. "Non fermatevi!"
"Ti piace così, piccola puttana?" ringhiò Dylan pizzicandole un capezzolo con forza.
"Sì, sì!"
Gabriel osservò la scena con occhi febbrili. "Spremila per bene," ordinò. "Voglio vedere quel latte schizzare ovunque."
Willow gemette forte quando la grande mano di Dylan le afferrò il seno, spremendolo con forza. Un getto di latte schizzò sul petto dell'uomo.
"Che sgualdrina," commentò, leccandosi le labbra. "Ora girati che voglio prenderti da dietro."
Willow si girò prontamente, mettendosi a quattro zampe e sollevando il culo sodo verso l’uomo.
“Cosa stai facendo, tesoro?” le chiese Gabriel sentendo il cazzo pulsare violentemente.
“Ho una dannata voglia di scopare, non ce la faccio più!” rispose lei guardandolo con occhi maliziosi.
“È passato solo un mese dal parto, piccola, sei certa che sia una buona idea?”
“Mmm dai papà, non farti pregare, so che ne hai voglia anche tu, e poi guarda il cazzo dello zio, non vede l’ora di mettermelo dentro.”
Dylan le si avvicinò, accarezzandole dolcemente la figa sensibile e già bagnata. Lei gemette piano, inarcando la schiena. L’uomo si succhiò tre dita prima di infilargliele a fondo, godendo del suo calore. La masturbò a lungo mentre lei prese a giocare con il cazzo di Gabriel alternando lunghe leccate a lente seghe e a qualche profondo massaggio delle palle gonfie di sborra.
Con fermezza, Dylan si posizionò poi tra le gambe di Willow che lei aprì maggiormente, accogliendolo dentro di sé con un lungo sospiro di piacere. Mentre Dylan iniziava a muoversi ritmicamente, Gabriel le venne in bocca copiosamente.
Willow mugolò qualcosa e Gabriel capì al volo che cosa gli stesse chiedendo di fare. Si chinò e prese a giocare con il suo stesso sperma facendolo passare dalla bocca di Willow alla sua e viceversa.
“Ora ingoia, amore, più tardi te ne darò altro.”
Willow fece quello che le era stato detto e un sorriso malizioso si disegnò sulle sue labbra ancora sporche della sborra del patrigno.

"Più forte! Scopatemi più forte!" stava gridando Willow circa un paio di ore dopo, il corpo scosso dalle spinte violente. "Riempitemi tutta!"
Dylan la afferrò per i fianchi, affondando con foga. "Sei una puttanella insaziabile," ringhiò. "Ti piace prenderlo nel culo, vero?"
"Sììì!" gemette lei. "Non fermarti, ti prego!"
Gabriel le tirò i capelli. "Guarda come schizza latte dalle tue tette ogni volta che ti sbattiamo," disse con voce roca.
Willow ansimava pesantemente. "Ancora! Così, dai papà, fottimi forte!"
I due uomini continuarono a prenderla senza sosta, eccitati dai suoi gemiti di piacere e dalle gocce di latte che le colavano sul petto ad ogni spinta.
Dylan la penetrava con foga nel buco del culo caldo ed accogliente, eccitato dalla vista della figliastra di suo fratello usata così selvaggiamente.
Willow gemeva di piacere. Il suo corpo era ipersensibile dopo il parto e ogni tocco le provocava brividi di eccitazione.
"Ti piace eh, zoccola?" ringhiò Dylan, dandole uno schiaffo sul sedere. "Vuoi essere scopata come una cagna in calore?"
Willow annuì freneticamente, incapace di parlare.
"Porca puttana, che vogliosa!" esclamò, spingendo con forza dentro di lei, tant’è che le palle gli sbatterono sul culo della ragazzina. "Ti riempio quel buco bagnato, vacca!"
"Cazzo, sì! Scopatemi più forte!" gridò Willow con voce roca. "Non fermatevi, vi prego!"
Dylan le afferrò i fianchi e la penetrò con violenza.
"Sì, sì! Così, bravo!"

"Succhiamelo, troia!" ordinò Dylan pochi istanti dopo esserle venuto nel culo, spingendoglielo tra le labbra.
Willow lo prese avidamente, muovendo la testa avanti e indietro mentre con le mani si masturbava il clitoride gonfio.
"Cazzo, che passerina bagnata!" esclamò Gabriel che ancora le stava fottendo la figa. “Nonostante tu abbia partorito da poco, sei tornata bella stretta. Mi fai impazzire, amore mio.”
"Mmm..." gemette lei con la bocca piena, godendosi ogni istante.
"Dai, troia, facci vedere quanto ti piace," ringhiò Dylan, afferrandole i capelli. "Prendilo tutto in gola!"
Willow obbedì, ingoiando avidamente il membro fino alla base, rischiando di rimettere.
"Oh sì, così!" gridò Dylan. "Sei una vera vacca in calore, cara mia.”
“Grazie.”
“Oh dio, mi fai impazzire con quella lingua... sì, così, ancora più in profondità.”
Willow pompava il cazzo enorme di Dylan con gusto, mentre l’uomo spingeva i fianchi in avanti, ormai senza controllo.
Ogni tanto le sputava in bocca, mischiando la loro saliva al gusto intenso del suo cazzo.
"Papà... vienimi dentro, voglio restare di nuovo incinta!" supplicò lei smettendo per un attimo di succhiare il cazzone di Dylan.
"Come desideri, piccola porca," rispose lui, preparandosi a riempirla.
I loro corpi sudati si muovevano all'unisono in un ritmo frenetico. Willow era sopraffatta dalle sensazioni, il suo corpo scosso da ondate di piacere sempre più intense.
Willow gemette di anticipazione nel sentire la cappella di Gabriel ingrossarsi e scivolare duramente dentro di lei. I suoi gemiti di estasi risuonarono nella stanza, coperti solo dal rumore dei corpi che si scontravano con foga crescente.
"Voglio riempirti tutta," ansimò, Gabriel aumentando il ritmo. "Sei pronta a ricevere la mia sborra calda, bambina mia?"
Willow annuì con entusiasmo, ingoiando l'intero membro di Dylan. Sentiva l'eccitazione crescere dentro di lei mentre gli uomini la usavano senza pietà. Con un gemito di piacere, si toccò tra le gambe, venendo copiosamente.
"Guarda che porcellina," disse Gabriel con un ghigno. "Non mi hai nemmeno aspettato."
Lei annuì vigorosamente, la bocca ancora piena. Il patrigno le strinse maggiormente i fianchi, "Ora ti faccio vedere io come si scopa una vera troia," ringhiò.
Willow, eccitata dalle parole di Gabriel, sentiva i membri pulsare nella gola e nella figa mentre si spingevano più a fondo. Dylan iniziò a muovere i fianchi più velocemente, scopandole la bocca con foga. Nel frattempo, Gabriel le allargò le grandi labbra sputandole sul clitoride e massaggiandoglielo dolcemente. Willow gemette di piacere, il corpo scosso da brividi di pura lussuria. Si sentiva completamente piena e usata, esattamente come voleva.
"Usatemi come la vostra puttana!"
Le piaceva essere usata così, voleva di più. Si staccò per riprendere fiato. "Sì, papà! Usatemi come volete!" supplicò. Poi tornò ad avventarsi sul membro pulsante dello zio, succhiando con foga rinnovata. Willow gemette ancora e ancora, il corpo scosso tra i due uomini che la possedevano senza pietà.
"La mia piccola troietta."
Dylan le tirò i capelli. "Guardami mentre ti scopo la bocca, puttana."
Willow obbedì, fissandolo con occhi imploranti mentre continuava a succhiare avidamente.
Dylan intensificò le spinte, affondando sempre più a fondo nella sua gola.
“Ora ti riempio amore, spero tu rimanga subito incinta, adoro scoparti con il pancione,” le disse Gabriel ad un tratto.
“Mmm… anche io, papà! Sborrami tutta,” implorò lei tra sospiri di puro godimento
"Sei così eccitante, amore mio," sussurrò lui con voce roca. "Sei mia... completamente mia..."
“Scopami forte, papà, fottimi fino a farmi perdere la testa...”
"Oh dio, sì... Sto per venire..."
“Cazzo, che bravo sei... oh Dio, non smettere... voglio la tua sborra dentro di me... sì, sì, così... fammi godere... ti prego, papà, scopami, scopami e mettimi incinta... mmm... Non fermarti... sto per venire... oh sì!”
"Ti riempirò di sborra finché non sarai gravida, puttanella."
Willow rispose con un gemito di approvazione, avvolgendogli le gambe attorno ai fianchi per spingerlo ancora più in profondità. I loro corpi sudati si muovevano freneticamente. Lui sentiva di essere vicino al culmine...
“Vengo, amore, ti vengo dentro.”
Le unghie di Willow gli graffiarono la schiena mentre lui aumentava il ritmo, riempiendola completamente.
"Mmm, Willow, che sborrata," sussurrò Gabriel mentre le ultime schizzate si riversavano dentro di lei.
"Oh sì, è stato bellissimo," fece appena in tempo a mormorare Willow prima che Dylan le venisse in faccia.
Gabriel sorrise. "Sei la mia troia," disse. "Tutta mia da riempire."
"Sì, sono la tua troia! Riempimi tutte le volte che vuoi!"
"Ti amo," mormorò Gabriel, accarezzandole il viso e spingendole la sborra del fratello in bocca con il pollice.
"Ti amo anch’io," mormorò Willow, succhiandogli dolcemente il dito.
“Mi state dando il voltastomaco con le vostre sdolcinatezze,” disse ad un tratto Dylan raccogliendo i suoi vestiti da terra e uscendo dalla stanza.
Gabriel e Willow scoppiarono a ridere.
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