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Gay & Bisex

Bastoni pulsanti


di alexankarl2
30.12.2024    |    8.417    |    24 9.5
"Finita la serata tutti a dormire nelle nostre tende..."
Quell’anno decisi di farmi un bel regalo per il mio compleanno di passare le vacanze in Marocco insieme Paolo che già era un veterano di quei posti. Io 54 anni lui 57, entrambi vedovi ci conoscemmo l’anno prima a pescare si trovò da subito un intesa dal punto di vista sessuale a entrambi piaceva il cazzo.
Una sera facevamo la solita passeggiata per Marrakech quando un forte odore di spezie ci stuzzicò l’appetito, si telefonò in albergo, avvisando che quella sera si sarebbe mangiato fuori.
Si girò un po' prima di trovare un locale che ci riempiva l’occhio.Quando si trovò quello che a noi sembrava giusto entrammo.
All’entrata si notò subito una locandina, “gita in cammello nel deserto, e cena con pernottamento nella tenda dei beduini” La cosa ci piaceva, e così ci informammo dal cameriere.
Poi in un italiano corretto ci spiego che il prezzo si basava su all inclusive e pernottamento, avendo l’opportunità di scegliere l’opzione privata inoltre ci comunicò che la prenotazione si poteva fare direttamente al ristorante.
Paolo scelse all inclusive con l’opzione privata facemmo le nostre valutazione poi si disse al cameriere di prenotarci l’escursione, chiesi a Paolo cosa prevedeva l’opzione privata, questa è una sorpresa.
La cena a base di tajine di pesce fu alquanto deliziosa, alla fine il cameriere, insieme al conto ci consegnò anche la prenotazione dell’escursione che sarebbe avvenuta il sabato successivo, prima di congedarsi, ci augurò “buon divertimento”.
Il sabato arrivò velocemente la mattina di buon ora ci facemmo trovare pronti nel posto stabilito con noi c’erano solo 4 coppie poi con un pulmino ci portarono al villaggio.
Arrivati sul posto ci accolsero con il tè di benvenuto, poi ci accompagnarono nelle nostre tende.
Una tenda molto accogliente con tutti i comfort bagno compreso. Nel pomeriggio il giro in cammello di un ora ha aggiunto un tocco di fascino senza tempo aspettando lo stupendo tramonto.
Poi in raccolta intorno al classico falò, ci siamo completamente immersi nella ricca cultura di un tradizionale villaggio beduino accompagnati da snack autentici e tè beduino, mentre la guida con un italiano perfetto ci raccontava come si svolgeva la vita nel deserto.
Infine il banchetto serale nella tenda principale con gli altri, con tre portate Cous cous: simbolo della cucina marocchina, Tajine di carne speziate, infine e la Pastilla una torta dolce salata, classica del Marocco bevande alcoliche e analcoliche. Terminata la cena ci si ritrova all’esterno davanti al fuoco ad ascoltare musica e canti tradizionali berberi, sotto un bel cielo stellato.
Finita la serata tutti a dormire nelle nostre tende. Ma per me e Paolo la serata non era finita un marocchino ci disse di seguirlo in una tenda poco distante dalle altre.
Quando entrammo davanti a noi un enorme materasso che prendeva quasi tutta la tenda, con una coperta sopra con l’immagine di una carovana nel deserto mentre agli angoli erano fissate delle lampade che infondevano una luce rossa tenue.
“Uno ad uno cominciarono ad entrare uomini giovani e meno giovani tutti nudi, avevano tutti un corpo ben fatto, snello e muscoloso.
“Ecco questa è la sorpresa disse Paolo, preferisci che siano loro a toglierti i vestiti o lo fai tu?” lì per lì rimasi un attimo in silenzio “Non saprei, loro cosa vorrebbero?”.
“Aspetta, e vedrai” mi sussurrò ridendo.
Mi portarono al centro del materasso e si disposero in cerchio, compreso il mio compagno che si era denudato.
Sentivo le loro mani accarezzarmi e molto lentamente mi tolsero i vestiti. In breve ero nudo alla loro mercé.
Questo mi elettrizzava e mi intimidiva al tempo stesso perché non ero mai stato con tanti uomini contemporaneamente.
I marocchini hanno la nomea di adorare il culo maschile e averli tutti insieme mentre passavano le mani sul mio corpo e il mio culo, mi faceva sussultare di voglia bramando il momento delle scopate che mi sarei fatto.
Non avevo parole solo le mie mani parlavano ed avevano iniziato ad accarezzare tutti quei biscioni molli che ben presto avrebbero alzato le teste.
Tutti loro avevano cazzi notevoli con palle grosse e pesanti, una bella compagnia.
Stavo perdendo la testa e mi lasciai andare al loro volere.
Sentii, due mani sulla testa che mi spinsero ad inginocchiarmi.
Davanti ai miei occhi avevo 7 cazzi di cui il più piccolo era almeno venti centimetri.
Li facevano ballare davanti a me e li sentivo sbattere sul mio viso, sul mio collo.
“Questa è la tua festa, la tua serata, facci godere”. Uno di loro mi voltò verso di se e mi appoggiò la cappella sulla bocca che io aprì lasciandola scivolare dentro, “Mmmmm…”non avevo nessuna voglia di parlare, solo di succhiare quel bastone mentre tenevo ed accarezzavo gli altri che, a turno me lo mettevano in bocca.
In breve erano diventati duri e li vedevo felici, come lo ero io.
Il mio compagno, intanto si era sdraiato dedicandosi al mio culo che tanto gli piaceva.
Leccava e baciava con lussuria quel fiore del piacere.
Non potendoli succhiare tutti insieme, alcuni di loro avevano seguito l’esempio di Paolo dedicandosi al mio culo, sentivo più bocche e lingue che mi baciavano e mi leccavano il buchetto.
Ero in estasi.
Me li sentivo tutti addosso come se volessero scoparmi tutti insieme contemporaneamente.
Accontentarne così tanti e tutti insieme, non era facile e io mi prodigavo per soddisfarli, mentre in tre si dedicavano al mio buchetto, io mi prendevo cura degli altri quattro, avendone uno per mano e due da leccare e succhiare a turno.
Uno sballo che durò non molto perché tre di loro non resistettero e schizzarono la loro sborra in bocca e sul viso. Sentivo quel liquido caldo e viscoso colarmi in gola e impiastricciarmi il viso.
“Te la stai godendo”. La voce di Paolo mi giunse non so da dove, solo che aveva detto la verità, me la stavo godendo come non mai.
La fine era lontana dal venire e questi sette mandrilli arrapati, avevano tanta voglia di sfogare la loro libidine su di una preda… io ero la loro preda.
Quando venne il momento della monta, non me ne accorsi neanche.
Dopo un’ora circa di pompini, leccate e sborrate varie sia in bocca che sul viso e sul corpo, mi ritrovai disteso, appoggiato di schiena con le gambe larghe e alzate.
Uno di loro le aveva appoggiate sulle sue spalle e mi si era piazzato in mezzo col suo cazzone enorme che puntava il mio buco.
“Questo sarà il primo dei tanti che entreranno dentro e ti faremo godere tanto e riempirti di sborra la tua pancia fino a quando non sarà gonfia”.
Lo sentì entrare e un attimo dopo lo aveva messo tutto dentro, fino alle palle.
Spingeva come un forsennato mentre gli altri mi guardavano aspettando a turno il momento di farci entrare il loro.
Io non potevo, e non volevo starmene fermo e chiesi a tre di loro di mettersi sopra il mio viso, volevo leccare e succhiare i loro cazzoni mentre mi godevo una delle innumerevoli inculate della serata mentre Paolo teneva occupati gli altri tenendogli in tiro il cazzo.
Passarono i minuti e cambiavamo posizioni e il gioco del sesso diventava sempre più bollente mentre fiumi di sborra riempivano ogni mio buco .
Non avevano intenzione di abbassare la testa, sempre duri e vogliosi, come lo ero io. Il mio buco era talmente largo e ben lubrificato per le tante volte che aveva sentito un cazzone entrare, che appena appoggiavano le cappelle, scivolavano subito tutte dentro come se affondassero nella panna.
Non so come, ma mi ritrovai a cavalcioni sopra uno di loro con il suo cazzone piantato dentro.
Mentre lo cavalcavo avevo quattro cazzi davanti da succhiare. Fu così che mi cinse la vita bloccandomi. “Adesso viene il bello”. Una cappella si stava facendo strada per entrare nel buco già occupato, “Cosa avete intenzione di fare, due sono troppi, li avete troppo grossi aspett…. “ non terminai la frase che sentì l’altra cappella entrare e poi affondare spingendo l’altro cazzone dentro.
“Oohhhh… Diooooo!” riuscii solo a dire perché mi ritrovai un altro cazzo in bocca. “Dai, godi cagna, due cazzi nel culo e altri da succhiare, tutti insieme.
Lo sognavi da tempo vero?” Era davvero il mio sogno, fare sesso con un gruppo di marocchini, arrapati con cazzi mostruosi e duri come quelli.
Fu una girandola di cazzi che entravano ed uscivano a coppia nel mio culo, in tutte le posizioni possibili mentre altri si susseguivano nella mia bocca e le mie mani.
Le sborrate non le contavo più, mi sembrava di essere immerso in una vasca piena si sborra.
I sette ragazzi si allontanarono, io e Paolo rimanemmo distesi su quell’enorme materasso a goderci quel momento magico di relax dopo la magnifica scopata.
Esausto e appagato… e con la pancia gonfia di sborra, e un culo a dir poco dolorante anche se avevo goduto intensamente, una cosa che non avrei mai pensato mi potesse accadere.
Grazie Paolo di questo bellissimo regalo che mi hai fatto mentre si andava verso il bagno a ripulirci un po'.
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