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Gay & Bisex

MONTATO DAL SENEGALESE


di Membro VIP di Annunci69.it CULOAPERTOXX
01.01.2025    |    6.390    |    13 8.3
"Cominciai a segarlo, era morbido e durissimo, la cappella era violacea, andavo avanti e indietro con la mano e lo sentivo indurirsi sempre più..."
Questo racconto è un ricordo di qualche anno fa ero in vacanza in un paesino al mare dove trascorro il periodo estivo
me lo ricordo ancora con molta eccitazione per la situazione che vorrei condividerlo con voi de sito.
A sessant'anni quasi vivo di porno, sono sposato, non la scopo più da molti anni, il mio cazzo è ridotto ad una piccola appendice di qualche centimetro, moscia e inutile.
Il risultato è che guardando i film porno sono spesso eccitato e che, anche per esperienze adolescenziali, sono diventato assolutamente frocio e passivo anche perché godo molto con il culo ed ho anche degli appaganti orgasmi anali.
Ovviamente la parola frocio è la mia sensazione è non vuole essere un'offesa ai gay, anzi.
Dopo pranzo, dopo che la mattinata è trascorsa guardando i migliori cazzi, inculate, sborrate, di gay, trans e donne che il web offre, era necessario prendere aria.
Spesso evito di sborrare per tenere alta l'eccitazione, ho detto a lei che avrei fatto una passeggiata, non che le importasse molto ma tanto per informarla.
Metto la tuta e scarpe da tennis e fuori casa, era settembre un bel mese, il caldo non soffoca, ero ancora in vacanza in una cittadina non molto grande, a misura d'uomo come di dice.
Vado in una zona dove si tiene due volte la settimana il mercato ma solo la mattina, pomeriggio rimane qualche ambulante che cerca di arrotondare, infatti c'erano un paio di bancarelle.
Mi fermai da uno di loro, vendeva abbigliamento e bigiotteria, avrà avuto una trentina d'anni, forse di più, un bel ragazzo, parlava bene italiano ed era nerissimo.
Guardai per dei pantaloncini e ne cercai un paio al margine della bancarella, senza nessuna intenzione, spostando la mano, toccai lui che ci era appoggiato, proprio in mezzo alle gambe.
Sentii distintamente il suo pene che, anche se moscio, era ben consistente. In quel momento il mio cervello andò in corto circuito.
Alzai lo sguardo e trovai i suoi occhi e il suo sorriso sornione, se mi avessero detto cinque minuti prima questa cosa non ci avrei mai creduto.
Riavvicinai la mano e feci la stessa cosa, ritrovai il suo cazzo, lo percorsi col dorso della mano, tremavo un pochino di vergogna e paura ma anche di eccitazione.
Paura non di lui, di me per quello che fa facevo, ma ormai era tardi, lui mi chiese se mi piaceva e io gli dissi di si, volevo andare via ma non potevo, ero eccitato e voglioso di farm montare.
Lui insistette con molta discrezione guardandosi in giro e mi domandò se lo volevo provare, con l'ultima voce rimasta gli dissi un altro tremante si.
Mi disse di attraversare la strada e andare nel canneto che c'era ne parchetto adiacente che mi avrebbe raggiunto, le strade erano vuote, quello era un luogo frequentato da guardoni e coppiette, nessuno vedeva niente, non conveniva.
C'erano piccoli sentieri e piccoli spiazzi, fazzoletti di carta e preservativi, camminai una cinquantina di metri e lui arrivò dopo pochi secondi, forse se avesse tardato sarei andato via, era una situazione surreale, assurda ma molto eccitante.
Appena mi fu vicino mi prese la mano e se la portò sul cazzo, era già più grosso di prima, si abbassò la tuta e l'arnese schizzò fuori come una molla.
Non era enorme ma comunque di più di una ventina di centimetri, nerissimo, circonciso con una bella cappella, perfetto come nei video porno.
Cominciai a segarlo, era morbido e durissimo, la cappella era violacea, andavo avanti e indietro con la mano e lo sentivo indurirsi sempre più.
Lui mi appoggiò le mani sulla testa e me la spinse dolcemente verso il suo arnese di carne, In quel paio di secondi mi passarono mille pensieri.
Magari era un violento, tremavo ma mi accovacciai, ero molto eccitato, me lo trovai ad altezza del viso, era come quello dei video, pronto, all'insù, lucido.
Lui mi chiese se mi piaceva e io annuii con la testa, mi chiese di prenderlo in bocca, io avvicinai le labbra socchiuse e lo sentii toccare.
Era appena bagnato nel buchino della cappella, anche lui aveva voglia di sborrare vi misi la lingua, era dolce, buona quella goccia di sugo di cazzo.
Aprii le labbra e lo feci entrare, sapeva di cazzo, era buono, aveva odore e sapore di sesso, succhiai e leccai con la lingua come avevo visto fare nei video.
Lui mostrava di gradire molto, ansimava e mi esortava a continuare dicendomi cosa fare, mi prese la testa fra le mani e mi scopò in bocca.
Lo sentivo toccarmi la gola, lui aumentava il ritmo e pensai che mi avrebbe sborrato in bocca, invece lo tirò fuori, mi disse che ero bravissimo e che voleva il mio culo da scopare.
Anche io lo volevo, cazzo se lo volevo, il mio buco pulsava dalla voglia di essere pompato, pensai che molte volte avevo preso dietro dildo di quelle dimensioni, quindi sarebbe entrato.
Mi abbassai tuta e slip, il mio cazzo era vergognosamente piccolo e moscio, ma mi eccitava da impazzire vedermelo così.
Mi abbassai e gli dissi di fare piano, lui mi sputò nel buco un paio di volte e ci infilò un dito e poi due, le faceva girare a mi allargò bene.
Mi sputò ancora nel culo e sul suo cazzo e lo appoggiò la sua cappella al buco, per quanto possibile cercai di rilassarmi e spingere col culo che serve ad aprirlo meglio.
Lui dava piccolissime spinte, lo sentivo farsi strada, era bravissimo e dolce quanto basta, in quei momenti penso solo al suo cazzo, al fatto che mi stava entrando dentro un bel cazzo nero.
Mi toccai il mio cazzo mi, colava del liquido, ero arrapato come una vacca in calore, lui lo capì e spinse, fece un po'di forza e io lo sentii passare con un leggero, caldo dolorino, lui si fermò stendendosi sulla mia schiena.
Sentii le sue palle sul buco del culo il suo calore, ricominciò a muoversi, era tutto dentro, era caldo, duro era molto bello avevo nel culo un bel cazzone cazzo nero.
Il ritmo aumentava, cominciai a toccarmi il mio cazzo molle che colava volevo godere con lui, che continuava a pomparmi senza sosta, mi sembrava di avere un palo di fuoco, nel culo.
Mi teneva per i fianchi e mi scopava, il suo cazzone nero mi toccava dentro, lo volevo sempre di più, gli dicevo fra i gemiti di scoparmi, di fottermi, di incularmi, che ero la sua troia.
Il suo ritmo divenne molto veloce, capii che stava per venire e anche io stavo per avere un forte orgasmo anale.
Lui fece una specie di grugnito e diede un colpo che mi squassò, sentii la sua sborra riempirmi il mio intestino, sentii arrivare anche il mio orgasmo anale che mi fece colare la mia sborra, che sembrava fosse la sua stessa sborra ad uscire dal mio cazzo.
La sua sborrata mi riempiva il culo, mentre la mia colava per terra, dal mio cazzo moscio, lui svuotate le palle lo sfilò dal mio culo si scrollò il cazzo mezzo moscio e si rivestì.
Mi disse che ero stato un bravo e porco, che gli era piaciuto tanto scopare il mio culone mi ringraziò e se ne andò.
Mi tremavano le gambe e sentivo la sua sborra che colava dal buco del culo, mi accovacciai e spinsi tutta fuori tutta la sborrata, era tanta, densa, con dei fazzolettini di carta mi pulii e mi tirai su i pantaloni della tuta e tornai a casa.
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