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Amico infanzia prima parte


di Laura65
23.12.2024    |    1.378    |    2 9.4
"E penso a come sarebbe sentirlo dentro di me..."
Ero amico d'infanzia di quello che era diventato il centravanti della squadra di calcio delle superiori.
Fisico atletico, altezza oltre il metro e ottanta.

Capelli lunghi, viso da fotomodello.

Aveva sempre un nugolo di ragazze pronte a tutto pur di stargli accanto.

Teneva la fidanzata del mese, poi passò alla fidanzata bisettimanale, per poi passare alle fidanzate da un solo giorno.

Da far invidia a tutti noi, che invece faticavamo ad averne una fissa.

Ci confidavamo tutto, lui sapeva tutto della mia bisessualità ma non faceva commenti o per lo meno non lo aveva mai fatto fino a quando una sera in birreria mi chiese:"Cosa ci provi a scopare il buco del culo?"

E io:"Abbassa la voce, pirla!"

Aveva bevuto un po per cui stava mollando i freni.

Lui:"Si scusa" e bisbigliandomi all'orecchio:"Ma ti piace molto scoparti le checche?"

Per un attimo mi cadde l'immagine che avevo di lui.

Forse era solo colpa dell'alcool e di altro che aveva in testa.

“Complimenti per il gergo. Oxfordiano immagino?”

Lui:"Si scusami, ma hai capito."

“Ma stai bene? Non mi avevi mai fatto prima questa domanda.”

“Non saprei dirti.”

“Tranquillo di me puoi fidarti, sai più cose tu su me, che la mia ragazza.”

“Lo so ma fatico a dirtelo.”

Poi in un sussurro:"Ho desiderio di farmi inculare."

Bomba sganciata. Ero sbalordito.
Subito ho pensato di aver inteso male.

“Scusami ho capito bene?”

“Si lo so, anche io non ci credo ma ultimamente mi capita di guardare i cazzi degli altri sotto la doccia. E penso a come sarebbe sentirlo dentro di me.”

Continuò come un fiume in piena:"Poi desidero indossare le calze, le minigonne. Voglio provare a trasformarmi in donna. Sono già tutto depilato. Non mi servirebbe la parrucca perché ho i capelli lunghi."

“E ho anche pensato a chi dovrebbe iniziarmi: tu.”

MI sbalordi ancor di più. Non sapevo cosa rispondergli. Non dico che negli ultimi anni non avessi desiderato di farmelo: corpo muscoloso, bell'uomo.
Ma in quel momento sarei voluto non essere li a sentire quelle parole.
Si, pensavo fosse tutta colpa dell'alcool e di qualche sua delusione in amore.

Gli dissi :"Ascoltami, stasera hai bevuto troppo, adesso ti accompagno a casa. Ti fai una bella doccia, una bella dormita e vedrai che domani dimenticherai tutto."

“No lo penso realmente e da tempo ma non ho mai avuto il coraggio di raccontarlo. Ero convinto che quando te lo avessi detto, si sarebbe poi avverato. Ero combattuto"

“Ed è per questo motivo che da un po non vai più in giro con una ragazza?”

“Si.”

“Ascolta di tutte le persone che conosco e che ho conosciuto, non avrei mai scommesso una lira sulla tua bisessualità. Anzi provavo invidia per la facilità che avevi di portarti a letto qualunque ragazza, incluse le due giovani mamme, porco.”

“Lo immagino ma credimi voglio provarci e vedere come va."

" Senti, ora vai a casa e poi domani pomeriggio, dopo scuola ne riparliamo con calma. Magari la notte ti porterà consiglio.”

“Va bene, andiamo. Stasera offro io.”

“Facile quando io ho bevuto solo una coca!”

Lo accompagnai e poi andai a casa mia.

Il giorno dopo a scuola vidi il solito cazzaro. Si appartò con un paio di ragazze, per limonarle entrambe.
Tutte pendevano dalle sue labbra. Incredibile!

Mi ero quindi fatto l'idea che si fosse scordato tutto.

A fine lezioni, ci salutammo e poi ognuno a casa propria.

Nel primo pomeriggio suonò il citofono. Andai a rispondere. Era lui.

“Posso salire.”

“Certo.”

Come al solito ero con i soli pantaloncini e senza slip.
Per un attimo pensai a mettermi una maglietta ma decisi di no.

Quando sentii la porta dell'ascensore aprirsi, gli aprii la porta e lo invitai a entrare.

“Allora qual buon vento ti porta qui? Pensavo ti vedessi con una delle due ragazze che oggi ti sei limonato.”

“Quelle? No era solo per fare scena. Voglio parlare di quelli che ti ho detto ieri sera .”

Tentai:“Non ricordo. ”

“Dai lo sai. Quello di travestirmi per poi provare il sesso anale.”

“Speravo che fosse stato un momento passeggero.”

“No ormai ce l'ho in testa e voglio provarci. E mi serve il tuo aiuto. Non so da dove cominciare.”

Ero nel panico. Non sapevo cosa dire. Allora andai sul sicuro.

"Vediamo subito come ti comporti di fronte a un corpo nudo."
Tolsi i pantaloncini e restai in piedi nudo davanti a lui.
Lui era incerto.

“Ti piace quel che vedi? Te lo chiedo perché hai detto che vorrai farlo con me e se già nudo non ti piaccio. Ci fermiamo qui.”

“No. Mi piaci ma ho paura di sbagliare.”

“Cosa ti piacerebbe farmi?”

“Segarti?”

“Bene, inizia.”

Si sedette sul bordo del letto e cominciò a masturbarmi.

“Fermo, non ti spogli nudo?”

Come un robot, si denudò. Un corpo bellissimo. Quei muscoli nei punti giusti. Senza un filo di pelo. Un bel cazzo che già a riposo aveva il suo bel profilo.
Lo immaginai per un attimo con il corpo tutto cosparso d'olio. Ma cacciai subito quel pensiero. Non volevo eccitarmi.
Già la situazione era pericolosa, per me. Avrei voluto saltargli addosso, per capirci. Non volevo farglielo scoprire subito.

Nudo riprese a masturbarmi. Io in piedi davanti a lui. Il mio cazzo davanti a lui e alla portata della sua bocca.
Lo avrebbe capito da solo o avrei dovuto "istruirlo" ?
L'avrei scoperto a breve.

Aveva una bella mano calda. Sotto i suoi movimenti il mio cazzo si indurì.

Vedevo che lo guardava con interesse.

Stavo per dirgli di prendermelo in bocca ma fu più rapido lui.
Se lo prese tutto avvolgendolo con le sue labbra.
Mi fece un discreto pompino. Alternava leccate all'asta ai movimenti dentro/fuori dalla sua bocca "illibata".
Dopo un po gli dissi:
"Sto per venire."

Lui era talmente preso che neanche mi sentì. Gli inondai la bocca con tre getti di sborra.
Non fece nulla per evitarla.
Se la prese tutta e la bevve e mi ripulì per bene il cazzo.(Bei tempi)

“E brava la mia troietta.”

Mi guardò e sorridendo mi disse:"Ho passato il test?"

“Tesoro sei solo all'inizio, questa era la parte facile.”

“Vedo che hai una bella erezione. Vuoi che ti dia una mano a venire?”

Lui:"Si, avevo timore a chiedertelo."

“Caro se vuoi intimità, chiedi.Mal che vada ti dirò di no.”

Mi sedetti al suo fianco facendo attenzione, che le nostre gambe si toccassero.
Cominciai a masturbarlo. Era già duretto. Sui 20 cm. Ci volle poco a farlo venire. 4 getti di calda sborra che raccolsi nella mia mano.

Gliela portai alle sue labbra e lui la leccò tutta.
Me la ripulì bene.

"Ora vediamo come baci un maschio.
Avvicinai le mie labbra alle sue. Lui le apri subito e le nostre lingue si trovarono.
Lo abbracciai stretto e lui fece altrettanto.
Il suo cazzo ridivenne duro. Mai visto prima una forza del genere. Era eccitatissimo.

Lo masturbai di nuovo. Questa volta più a lungo. Scesi a baciargli i capezzoli, a succhiarglieli.
Le mie mani palpavano quel corpo meraviglioso.

Lo sentii ansimare. Da li a poco rivenne di nuovo, ancora copiosamente.
Raccolsi sempre la sua sborra nella mia mano e gliela porsi da leccare.

Lui lo fece senza fiatare.
Aveva il cazzo ancora bello in tiro, mi abbassai e glielo presi in bocca.
Al tocco delle mie labbra.
Lo sentii muoversi. Di nuovo pronto. Non capivo come facesse.
Lo spompinai mentre lui cercava di masturbarmi.

Mi staccai e gli dissi:"Spompiniamoci a vicenda. Mettiamoci sul fianco sul letto e via."

Che foga che ci mettemmo!
In fondo per me avere quel corpo era realizzare il mio desidero. Dovevo ancora penetrarlo, sempre che lui non si volesse fermare qui.

Venimmo quasi insieme. Aveva anche un delizioso sapore.

Finita la pulizia con le nostre lingue, ci baciammo di nuovo.
Era bellissimo.

Dopo un tempo infinito, mi staccai.

Lui quasi ci rimise male.

Guardandolo negli occhi gli dissi:"Sai cosa è successo oggi vero?"

“Si e lo volevo. Ti voglio ancor più bene. Ti confesso che quando anni fa mi raccontavi dei tuoi incontri, ero geloso. Ti volevo. E allora mi sfogavo scopando tutte le ragazze, che avevo intorno. Ma avevo sempre in mente te.”

Gli disse solo:"Grazie" e lo abbracciai stretto.

"Bene caro, ora sta a te decidere cosa vuoi fare? Ci fermiamo qui con i pompini e, quando ci vediamo, ci sfiniamo o vuoi andare oltre."

"Voglio andare fino in fondo e anche travestirmi. Voglio provare a essere la tua donna in privato."

“Urca, non ho molta dimestichezza con i travestimenti e soprattutto sul truccarsi, giusto consigli sulla lingerie e sulle scarpe. Forse ti posso aiutare con l'acquisto di minigonne e mini abiti. Ma per il trucco servirà aiuto. E dovrà essere una persona fidata. Tu hai qualcuno in mente?”

“No. Le mia amichette non capirebbero e, come sai, sono figlio unico.”

“Lasciamici pensare e poi ti faccio sapere. Ora devi pensare a prepararti per la penetrazione. Per iniziare usa pure delle carote di varie dimensioni e usa dei preservativi. Per lubrificarti vai con questa crema (gli mostrai quella che usavo). Prima però ricordati di iniziare con le dita. Prima uno, poi due. Vai per gradi. Quando ci vedremo, dopo esserci spompinati per bene, ti aiuterò anche io. Dovrai abituarti a farti dei clisteri. Usa acqua tiepida con una peretta. Dovrai continuare a spruzzarti finché l'acqua non sarà pulita. Ma avrai tempo.”

“Non si può velocizzare tutto?”

“No. Voglio che tu sia pronto per farti penetrare. Soffrirai meno e godrai di più. Hai un posto a casa tua dove tenere i vestiti?”

“Si, giù in cantina ho un baule chiuso con la chiave, che ho solo io.”

“Va bene, domani se vuoi possiamo andare ad acquistare qualcosa insieme e poi per il trucco vedremo”

Ci ripulimmo nel bagno, lui si rivestì e mentre stava per uscire gli diedi una pacca sul quel culo sodo, marmo puro, che teneva. Quasi mi feci male.

Restai combattuto sul dirgli o no come fossimo in sintonia, visto che anche io lo desideravo da tempo, da quando avevo iniziato ad apprezzare il sesso anale.

Ma era meglio non averglielo detto, ci starebbe stato il tempo e il modo per farlo più avanti.
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