Gay & Bisex
Amico infanzia seconda parte
di Laura65
26.12.2024 |
334 |
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"Anche senza trucco sugli occhi e sul viso, era veramente una bella figa..."
Continua il racconto dell’Amico d’infanzia e del suo desiderio di diventare una splendida trav.Da quel pomeriggio, dove ci eravamo spompinati a vicenda, era passata una settimana.
Cercavo di rinviare la sua trasformazione, sperando che lui ci ripensasse.
Purtroppo era molto deciso e non passava giorno, che non mi chiedesse quando lo avrei aiutato.
Aveva già iniziato da solo ad acquistare qualcosa: calze autoreggenti, perizomi e reggiseni.
Li aveva già provati a casa sua e ci si vedeva e sentiva bene.
Quel giorno voleva andare per negozi ad acquistare vestiti. All’epoca non esistevano I centri commerciali.
C’erano i grandi magazzini come la Standa e l’oviesse o i negozi/boutique. In centro c’erano La Rinascente e il Coin ma entrambe erano top di gamma.
Quel pomeriggio andammo verso la Standa. Ora due ragazzi, che scorrazzano per I reparti femminili, non era una cosa per quei tempi.
Subito ci venne incontro una commessa per chiedere se servisse aiuto.
”Cerchiamo una minigonna e una camicetta, che lui vorrebbe regalare alla sua ragazza.”
Lei:”Misura?”
Lui:”Dovrebbe andare una 48.”
Lei ci mostrò alcuni capi fra cui scegliere.
Ero imbarazzato e sbirciavo con la coda dell’occhio intorno. Vedevo gli sguardi sorpresi delle clienti.
Lui continuava a non decidersi. Io avrei preso la prima camicetta e la prima mini e sarei andato in cassa.
Ma lui voleva essere certo della scelta. Quasi non capisse la situazione che percepivo io.
Alla fine scelse una minigonna nera attillata e una camicetta Bianca con dei ricami dorati.
Chiese cosa ne pensassi e io:”Perfette”.
Pagammo alla cassa e poi fuori.
Voleva andar li vicino a scegliere due paia di scarpe da donna.
La scusa per acquistarne un paio per un regalo ovviamente veniva meno. Glielo feci notare e lui rispose:”Le dirò che le compro per mia sorella, che e casa con una gamba rotta”.
In effetti poteva andare.
Entrammo nel negozio di scarpe e subilo ci venne incontro la proprietaria.
“Buongiorno”
“Buongiorno, posso esservi utile?”
“Grazie stiamo cercando delle scarpe e degli stivali al ginocchio per mia sorella, che è ferma a casa con una gamba rotta”.
Lei non fece una piega e ci portò nel reparto donna e chiese:”Numero? avete già un’idea per le scarpe?”
“Si vuole un paio di décolleté e porta il 41”.
“Tacco basso, alto o a spillo?”
“A spillo”.
“Colore? Abbiamo con quel numero il nero, il marrone, il bianco, il blu e il rosso”.
“Nero”
“Vediamo queste sono un nero lucido mentre queste sono nero opaco”.
“Le seconde dovrebbero piacergli di più”.
Aprì la scatola e le mostrò. Erano molte belle e avevano un bel tacco a spillo da oltre 10cm.
Subito mi balenò l’immagine di lui, che indossava quelle scarpe e la lingerie comprata ieri, che non avevo ancora visto. Mi eccitai subito.
Cancellai quell'immagine, ma restai eccitato. Cercai con il sacchetto della Standa di nascondere la mia eccitazione .
Lui:”Si vanno bene”.
“Bene, potete tenerle per una settimana e, nel caso non vadano bene, riportarle qui per cambiarle. Voleva vedere anche degli stivali al ginocchio o sopra?”
“Al ginocchio e di colore nero”.
“Per la misura, che cerca, abbiamo solo questo tipo con tacco a spillo.”
Aprì la scatola e ne mostrò il contenuto. Lui prese lo stivale destro, lo ripose e poi disse che andavano bene.
Quegli stivali indossati da lui con le sue belle gambe depilate.Wow.
Le buste della Standa ben davanti ai miei jeans. Uhm…che voglia che mi aveva fatto venire.
Lui non si accorse del mio stato d’animo o così pensavo.
Pagò l’acquisto, prese la borsa con le due scatole di scarpe e uscimmo.
Mentre stavamo per uscire lui passò la mano destra sotto le buste e sul mio pacco.
“Mi sembrava di aver visto bene!”, strizzandomi l’occhio.
Restai sorpreso, forse non era così ingenuo come pensavo. Si sarebbe potuto diventare una bella femminuccia e anche troietta.
Fino ad allora mai avevo pensato che I travestiti mi sarebbero interessati. Pensando al mio amico, con il suo corpo, travestito mi eccitava molto. Conclusi che adoravo quel corpo da tantissimi anni e quindi questa era la ragione della mia eccitazione.
Mi disse:"Hai pensato chi possa aiutarmi con il trucco?”
“Una mezza idea mi è venuta ma devo prima sondare il terreno e trovare una bella scusa per non insospettirla. Appena avrò notizie te lo faro sapere.”
In realtà manco ci avevo pensato.
Però adesso ero incastrato perché lui era deciso a farlo.
Pensai subito che avrei potuto chiederlo alla mia ragazza ma dovevo trovare un buon motivo. La prima scusa era che lui doveva trasformarsi in donna per aver perso una scommessa. Poteva andare. Speravo che lei poi se ne rimanesse zitta ma questo non era sicuro.
Mentre pensavo a tutto questo, lui disse:”Andiamo a casa che mi che provo tutto, voglio avere il tuo parere”.
“Ma non c’è tua madre in casa?”
“No è andata dalla zia per qualche giorno, avremo casa libera!”
Aprì la porta e mi fece entrare, dicendomi:” Andiamo di la nella mia stanza, dove ho già pronto tutto."
Era già tutto sul suo letto. Aveva acquistato almeno 10 paia di slip: c’erano tanga, perizomi, di ogni tipo. I colori erano: nero, bianco e viola.
I reggiseni erano di meno: a balconcino e a triangolo. Erano neri o bianchi.
Le calze autoreggenti erano una decina, di diverse marche e tutte nere: il mio colore preferito allora e anche oggi.
C’erano anche dei collant, anche questi neri.
Poi vidi anche dei rossetti: tre tonalità di rosso, una di blu.
Caspita, che tavola imbandita. Speravo in cuor mio che non volesse provare proprio tutto subito.
Si spoglió nudo, mi guardò e disse:”Non ti spogli? Così mi fai vedere se sei ancora eccitato”.
Restai di sasso, da predatore stavo diventando preda? Si stavano invertendo I ruoli? Guardai gli oggetti sopra al letto e mi dissi di no, ero io che dovevo capire di spogliarmi da solo.
Mentre mi spogliavo lui iniziò a indossare la lingerie, scelse un mini perizoma nero, un reggiseno a balconcino, le autoreggenti nere.
Quando fui nudo, il mio cazzo era ancora semi eccitato.
Lui mi guardò, venne verso di me, si inginocchiò e me lo prese in bocca.
Mi spompinò meglio dell’altra volta. Faceva sparire nella sua bocca tutto il mio clito.
Mi ridivenne duro. Mi prese in bocca le palle. Risalì l’asta con la lingua. Lo riprese in bocca. Gli scopai la bocca fino a esplodergli dentro.
Lo rialzai e ci baciammo.
Il suo cazzo era di marmo e lo sentivo puntami il ventre.
Fu la mia volta di spompinarlo. Prima di prenderglielo in bocca gli dissi:”la prossima volta ci mettiamo comodi e facciamo un bel 69”.
Per fortuna aveva la moquette.
Gli calai il perizoma e con la lingua gli stuzzicai la punta.
Poi lo presi fra le mie labbra e iniziai a sbocchinarlo.
Venne quasi subito, 4 fiotti di calda crema. Li presi tutti in bocca.
Mi alzai e limonammo ancora a lungo.
Ci staccammo e lui:”Ora che ci siamo scaricati posso provare con calma I miei acquisti”.
Provò tutti I perizomi, I reggiseni, le scarpe e gli stivali. Non so perché ma qualunque cosa indossasse, le stava da dio.
Alla fine decidemmo che la combinazione migliore era: mini perizoma nero, reggiseno a triangolo nero, autoreggenti nere.
Indossò la mini e la camicetta. Provò a mettersi il rossetto rosso vivo.
I capelli lunghi erano lunghi fino alla spalla, lisci e corvini.
Si girò e avevo di fronte a me una gran bella figa.
Non aveva praticamente barba per cui gli bastava radersi bene una volta al giorno e restava con una faccia pulita.
Anche senza trucco sugli occhi e sul viso, era veramente una bella figa.
Lui vedendo la mia espressione capì e non mi chiese nulla.
Si girò verso il suo armadio, lo aprì e si rimirò nello specchio.
Mi accorsi che ebbe un erezione quasi immediata.
Lui:”Ma sono io?”
MI alzai e andai verso di lui o, forse meglio lei.
La presi da dietro e le dissi:”Si sei tu una bellissima femmina. Già così sei splendida ma con il trucco sugli occhi e sul viso sarai meravigliosa.”
Lei si girò:”Grazie” e ci baciammo.
Questa volta ci mettemmo comodi sul letto, spostando tutti i suoi acquisti, finirono velocemente sul pavimento.
Iniziammo un 69 che durò un tempo infinito…
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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