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Visita all'appartamento.


di Laura65
01.10.2024    |    316    |    10 9.8
"Davanti a me una femmina sexy, capelli neri lunghi, occhi azzurri, sotto la vestaglia di raso nero trasparente si vedevano le autoreggenti nere, un..."
Dovevo andare a vedere un appartamento da affittare per dei colleghi tedeschi, che sarebbero venuti a Milano.
Era già il terzo, che l’immobiliare ci proponeva , e speravo fosse l’ultimo.
Mi recai sul luogo dell’appuntamento n anticipo per controllare la zona, inteso come negozi e servizi presenti nel quartiere.
C’era un supermercato, una farmacia e una gastronomia.
L’appartamento era al primo piano di un palazzo di 8 piani.
Il portone era aperto e infilai le scale per salire..
Sul pianerottolo c’erano due appartamenti.
L’appuntamento era per le 18.00 e avevo trenta minuti di anticipo.
Suonai alla porta dei vicini, mi venne ad aprire una signora anziana sui 70 anni
“Salve signora, mi spiace averla disturbata ma volevo avere informazioni sulla vita in questo condominio visto che forse affitterò per 6 mesi l’appartamento di fronte per alcuni colleghi tedeschi”.
“Buongiorno.Questo condominio è tranquillo tranne che per quell’appartamento.Gli ultimi inquilini davano feste tutte le sere. Anche oggi si sono sentiti rumori. Spero che i suoi colleghi siano più tranquilli”
“Su questo può stare tranquilla, nel caso decidessimo di affittarlo, le lascerò il mio biglietto da visita e potrà chiamarmi nel caso la disturbassero”.
Mentre parlavamo, si aprì la porta di fronte e ne uscì un uomo distinto , in giacca e cravatta.

Pensai che fosse un potenziale cliente e che ci fosse quindi già l’incaricato dell’immobiliare, per cui mi congedai dalla signora ringraziandola per le informazioni.
Suonai il campanello dell’appartamento di fronte.
Sentii il rumore di tacchi arrivare e, mentre la porta si apriva, sentii dire:”cosa ti sei dimenticato caro?”.
Davanti a me una femmina sexy, capelli neri lunghi, occhi azzurri, sotto la vestaglia di raso nero trasparente si vedevano le autoreggenti nere, un reggiseno a triangolo nero con tanga nero che nascondeva poco e indossava décolleté nere chiuse .
Cercò di ricomporsi, chiudendo la vestaglia, e chiedendomi:”Scusi chi cerca?”
“Salve avevo un appuntamento per vedere l’appartamento con l’incaricato dell’immobiliare, sono giunto in anticipo e quando ho visto uscire una persona pensavo potessi anticipare, meglio che torni dopo?”
“No entri pure".
Quando richiuse la porta mi disse:”Le porgo le mie scuse per quello che sta vedendo. Si sono io l’incaricato. Devo chiederle se posso contare sulla sua discrezione e saprò sdebitarmi.”
Sollevai il risvolto del pantalone, mostrando il nylon delle mie calze velate nere:”Come vede può stare tranquilla. Posso conoscere il suo nome?”
Lei si calmò e disse:”Luca ma oggi sono Sara. Se mi permette, vado di la a ricompormi.”
“Guardi così lei è perfetta e visto che io sto vedendo lei sarebbe giusto che mi spogliassi anche io, che ne dice?”.
“Wow, buona idea.”
Mentre lei mi guardava, io mi tolsi la giacca, la cravatta, le scarpe, i pantaloni, la camicia e restai in autoreggenti e mini perizoma nero.
“Uhm bello quello che vedo però mi aspetti qui.”
Si diresse in un’altra stanza e tornò con un paio di décolleté nere, una parrucca a caschetto nera.
Si avvicinò e mi mise il rossetto sulle labbra.
“Ecco ora va meglio.”
Indossai le décolleté e la parrucca.
“Due puttanelle vogliose?”
“Si.”
La strinsi a me e la baciai, lei rispose aprendo la sue labbra.
Le nostre lingue fecero la conoscenza.
Limonammo parecchio mentre le nostre mani ci palpeggiavano i corpi.
Le mie dita le scostarono il tanga per trovare la sua fichetta che era bagnatissima e ben lubrificata.
Lei prese a masturbarmi il clito.
Ci spostammo in una camera dove c’era un letto matrimoniale.
Ci sedemmo sul bordo dell letto.
Ci baciammo di nuovo masturbandoci a vicenda.
Entrambe eccitate, entrambe in erezione dura.
Il suo clito era più grosso del mio.
Ci staccammo le labbra ci fiondammo con le nostre bocche e lingue sui nostri cazzi duri.
Le leccai le palle e con le dita dentro la sua fichetta.
Poi con la lingua risalii l’asta fino alla punta, che solleticai con slinguatine veloci, prima di avvolgere tutto nelle mie labbra.
Lo presi tutto in bocca, era bello grosso, duro.
Lei mi slinguò subito la fichetta, poi passò alle mie palle, succhiandole e leccandole, per poi risalire l’asta e prenderlo subito in bocca.
Tenevamo quasi lo stesso ritmo.
Non riuscivamo ad ansimare di piacere tanto eravamo prese a spompinarci.
Continuammo per un tempo infinito fino a quando io fui la prima a esplodere e le venni in bocca con tre fiotti di crema calda.
Mentre lei mi ripuliva bene, io continuai e anche lei mi venne in bocca, con quattro fiotti di cremina.
La ripulii per bene per poi fiondarmi sulle sue labbra per limonarla con i nostri umori nelle bocche.
Bellissimo.

E l’appartamento l’avrei visitato meglio ..più tardi..e con più calma..
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