trio
Il Calendario delle tentazioni
di Cpcrifo
29.12.2024 |
4.176 |
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"Poi si sporse verso di lui, le sue mani che emergevano dall’acqua per appoggiarsi al bordo della vasca accanto alle sue..."
La storia che vi raccontiamo non è frutto di fantasia, ma pura realtà.Era un caldo giugno del 2024 quando io e Venusia, la mia compagna, decidemmo di concederci una vacanza a Mykonos. Il sole, le spiagge naturiste e le promesse di notti sfrenate erano tutto ciò di cui avevamo bisogno per staccare dalla routine e lasciarci andare. L’isola sembrava fatta apposta per noi e per il nostro stile di vita, libero da tabù e inibizioni.
Una mattina, dopo una notte di festa in un locale a Paradise Beach, che ancora ci lasciava addosso un piacevole torpore, decidemmo di rendere quella vacanza indimenticabile. L’idea era semplice, ma eccitante: realizzare un servizio fotografico da proporre per il calendario 2025 di Annunci69, un sito noto tra le coppie scambiste. Venusia era entusiasta all’idea, e io non vedevo l’ora di catturare la sua bellezza in un contesto così libertino.
Raggiungemmo una delle spiagge naturiste più famose dell’isola, Agrari. Era un vero paradiso: sabbia dorata, mare cristallino e un’atmosfera di totale libertà. Venusia, con il suo corpo perfetto, attirava gli sguardi di tutti, dai giovani agli uomini più maturi, che cercavano di non essere troppo evidenti, fallendo miseramente.
Lei si muoveva con una disinvoltura magnetica: il pareo scivolava lentamente dalle sue spalle, lasciandola nuda, libera e incredibilmente sensuale. Ero pronto a iniziare a scattare quando il sole, sempre più caldo, divenne insopportabile. Fu allora che, come un’apparizione, si avvicinò un venditore ambulante con una pila di cappelli di paglia.
“Quanto costa?” gli chiesi, cercando di nascondere l’impazienza.
“50 euro,” rispose, ma il suo sguardo era già fisso su Venusia.
Lei, con un sorriso malizioso, gli si avvicinò lentamente, lasciando che il suo corpo parlasse per lei. “50 euro? Non esiste,” disse con una voce che sembrava un sussurro. Il venditore, confuso e affascinato, non riusciva a staccarle gli occhi di dosso. Dopo qualche minuto di abile contrattazione – e una generosa dose di sguardi provocanti – riuscimmo a ottenere il cappello per soli 10 euro.
Riprendemmo con le foto. Venusia giocava con il cappello, usandolo per coprire appena il necessario, lasciando intravedere curve che parlavano di una sensualità naturale e irresistibile. Le sue pose erano un mix perfetto di eleganza e provocazione, e io ero totalmente rapito. Intorno a noi, la spiaggia sembrava essersi fermata: uomini e donne non riuscivano a staccarle gli occhi di dosso; chi fingeva di leggere, chi nuotava, tutti cercavano scuse per sbirciare.
Fu allora che un ragazzo italiano, si avvicinò. Era alto, affascinante, e il suo sorriso sicuro lo rendeva irresistibile.
“Non voglio disturbare,” disse con calma, “ ma sono curioso: cosa state facendo?”
“Un servizio fotografico,” risposi, mentre Venusia lo osservava con uno sguardo curioso. “Per un calendario su un sito… particolare.”
Annunci69, immagino,” replicò con un sorriso complice. “Ho letto un vostro Annuncio Last Minute ieri sera sul sito e vi ho riconosciuto dalle foto.
Si girò verso Venusia, ammirandola apertamente. “Posso dirlo? Lei finirà sicuramente in uno dei mesi migliori.”
Venusia, divertita, si avvicinò a lui, il cappello tra le mani. “Impossibile… e se fosse così? Cosa proponi?”
Facciamo una scommessa,” disse lui, con uno sguardo che sembrava leggere nei nostri pensieri. “Se il suo scatto viene pubblicato, vi invito nella mia villa in provincia di Salerno. Una villa con una spa privata e tutto ciò che serve per… una giornata indimenticabile.
L’idea ci intrigò subito. Accettammo la scommessa e ci scambiammo i nostri contatti. Dopo aver completato il nostro servizio fotografico, tornammo in camera con l’adrenalina ancora alta. La vacanza fu indimenticabile e riuscì a farci rilassare. Qualche settimana dopo, inviammo le foto alla redazione del sito per partecipare al concorso.
La mattina del 25 dicembre arrivò la conferma: una foto di Venusia era stata scelta per il mese di agosto. La scommessa del ragazzo era vinta.
Quella stessa mattina, ci contattò per invitarci nella sua villa. Qualche giorno dopo quando arrivammo da lui, ci accolse con un bicchiere di prosecco e una piscina riscaldata che sembrava un invito a lasciarsi andare. Dopo l’aperitivo di benvenuto Venusia, avvolta in un accappatoio leggero che lasciava poco all’immaginazione, attirava la sua attenzione a ogni movimento.
La spa interna, con luci soffuse e il dolce profumo di oli essenziali, era il luogo perfetto per abbattere ogni barriera. Tra bollicine, sguardi audaci, il gioco cominciò. Di fronte a noi c’era lui, il suo sorriso sicuro e il modo in cui ci guardava, come se ci leggesse dentro, rendevano l’atmosfera ancora più carica di aspettative. Le sue mani erano poggiate sul bordo della vasca, rilassato, ma i suoi occhi si muovevano con attenzione, cogliendo ogni piccolo gesto, ogni sguardo che io e Venusia ci scambiavamo.
Venusia, con la sua naturale eleganza e quel magnetismo che sembrava attirare tutti, si mosse leggermente nell’acqua, avvicinandosi a me. Le sue dita sfiorarono il mio braccio, un tocco che sapeva essere innocente e provocante allo stesso tempo. “Sei a tuo agio?” mi chiese, ma i suoi occhi non erano su di me, bensì sul ragazzo, come se la domanda fosse per entrambi.
Lui inclinò la testa, un sorriso sfuggente sulle labbra. “Molto,” rispose, la sua voce bassa e calda, “ma credo che l’atmosfera qui lo renda inevitabile.”
Venusia rise piano, un suono morbido che sembrava avvolgerci. Poi si sporse verso di lui, le sue mani che emergevano dall’acqua per appoggiarsi al bordo della vasca accanto alle sue. “Sai,” disse con un tono che era insieme giocoso e invitante, “mi piace quando le persone sono a loro agio. Aiuta a… lasciarsi andare.”
Le sue parole sembravano un invito che nessuno voleva rifiutare. Mi spostai leggermente, il calore dell’acqua mescolandosi a quello che sentivo crescere dentro di me. Guardai Venusia, i suoi occhi brillavano di complicità mentre la sua attenzione si divideva tra noi due.
Fu lui a rompere il silenzio carico, avvicinandosi appena. “E voi?” chiese, la sua voce ora più bassa, più intima. “Vi siete già lasciati andare?”
Venusia si voltò verso di me, il suo sorriso che mi chiedeva silenziosamente di prendere parte al gioco. E così, tra acqua calda, sguardi intensi e tocchi che si facevano sempre più audaci, il confine tra innocenza e desiderio cominciò a dissolversi, lasciandoci solo il piacere di scoprire fin dove saremmo arrivati. Quella giornata non fu solo una scommessa vinta, ma l’inizio di qualcosa di intenso, dove ogni confine venne superato con naturalezza.
Mykonos, non fu solo una vacanza, ma un ricordo che ancora oggi ci eccita ogni volta che vediamo quel calendario… e chissà, forse il prossimo racconterà anche di quella villa in provincia di Salerno.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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