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La grossa mazza di Vittoria


di Lo_Scrittore
05.06.2023    |    25.948    |    20 9.7
"La più bella di tutte era quella in cui lei era distesa sul divano ed aveva in mano il cazzo durissimo con la sborra che le colava addosso..."
Ho sempre desiderato avere un'esperienza da passivo fin da quando avevo 16 anni, ma non ero mai riuscito a conoscere una trans. Inoltre, la mia timidezza ed il fatto che vivessi in un paese di provincia han fatto il resto.
Le cose cambiarono quando decisi di registrarmi ad Annunci69. Ero venuto per caso a conoscenza del sito trovando la pubblicità mentre guardavo un porno ed incuriosito decisi di registrarmi. Inserii varie foto e scrissi una bella descrizione, ma i risultati non furono immediati dal momento che ebbi molti rifiuti, ma le cose avvengono quando meno te lo aspetti.
Un giorno, mentre visitavo la sezione trans vidi il profilo di una certa Vittoria la quale aveva come immagine del profilo il suo bel cazzo duro accanto ad un peluche. Incuriosito ed attratto da quel grosso arnese decisi di cliccare il suo profilo per vedere le altre foto. Ne aveva solamente 4, ma erano meravigliose. La più bella di tutte era quella in cui lei era distesa sul divano ed aveva in mano il cazzo durissimo con la sborra che le colava addosso.
Ricordo che tanta fu l'eccitazione che subito iniziai a segarmi fino a venirmi in mano in pochissimi minuti. Una volta ripulito e ricomposto decisi di mandarle un messaggio di presentazione con la speranza mi rispondesse.
I giorni passavano, l'eccitazione guardando le sue foto era tantissima, ma quel messaggio non veniva visualizzato da Vittoria. "Beh, sicuramente non le interesso" mi ripetevo spesso, dato che tante altre persone non si erano degnate di rispondere ai miei messaggi sul sito; ero sfiduciato al punto da toglierci le speranze, ma il destino volle che le cose andassero diversamente.
Dopo circa due settimane trovai un suo messaggio dove mi scriveva il suo numero di telefono. Ero contento ed eccitato, mai avrei immaginato mi rispondesse. Anche se imbarazzato e titubante la contattai.
Dopo le presentazioni iniziò a farmi qualche domanda: dove abitassi, cosa cercassi, se l'avessi fatto già con una trans e simili.
Evidentemente averle detto che ero vergine l'eccitò al punto dal chiedermi delle foto a pecora (cosa che anche se con imbarazzo feci). Tralasciando le varie posizioni e foto che volle le mandassi, mi chiese di incontrarci l'indomani a casa sua. Ero super eccitato e contento, anche se avevo paura senza nemmeno rendermene conto le risposi di sì.
Passai la notte agitato ed eccitato, pensando e ripensando a tutto quello che era successo ed a cosa mi avrebbe fatto.
Il mattino seguente mi inviò l'indirizzo di casa; e con tanta eccitazione e paura mi misi alla guida.
Arrivato da lei le scrissi che ero vicino al cancello d'ingresso, ma per circa 10 minuti non ebbi risposta: pensai che forse avesse cambiato idea o che volesse solamente prendermi in giro. Ma proprio quando stavo per chiamarla sentii bussare al finestrino dell'auto… era lei.
Scesi e le diedi la mano per presentarmi restando poi imbambolato a fissarla. Era alta 1,80m, capelli neri, rossetto rosso e due belle tette grosse. A completare una simile opera d'arte un bel vestitino nero e delle calze a rete. Senza dire nulla mi prese per mano ed entrammo in casa.
Mi fece sedere in cucina e mentre preparava il caffè iniziò a domandarmi come fosse andato il viaggio e cose simili al fine di mettermi a mio agio, dato che ero palesemente imbarazzato.
Una volta bevuto il caffè venne accanto a me e mettendo le sue mani dietro la mia testa la spinse verso il suo cazzo. Non reagii e lasciai mi facesse ciò che voleva. Sentivo il suo cazzo già duro premere contro il mio viso; alzò il vestitino e spostando la mutandina sbatté quella mazza grossa e dura sul mio viso varie volte per poi infilarla nella mia bocca.
Ero letteralmente nelle sue mani, assecondavo i suoi movimenti e senza rendermene conto avevo iniziato a far su e giù con la testa su quel cazzo.
Superato l'imbarazzo iniziale il mio cazzo divenne durissimo e da sopra i pantaloni iniziai a toccarlo mentre continuavo a succhiare quella mazza. Vittoria aveva ormai tolto le mani dalla mia testa lasciando che fossi io a continuare. Succhiai e leccai le palle con sempre più foga e voglia fino a quando non mi fermò bruscamente.
Restai a guardarla stupito dal momento che non capivo, ma al suo -alzati troia- capii le sue intenzioni.
Mi tolse maglietta e pantaloni spingendomi sul divano mentre lei si alzò completamente il vestitino. Quel modo brusco un po' mi spaventò, ma l'eccitazione era talmente tanta che tolsi le mutande e iniziai a toccarmi il cazzo.
-Brava, vedo che sei eccitata puttanella, ma ora è giunto il momento che ti scopo quel culetto da verginella- disse con tono autoritario.
Si avvicinò e dopo avermi fatto mettere a pecora sputò sul buco del culo; appoggiò quell'enorme mazza al mio culo ed iniziò a spingere energicamente.
Sentivo una forte pressione e dolore, ma subito fui zittito da uno schiaffo sul collo:
-Zitto, non piagnucolare. Volevi l'esperienza da passivo? ed ora ti rompo il culo, vedrai che ti piacerà-.
Ero basito da quel repentino cambio di comportamento, era palesemente eccitata e vogliosa.
Strinsi i denti e cercai di rilassarmi mentre lei continuò a spingere quel cazzone nel mio culo fermandosi solo quando non fu entrato quasi del tutto.
A quel punto iniziò a tirarlo fuori lentamente (pensai che per non farmi male volesse toglierlo), ma una volta che fu quasi del tutto fuori diede una spinta decisa e lo fece rientrare tutto fin alle palle: urlai e morsi coi denti il copridivano.
-Non piagnucolare, che tra poco vedrai come ti piacerà- disse ridendo sadicamente.
Iniziò a scoparmi dapprima lentamente, poi sempre più forte mentre io continuavo a piagnucolare e ad avere tra i denti il copridivano. Il dolore durò un po', ma poi lentamente iniziò a trasformarsi in piacere.
Andò avanti per una mezzoretta o poco meno, poi mi fece alzare per cambiare posizione.
Si sedette al centro del divano e mi ordinò di salirle sopra:
-Vieni, siediti su questo cazzo puttana-.
Senza fiatare salii su di lei e scesi lentamente sulla sua mazza fino a quando non entrò del tutto nel mio culo dolorante.
Sentivo quel cazzone duro come il marmo entrare e ed uscire con forza dal mio culo; Vittoria ansimava sul mio collo fino a quando esplose riempendomi il culo di sborra.
Aspettai che quel grosso arnese smettesse di pulsare per alzarmi lentamente, mentre sentivo la sborra fuoriuscire e colare sulle mie palle e tra le cosce.
-Puttanella vedi di non sporcarmi il divano, sennò te lo faccio pulire con la lingua- disse mentre spingeva la mia testa sul suo cazzo.
-Leccalo, puliscimi il cazzo dalla sborra e poi potrai andare-.
Le ripulii per bene il cazzo come aveva ordinato e poi mi rivestii in attesa dicesse qualcosa non poco intimorito.
Si avvicinò lentamente e dopo avermi chiesto se mi fosse piaciuto mi diede un lungo bacio con la lingua (sembrava nuovamente calma come all'inizio).
Mi accompagnò alla porta e mi salutò chiedendomi di rivederci.

Continua (se il racconto piacerà)
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