Marco scopre le corna

Marco si trovava in un momento di dubbio. Ultimamente percepiva una distanza indefinita, un’ombra che si frapponeva tra lui e sua moglie, Laura. Lei era cambiata, lo sentiva, anche se non riusciva a capire in cosa. Laura era diventata più riservata, più silenziosa, e il suo sorriso, una volta luminoso e sempre presente, ora era un’ombra fugace.
Una sera, mentre Laura era in bagno, il telefono di lei si illuminò sul comodino. Fu un impulso istintivo quello di afferrarlo, un gesto che normalmente non avrebbe mai fatto, ma la curiosità lo vinse. Lo schermo mostrava una conversazione, e le parole erano sufficienti a rivelare che tra sua moglie e qualcun altro esisteva una complicità. Marco sentì una fitta al cuore, una rabbia inaspettata che montava, ma, insieme a essa, una strana sensazione di elettricità e desiderio. Si trovò a pensare a Laura in modo nuovo, a immaginarla come non aveva mai fatto. E quei pensieri accendevano in lui un fuoco, come se una parte sopita del suo desiderio si stesse risvegliando.
Passò la notte in un tumulto di emozioni, combattuto tra gelosia e un’attrazione oscura che non riusciva a spiegarsi. Al lavoro, il giorno successivo, la sua mente tornava ripetutamente a quelle immagini immaginate, finché prese una decisione: sarebbe tornato a casa prima del solito, senza preavviso. Non sapeva cosa sperare di trovare, ma qualcosa dentro di lui lo spingeva ad agire.
Rientrando, notò immediatamente che la casa era avvolta in un silenzio irreale, quasi denso. Dal corridoio, la porta della camera da letto era socchiusa, e Marco, trattenendo il fiato, si avvicinò in punta di piedi. Appena oltre l’uscio, la scena che gli si presentò lo paralizzò. Laura era lì, distesa sul letto, completamente abbandonata tra le braccia di un uomo che riconobbe come l’inquilino del piano di sopra. La luce che filtrava dalla finestra delineava i contorni dei loro corpi intrecciati, e Marco notò la serenità, quasi la gioia, che traspariva dal volto di sua moglie.
Rimase nascosto, immobile, osservando i movimenti fluidi e lenti con cui si sfioravano, i sospiri soffocati di Laura che risuonavano come un richiamo nella sua mente. Sentì una tensione dentro di sé, una miscela di rabbia e desiderio che lo travolgeva. Non avrebbe mai immaginato di sentirsi così. Eppure, quella scena lo aveva catturato, lo teneva lì inchiodato, incapace di distogliere lo sguardo.
Ogni gesto, ogni tocco tra Laura e quell’uomo sembrava amplificare le emozioni di Marco, come se il suo stesso corpo rispondesse a quel richiamo proibito. Restò così per alcuni interminabili minuti, osservando il modo in cui Laura si abbandonava completamente. Fu come se qualcosa in lui si risvegliasse, una passione che non aveva mai esplorato pienamente.
Vedeva sua moglie sopra un altro uomo, un cazzo che non era il suo penetrare la fica di Laura, la quale gemeva come mai prima di allora.
Quella scena avrebbe fatto infuriare chiunque, ma non Marco. Sentir godere sua moglie lo fece sentire umiliato ed eccitato allo stesso tempo. Più il cazzo di quell'uomo sbatteva sua moglie e più si eccitava.
Senza rendersene conto Marco iniziò a toccarsi da sopra i pantaloni, stava godendo come non mai, sentirsi cornuto lo eccitava troppo. Bastarono pochi istanti, il sentir raggiungere l'orgasmo a sua moglie, per sborrarsi nelle mutande violentemente.
Rimase fermo, indeciso su cosa fare, timoroso di aver fatto rumore, ma le grida di sua moglie gli fecero capire cosa stesse succedendo.
I due nella stanza avevano cambiato posizione: lei era distesa a pancia in giù e lui le sfondava il culo violentemente.
Quel culo che in 10 anni di matrimonio non aveva mai voluto dare al marito adesso veniva rotto da un altro uomo, che tra l'altro aveva un cazzo ben più grande di quello di Marco.
Senza parole e sempre più eccitato Marco restò a spiare sua moglie e l'amante scopare per un'altra ora fino a quando vide quell'uomo sborrare nel culo di Laura, che colò lungo le cosce della donna appena estrasse il cazzo dal suo culo.

Forse continua...