incesto
Sedotto da mia Zia
di Lo_Scrittore
23.10.2024 |
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"Stava per rientrare quando sentì la porta dietro di lui aprirsi..."
Era una calda serata d’estate, e la casa di campagna si riempiva di suoni leggeri: il frinire delle cicale, il vento che accarezzava le foglie degli ulivi. Luca, appena diciottenne, si trovava in vacanza lì con la sua famiglia, cercando un po' di pace dalla frenesia della città e, soprattutto, dalla confusione che sentiva dentro di sé. A quell’età, ogni cosa sembrava piena di possibilità, ma anche di domande.C’era una persona, però, che sembrava vivere in un mondo diverso. La zia Giulia. Quarantenne, disinibita e con un'eleganza naturale che non passava inosservata. Il suo modo di muoversi, di parlare, era un gioco continuo di sguardi e parole non dette. Aveva sempre un'aria di sicurezza, come se conoscesse i segreti di tutti, compreso il desiderio nascosto di Luca.
Quella sera, dopo una cena semplice, la famiglia si disperse nelle varie stanze. Luca si trovò da solo sul terrazzo, contemplando il cielo colorato di arancione e rosa. Stava per rientrare quando sentì la porta dietro di lui aprirsi. Giulia uscì, con un bicchiere di vino in mano e un sorriso sulle labbra.
"Non riuscivo a dormire," disse, avvicinandosi a lui. "Il caldo mi tiene sveglia."
Indossava un vestito leggero, lungo fino alle caviglie, che lasciava intravedere le sue forme ogni volta che il vento lo sfiorava. Luca cercò di non fissarla, ma era difficile distogliere lo sguardo. Ogni sua mossa era studiata e spontanea allo stesso tempo.
"Posso sedermi?" chiese lei, non aspettando davvero una risposta mentre si accomodava accanto a lui sulla sedia in ferro battuto. Il silenzio tra loro era carico di una tensione che Luca non aveva mai provato. Ogni volta che la guardava, sentiva un'energia che non sapeva spiegare.
Giulia lo osservò con attenzione. "Hai mai avuto qualcuno che ti ha fatto battere forte il cuore, Luca?" chiese, con una voce bassa e invitante.
Luca abbassò lo sguardo, nervoso. "Non lo so... forse."
Lei sorrise, avvicinandosi leggermente. Il profumo leggero che indossava si mescolava con l'odore dell'estate, un mix che sembrava invadere i sensi di Luca.
"Sai," continuò Giulia, abbassando la voce come se stesse per rivelare un segreto, "a volte ci vuole un po’ di coraggio per esplorare certe cose. E va bene così." La sua mano si posò leggera sul ginocchio di Luca. "Non bisogna avere fretta... ma nemmeno aver paura."
Il tocco era delicato, ma Luca sentì un brivido attraversargli il corpo. La guardò negli occhi, e trovò in lei qualcosa che non aveva mai visto prima. C’era un invito, ma anche una promessa di non oltrepassare i limiti se lui non fosse stato pronto.
La zia Giulia si avvicinò ancora, e le sue labbra sfiorarono appena l’orecchio di Luca mentre sussurrava: "Sei curioso, vero? Non c’è niente di sbagliato nel voler capire di più." Le sue dita scivolarono leggermente più in alto, accarezzando la coscia. "Dobbiamo solo essere onesti con noi stessi."
Luca era immobilizzato da un misto di eccitazione e incertezza. Il calore delle dita di Giulia si faceva sentire sempre più intensamente, e ogni parte di lui urlava il desiderio di avvicinarsi di più, di esplorare quella sensazione nuova.
Giulia si fermò un attimo, studiando le sue reazioni. Poi, senza fretta, si sollevò e si posizionò di fronte a lui. Si chinò, e con un gesto lento e sensuale, gli prese la mano, guidandola lungo il suo corpo, sopra il tessuto del vestito leggero. Luca seguì il movimento, sentendo la morbidezza della pelle sotto il tessuto.
"Non devi fare nulla che non vuoi," disse lei, con voce dolce ma decisa. Poi si chinò ancora di più, finché le sue labbra non trovarono le sue, in un bacio lento, provocante, carico di desiderio ma anche di controllo. Ogni movimento delle sue labbra sembrava studiato per far crescere il piacere lentamente, senza fretta.
Le mani di Giulia scivolarono lungo il corpo di Luca, e lui, con una timidezza che stava iniziando a svanire, fece lo stesso. Sentiva il corpo di lei rispondere ai suoi tocchi, e questo lo riempiva di una nuova sicurezza. Il loro respiro si fece più pesante, i loro corpi più vicini.
Giulia si allontanò per un attimo, con un sorriso malizioso. "Vuoi andare oltre, vero?" sussurrò, osservandolo con sguardo penetrante. Luca annuì, incapace di parlare.
La zia lo prese per mano e lo condusse dentro, nella sua camera. Le luci soffuse e la brezza leggera che entrava dalla finestra creavano l'atmosfera perfetta. Giulia si lasciò cadere sul letto con un'eleganza naturale, il vestito scivolando via in un gesto fluido. Il suo corpo nudo era lì, davanti a lui, ma non c'era fretta, solo un invito sensuale a esplorare.
Luca si avvicinò, il cuore che batteva forte, mentre le mani di Giulia lo guidavano con delicatezza. Ogni tocco, ogni carezza era lenta, consapevole, e il piacere cresceva piano, senza fretta, come una melodia che si intensificava.
Giulia, notando l’evidente imbarazzo di Luca, lo spogliò con una dolcezza studiata, rendendo ogni gesto lento e sensuale. I suoi baci leggeri sul collo e le carezze lungo il suo corpo accrescevano in lui un desiderio mai provato prima. Luca, ancora incerto e immobile, restava in ginocchio sul letto, il suo corpo tradiva la sua inesperienza, ma il suo desiderio cresceva visibilmente. Ogni tocco di Giulia sembrava farlo fremere ancora di più, rendendo la tensione tra loro palpabile.
Mille pensieri si accavallavano nella mente di Luca, ma svanirono all'istante quando sentì la bocca calda di Giulia avvolgere delicatamente il suo cazzo. Era la sua prima volta, e anche se non lo aveva detto, lei lo sapeva bene. Con pazienza e dolcezza, voleva rendere quel momento speciale, indimenticabile. Le sue labbra si muovevano con una lentezza studiata, lasciandogli il tempo di prendere confidenza con il piacere che stava provando, mentre la sua lingua scivolava delicatamente su di lui, in un movimento ipnotico.
Luca, inizialmente incerto, si stava lasciando andare sempre di più, le sue mani cominciavano ad accompagnare i movimenti della testa di Giulia. Dopo qualche istante, lei si fermò. Lui si irrigidì, temendo di aver sbagliato qualcosa, ma il sorriso di Giulia gli fece capire che era solo il momento di cambiare posizione. Con una mano delicata sul suo petto, lo guidò dolcemente a sdraiarsi sul letto, senza mai distogliere lo sguardo da lui. Poi, con grazia e naturalezza, salì su di lui.
Con la mano, Giulia guidò quel cazzo ormai duro come la roccia dentro di sé, e Luca sentì il calore della sua fica bagnata accoglierlo lentamente. Ogni movimento era studiato, sensuale, mentre lei lo faceva entrare sempre più in profondità. Il ritmo inizialmente lento e delicato si trasformò gradualmente, e presto i loro corpi si muovevano in sintonia, seguendo il desiderio che cresceva sempre più. Le mani di Luca si posavano sui fianchi di Giulia, mentre lei, sempre più coinvolta, si muoveva con una passione travolgente.
La loro connessione era profonda, e Luca si lasciava andare completamente, avvolgendo il suo corpo intorno a quello di lei, leccandole i capezzoli e assaporando ogni istante. Il piacere cresceva fino a quando, sentendo Luca avvicinarsi al culmine, Giulia rallentò e si sollevò dolcemente, lasciando che il nipote le schizzasse sulla schiena, senza trattenersi, gemendo senza vergogna.
Giulia lo guardava con occhi soddisfatti e pieni di dolcezza, mentre le loro labbra si incontravano ancora, questa volta in baci lenti e teneri, come a voler prolungare la magia del momento appena condiviso. Le loro mani si cercavano, esplorando con delicatezza i corpi, mentre il silenzio era interrotto solo dai loro respiri profondi.
"Ti è piaciuto?" chiese Giulia con un sorriso malizioso, accarezzandogli il viso con la punta delle dita. Luca annuì timidamente, ma la sua risposta fu evidente nel suo corpo. Lei lo sentì di nuovo eccitato, e un nuovo gioco di sguardi li unì, carico di desiderio. Senza bisogno di parole, Giulia si sdraiò lentamente sul letto, questa volta lasciando che fosse lui a prendere l'iniziativa.
Luca, ancora avvolto da quella miscela di timidezza e passione, si posizionò sopra di lei, accarezzando il suo corpo con mani incerte ma piene di curiosità e desiderio. Giulia lo guidava con sguardi dolci e gesti delicati, offrendosi a lui in tutta la sua femminilità, mentre le sue gambe si aprivano per accoglier il cazzo duro del ragazzo. Con lentezza, Luca entrò in lei, sentendo il calore e la morbidezza del suo corpo accoglierlo per la seconda volta.
Questa volta, il ritmo era diverso: più lento, più goffo. Luca si muoveva sopra di lei con una crescente confidenza e forza, mentre Giulia lo avvolgeva con le braccia e le gambe, accompagnando ogni suo movimento con un piacere crescente. I loro corpi si muovevano insieme in perfetta armonia, in un crescendo di sensazioni. I gemiti di Giulia erano un invito a continuare, a penetrarla con sempre maggiore forza.
Mentre il loro respiro si faceva sempre più corto e i movimenti sempre più intensi, raggiunsero insieme l'apice del piacere, in un momento di pura connessione. Giulia lasciò scivolare le sue mani lungo la schiena di Luca, mentre lui si adagiava su di lei, esausto e appagato.
Rimasero abbracciati così, i corpi avvinghiati, respirando all’unisono. Giulia gli accarezzava dolcemente i capelli, mentre lui si rilassava nel calore della sua pelle. Senza dire nulla, si addormentarono stretti l'uno all'altra, immersi in quella dolce intimità che solo il desiderio appagato può donare.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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