trans
Sverginato al 18° compleanno
di Lo_Scrittore
15.11.2024 |
4.626 |
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"La vicinanza di Chiara era avvolgente, ogni gesto sembrava studiato per trasmettergli calore e serenità..."
Il giorno del suo diciottesimo compleanno, Antonio aveva deciso di fare un regalo speciale a sé stesso. Aveva sentito parlare di Chiara, una donna affascinante e sicura di sé, e qualcosa nella sua presenza lo aveva colpito da subito.
Per settimane si erano scambiati messaggi, prima formali e timidi, poi sempre più confidenziali, tanto che Antonio aveva finito per raccontarle i suoi sogni e i suoi timori.
Chiara era una donna trans, e questo aspetto non faceva che alimentare il senso di scoperta di Antonio. Avvicinarsi a lei era, in qualche modo, anche avvicinarsi a una parte di sé.
Più passava il tempo, più Antonio sentiva il desiderio di vivere quell’incontro come un viaggio, qualcosa di unico e irripetibile.
La sera del suo compleanno, si ritrovò fuori dal suo appartamento, il cuore che gli batteva forte e le mani che tradivano la sua emozione.
Chiara aprì la porta con il sorriso caloroso che lui conosceva già dalle loro videochiamate. Ma incontrarla di persona, sentire la sua presenza, vedere il modo in cui lo guardava, lo fece sentire ancora più sicuro.
All'inizio, si sedettero l'uno accanto all'altra, e Chiara iniziò a parlargli in modo tranquillo, accarezzandogli la mano come per dirgli che poteva rilassarsi.
Antonio si sentiva accettato e accolto, e il suo cuore cominciò a battere con un ritmo meno frenetico, lasciando spazio a una curiosità crescente.
La vicinanza di Chiara era avvolgente, ogni gesto sembrava studiato per trasmettergli calore e serenità. Mentre parlavano, Antonio percepì ogni tocco come una promessa, ogni carezza come un invito ad abbandonarsi al momento.
La luce della stanza era soffusa, e i loro sguardi si incrociavano in una silenziosa intesa. Antonio si sentiva incredibilmente vivo, e ogni respiro sembrava portare con sé un'energia nuova.
Quando Chiara gli si avvicinò di più, Antonio si rese conto che il desiderio cresceva dentro di lui come un fuoco che non poteva spegnere.
Era attratto dalla sua sicurezza, dal modo in cui riusciva a guidarlo senza fretta, come se lo conoscesse da sempre. Ogni movimento di Chiara era delicato ma intenso, e il loro abbraccio divenne una danza silenziosa in cui Antonio scopriva un piacere profondo, che non aveva mai immaginato.
Man mano che si lasciava andare, Antonio sentiva il proprio corpo rilassarsi, trasformando ogni timore in una sensazione di completo abbandono. La presenza di Chiara era rassicurante, e lui percepiva ogni suo tocco come un invito a esplorare parti di sé che aveva sempre tenuto nascoste. Sentiva una connessione intensa, un’intimità che andava oltre il semplice contatto fisico.
Mentre l'incontro continuava, Antonio avvertiva il piacere farsi più intenso. Ogni carezza di Chiara, ogni sussurro lo portava sempre più vicino a una sensazione di pienezza e soddisfazione.
Era come se ogni gesto, ogni movimento fosse fatto per farlo sentire accolto e desiderato, e lui si abbandonò completamente a quella sensazione di scoperta e connessione.
Era la prima volta che Antonio prendeva un cazzo, era davvero spaventato, ma Chiara era riuscita a metterlo a proprio agio. Timidamente aveva preso il cazzo di Chiara in mano ed aveva cominciato a succhiarlo. Quella strana sensazione pian piano si trasformò in eccitazione, sentire quel grosso bastone indurirsi nella sua bocca lo fecero impazzire dalla voglia.
Senza parlare, come se già sapesse cosa fare, si alzò al primo cenno di Chiara e togliendosi i pantaloni e le mutande si distrae sul letto a pancia in giù.
La dolce trans frugò tra i cassetti e prese un tubetto di gel. Con 2 dita e tanta delicatezza lubrificò il culo di Antonio che piano piano si lasciava andare.
Si posizionò alle spalle del ragazzo e dopo aver messo un profilattico appoggiò la cappella al suo culo iniziando lentamente a spingere fino a penetrarlo quasi del tutto.
Antonio provava dolore, ma era molto eccitato e lentamente finì col rilassarsi e lasciarsi travolgere da quel momento.
Si fece scopare per bene senza lamentarsi fino a quando Chiara tolse il profilattico sborrandogli sul culo e sulla schiena.
Quando il momento raggiunse il suo apice, Antonio si sentì sopraffatto da un senso di serenità e completezza. Era come se avesse trovato una parte di sé che fino a quel momento era rimasta nascosta, un pezzo della sua identità che ora si sentiva finalmente pronto a riconoscere.
Chiara era lì accanto a lui, e nel suo sorriso lui aveva trovato una complicità che andava oltre le parole.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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