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QUELLA ZOCCOLA DI MIA SORELLA (terza parte)


di gianfrancesco
29.06.2022    |    17.614    |    6 9.7
"Gli doveva piacere ed anche tanto..."


Nelle prime due puntate raccontavo come mia sorella, zoccola davvero, mi aveva introdotto all'eros più sfrenato, la scopavo in tutti i modi.
Nel mentre ho conosciuto Mara, una bella ragazzina, più confacente alla mia età, ci eravamo innamorati, avevamo fatto l'amore per la prima volta, frequentavo casa sua, ma quando gli ormoni spingevano, era mia sorella a pensarci.
Come aveva detto sin dall'inizio, avrei fatto proprio un corso completo di sesso, e così era stato.
Terminati gli studi, fatta la maturità, pensavo di andare all'università, cercavo di capire che indirizzo prendere, ascoltavo i consigli della mia famiglia.
In tutto questo ogni tanto andavamo nella nostra casetta e fottevamo come se non ci fosse un domani.
Una sera, vado nella sua camera per parlare dell'Università, mi ascolta, mi consiglia ed alla fine mi dice: "Domani vieni nella nostra casetta, ti voglio far fare una cosa nuova, vedrai che ti piacerà".
Ormai non chiedevo più nulla, mi fidavo ciecamente di lei.
L'indomani ero libero, Mara era con i suoi non ricordo dove, e acconsento.
Provo a saperne di più, ma so già che non mi avrebbe detto nulla.
L'indomani, puntuale all'orario stabilito, arrivo alla nostra casetta.
Lei era già là, mi apre semivestita, mi abbraccia e mi bacia.
Solo al contatto mi viene duro.
Allunga una mano, mi sfiora da fuori dei pantaloni il cazzo, ed esclama: "maialino che non sei altro, sempre in tiro con tua sorella".
Non posso dire niente, la nuda verità.
Arriviamo in salotto e trovo due persone, un ragazzo ed una ragazza.
Giovani, belli, ma non capivo la presenza di lui.
Mi prende la testa tra le mani, e mi dice: "ora facciamo l'amore in quattro, vedrai che alla fine ti piacerà".
Bofonchio qualcosa, non mi aspettavo che si potesse arrivare a tanto.
Io non avevo fatto sesso con più di una persona.
"Stupidino, non aver paura, ci sono qua io, non farai nulla che non vuoi fare".
Come al solito, ero nelle sue mani.
Con un sorriso, mi prende per mano, e mi trascina in camera da letto, seguiti dalla ragazza e dal ragazzo.
MIa sorella mi comincia a spogliare, lo stesso fa la ragazza con l'altro, intanto guardo meglio la ragazza.
Niente da dire, con mia sorella tutte strafighe, giovane, non tanta alta, bionda,
La prima cosa che ho notato sono state le tette, e poi un culo da sballo.
In poco tempo noi maschietti siamo nudi, guardo Marco, cosi aveva detto di chiamarsi, era liscio, non aveva un pelo, un cazzo piccolo, non certo quelli che piacevano a mia sorella.
Che storia era?
Finiamo sul letto, mia sorella si appropria del mio cazzo, lui già conosceva quella bocca, si erge per bene e lei spompina.
La ragazza si struscia con Marco, lui non sembra molto reattivo.
Mia sorella mi si avvicina all'orecchio e mi sussurra: "lo vedi come guarda il tuo cazzo, mi ammazzerebbe per averlo lui in bocca".
"Cazzo dici, gli piace il cazzo?".
"Tu ancora non conosci niente, si, gli piace il cazzo in bocca e non solo".
"Un maschio che gli piace fare pompini?":
"Si, si , tranquillo, vuoi provare la sua bocca?".
"Non l'ho mai fatto, non mi ispira tanto".
"Prova, se non ti piace finisce li".
Come al solito il gioco lo conduce lei.
"E va bene, proviamo".
Fa un cenno a Marco, lui sembra reagisca bene, capisce, mi si avvicina e come una troia consumata, si butta sul mio cazzo e lo avvolge con la bocca.
Intanto le due donne, per non perdere tempo, cominciano a limonare.
Io ero concentrato sul pompino di Marco, cazzo se era bravo, mi stava facendo godere, non pensavo esistesse una cosa del genere.
Su e giù mi prende tutto il cazzo in bocca, lecca divinamente, non penso di resistere a lungo.
Infatti, dopo poco, sto per godere, lo tocco, per farglielo capire, ma lui annuisce e va avanti a succhiare, allora io mi lascio andare e godo, anche tanto nella sua bocca.
Ingoia tutto, e mi sembra anche con gioia, mi pulisce per bene, neanche una goccia si era persa.
Poi, con fare gentile ed un po timido, mi viene vicino, mi fa una timida carezza e mi dice: "hai un bel cazzo, ho goduto ad averlo in bocca".
Io non so neppure cosa rispondere, biascico qualche parola.
"Se vuoi", mi dice, "se ti fa piacere, vorrei essere anche scopato da te".
Divento rosso, mi imbarazzo, ma poi capisco che devo uscire dall'angolo.
"Guarda, non ho niente contro di te, anzi, mi hai fatto godere come e meglio di una donna ma non mi sento pronto per scopare con un altro uomo".
Mia sorella faceva finta di stare distaccata ma era pronta ad intervenire.
"Non ti preoccupare, lo scoperai, quando e se vorrai, per intanto lo scopo io".
"Cosa dici? ti è spuntato il cazzo?".
"Aspetta e vedrai".
Rimango perplesso, però il giovanotto alla parola ti scopo io, si è rivitalizzato.
Gli doveva piacere ed anche tanto.
La dolce zoccoletta, apre un cassetto, tira fuori un oggetto
Cosa sarà mai?
Era una cintura con attaccato un cazzo finto.
Se lo allaccia in vita, e questo cazzo nero, anche lungo e grosso, naturalmente sempre duro, svettava.
Si sdraia sul letto, il ragazzo dà segni di impazienza, poi si avvicina, e come se fosse un cazzo vero, lo lecca tutto.
Se me lo avessero detto non ci avrei creduto.
Lo mangia per un bel po, poi mia sorella, con i suoi modi piuttosto autoritari gli dice:
"dai cocco, sei pronto per farti aprire il tuo bel culetto, mettiti alla pecorina che te lo faccio sentire".
Detto fatto, si posiziona sulle ginocchia, mia sorella dietro, un po di sputo ancora, e poi glielo infila tutto.
Entra come nel burro, lui spinge indietro e mia sorella in avanti, smaniava, implorava di rompergli il culo, un altra vera troia.
Mia sorella lo scopava ma non le bastava, mi dice di dargliene un po in bocca, ed io non aspettavo altro.
Lei pompa e succhia, invece l'altra ragazza, li di fianco si toccava la figa, gli dico di avvicinarsi e con una mano gli faccio un ditalino.
Insomma la zoccola di mia sorella aveva organizzato una mini orgia.
Ognuno aveva la sua razione.
Tenuto conto che avevamo già goduto prima, duriamo un po, ed alla fine, io sborro nella bocca di mia sorella, il giovane gode anche e cosi la ragazza.
Abbastanza distrutti, ci abbracciamo sul letto, con la promessa che lo avremmo fatto ancora, e soprattutto, dice il ragazzo: "la prossima volta con un cazzo vero, capito?".
Annuisco e penso che la prossima volta mi scoperò quella troietta, ma solo e quando vorrà la mia padrona, ovvero mia sorella.




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