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SOGNO PROIBITO


di gianfrancesco
17.05.2023    |    4.095    |    2 8.5
"Da un po di tempo in qua mi incontro con uomini e ragazzi, a volte in due, a volte in tre, insomma non sono uno stinco di santo..."
Mi chiamo Giacomo, sono un po maturo, non anziano, ma maturo...
Sono sposato da quasi 50 anni, e nella vita di coppia non sono stato proprio molto fedele.
Sono andato a puttane, a trans, e poi con uomini.
Da un po di tempo in qua mi incontro con uomini e ragazzi, a volte in due, a volte in tre, insomma non sono uno stinco di santo.
Sono passato da scopare donne e uomini, ad essere poi io stesso scopato.
Onestamente mi piace prenderlo nel culo, mi sento proprio a mio agio, da tanto tempo non mi faccio più seghe mentali pensando a chissà cosa, alla mia mascolinità o altre balle, mi approccio al sesso con gioia.
Naturalmente cerco persone che ci sia una certa intesa, persone pulite e faccio sesso sempre in modo sicuro.
Quando siamo in tre mi piace farmi scopare e dare il mio cazzo in bocca all'altro.
Fatte queste premesse vi racconto la mia ultima avventura.
Conosco due ragazzi, amici tra di loro, e sempre assieme fanno sesso con altri.
Gli piacciono le persone mature e mi contattano. Ci mettiamo d'accordo, ci vediamo per una birra, c'era il giusto piacimento da ambo le parti e decidiamo di avere un incontro.
Loro non hanno un posto, ed io, al contrario, avevo una possibilità.
Un mio amico di merende, con cui ci scopavamo, aveva una casa in campagna, più che una casa era un rustico, dove aveva gli attrezzi per lavorare la terra e dentro questo rustico aveva una cucina, un bagno ed una camera con un lettino.
Insomma, era fuori dalla vista della gente, ci si poteva andare tranquillamente e fare sesso.
Il giorno indicato ci vediamo in una parte della città, loro lasciano la loro macchina e salgono sulla mia Panda, arriviamo fuori dal cancello, lo apriamo e con la macchina ci inoltriamo sino al rustico.
La macchina nel retro, lontano da occhi indiscreti, non avrei mai voluto che fosse vista da uno dei miei figli, che la conoscevano bene.
I due ragazzi, Andrea e Marco, in macchina già erano eccitati, e quello al mio fianco, mentre guidavo aveva allungato una mano e aveva sentito già il mio cazzo in erezione.
"Stai bravo con quella mano, altrimenti mi fai godere prima del tempo!".
Mi mettiamo a ridere, parliamo un po, mi sembrano due bravi ragazzi.
Erano molto amici ed anche soci, avevano uno studio di Architettura.
Entriamo nel rustico, apro le finestre sul retro, metto un telo sul letto, e in un attimo ci spogliamo.
Eravamo tutti e tre su di giri, incomincia Andrea, si abbassa e comincia a succhiare, io faccio avvicinare Marco e faccio lo stesso con lui.
Marco con le mani sulla testa di Andrea sembra gli dia il tempo, andiamo avanti per un bel po, questo era solo l'approccio.
Andrea molla il mio cazzo, e comincia a limonare con Marco, io mi sposto e loro sono avvinghiati come due meduse,
Poi lasciano la bocca, si posizionano e cominciano a farsi un bel 69.
Io seduto sul letto, mi toccavo il cazzo, lo avevo duro come il ferro, onestamente mi aiutavo qualche volta con una pastiglia.
Vedevo intanto il bel culo di Andrea, proprio bello, tondo e liscio, come una femmina.
Erano completamente depilati, comincio a toccarlo, era morbido.
Mi bagno la lingua di saliva e comincio ad armeggiare sul buco. Solo a sentire le dita spingeva, era una bella troia.
Senza perdere tempo, mi metto un preservativo, gli metto un po di gel e gli punto il mio cazzo.
Non ho un cazzo lungo, ma grosso di circonferenza, glielo appoggio e poi piano piano entro in due tre volte.
La strada era già bella avviata, ero entrato bene, comincio a pomparlo.
Aveva un culo meraviglioso, lo tiro a me dai fianchi e lo scopo, cazzo se lo scopo.
Sente di brutto il cazzo il giovanotto.
Sembra un diavolo. Si dimena, spinge il culo, lascia il cazzo che aveva in bocca e comincia a ansimare e pronunciare frasi come una vera troia.
"Dai, spingi, fottiti sta troia, spaccagli il culo, fagli sentire il cazzo, forza!".
Aveva cambiato atteggiamento e quel bravo ragazzo di prima era sparito per far posto ad una vera zoccola.
Non mi faccio pregare, spingo tutto il possibile, lui si adegua al mio ritmo, insomma gli piaceva.
Io sudavo dal piacere e dal caldo ma non mollavo un centimetro.
"E tu Marco, cosa fai? Non vuoi salire a bordo del trenino?".
E li ho capito che tra un po mi sarebbe arrivato un cazzo in culo, ma non mi dispiaceva per nulla.
Marco già eccitato a sentire il suo amico si mette un preservativo, mi mette una dose di gel, e in poco tempo mi incula.
Man mano che entra, senza difficoltà, sento piacere e aumento a spingere di più.
Insomma, mi avevano messo in mezzo, era quello che aspettavo, era una vera goduria.
Marco non parlava ma spingeva, aveva una bella verga, la sentivo per bene.
Andiamo avanti per un bel po, e poi, quasi assieme godiamo.
Ci stendiamo sul letto, un po stanchi, ma Andrea non aveva goduto ed aspettava la sua razione.
"Mi fai una pompa oppure ti vuoi mettere a pecora?".
Io sempre pronto a farmi inculare, il pompino non era il mio massimo gradimento.
Però non mi fa mettere a pecora, si siede sul letto, e mi dice di impalarmi sul suo cazzo.
Un bel gioco, cosi siamo uno in fronte all'altro, mi abbraccia e mi bacia a lungo.
Non resiste a lungo, gode come una fontana, sento il caldo della sborra nel preservativo.
Ognuno aveva avuto la sua razione.
Ci rimettiamo su, mi ricordo delle birre nel frigo, ne prendo tre e le beviamo.
Dopo la birra torna ancora la voglia, torniamo nel letto, io in mezzo, loro ai lati, prendo i loro cazzi nelle mani, uno per parte, gli piace, intanto si baciano.
I loro cazzi sono duri, li comincio a segare, mi toccano, non il cazzo, ma il culo, sicchè aumento la sega ed in poco tempo li porto a sborrare....
Mi sborrano addosso, allungo una mano per prendere una goccia di sborra per assaggiarla, sento freddo...
Mi sveglio, ero nel mio letto, accendo la luce, era tutto un sogno, mi tocco le mutande, erano bagnate, un sogno si, ma avevo goduto!
Ed allora mi viene in mente un vecchio detto: "il porco la notte si sogna la ghianda", ed io sognavo cazzi e culi...
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