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QUELLA ZOCCOLA DI MIA SORELLA (quarta parte)


di gianfrancesco
02.07.2022    |    17.573    |    8 9.3
"Ancora io ero all'oscuro di tutto..."

Con il passare del tempo si consolida sempre più la nostra tresca, non passava giorno che io e mia sorella facessimo sesso.
Per lei forse solo sesso, per me amore.
Si, amore, amavo mia sorella, di un amore morboso, cominciavo ad essere anche geloso, ma lei scopava e fotteva come se non ci fosse un domani.
Io ho cercato di dirglielo, lei mi abbracciava, mi baciava ed io rimanevo senza parole.
Ero oramai alla sua mercè, però non mi ha mai fatto fare cose che non volevo.
Fatto sta, che in casa nostra, ogni occasione era buona per scopare, per baciarci, per masturbarci assieme.
Sempre tutto con molta cautela, per paura di fare qualche casino con i nostri genitori.
Solitamente però le sconcezze più esplosive sempre fuori casa.
Ora vi racconto ultima successa.
Una sera a cena, con i nostri genitori, racconta di una sua vecchia amica, che si era sposata con un imprenditore di successo ed era andata via.
Non so perchè si erano sentite e lei l'aveva invitata in una sua villa a mare, nel Levante ligure.
Una casa che il marito aveva acquistato da poco, e gli faceva piacere se andava a trovarla.
Questa era la versione ufficiale, mentre la raccontava, io la guardavo e capivo che erano tutte frottole.
Comunque, aveva accettato l'invito ed anzi, lo aveva esteso anche a me.
La domenica seguente partiamo in treno, sarebbero venuti a prenderci alla stazione.
Ancora io ero all'oscuro di tutto.
Lei, come al solito organizzava, e poi mi presentava il piatto pronto.
Io, come detto, ero nelle sue mani, anche nella sua bocca, e quindi accettavo tutto.
Durante il viaggio in treno cerco di saperne qualcosa di più.
Niente, non mi dice niente.
"Vedrai, una cosa nuova per te, non rimarrai deluso".
Io continuavo ad insistere ed alla fine lei si decide a dirmi qualcosa, non tutto.
"Incontreremo una coppia, regolarmente sposata, lui un po più grande, lei più giovane, due belle persone, il resto lo saprai dopo, loro non sanno che sei mio fratello, glielo diremo dopo".
Arriviamo alla stazione, scendiamo, e li ci sono ad aspettarci Tommaso ed Anita.
Facciamo le presentazioni, ci offrono un caffè al bar, e poi in macchina, una bella macchina, ci portiamo alla casa della coppia.
Più che una casa, sembrava una reggia, un bel viale alberato, un giardino magnifico, e poi una bella costruzione, con una gradinata di marmo.
La casa all'interno era uno spettacolo, saloni grandi, quadri enormi alle pareti, alcuni dipinti di pittori famosi, insomma non una casa ma una reggia.
Ma quello che non sapevo che attraversando la casa, dall'altra parte, sporgeva direttamente sul mare, una vista eccezionale, e scoprirò dopo, che tramite una piccola discesa, si poteva arrivare direttamente a mare, su una spiaggia completamente privata.
Non capivo come mia sorella era arrivata a conoscere questa coppia.
L'avrei scoperto dopo.
C'era della servitù in quella casa, e ci accompagnano alla nostra stanza.
Ci avrebbero aspettati dopo, per un salto in spiaggia.
Ci facciamo una doccia, ci mettiamo in ciabatte e costume e scendiamo al piano di sotto.
Erano li ad aspettarci, e ci incamminiamo verso la spiaggia.
Scendiamo ancora di un piano, una galleria ci porta ad una stradina che scende verso il mare.
Pochi minuti e siamo giù in spiaggia.
Una piccola caletta riparata, con ombrelloni, lettini, insomma tutto molto bello.
Il mare era calmissimo. Decidiamo di fare subito un bagno.
Ci immergiamo, un acqua bella, pulita, con dei bei colori.
Giochiamo un po in acqua, come facevamo da bambini con mia sorella.
Usciamo dall'acqua, ci asciughiamo, e cosi ci conosciamo con la coppia.
Tommaso, un bell'uomo, più grande di Anita senz'altro, corporatura massiccia, un paio di baffi, insomma una figura imponente.
Faceva contrasto con Anita, giovane, leggermente biondina, una corporatura più minuta, molto bella, con un seno non grande, ma tutto in armonia con il suo corpo.
Aveva un viso di angelo, poi rivelatosi tutt'altro che angelo.
Un giovane cameriere ci serve da bere, avevamo adisposizione ogni genere di bevanda.
Io prendo una Coca Cola, mia sorella un bicchiere di bollicine, come gli altri del resto.
"Allora, cosa ve ne sembra della nostra casa", dice Tommaso.
Io ero rimasto veramente impressionato, e non esito a dire che era bellissima.
"Tutto frutto dei sacrifici di Tommaso", esclama Anita.
"Sapevo quanto ci teneva ad avere questa casa", dice Tommaso, "ed ho voluto accontentare la mia regina".
Anche mia sorella si complimenta con loro.
Ancora non capivo che ruolo avevamo tutti quanti, ma se eravamo li, non era certo per la casa, conoscendo mia sorella.
Infatti, poco dopo, parlando con Anita: "ti avevo detto che sarei venuta con un mio compagno, in realtà lui è mio fratello, compagno, amante e tutto per me".
Io divento di mille colori. Dobbiamo gridarlo al mondo intero che si faceva sbattere da suo fratello?
"Non ci sono problemi", dice Anita, "tu sai cosa vogliamo fare, se lui è tuo fratello non ci sono sono problemi".
Io non avevo ancora capito nulla, tutto il discorso era tra mia sorella ed Anita, noi due maschi eravamo semplici spettatori.
Comunque conversiamo come vecchi amici, qualche argomento era in comune, passiamo un ora di relax completo.
Poi Tommaso dice: "andiamo a cambiarci e poi pranziamo, ho fatto preparare in casa, saremo più comodi".
Torniamo in camera nostra, ci dobbiamo preparare, appena entrati, prendo mia sorella, la attacco al muro, lei mi mette le braccia al collo, mi sorride, mi bacia teneramente, e poi: "lo so, vuoi sapere cosa succede, ora te lo spiego".
Intanto la sua vicinanza ha fatto sì che il cazzo venisse già duro, allunga una mano e lo tocca sopra il costume.
"Non perdi colpi, sei già pronto".
"Pronto per cosa?".
Mi fa sedere sul letto e mi spiega.
"Ho conosciuto Anita in una chat, è un amica di un altra mia amica, loro, sono una coppia aperta, gli piace fare l'amore a quattro, ovvero uno scambio di coppia, e soccome la mia amica mi aveva detto che era bello fare l'amore con Tommaso ho voluto combinare questo incontro".
"Ed io, cosa devo fare?".
"Cosa devi fare?" "scoparti Anita, oppure ti fa schifo?".
"Insomma hai pensato di farmi questo regalo, e tu ti sacrifichi con Tommaso?".
La risposta è un bacio, ma proprio un bacio.
Comincio a frugarla dappertutto e cosi finisce a fare sesso, lei arriva rapidamente al mio cazzo, lo imbocca per bene, io mangio la sua fica, e senza tante storie godiamo come sempre.
Ora non avevamo tempo per proseguire, dovevamo prepararci.
Ci facciamo la doccia, ci cambiamo e poi andiamo a pranzo.
Tutto era pronto, una bella tavola apparecchiata, con ogni ben di Dio.
Noto che non c'è nessuna persona del personale che avevo visto prima.
M guardo attorno e non vedo nessuno.
Tommaso si accorge del mio guardare e dice: "siamo soli, abbiamo concesso un po di riposo al nostro personale, cosi siamo più tranquilli".
Capisco benissimo il senso.
Guardavo le due donne, come erano vestite, oppure non vestite.
Mia sorella non si vestiva generalmente da donna, usava spesso i pantaloni, ma quel giorno era carinissima, un leggero vestitino, avevo visto che non indossava intimo, una scollatura da paura, truccata, era proprio una bella figa.
Anita, vestita con cura indossava una gonna non gonna, cortissima, una maglietta anche lei con scollatura abbondante, dove due tette belle dritte sembrava bucassero la maglietta.
Come detto un tavolo grande già apparecchiato, con tanta roba da mangiare.
Tommaso ci invita a cominciare e non ci facciamo pregare.
C'era del prosciutto crudo, melone, mozzarelle, pomodori ed altre cose ancora.
Al centro tavola spiccavano due cestelli con due bottiglie di bollicine, non ci facciamo pregare, mangiamo e beviamo con gusto, ma sempre con misura, poichè sapevamo cosa doveva succedere dopo.
Conversiamo amabilmente, insomma sembravamo dei vecchi amici, l'argomento sesso ancora non era stato toccato.
Certamente sarebbe stata la zoccola di mia sorella ad aprire le danze, era sempre così.
Terminiamo di mangiare, Tommaso ci invita ad andare in un salottino, dove ci avrebbe portato un caffè.
Così è infatti.
Le due donne si siedono vicino, ed a un certo punto, mia sorella mette un braccio attorno ad Anita e la tira a sè e la bacia, teneramente.
Era il segnale.
Neanche a dirsi, Anita, restituisce il bacio a mia sorella, ma non un bacio casto, ma un bacio in bocca.
Tommaso le guarda visibilmente compiaciuto, ed esclama: "brave le due donzelle, brave proprio, con due maschi a guardare".
Le due fanno un cenno con la mano, ed allora ci avviciniamo, loro si staccano e mentre mia sorella abbraccia Tommaso, Anita mi abbraccia.
"Mi raccomando, è giovane ed inesperto, ma fotte come uno grande".
Tutti quanti a ridere, io un po meno, e penso, vedrai come ti chiavo, bella mia.
Prendendoci per mano, i due padroni di casa, ci conducono in due stanze, ognuno per conto proprio.
Sono tranquillo e comincio ad essere arrapato, la bella Anita mi attizzava proprio.
Entriamo nella stanza, un bel letto grande, degli specchi alle pareti, mi sa che erano stati messi apposta.
Mi butta sul letto, mi spoglia.
Ora volevo provare a comandare un po io la danza.
La spoglio a mia volta, aveva poco o niente addosso, e naturalmente senza intimo.
Un corpo bellissimo, tutto proporzionato.
Mi soffermo sul suo seno, piccolo, ma proprio bello, eretto come il mio cazzo, la bacio sui capezzoli e freme, le piace.
Allungo una mano ed arrivo alla figa, piccola, stranamente non tanto bagnata, mi sembrava strano.
Continuo con la lingua ed arrivo alla figa, una fessurina piccola.
Cerco di scardinarla con la lingua, lentamente si allarga e comincia a bagnarsi.
Affonfo la lingua, trovo il punto giusto ed allora si lascia andare, erutta piaceri a volontà, ne godo a sazietà, mi piace il sapore, quasi acidulo ma buono.
Nel momento di maggior godimento, mi spinge con le mani la testa sulla figa.
Insomma gode a sazietà, si gira e anche lei vuole fare la sua parte.
Arriva al mio cazzo che è già bagnato, appoggia la lingua, comincia a leccare, a leccare, su e giù, infine se lo mette tutto in bocca ed inizia un pompino superlativo.
Io ero già abbastanza in arrivo, non impiego tanro a godere e naturalmente, anche lei beve tutto.
Non una goccia cade sul letto. Insomma ci eravamo presentati.
Si appoggia sul mio petto e vuole parlare.
"Sono contento di conoscerti, sei bravo con la lingua, tra un po vediamo con il cazzo".
Insomma senza tanti giri di parole. Restiamo un po cosi sul letto.
Poi si alza, mi prende per mano e mi conduce in cucina, beviamo, mangio un po di frutta e poi: "la ricreazione è finita, andiamo a scopare".
Di mia sorella e Tommaso neanche l'ombra. Se lo starà sbranando tutto.
Ritorniamo in camera nostra e mi dice che vuole essere scopata con io seduto sul letto e lei sopra, in modo di vedermi in faccia.
Così è infatti, la scopo che è una meraviglia, ed allora mi comincia a baciare, una serie di baci da urlo.
Con la sborrata precedente avevo più autonomia, ed infatti la scopo per un bel po.
Poi si alza e si mette alla pecorina.
"Sai, è la posizione migliore per sentirlo tutto dentro".
La agguanto dai fianchi, glielo schiaffo dentro e comincio a martellarla, siccè lei stessa mi incita a spingere di più, poco dopo godiamo assieme e mi abbandono esausto sul letto.
Mi toglie il preservativo, si gode tutta la sborra, le piace, e poi dice: "andiamo a vedere quei due".
Detto fatto. Andiamo nell'altra camera e un bello spettacolo vediamo.
Mia sorella messa alla pecorina, Tommaso dietro che la scopava, non nella figa ma nel culo.
Un misto di piacere usciva dalle loro bocche, si incitavano l'un l'altro.
Io a vedere mia sorella ho un sussulto, il cazzo sembra riprendere vigoria, non mi faccio pregare, vado davanti e cerco di farmi fare un pompino.
Fa un po di fatica a farlo ergere, ma dopo un po diventa duro e lei divinamente mi spompina.
Anita non vuole restare fuori dai giochi, non so come faccia, ma arriva alla figa di mia sorella e gliela mangia.
Godiamo chi prima chi dopo, siamo stanchi tutti quanti.
Abbandonati sul letto, ci vuole un po per alzarsi.
Ancora una volta ha avuto ragione la zoccola di mia sorella.
Una nuova esperienza, bella, appagante, conoscitiva di un mondo che non conoscevo, il mondo dello scambio, dove entrambi godono a vedere i propri compagni fare sesso con altre persone.





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