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Angelica e i suoi figli - Capitolo 2


di Membro VIP di Annunci69.it Aquarius
10.04.2020    |    20.363    |    0 9.2
"Angelica sospirando, disse solo: “Sìììì, bravo, arriva fino lììì..."
CAPITOLO 2 – UNA FAMIGLIA UNITA E DISINIBITA

Angelica è sempre stata molto attaccata ai suoi due figli, le gioie della sua vita per i quali avrebbe fatto qualunque cosa: Leonardo, 30 anni, alto, moro, barbetta, fisico atletico e curato, carattere deciso; Michele, 27 anni, biondo, corporatura più esile, viso e corpo glabro, carattere più sensibile.
Leonardo abitava con la madre nel loro appartamento sito in un paese di provincia, mentre Michele lavorava in un’altra città e tornava in famiglia saltuariamente o nei fine settimana.
Angelica ha allevato i figli da brava madre, dandogli quand’era il momento anche un’educazione sessuale completa e corretta, senza falsi moralismi né inibizioni, avendo anche lei un’ampia apertura mentale (date anche le esperienze particolari che il marito le aveva fatto vivere).
Quando erano ancora ragazzini e in piena tempesta ormonale, più volte Angelica aveva sorpreso i figli a farsi una sana sega, da soli o insieme, magari guardando le riviste o cassette pornografiche dell’epoca (non c’erano ancora i siti attuali), ma non li aveva mai sgridati a malo modo, anzi era sempre comprensiva dicendogli parole dolci facendoli continuare in tranquillità. Però, pur da madre
moderna non poteva non dare un’occhiata ai giovani uccelli dei figli, già di buona dimensione, rimanendo leggermente turbata e forse eccitata pensando a quali strumenti di piacere sarebbero diventati da grandi per le fortunate femmine che avrebbero conosciuto.
Inoltre, quando era ancora sposata, con Marco e i figli adolescenti andavano spesso in vacanza in campeggi e spiagge naturiste, educando i ragazzi alla visione della nudità reciproca senza morbosità. Ed anche muovendosi per casa genitori e figli erano abituati a girare poco vestiti o anche completamente nudi, senza alcun imbarazzo vivendolo come una situazione normale, finanche quando Angelica e Marco facevano sesso non so nascondevano affatto alla vista dei figli.

Inoltre, negli ultimi anni alle volte succedeva di rilassarsi insieme, in due o in tre, nella grande vasca idromassaggio che avevano nel bagno. Lì capitava che la madre indugiasse sul pene spesso eretto dei figli, e loro ammiravano sempre più una così bella mammina, della quale erano molto gelosi e orgogliosi (tra l’altro non vedevano di buon occhio la sua relazione con quel Sergio che aveva sostituito inopinatamente il padre).
Una volta, quando erano nudi nell’idromassaggio, Angelica non poté fare a meno di dire ai figli, con i quali parlava liberamente di sesso, scherzando ma con una punta di malizia:
“Vedendovi così, chissà quante ragazze staranno dietro a due bei ragazzi così ben dotati!” Leonardo risposte: “Beh, certo incontriamo varie ragazze, ci facciamo anche sesso e abbiamo anche altre occasioni, ma ancora non ne abbiamo trovato una bella come te, mamma...”
Lei si inorgoglì, ma si eccitò anche leggermente (pur non capendo lì per lì a quali altre occasioni si riferissero) e aggiunse “Avrete le vostre occasioni nella vita, ed il sesso è uno dei piaceri della vita, da vivere appieno in tutte le sue forme con la persona giusta”.
“Certo mamma, lo sappiamo ce lo hai insegnato tu, e non abbiamo certo inibizioni”.
A queste parole, le aumentò l’eccitazione sentendo che la vulva cominciava a pulsare, ma la sua parte razionale non voleva andare oltre e la spinse ad uscire dall’acqua, lasciando i figli con un “Continuate a fare i bravi ragazzi, mi raccomando...”.
E quando i ragazzi erano oramai adulti, Angelica cominciava a vederli sempre più anche come uomini attraenti, maturandogli inconsciamente qualche pensiero indecente se non fossero stati i suoi figli che cercava subito di rimuovere dalla mente.

Gli eventi presero una nuova piega quando, un giorno di inizio estate, Angelica rientrò dal lavoro prima del consueto. Di solito a quell’ora non c’era nessuno, ma sentì musica di sottofondo e dei lamenti e sospiri dalla camera di Leonardo. Pensò che lui potesse stare poco bene, si avvicinò alla porta semiaperta e vide invece una bella scena: Leonardo stava scopando con la sua nuova fidanzata Elena, una graziosa biondina con un bel corpo flessuoso che aveva già conosciuto.
I due erano in piena azione: Leonardo in piedi la stava scopando alla pecorina e lei gemeva dal piacere; poi in quel momento aveva estratto il suo bel cazzo di notevoli dimensioni dalla figa della ragazza e lo stava inserendo nel culo, apprestandosi a sodomizzarla, con lei che diceva:
“Sì, dammi ancora il tuo cazzone, scopami anche nel culo... dai....”. Angelica guardò un attimo la scena con una certa eccitazione, sentiva la sua vagina bagnarsi, ma cercò di controllarsi e si fece avanti nella camera di fronte ai due giovani che, così impegnati, non si erano ancora accorti di lei, dicendogli dolcemente e con un sorriso:
“Ciao ragazzi, vedo che vi divertite! Bravi, continuate pure; solo un po’ di prudenza se potete.
Io vado di là, non vi disturbo. Se dopo volete qualcosa da mangiare per recuperare le forze, ve lo preparo. Ciao”.
Leonardo era rimasto sorpreso dall’ingresso della madre, ma senza troppo imbarazzo le risposte:
“Va bene mamma, grazie. Allora se non ti dà fastidio, noi continuiamo un po’, Poi veniamo a mangiare qualcosa”. Rassicurò Elena sull’ampiezza di vedute e tolleranza della madre, la ragazza si tranquillizzò e disse: “Grazie Angelica, sei una madre molto comprensiva e disponibile verso tuo figlio e me. Io voglio bene a Leo e ti ammiro molto. Non mi imbarazza farmi vedere così da te.
Mi daresti un bacio? ”
“Certo cara” le rispose Angelica avvicinandosi a lei per darle un bacio più che affettuoso sulla bocca. Poi baciò anche il figlio, indugiando con lo sguardo sul suo cazzo eretto, lì a pochi centimetri da lei.
I ragazzi ripresero allora a scopare tranquillamente sotto i suoi occhi come se niente fosse.
Lei avrebbe voluto continuare a guardarli, ma meritavano di lasciarli nella loro intimità, li salutò e uscì con studiata lentezza e un certo turbamento.

La sera, dopo che i ragazzi erano usciti, Angelica non riusciva a prendere sonno. Era ancora in uno stato di eccitazione per quello che aveva visto, non tanto per i due ragazzi che facevano sesso tra loro (era normale per la loro età) quanto perché continuava sempre più a vedere Leonardo non solo come figlio ma anche come un uomo attraente che, per come l’aveva visto in azione, avrebbe potuto soddisfare le sue voglie represse.
Al pensiero di quel suo cazzo da superdotato, si bagnava sempre più e dovette ricorrere ai suoi due vibratori per placare l’agitazione, masturbandosi a lungo fino ad arrivare a godere al pensiero malsano del figlio come possibile amante.

Il mattino dopo, si ritrovarono a colazione e Leonardo le disse: “Mamma, scusa per ieri se ti ho messo in imbarazzo, ma pensavamo di essere soli. Elena aveva voglia e allora....”.
Angelica che aveva solo una vestaglietta senza nulla sotto, gli rispose: “Leonardo caro, non ti devi scusare, è normale che ragazzi come voi facciano del sano sesso. Anzi, non fare complimenti, falla pure venire in casa la tua ragazza quando volete stare in intimità. Meglio qui, che in posti di fortuna. Comunque, ti devo fare i complimenti. Sei proprio un gran scopatore. Mi ci vorrebbe un uomo come te per certe cose, il mio compagno Sergio non è certo a quel livello” Dicendo questo inconsciamente aprì di più la vestaglia, mostrando il corpo nudo al figlio seduto davanti a lei.
Dato che non si era ancora lavata, la sua figa emanava ancora l’odore degli umori dell’orgasmo della sera prima, e il figlio non poté non notarlo. Infatti disse: “Mamma, io e Michele per te ci siamo sempre, per qualunque bisogno.”
“Grazie, se un figlio molto caro... e un gran bel pisellone!”.
Dicendo questo, si abbassò verso di lui seduto, appoggiandogli sopra forse volutamente le sue tette e con una mano gli fece una carezza prolungata sui suoi boxer toccando inevitabilmente il cazzo già semieretto. Lo baciò dolcemente sulle labbra, con un calore maggiore della normale affettuosità tra madre e figlio. Lui stava per ricambiare, quando suonò il campanello. “Mamma non rispondere, rimani qui con me.” “Ma cosa dici, devo aprire, è Sergio che è venuto a prendermi”.
Quell’episodio tra loro due al momento finì lì, ma in entrambi qualcosa era scattato.

Leonardo ne parlò poi al fratello, al quale non mancavano ugualmente le attenzioni della madre.
Per esempio, quella volta al mare. Angelica ama molto andare in spiaggia, dai primi tepori di maggio fino a fine stagione a settembre inoltrato; l’aria di mare la rilassa, ma le fa venire anche qualche strano pensiero. Ci tiene ad avere un’abbronzatura il più possibile integrale e uniforme, e quindi è naturalmente sempre in topless senza alcun imbarazzo, sfoggiando il suo rigoglioso seno con i capezzoli sempre duri da far invidia alle ventenni, con un ridottissimo perizoma composto da due triangolini di stoffa ed un sottile filo posteriore che le si infila tra le natiche. Nell’ombrellone con lei c’è spesso la sorella Giovanna o alle volte anche i figli.
Un giorno era con lei Michele, al quale gli chiese: “Michi, mi spalmeresti la crema sulla schiena?” Lui, che la stava già ammirando facendo finta di leggere un giornale sportivo, risposte prontamente: “Certo mamma, subito”. Si appoggiò sul suo lettino dove era stesa la madre e cominciò l’opera con movimenti lenti ma profondi. Angelica si accorse subito della cura con cui il ragazzo si dedicava a lei e aggiunse: “Già che ci sei, fammi proprio un bel massaggio che sono un po’ indolenzita...” (in effetti la sera prima, dedicandosi agli abituali piaceri solitari nel prendere contemporaneamente i suoi due vibratori, sognando una doppia penetrazione vera, si era un po’ sforzata in pose inusuali). Michele non se lo fece dire due volte: massaggiò delicatamente tutta la schiena ed i fianchi arrivando a spingere le dita fino ai lati del seno. Angelica presa dalla sensazione di benessere e stimolata dalle mani delicate del figlio si stava eccitando, e con un mugolìo disse: “Dio com’è piacevole, sei proprio bravo, Michi. Continua pure, anche più sotto...” Lui prese alla lettera queste parole e continuò il massaggio, che oramai era diventato un toccamento profondo e diffuso alla madre, arrivando con decisione fino ai glutei che il micro-perizoma lasciava pressoché scoperti, fino ad infilare le dita sotto il sottile filo del costume arrivando proprio al solco delle natiche, sfiorando il buchino posteriore. Angelica sospirando, disse solo: “Sìììì, bravo, arriva fino lììì....” e sentì che la sua fighetta si stava velocemente bagnando, impregnando il costume che a malapena la copriva. Dopo qualche minuto, sentendosi proprio zuppa di umori, in un momento di lucidità capì che non era più il caso di continuare essendo in una spiaggia pubblica pur se in quel momento non c’erano altre persone nelle vicinanze.
“Grazie Michele, è ora di andare a fare il bagno”.
Si alzò girandosi per dare un bacio più che affettuoso al figlio sulle labbra, accorgendosi che lui aveva il cazzo duro che oramai fuoriusciva dal costume e che le stava guardando il perizoma tutto bagnato. Gli sorrise, gli diede una carezza sul costume rigonfio e disse: “Però non ti fare strane idee, eh... Dai, andiamo a fare il bagno a rinfrescare i nostri bollenti spiriti...”.
E anche quell’episodio si concluse così, ma era un altro tassello che si aggiungeva nel mosaico dei rapporti sempre più intimi tra madre e figli.

2 – Continua

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