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Angelica, il ritorno: vocazione Escort – Capitolo 8: Trio con trans – Parte II
di Aquarius
18.04.2022 |
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“Sì, ma adesso c’è una variante..."
Continua il racconto dell’incontro a tre di Angelica con il suo cliente e la trans Lorena.Sottogeneri: trio, trans.
* * * * *
A quelle parole, Mauro ruppe gli indugi e iniziò la penetrazione con una spinta delicata ma progressiva; vedendo che la trans lo riceveva bene con una pressione più decisa la cappella superò lo sfintere esterno cui seguì tutta l’asta, ritrovandosi in quel caldo ambiente anale.
Lorena lo accolse con un: “Ohhh... Lo sento...Però, davvero un bel cazzo... Dai, adesso, scopami bene!”
Lui iniziò a prendere il ritmo; sentiva che le pareti erano più avvolgenti di quelle, maggiormente elastiche di Angelica, e calzavano come un morbido guanto il suo attrezzo che vi si trovava benissimo e ne veniva stimolato.
Mentre Mauro inculava così Lorena, Angelica prima baciò la trans, poi si mise a 69 sopra di lei e mentre si faceva leccare la figa, si impossessò del suo cazzo duro per continuare il deep throat precedente.
Ogni tanto Mauro sfilava il cazzo per ammirare il buchino dilatato e Angelica non perdeva l’occasione per succhiarglielo e gustare il sapore di culo da cui era uscito.
Mauro continuò a sodomizzare Lorena per parecchi minuti, e il vedere e partecipare a quella scena con l’uccello della trans in bocca, eccitò ancor di più Angelica che a quel punto ne voleva di più anche lei e disse:
“Ora voglio prenderli tutti e due i vostri cazzi!”
I possessori dei due membri si guardarono un attimo, quasi per concordare un piano d’azione, comunque ben lieti di accontentarla.
“Prima datemeli in bocca!” aggiunse lei, prendendoli in mano e poi sbocchinandoli voracemente prima l’uno e poi l’altro e quindi cercando di farli entrare entrambi nella cavità orale, in buona parte riuscendoci fino quasi a soffocare. Ma la sua vagina fremeva e occorreva placare quell’appetito.
Così, fece distendere Mauro e, mettendosi vis-à-vis con lui, in un attimo si impalò sul suo cazzo duro, infilandoselo tutto nella vulva in un sol colpo. Subito dopo, sentì l’arnese di Lorena farsi largo nel suo culo voglioso che ancora non aveva ricevuto le dovute attenzioni.
Così, con due cazzi che la possedevano, Angelica era finalmente più soddisfatta, dato che la doppia penetrazione le consentiva di godere maggiormente.
Mentre i due la scopavano all’unisono, lei ne assecondava il movimento per sentire fino in fondo quei cilindri di carne viva e contemporaneamente si sfregava il clitoride. Dopo poco ebbe già un primo orgasmo, squirtando sul petto di Mauro, che le accarezzava le tette stringendole i capezzoli solcati dai piercing, ma li incitò a continuare:
“Mmm... oh sì... mi avete già fatto godere... ma ne voglio ancora... dai continuate a scoparmi... vi prego...:”
Mauro, stimolato dal movimento di lei e dal suo peso corporeo che si concentrava sull’uccello, cominciò ad avvertire dei segnali dal suo impianto idraulico che la pressione stava aumentando e che tra poco avrebbe raggiunto l’apice.
“Angelica... così è bellissimo ma mi sa che sto per venire...”
“Resisti ancora un po’, caro... che voglio fare una cosa...” poi aggiunse: “Lorena, infilami anche tu il tuo cazzo in figa... che voglio sentirli insieme... e poi... venitemi pure dentro!”
La trans capì subito le intenzioni di Angelica; estrasse l’uccello dal culo, lasciandolo bello dilatato e lo spinse con decisione nella vagina già occupata dal membro di Mauro, il quale non si aspettava di essere affiancato nello stesso pertugio.
Lorena, ben più abituata alla sfrenate fantasie erotiche della futura suocera, una volta entrata in quel luogo iniziò a spingere con forza, sapendo che era quello che l’ospitante desiderava.
“Oh, sììì... cosììì... voglio sentirli insieme nello stesso buco... Dai, che mi fate godere ancora...”
esclamò in pieno parossismo erotico Angelica, cavalcando a più non posso quei due cazzi piantati nella sua fregna.
Mauro cercò di resistere ancora, ma il contatto con il notevole uccello di Lorena gli diede quell’eccitazione aggiuntiva che lo fece capitolare, e con un ultimo sforzo disse eiaculando:
“Mmm... ecco... godo... sì, vengooo... Oh Angelica... ti sborro dentro!”
“Sì caro... la sento... la tua sborra... mmm... quanta!... Ora Lorena scopami forte finché puoi e poi veniamo insieme!”
Anche la trans si era ancor più eccitata da quella situazione; sentire il suo cazzo irrigato dal fiume di sperma di Mauro le aveva dato un ulteriore stimolo. Ora voleva accontentare il più possibile Angelica, quindi si mise d’impegno fottendola con impeto in quella figa che, pur doppiamente occupata, era così elastica ed allenata che li accoglieva senza difficoltà.
L’uccello di Mauro, pur se dopo la venuta stava perdendo vigore, era ancora piuttosto consistente e rimaneva al suo posto, ed il contatto con l’analogo organo di Lorena gli procurava una sorta di massaggio rivitalizzante.
Lorena continuò a pompare senza sosta per diversi minuti, che portò Angelica a raggiungere un altro orgasmo con un grido liberatorio:
“Sììì...ghhh... vengooo... godo ancora... mmm.. Oh,.grazie, Lorena... sei stupenda... ora ti prego sborrami anche tu!”
A quelle parole, la trans contenta di aver adempiuto alla missione di averla fatto godere, con un ultimo colpo esplose anche lei in una intensa sborrata, che inondò ulteriormente la natura intima di Angelica. Lorena, sapendo di fare cosa gradita alla sua partner, sfilò l’uccello da quella vagina squassata e si chinò per raccogliere il fiume di sperma che stava defluendo.
Recuperatone il più possibile, si mise davanti a lei, rimasta sopra a Mauro, si attaccò alla sua bocca e le fece colare goccia a goccia la sborra che aveva raccolto.
Le due rimasero attaccate a limonare con le lingue intrise di sperma; quindi Angelica le sussurrò: “Grazie Lorena... mi piace tanto ricevere così la sborra da te...” e aggiunse:
“Ora fai ripulire il tuo cazzo da Mauro, che non vede l’ora... vero?”
Lui era rimasto in uno stato di torpore post-venuta, ma a fronte di quello spettacolare bouche-à-bouche si era risvegliato e si stava nuovamente eccitando, per cui prese volentieri l’uccello sborrato della trans e lo leccò con piacere, gustandone il dolce sapore di sperma di cui era ancora impregnato.
Al termine quella lunga cavalcata, i tre fecero una breve pausa per riprendere fiato e ristorarsi con bevande fresche ed un gelato che Angelica aveva pronto in frigo.
Durante la conversazione, Mauro mostrò loro il test negativo che aveva fatto, a conferma di quanto aveva detto.
Dopo tale intervallo, Angelica era ancor più vogliosa di continuare e Lorena aveva già il cazzo nuovamente in tiro; anche Mauro si stava riprendendo ed il suo uccello dava ugualmente segni di risveglio.
La padrona di casa e maîtresse di giochi, disse rivolta al suo ospite:
“Mauro, non pensare che noi ci siamo dimenticate che ora prenderemo cura del tuo culo come si deve!”
“Ehm... sì...certo... sono pronto... fate pure...” rispose lui, con una punta di inquietudine, non sapendo cosa aspettarsi da quelle due troie scatenate.
Invece le due femmine in calore cominciarono delicatamente, con un doppio rimming profondo per preparare la parte ai trattamenti successivi, accompagnato da digitazioni esplorative. Lui lasciava fare, trovando quelle attenzioni piacevoli. Ma ben presto passarono a trattamenti più hard: Angelica lo fece stendere, alzandogli le gambe; gli spalmò un po’ di gel e poi disse:
“Forza Lorena... è tutto tuo!”
La trans con un sorriso sicuro si diresse decisa con il cazzo ben in tiro verso quel culo maschile, pronto per essere sodomizzato. Appoggiò la cappella e con una pressione decisa il glande entrò senza troppe difficoltà.
Lui si sentì mancare il fiato e sospirò: “Uhhh... è grosso... non sono abituato a prendere uccelli veri così!”
“Shhh.... silenzio... l’ho capito subito che sei un tipo da cazzo in culo... vero, Angelica?”
“Certo, proprio così... Dai, Mauro... vedrai che ti piacerà... Lorena è una bravissima inculatrice...”
Superato lo shock iniziale, l’uomo si rilassò e cercò di favorire la penetrazione, cosicché con una spinta finale di Lorena si ritrovò quel bastone di carne fino in fondo al retto. La trans cominciò subito a fotterlo da par suo e Mauro emetteva flebili gemiti, più di piacere che di dolore.
Intanto Angelica, per consolarlo, si dedicò al suo cazzo, che con le sue abili attenzioni da barzotto era quasi tornato in piena erezione.
Lorena ci aveva preso gusto, le piaceva il culo di Mauro e lo scopava con piacere: Dopo alcuni minuti, lo fece girare a pecorina per prenderlo da dietro. In un sol colpo rientrò in quell’ano oramai aperto e si mise in groppa sopra di lui per fare maggior forza.
Angelica gli disse: “Ti piace prendere il cazzo così, eh?!”
Lui ammise: “Mmm... sì, mi piace... Lorena ha un cazzo stupendo... è davvero bravissima... continua pure...”
A quel punto, Angelica prese dalla “cazziera” il grosso strap-on che aveva già usato con lui in occasione del primo appuntamento [come raccontato nel capitolo 5 della presente serie, N.d.A.], e se lo indossò. Ad un cenno, Lorena si sfilò, lasciando in bella vista lo sfintere dilatato, che Angelica penetrò con quel fallo in un sol colpo, facendo trasalire l’uomo che non si era accorto della manovra.
“Adesso ti inculo un po’ anch’io, visto che ti piace tanto!”
“Ehm...s..s....sììì...Angelica.. fai pure...” disse lui, oramai loro succube. Mauro cercò con uno sguardo implorante l’uccello di Lorena, che capita la sua richiesta silente, gli si avvicinò e gli porse il cazzo che lui riprese in tranquillamente in bocca, impregnato del sapore del suo stesso culo.
Dopo averlo lungamente sodomizzato, Angelica pensò che si potesse passare alla fase successiva e disse al suo accolito:
“Mauro... ora proverai anche tu l’ebbrezza di una doppia penetrazione!”
“Come una doppia penetrazione?... No, questo no... l’ho fatto solo una volta con le due sorelle trans ed è stato troppo per me...” disse lui senza troppa convinzione.
“Mi sa che invece l’idea ti stuzzica, a giudicare da come ce l’hai duro!” rispose Angelica, che aveva intuito il suo pensiero inconscio.
Così, fece stendere Lorena che aveva sempre l’uccello ben in tiro e disse a Mauro:
“Ora ti lascerai scivolare a smorzacandela su quel bel cazzo... vedrai che goduria... poi ti prenderò anch’io da dietro...”
Lui obbedì senza controbattere e una volta calato in posizione, si gustò davvero quel cilindro di carne viva e pulsante che aveva tutto in culo; anzi, una volta abituato, provò a cavalcarlo su e giù per sentirlo fino in fondo.
“Mmm... che bravo Mauro... allora ti piace il mio giocattolo, eh?” disse Lorena.
“Oh sì, è stupendo!...E a te piace il mio culo?”
“Ma certo, è così... accogliente!... Vedrai cosa ti facciamo adesso!” aggiunse la trans.
A punto Angelica si avvicinò all’orifizio anale ed appoggiò la grossa cappella di quel fallo artificiale, ma dopo qualche tentativo di inserimento si accorse che proprio non ci poteva fisicamente passare, occupato com’era dal notevole membro di Lorena.
Si ritrasse ma non rinunciò all’idea; semplicemente sostituì l’attrezzo con un altro strap-on di dimensioni più ridotte e di struttura flessibile, lubrificandolo in abbondanza.
Riprovò con decisione e dopo qualche tentativo, finalmente la punta dello strumento entrò; spinse ancora un po’ per farlo penetrare almeno per metà. Mauro emise un flebile lamento:
“Uhhh... è entrato... ne sto prendendo due... non l’avrei mai creduto... mi sta tirando tutto... ma mi sta piacendo...”
“Sì caro... con due cazzi in culo il dolore diventa subito piacere... è quello che ci vuole per un porcellino come te... anzi come noi... che siamo abituate alle doppie penetrazioni... vero Lory?”
“Oh sì, Angie...two is megl che one...” rispose ridendo la trans, citando una nota pubblicità e dando un forte colpo di bacino che fece sobbalzare Mauro.
Le due dominatrici continuarono a possedere in quel modo Mauro, che si ritrovò presto con il culo che aveva ceduto sotto la spinta di quei due possenti membri, non avvertiva più alcun dolore ma solo piacevoli sensazioni intense che lo portarono in uno stato di piena eccitazione, sentendo che presto sarebbe venuto.
Angelica capì la situazione e disse:
“Mauro, mi sa che il tuo culo oramai può prendere di tutto... dato che hai fatto trenta, vuoi fare trentuno e godere di culo come hai fatto la prima volta con me?”
Lui in quella fase non era più lucido, e non afferrò del tutto quelle parole:
“Cosa intendi dire Angelica?”
“Voglio dire che l’altra volta ti sei fatto tranquillamente fistare da me e hai goduto intensamente... e ora che il tuo culo è ben aperto si potrebbe fare altrettanto...”
“Ah, ecco... beh... sì... in effetti... è un bel modo di godere con la tua manina...”
“Sì, ma adesso c’è una variante... anzi un’aggiunta... oltre alla mia mano prenderai anche il cazzo di Lorena!” disse perfida Angelica, che si esaltava in quel ruolo di donna dominante.
“Come... anche il cazzo di Lorena?... Oh, no... non è possibile...però...”
“Però ti piacerebbe provare... da buon porcellino... vero?”
“Beh... sì... lo ammetto: farmi fistare e prendere il cazzo di una trans è una mia fantasia erotica irrealizzata... ma finora rimasta solo una fantasia....”
“E adesso la realizzeremo!” aggiunse Lorena, ben contenta di provare quell’esperimento come parte attiva e per godere nuovamente anche lei.
Così, fugati gli ultimi dubbi, Mauro si sfilò dai cazzi che lo avevano posseduto e cambiò posizione, stendendosi con un cuscino sotto il bacino e tendendo le gambe alzate, pronto a ricevere quel fisting particolare.
Il culo era già talmente aperto e lubrificato che non aveva bisogno di altro; Angelica si infilò un guanto con un po’ di gel e mise la mano in posizione: senza necessità di spingere fu come risucchiata da quel buco nero e si ritrovò nella cavità anale, calda e pulsante.
Lei si divertì per qualche attimo a muovere l’arto all’interno, stringendolo a pugno e dando dei colpetti, a cui corrispondevano fremiti del soprastante uccello dell’uomo sempre più in tiro.
A quel punto era la volta di Lorena a completare l’opera. Si avvicinò appoggiando il glande all’apertura anale ora già occupata, ma Angelica, esperta di quella variante per averla già fatta con i suoi figli, ritrasse ed appiattì la mano per usarla, come una sorta di calzascarpe, per favorire l’inserimento del membro della trans.
Una volta posizionate, spinsero tutte e due insieme e si ritrovarono entrambe all’interno. Si fermarono un attimo, per far abituare il loro ospitante. Mauro era rimasto un attimo senza fiato, si sentiva completamente pieno, ma tremendamente eccitato, e sussurrò:
“Oh sì, ragazze... vi sento... tutte e due dentro di me... non lo credevo possibile... mano più cazzo... è una sensazione incredibile, mai provata... così intensa... ma voglio andare fino in fondo... dai, continuate!”
“Bene Mauro, continuiamo... e ti faremo godere!”
Lorena cominciò il movimento scopatorio, pur limitato dalla ristrettezza dello spazio disponibile; Angelica l’accompagnava accarezzandole da sotto il cazzo e cercando di stringerglielo.
“Oh Angie, mi stai segando il cazzo dentro il culo di Mauro... pare incredibile anche a me!... Così mi stimola molto e mi sa che non resisterò ancora per molto...”
“Anche a me questo gioco mi fa impazzire...continueremo fino a che voi due non godrete... tu Lorena in culo a Mauro e tu Mauro in bocca a me!... Va bene per voi?” disse Angelica, riprendendo possesso del cazzo di Mauro, iniziando a leccarlo e succhiarlo in modo famelico.
Mauro annuì senza pensarci, ormai non ragionava più razionalmente e oltre che il culo così profanato, si ritrovò con il cazzo alle prese con l’abile lavoro orale di Angelica.
Anche Lorena voleva godere a fondo di quella situazione, quando affondava i colpi sentiva che Angelica li accompagnava con la mano. Continuò ancora per un po’, finché esclamò con un rantolo:
“Sto per venire... mmm... Angelica, ti prego... segami ancora che così godo ancora di più!”
Lei strinse abilmente con le dita il cazzo della trans con la giusta pressione, il che lo fece esplodere in un’abbondante sborrata che inondò la cavità anale di Mauro.
“Sììì... sborro!... Ah... che bello poter venire così!”
“La senti Mauro, quanta calda sborra ti ha regalato Lorena?”
“Oh sì... è stupendo... adesso capisco il piacere di una donna a ricevere un bel creampie...Ma adesso sto per godere anch’io... Mi aiuti Angelica?”
“Ma certo caro!”
Lorena si sfilò delicatamente per far completare l’opera ad Angelica e consentire a Mauro di godere più tranquillamente. La padrona di casa e di giochi iniziò a dare dei colpi con il pugno in sequenza che diedero lo stimolo finale a Mauro, che disse concitato:
“Sììì... vengo...vengo... prendila tutta Angelica!” e proruppe in un’intensa sborrata “da fisting” tutta in bocca ad Angelica che gli aveva sbocchinato il cazzo fino all’ultimo.
Con la bocca piena di sperma, Angelica fece gesto a Lorena di avvicinarsi e con un altro bouche-à-bouche le passò parte di quel liquido denso e caldo; il resto Angelica se lo gustò ingoiandolo.
La trans ne apprezzò ugualmente il sapore ed appoggiò le labbra su quelle aperte di Mauro, riversando il tutto al legittimo produttore.
Infine, Angelica estrasse la mano, con il guanto rimasto pulito ed a sua volta leccò tutta soddisfatta la sborra di Lorena che stava tracimando, passandone ancora una parte allo stesso Mauro che ingoiò volentieri quel dolce nettare di trans.
Quindi i tre, si distesero vicini sul letto, stanchi dalla lunga ed intensa sessione di giochi erotici ma felici dei godimenti e delle sensazioni particolari che avevano provato.
Dopo qualche minuto, Mauro si mosse dicendo:
“Angelica, se permetti uso il bagno per rinfrescarmi... altrimenti mi addormento qui con te...”
“Sì certo... fai pure...”
Angelica e Lorena, rimaste sul letto, parlarono per qualche minuto finché ritornò Mauro che si rivestì velocemente e disse:
“Vi ho fatto fare tardi... sono rimasto più del previsto... ma con due persone straordinarie come voi il tempo vola...” In effetti dai novanta minuti previsti inizialmente, avevano sforato senza accorgersi di oltre un’ora, ma Angelica non metteva certo fretta in queste situazioni così appaganti anche per lei. Poi Mauro si avvicinò alle due, le baciò dolcemente e aggiunse:
“E’ stata una serata eccezionale... con voi ho vissuto un’esperienza memorabile e sensazioni mai provate.. .Lorena, sei una creatura splendida, più bella di una donna... sono onorato di averti conosciuto e condiviso questi momenti con te... Angelica, con te oramai ho un feeling particolare come con nessun’altra... con te si riescono a fare cose che con altre non sono possibili, perché tu ti poni in una dimensione diversa... la tua è davvero una vocazione, una missione, una ragione di vita.... Per questo vorrei ricompensare il vostro plusvalore e il maggior tempo che mi avete dedicato... spero non vi offendiate se vi riconosco un premio maggiore del previsto...”
Così il buon Mauro inserì nell’apposita “buste delle cortesie” un bel millino; Angelica rimase sorpresa di quel gesto di riguardo e disse:
“Mauro, siamo noi a ringraziarti... anche noi ci siamo divertite e abbiamo goduto tanto... Sei una persona speciale... davvero un cliente ideale... anzi, oramai un amico fidato... Spero tornerai a trovarmi...”
“Sì Mauro, è stato un piacere anche da parte mia conoscerti... sei davvero un gentiluomo e anche molto porcellino...” aggiunse Lorena, visibilmente soddisfatta di quell’esperienza.
Quindi entrambe, rimaste ancora nude, lo abbracciarono e baciarono calorosamente.
Infine, lui si congedò:
“Ora devo proprio andare....Grazie ancora di tutto... Vi adoro... A presto!”
Angelica lo accompagnò all’uscita con un ultimo bacio sull’uscio.
Rimaste sole, Angelica, tutta contenta, disse:
“Lorena, hai visto quanto ci ha lasciato?... Io non gli avevo chiesto nulla in più del previsto... Adesso ce lo dividiamo equamente...”
“Oh no, Angie!... Sono il frutto del tuo lavoro... io non voglio nulla... mi sono divertita tantissimo e soprattutto sono felice di essere stata qui e di aver fatto tutto questo con te... come sai, ti adoro e per te questo e altro...”
Angelica rimase stupita da quella rinuncia, e disse: “Lory, sei sicura?... Te li sei meritati...”
“Sì, Angie...sono sicura... sono contenta se li tieni tu...”
“Se è così, vorrà dire che li userò per comprare un regale per te e i ragazzi... Oh Lory, ti voglio bene!”
“Anch’io Angie cara... Anzi, di più: è possibile che la fidanzata del figlio si innamori anche della madre?”
Dicendo questo la giovane trans l’abbracciò, baciandola con dolcezza e con una lacrimuccia di commozione.
“Sì Lorena, forse è possibile... il nostro è un rapporto speciale, un tipo di amore diverso ma molto sentito... anch’io sono rimasta attratta da te sin da quel primo incontro con Michele... sei davvero una bella persona... “ e si baciarono ancora.
Poi Lorena, per non farsi sopraffare dalle emozioni, andò in bagno per una doccia rinfrescante..
Mentre la trans era in bagno, suonò il suo telefono che aveva riacceso al termine dell’incontro.
Angelica vide che era suo figlio Michele che evidentemente cercava la fidanzata. Pensò bene di rispondere:
“Ciao Michele!”
“Mamma?!?... Sei tu?... Io cercavo Lorena... Come mai rispondi tu?” chiese stupito il figlio.
“Ecco...Lorena è qui con me...”
“Come con te?... Perché?”
“Ecco... diciamo che ci siamo divertite molto...”
“Vuoi dire che... avete fatto sesso?”
“No... siamo state a pettinare le bambole...”
“Come... le bambole?” evidentemente il ragazzo non aveva afferrato l’ironia della madre.
“Michele caro... certo che abbiamo fatto sesso e ne faremo ancora... Stai tranquillo... Sai, sei proprio fortunato ad avere una ragazza come lei!... Adesso ti devo lasciare, poi ti racconto... Ciao!”
e chiuse la conversazione, lasciando attonito il figlio all’altro capo.
Poco dopo rientrò in camera Lorena, che chiese:
“Ha suonato il telefono?”
“Sì, era Michele... Ho risposto io... Gli ho detto che eri qui e di stare tranquillo...”
“E poi cosa gli racconterò?”
“Digli semplicemente la verità... poi gli spiegherò anch’io... Vedrai che capirà!”
“Se lo dici tu, mi fido!”
Dopo quelle parole, Lorena stava rivestendosi perché pensava di partire per rientrare a casa.
Ma Angelica la bloccò.
“Lory, perché ti stai rivestendo?... Dove credi di andare?”
“Beh, è tardi...rientro a casa... domani mattina devo andare al lavoro in laboratorio...”
“Oh no, cara...tu resti qui con me... Per domani non ti preoccupare... ci sveglieremo entrambe presto per tornare in paese... Ma adesso passeremo la notte insieme... Io ho ancora tanta voglia di fare l’amore e tu?”
Lorena sorrise, si avvicinò ad Angelica e disse:
“Oh Angie... se me lo dici così, non posso resistere... anch’io ho sempre voglia di fare l’amore con te!”
Così le due si baciarono e ritornarono a letto per continuare insieme la notte d’amore.
8 - CONTINUA
DI PROSSIMA PUBBLICAZIONE (titoli provvisori):
IL SUPERDOTATO
AVVENTURA IN YACHT
LA GANG-BANG
UNA VISITA A SORPRESA: IL CERCHIO SI CHIUDE
Nota: pur se i vari episodi della presente serie riguardano contenuti rientranti in generi diversi, sono inseriti tutti nella sezione “Lui & Lei” avendo una continuity seriale e per una più agevole sequenza di lettura.
Il racconto è di fantasia; ogni riferimento a persone o fatti reali è puramente casuale.
P.S. Sono graditi commenti, osservazioni e suggerimenti, anche tramite messaggio privato sul profilo. Grazie per l’attenzione.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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