Gay & Bisex
L' eros dentro la pelle (Davide & Pepa 2)
di Mitchell
17.07.2013 |
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"Pepa mi aprì la porta di casa , al quarto piano di in un condominio di periferia..."
Pepa mi aprì la porta di casa , al quarto piano di in un condominio di periferia. Immaginavo fosse ancora nudo ma si era già rivestito. "Che tempismo!" esclamò "Non abitiamo lontani" gli risposi aspettandondomi che mi prendesse dietro la testa per appiccicarsi alle mie labbra.
Ma ciò non avvenne e lo guardai interrogandomi.
"Perchè quella faccia?" "Aspettavo il bacio" "Ahahah, no ci ho ripensato ancora, per il momento non mi va, vedremo dopo, ma accomodati! Che ne dici di metterci sul divano e intanto ci facciamo un bel bicchiere?"
"Si, buona idea! Ma lo sai che hai proprio una bella casa?" "Si lo so ma ti avevo detto che mio padre è un
architetto, no?" "Si, lo sapevo" "Ma non parliamo di arredamenti o sei venuto per questo?" "No" "Per cosa
allora?" "Tu mi hai chiesto di venire" "No! Tu sei stato a dire: guarda che vengo lì..." "Ah già..." "Avevi voglia di assaggiarmi il cazzo, vero?" "No" "Credo di si, ma andiamo per gradi. Posso farti un'intervista mentre ci scoliamo la bottiglia?" "Vacci piano con quel whisky...che poi devo tornare a casa.
Ma che intervista vuoi farmi?"."Dai, sdraiati sul divano, fai conto di essere sul lettino di uno psicanalista!"
"Mi vuoi psicanalizzare?" "Beh ho fatto un corso di tre anni prima di venire in Italia. Mi piace esplorare la psiche umana" "Ah, questo non lo sapevo..." "Adesso lo sai! Allora io mi siedo qui. Tu rilassati e inspira profondamente".
Ubbidii. Pepa aveva una grande forza di persuasione nei miei confronti, dovevo stare attento, molto attento!
"Allora cominciamo?" "Si" "A quanti anni ti sei sbattuto la prima ragazza?" "Mah, ne avrò avuti 15..." "Ahh, hai cominciato presto! Ma con il preservativo o senza?" "Con..." "Quante ragazze ti sei scopato da allora?" "Boh, più o meno una quindicina""Tutte col condom?""No, la maggior parte no!" "Mai scopato una vergine?" "No" "La tua prima esperienza con un ragazzo" "Mai avute" "Ah, no?? Vogliamo parlare della roulette russa allora?" "Non la considero come un' esperienza, piu' che altro un gioco cameratesco" "In quarta liceo, a 17 anni?" "Si!" "Ricordi la prima volta come andò?" "Certo. Fui proprio io ad essere estratto..." "Guardacaso..." "Non fare dello spirito!" "E chi succhiasti per primo?" "Martino, l'inventore della roulette..." ""Racconta"
"Ero sdraiato per terra e mi si avvicinò coi calzoni abbassati. Poi si tolse l'uccello dagli slip e me lo strusciò sulla faccia..." "Era pulito? Si...sapeva di bagnosciuma..." "Poi glielo prendesti in bocca" "Si, e drizzò che non ti dico! Mi guardava, rideva masturbandosi dentro la mia bocca" "Fu traumatizzante?" "No, anche se mi fece un po' effetto avere un uccello in bocca..." "E in quell'occasione quanti eravate?" "In 12 mi sembra" "In 12? Quindi hai succhiato 11 cazzi tutti in un giorno!?" "Si e allora?" "Niente...ma erano tutti puliti?" "Non tutti...e adesso non starmi a chiedere l'odore di ognuno di loro, feticista come sei...tanto non mi ricordo!" "Chiudi gli occhi!" "Perchè?" "Chiudili, poi capirai il perchè". Ubbidii ancora una volta, non sapendo cosa avesse in mente. Realizzai subito dopo, quando avvertii un odore erotico, penetrante, maschile, quasi simile al mio. Felpato, silenzioso mi aveva messo il cazzo sotto il naso senza però farlo aderire alla pelle.
"Che ne pensi?" "Sei un gran maiale!" "Lo so" Si ritrasse, se lo rimise nei calzoncini corti e tornò a sedersi.
A sentire quell'aroma, nonostante fosse di un maschio mi si drizzò il pisello...
"Noto che c'è un pò di movimento nelle zone basse della tua tuta..." "Si e allora?" "Lo so che avresti voglia
di succhiarmelo" "Succhiamelo tu!" "Dai tempo al tempo. Ma di la verità, questa intervista ti sta eccitando
molto" Non risposi lasciando a lui la prossima battuta: "Ma vogliamo addentrarci ancora di più nei meandri dell' hard?" "Che vuoi sapere?" "La prima sborrata che ricevesti?" "Fu di Maurizio, fortunatamente eiaculò
poco e sputai quasi tutto subito, non mi ricordo il sapore se è questo che vuoi sapere..." "Si, mi sarebbe piaciuto saperlo. Passiamo alle domande di riserva! Quante volte ti è toccata la sparata in bocca fra tutte
le roulette che avete fatto??" "Una decina..." "Ah, però!" "E ne ricordi uno in particolare?" "Boh, più o meno avevano tutti lo stesso gusto... Forse Filippo si distinse dagli altri" "Perchè si distinse?" "Perchè era poco densa, molto acquosa e quasi priva di gusto. Ma per il modo in cui lo fece credo sia stato il più maiale tra tutti! Non venne quando ce l'avevo dentro... Lui si masturbava a un pelo dalle mie labbra. Vidi i tre schizzi che entrarono dritti in bocca""Ingoiasti?" "Si te l'ho detto, era molto liquida, andò giù bene".
"E se ripensi alla mia?""La tua era tanta! E densa! E pepata!" "Hai fatto fatica a ingoiarla?" "Un pochino si"
"Eri fortissimo! Hai fatto una faccia quando l'hai buttata giù...ahahah" "Ti diverte eh?" "No, mi eccita...ma
che dici, facciamo una pausa? Mi scappa da pisciare, mi accompagni?" "Ti scappa sempre da pisciare?"
"Ehh, con questo caldo si beve... A te non scappa?" "In effetti un pò si" "Dai alzati, la facciamo insieme!"
Mi tirai su dal divano e lo seguì. Il bagno era grande, bellissimo, piastrellato di azzurro e profumatissimo. Arrivammo al water e ci guardammo negli occhi. Pepa sorridendomi mi chiese: "Ti vergogni?" "Un pò" ma
la mia risposta non contò molto. Mi afferrò i bordi della tuta e la abbassò insieme ai boxer.
"Sei uno stronzo!" gli dissi "Vuoi pisciare con l'uccello dentro le mutande?? Ahahah" Si tiro' fuori il suo e
con la mano destra inizio' a stuzzicarmi la punta del mio, ancora racchiusa dal prepuzio "Umidiccio, eh?" "Toglimi quella mano!" "Perchè? Ti infastidisce? Io credo di no! Dai giochiamo! Io ti reggo il tuo e tu il mio mentre pisciamo!"
Pepa era perverso ma riusciva a trasmettermi l'idea del fare senza traumi. Non è che gioissi mentre glielo
fermo sulla tazza del water, tutto sommato non era che un'esperienza pure quella. Lui non si accontentava
di reggere il mio, me lo spalpugnava, lo scappellava, lo titillava.Lo rimproverai "Senti se fai così come pensi che io possa farla?" "Dai concentrati che ce la fai". Mi uscirono a stento le prime gocce, lui più sicuro di se aveva aperto il rubinetto con un potente zampillo.Poi liberai la vescica facendola come va fatta. Avvertivo gli schizzi di entrambi sulle mie cosce nude, e come si bagnavano le mie, si bagnavano le sue.
"Finito?" chiese "Si" "Allora ti scrollo e tu scrolla il mio!" Uno scambio di scrollii, non proprio uno scambio.
Lui passò le dita sulla mia punta in modo da bagnarsele con le ultime gocce. "Sei proprio un gran maiale!" esclamai.
Sorrise guardandomi: "Tanto ci laviamo le mani, Il lavandino è lì, puoi usare l'asciugamano verde, è pulito".
Mi stavo già insaponando quando sentii la sua mano intrufolarsi in mezzo alle mie natiche..."Weeeee! Che fai??" "Ti sto toccando il culo!" "Toglimi la mano grazie!" "Non eseguì, arrivò a sfiorarmi il buco e a quel
punto dovetti gridargli: "TOGLIMI QUELLA MANO CAZZO!!!!!" tirandogliela via con uno strattone. "Ehi, non devi essere aggressivo con me!" "Aggressivo? Ti metti a toccarmi il buco del culo e dovrei dirti fai pure??" "Lo sai qual'è la zona più erogena nel maschio dopo il cazzo? E' il buco del culo..." "E allora? Io non ti ho certo dato il permesso di palparmelo!""Se vuoi ti faccio un massaggio perianale, dopo mi chiederesti di non smettere più" "No, grazie!" "Ti vergogni?" "Anche!"
"Poi per cosa dopo anche?" "Non mi va che tu mi metta le dita nel culo!" "Tu te le sei mai messe?" "Per lavarmelo è ovvio..." "Non ti sei mai infilato un dito?" "No!" "Nessuna delle tue donne te l'ha mai messo?" "No!" Pepa sorrideva sempre, al contrario di me "Mi gira un pò la testa -disse- è meglio che vada a sdraiarmi..." "Torniamo sul divano?" "No, andiamo sul letto così ti puoi sdraiare anche tu e proseguiamo l'intervista!" "Ancora con sto' cazzo di intervista?" "Non ho mica finito le domande. I calzoni e slip visto che sono già abbassati li puoi anche togliere del tutto, tanto" "Tanto cosa "Tanto te li vorresti togliere dopo!" "E invece me li rimetto! non mi vorrei ritrovare un tuo dito infilato dietro..." "Ahahahah, rilassati, sei troppo teso, così non va bene" "Sei tu che decidi cosa va bene o meno?" "Vedrai che quando ti ritroverai con lingua e cazzo in bocca sarai molto più gentile cone me!" "Il cazzo tuo l'ho già preso! Per la lingua vedremo!""Come vedremo? Avevi detto di si allo scadere del tempo, ricordi?" "Ricordo!" "E allora? Non puoi cambiare idea!" "Ok, ma adesso non mi va!" "Decido io quando ti va!" Il letto della sua camera era grande e lì ci accomodammo in posizione orizzontale sulle lenzuola . "Tieni, ti metti il cuscino dietro la testa, devi stare comodo, così rispondi bene alle domande..." "E se te la facessi io l'intervista??" "Hai fatto corsi di psicologia?" "No..." "Allora non hai le carte in regola ahahah". Quel suo modo di ridere, quasi continuo, ripetitivo, mi infastidiva pur trovandoci dentro una notevole carica di erotismo. "Il pompino
più bello chi te lo ha fatto? Lo ricordi? Un ragazzo o una ragazza?" "Indovina..." "Un ragazzo..." Gli feci la linguaccia perchè nel cadenzare ragazzo c'era una notevole componente ironica. "Non farmi la lingua così
è una provocazione per passare al bacio?" "Nessuna provocazione"."Ogni quanto ti masturbi?" "Una volta, due al giorno..." "Tutti i giorni?" "Si..." "E quando lo fai a che pensi?" "Molto spesso a delle scopate con qualche mia ex. Ma quando sono davanti al pc" "Ti guardi dei porno...si era capito" "Allora adesso mi devi raccontare la tua scopata più bella" "Ma cavolo! Devo sempre dirti tutto, proprio tutto?" "Dai che ti piace rivelarmi queste cose. Le rivivi tu e mi fai partecipe dei tuoi pensieri, delle tue emozioni..." "Comunque fu
con Alessia" "A che età?" "Ne avevo 19" "E lei?" "18 mi sembra, era molto carina ma non spompinava. In compenso si dimenava come un animale quando la succhiavo in mezzo alle gambe..." "Ti ricordi anche l'odore?""Di lei si. Sapeva di frutti di bosco con un retrogusto acetato.L'ho fatta venire tre volte in mezzora" "Con la bocca?" "Certo" "E il cazzo non gliel'hai messo?" "Ovvio! E come lo prendeva, era unta di umori, scivolava che era un piacere..." "In che posizione?" "Lei sotto e io sopra" "Missionario?" "Si, è la migliore secondo me. Ma devi saperci fare. Devi infilare il cazzo in modo che vada a sbattere sul punto G.
E sai quanti orgasmi le fai avere..." "Porco!" "Perchè?" "Perchè mi immagino la scena, non deve essere stato male vederti trombare una figa...Mi sarebbe piaciuto stare dietro e osservare...Il tuo cazzo bagnato
che entra ed esce, il tuo culo aperto che va su e giù, magari talmente aperto da riuscire a intravedere il buchetto..." "Sei proprio fissato col culo, eh?" "Beh non ho mai visto il culo di un maschio da vicino...Me lo fai vedere? Ti puoi mettere a pancia in giù?""No!" "Ah, i bicchieri sono rimasti di là, vado a prenderli". Tornò dopo 30 secondi, e tornò nudo. Si era levato i calzoncini e anche la maglietta. Aveva un corpo esile, pochi muscoli così come pochi erano i peli. Mi passò il bicchiere che aveva riempito di nuovo. "Metto un pò di musica? Chill out può andar bene? "
Non trovai un senso per rispondere, avrebbe messo comunque quello che voleva lui.Pepa rimase in silenzio per qualche minuto e io intanto mi lasciai avvolgere da quella musica che trovavo gradevole e rilassante.
"Ti piace?" mi chiese "Non è male..." "Sei disteso, tranquillo?" "Si, si" "Allora continuiamo... Ti sei mai segato pensando a un ragazzo?" "No!" "Ah no? Non ti è mai venuto duro ricordando quello che ti ha fatto il pompino più bello?" "Beh si...quello si" "Quindi ti sei segato su fantasie di ragazzi..." "Devo sempre ammettere quello che tu vorresti io ammettessi, non è così?". Non rispondeva mai alle domande, trovava sempre il modo di svincolare attraccandosi ad altri argomenti. "Sono contento che sei qui e tu?" Pensai per qualche istante riflettendo su cosa dire, non volevo dare risposte equivoche. "Quanto tempo è che ci conosciamo? Un anno? Un anno e mezzo?" "Quasi due..." "Beh ti confesso che non avrei mai immaginato di ritrovarmi qui in questa situazione con te" "Ti ho solo chiesto se sei contento di essere qui" "Si, non mi dispiace,ho solo il timore tu mi costringa a fare cose che io non desidero fare" "Non potrei mai obbligarti a fare qualcosa che non vuoi...E' stata una tua libera scelta venire da me!" "Si, lo so, comunque sono un pò
in imbarazzo, qui sdraiato sul tuo letto e tu nudo vicino a me" "Perchè non ti spogli anche tu?" "No!" "In cam non ti vergognavi..." "Non sono più in cam...".
Stavo bevendo gli ultimi sorsi del mio bicchiere, ma ci andavo piano, non volevo sballare. Sentivo il suo sguardo fisso su di me che mi stava mettendo a nudo così come era mezzo nudo Zac Efron in quel mega poster davanti ai miei occhi. "Dai, dimmi la verità! Perchè sei venuto da me?" Che dovevo rispondere? Per fare sesso? Era quella la ragione che mi aveva spinto da lui, solo quella e nessun altra. Diedi la risposta che ero tenuto a dare..."Per fare sesso! Mi avevi attizati maledettamente in cam ma ora che sono qui, vicino a te, tutto mi sembra più difficile. Credo di non essere pronto!" "Ah non sei pronto? Quando giocavi alla roulette russa non ti ponevi il problema di essere pronto o meno l'hai fatto e basta..." "Lo so, ma eravamo in tanti, poi era solo un gioco..." "Un gioco diabolico se ci pensi..." "Eravamo ragazzini...Poi adesso siamo solo io e te, la situazione è molto diversa. Sono molto a disagio. Credo sia meglio torni a casa casa. Adesso che sono ancora lucido..." Me lo disse con rimprovero: "Pensaci bene a quello che fai! Questa occasione non si ripeterà...almeno con me!"
Pepa si era riempito il bicchiere e io con un gesto istintivo glielo strappai di mano e me lo scolai tutto d'un fiato. "Bevuto questo non potrai più essere lucido del tutto". Lo guardai ed annuii.
Consapevolmente o inconsapevolmente mi ero inventato un pretesto per non andarmene.
La voglia di restare era molto più grande di quella di tornare a casa mia.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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