Gay & Bisex
IN AUTOSTOP
di tanganica
01.09.2022 |
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"Un colpo leggermente piu' forte mi procuro' un leggero dolore e mi resi conto che il glande era entrato tutto e lentamente entrava anche la sua asta..."
Avevo appena compiuto 18 anni quando decisi che le mie vacanze non le avrei fatte piu' con la famiglia ma girando l'Italia con un sacco a pelo in autostop. Per la mia prima destinazione scelsi di partire dalla mia citta' in Calabria e raggiungere Rimini. Con il mio sacco a pelo raggiunsi la.statale che portava verso il nord e al casello autostradale. Dopo un venti minuti di pollice alzato a fermarsi e' l'autista di un tir, che chiede la mia destinazione. Dico di voler arrivare a Rimini " Salta su, sei fortunato anch'io devo arrivarea Rimini " Sistemo il sacco e salgo, il camionista e' un giovane di circa 40 anni. " Ciao io sono Luca, anch'io alla tua eta' ho fatto un viaggio in sacco a pelo fino a Rimini, la' non si annoia mai " " Io sono Gino, mi sono diplomato quest'anno e voglio divertirmi, andare al mare, ballare e conoscere tante belle ragazze " " Quelle sicuro non mancano e poi non sono cosi' difficili come quelle del sud. Io ne ho conosciute un paio e ci ho anche scopato con loro senza troppo tirarle alle lunghe " "Spero di essere fortunato come te ". Sono un ragazzo a cui piace molto parlare percio' cominciai a raccontargli dei miei studi, delle mie aspirazioni, della mia citta'. Entrati in autostrada ci fermiamo in autogrill per fare rifornimento e mangiare qualcosa. Sia io che Luca ne approfittiamo per andare in bagno, gli stavo raccontando qualcosa sulla mia famiglia e per non far cadere il discorso entrati nei bagni mi posiziono nell'orinatoio accanto al suo. Mentre sto orinando continuo a parlare e con la coda dell'occhio lancio uno sguardo al suo pene, devo rifarlo altre volte per rendermi conto delle sue dimensioni. Mangiamo solo dei panini perche' Luca deve essere a Rimini prima che la fabbrica a cui deve consegnare del materiale chiuda. Tornati in autostrada dalla radio rice-trasmittente arriva una chiamata " Ciao Matteo, dove sei adesso, cosa vuoi raccontarmi di nuovo ? ". " Ciao Luca, sto andando a Bari, ma ti voglio raccontare quello che mi e' successo ieri " " Racconta " risponde Luca. " Al casello di Firenze ho fatto salire un ragazzo che doveva arrivare in Sicilia, era partito dalla Francia, credimi aveva una bocca e un culo che era tutto un programma. Fatti pochi chilometri mi mette la mano sulla patta massaggiandomi il cazzo. Entro nella prima area di sosta e lo faccio passare dietro nella cuccetta, mi sfilo i pantaloni e comincia un pompino di quelli che lasciano senza fiato, con laa bocca e la lingua sapeva come trovare i punti giusti e dopo qualche slinguata e pompata gli riempio la bocca di sborra che manda giu' come fosse acqua. Ma la troia non era ancora sazia e mi fa capire che questo cazzo magnifico lo vuole anche in culo e per farmelo diventare nuovamente duro inizia a massaggiarlo e segarlo fino a quando lo trova pronto. Quindi toglie i pantaloni mostrandomi il suo culo bianco come il latte e morbido come quello di una ventenne. Quando lo penetro sembra di entrare in un bellissima figa, poi me lo scopo in varie posizioni una piu' bella dell'altra alla fine gli sborro anche in culo riempiendolo fino al bordo. Credimi era insaziabile sicuramente quanto tornera' in Francia avra' il buco del culo come il traforo del monte Bianco " disse ridendo. In tutto questo tempo io ero rimasto zitto e Matteo non poteva sapere che a bordo con Luca c'era un' altra persona e continuo' il suo racconto con altri particolari di come avevano scopato. Con la mente immaginavo i momenti della loro scopata e m' immaginavo nel ruolo del francese mentre avvertivo un principio di erezione e un leggero prurito nel buco del culo. Dopo aver ascoltato il racconto di Matteo Luca chiuse la chiamata dicendogli " Matteo, ma certo che tutte queste belle cose succedono solo a te " risero entrambi e finirono la conversazione. Per un po' non parlo' nessuno dei due, poi Luca mi prende la mano per appoggiarla sulla patta e guardandomi dice " Ti sei eccitato ascoltando il racconto di Matteo, non e' vero ? Sai ti ho visto come mi guardavi il cazzo nel bagno dell'autogrill, scommetto che vorresti vederlo meglio ". Lo guardai e senza parlare gli dissi si' muovendo la testa. Entrati in un area di sosta ci spostiamo nella cuccetta, tira giu' pantaloni e slip mostrandomi il suo cazzo che adesso potevo guardare piu' a lungo. " Dai non avere paura puoi toccarlo ". Con il pensiero tornai indietro nel tempo a quando con un mio compagno di liceo ci scambiavamo seghe e pompini. Lo presi in mano per segarlo e su invito di Luca lo avvicinai alla bocca, naturalmente non c'era confronto tra avere in bocca il suo cazzo e quello del mio compagno. Tenendo in mano la sua asta cominciai a leccargli la cappella usando la lingua come mi stessi gustando un cono gelato, la passavo sopra tra i forellini, lungo tutta la sua circoferenza, dall'alto in basso, quando invece la mettevo tutta in bocca Luca mi spingeva la testa fino a spingere il suo cazzo in fondo alla gola dandomi poi il tempo di respirare e farlo nuovamente. Con la mano mi aveva abbassato i pantaloni e massaggiando il culo con un dito entrava nel buco procurandomi ogni volta un brivido alla schiena. Poi si sposto' dicendomi se ero pronto a prenderlo nel culo. " Luca io sono ancora vergine nel culo, voglio farlo ma ti prego non farmi troppo male" . "Stai tranquillo so come non farti male, vedrai che dopo ti piacera' ". Si allungo' per prendere un tubetto che prima spalmo' sulla mano e poi con le dita spinse nel mio buco. Sentivo prima un dito e poi anche il secondo muoversi e roteare per allargare lo sfintere, lo fece varie volte aggiungendo sempre del lubrificante. " Sei pronto " mi chiese appoggiando adesso la sua cappella al buco, non risposi ma sentii lo sfintere allargarsi e la cappella avanzare. Si fermo' un momento e passandomi la mano lungo la schiena mi dice di rilassarmi che ormai stava per entrare. Un colpo leggermente piu' forte mi procuro' un leggero dolore e mi resi conto che il glande era entrato tutto e lentamente entrava anche la sua asta. Non potevo crederci che quel grosso cazzo che poco prima tenevo in mano o in bocca fosse entrato nel mio culo facendomi provare un piacere indescrivibile. Luca lascia che che il mio buco si adatti al suo cazzo e mi chiede " Ti ho fatto male ? . Quasi estasiato rispondo " No Luca ". Allora comincia a pomparmi prima molto lentamente per non farmi male poi con colpi piu' decisi. Mentre mi pompa penso a Matteo e al francese, al piacere che doveva provare quando lo prendeva in culo, lo stesso piacere che io stavo provando per la prima volta. Adesso che mi ha fatto girare di schiena ci possiamo guardare in faccia con un sorriso mi chiede " Gino ti piace ?. " " Si' tanto " rispondo mentre lui usando altro lubrificante me lo rimette nel culo. La mia eccitazione arriva al punto che sborro senza rendermi conto sul mio petto, Luca raccoglie la sborra e la porta alla mia bocca. Poi anche per lui parte l'orgasmo il suo pube sbatte violentemente sul mio buco e dal suo cazzo escono schizzi di sborra che mi fanno provare nuove sensazioni di piacere. Quando lo esce dall suo cazzo cola ancora sborra e Luca avvicinandola alla mia bocca mi fa leccare, stavo gustando anche il gusto della sborra di un altro. Rimasi a Rimini per tutte le vacanze, sono stato al mare, mi sono divertito ballando e ho conosciuto un bagnino e un turista che mi hanno fatto provare quei piaceri che prima non conoscevo
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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