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Gay & Bisex

UNA VACANZA INDIMENTICABILE


di tanganica
08.07.2016    |    21.428    |    4 9.6
"- " Hai ragione ma per qualcuno potrebbe esserlo, io mi chiamo Mario e quello è il mio amico Marco siamo venuti qui per divertirci e siamo soli, ..."
Finalmente era arrivata l'estate avevo voglio di riposarmi, rilassarmi e divertirmi, per questo avevo prenotato in un albergo dieci giorni di relax in una località di mare. L'albergo era bellissimo, molto frequentato di turisti di ogni genere, e la prima impressione è stata molto positiva. Dopo aver avuto in consegna la camera e sistemato i miei vestiti nell'armadio, indosso il costume per andare in acqua. Prima vado piscina ma essendo molto affollata di persone e bambini decido di andare direttamente in spiaggia, trovo l'ombrellone che mi è stato assegnato e comincio a guardarmi intorno per vedere se c'erano persone per i miei gusti. Volevo incontrare un maschio che saziasse la mio voglia di cazzo che in estate esplode in maniera pazzesca solo alla vista dei loro corpi. Guardavo alcuni maschi che mi piacevano, ma la maggior parte di loro erano in compagnia di fidanzate o mogli, altri invece erano grassi o vecchi. Sembrava che come prima giornata non ci fosse proprio niente di interessante, ormai si era fatta l'ora di pranzo, decido di tornare in camera per poi andare a pranzare al ristorante dell'albergo. Faccio una doccia ed esco sul balcone della mia camera, proprio quell'istante dalla camera vicino alla mia vedo uscire due uomini nudi che si affrettano a mettere i loro costumi bagnati sullo stendino. Alla mia vista si trovano imbarazzati, rientrando subito. Credo pensavano che il parapetto del balcone in muratura e una larga tenda da sole non consentivano di vedere chi c'era sul balcone.. Rimasi ancora fuori incuriosito perchè mi aspettavo di vedere uscire da li a poco qualche moglie o fidanzata, invece non uscì più nessuno. Scesi al ristorante e mentre con il vassoio del pranzo mi stavo per accomodare a uno dei tavoli, si avvicina uno dei due ragazzi che avevo visto poco prima uscire nudi dalla camera che mi dice " Scusaci per poco fa, ma credevamo che la camera fosse ancora vuota. " - "Ma figurati - risposi- vedere persone nude non è più qualcosa d'imbarazzante ". - " Hai ragione ma per qualcuno potrebbe esserlo, io mi chiamo Mario e quello è il mio amico Marco siamo venuti qui per divertirci e siamo soli, ancora non abbiamo ancora conosciuto nessuno, Ti va di venire al nostro tavolo e pranzare con noi ?" Li avevo visti per pochi istanti nudi, ma adesso guardandoli per più tempo li trovavo belli e prestanti come i maschi che desideravo incontrare. Mi presentai anch'io ed accettai il loro invito, al tavolo mi trovai seduto fra loro due, la conversazione cadde sui soliti discorsi: sulla bellezza del luogo, sul servizio dell'albergo, sul lavoro che ognuno di noi svolgeva, la nostra città di provenienza, i posti già visitati. Oltre che belli erano anche simpatici, durante la conversazione mi sono sentito più volte fare una specie di piedino sotto il tavolo prima da uno e poi dall'altro. Prima avevo considerato qualcosa di casuale, ma la cosa si è ripetuta e ho risposto al loro segnale. Dopo aver preso anche il caffè decidiamo di tornare insieme alla nostre camere per un pisolino pomeridiano. Giunti all'ingresso delle camere Mario mi guarda e mi dice " Che ne diresti di entrare in camera con noi e fare insieme qualche stronzata"
Questo era un esplicito invito per andare a scopare naturalmente accettai. Entrati in camera mi trovai stretto fra i loro corpi uno già me mi toglieva la maglietta, mentre l'altro aveva aveva appoggiato la mano sul culo e stava abbassandomi i pantaloncini, in pochi attimi eravamo completamente nudi. Avevano fisici da veri maschi, pettorali e addominale scolpiti, petto villoso come piace a me, polpacci forti e robusti e sopratutto Mario che era davanti a me aveva un cazzo di notevoli dimensioni anche se era ancora in stato di riposo mentre dietro Marco mi stava massaggiando il culo facendomi sentire la sua asta lungo il solco. Preso in mano il cazzo di Mario cominciai a scalpellarlo e segarlo delicatamente, vedendo che s’induriva sempre di più, lo accarezzai delicatamente e lo sentii duro come il marmo. Era un cazzo maestoso, bello, lungo, grosso, con una rossa e scolpita cappella che rivelava nel mezzo un forellino ben aperto, a corredo di questo pendevano due grossissime palle, due coglioni netti e separati grossi quasi come un uovo. Non potei fare a meno di abbassarmi e leccare quella rossa e turgida cappella, poi, la infilai decisamente in bocca e la succhiai voluttuosamente. Nel frattempo anche Marco si era messo davanti a me pretendendo anche lui la sua parte, vedendo come lo succhiavo al suo amico lo strofinava sul viso cercando di far entrare anche il suo nella bocca, anche il suo era bellissimo e di buone dimensioni. Anche se avrei voluto averli entrambi in bocca, a stento riuscivo a far entrare soltanto le cappelle dei loro superbi arnesi. Era goduria totale per me che finora non avevo mai provato l'esperienza di fare sesso con due maschi contemporaneamente. Li prendevo in bocca una alla volta, massaggiandoli con la lingua e riempendoli di saliva che la mia bocca produceva di continuo, era diventati sempre più duri e pronti per proseguire la scopata sopra il letto. Salimmo tutti e tre sul letto e mi ritrovai avvinghiato in mezzo a loro che mi strofinavano i loro cazzi, uno davanti e l’altro dietro, facendomi eccitare sempre di più. Dopo un po’ di questi strofinamenti, Marco mi disse che non resisteva più e che voleva incularmi. Io accettai, mi misi a pecorina, allargai le natiche offrendogli il mio buco, lui lo umettò ben bene con della saliva, si bagnò anche la cappella del suo cazzo e l’appoggiò al mio buco. Sentii le pareti allargarsi e pian piano la cappella penetrò tutta dentro, si fermò ben bagnare ancora il cazzo e cominciò pian piano a scivolare dentro. Che piacevole sensazione, mi sentivo allargare le pareti dell’ano, sentivo un po’ di dolore, ma sapevo per esperienza che ben presto si sarebbe trasformato in dolcissima goduria. Quel cazzo sembrava non finisse mai, il mio inculatore ci sapeva fare, si vedeva che era pratico di culo, entrava un po’ e si fermava, poi bagnava e delicatamente spingeva, fece tante soste, ma alla fine, dopo alcuni minuti, mi sentii dentro tutto quel poderoso cazzo che mi aveva sfondato il culo facendomi sentire anche i due grossi coglioni che sbattevano contro le mie natiche. Quando il cazzo fu tutto dentro, si fermò per gustare la totale penetrazione, mentre io feci mettere davanti a me Mario e facendogli allargare le gambe gli presi il cazzo in bocca e cominciai un bel pompino. Mi stava sembrando di vivere in un sogno, ma quello che che sentivo muoversi nel culo e nella bocca, non era affatto un sogno, era il cazzo di Marco che come un martello pneumatico mi stava distruggendo il culo, era il cazzo di Mario che io mi stavo gustando con la bocca come fosse un cono gelato, erano due cazzi veri ... e che cazzi..... Mi sentivo ubriaco di piacere, non riuscivo più a capire chi mi stava dando maggior piacere, Marco che sopra di me affondava il cazzo nel culo fino ai coglioni allargandolo ancora di più, o Mario che con la sua superba asta mi teneva la bocca impegnata con un pompino dal sapore esaltante. Mi sentivo stordito da tanto piacere, che però non era solo per me, era arrivato anche per Mario che dopo aver detto con un filo di voce "Godooooo..... " con uscita abbondante di sborra mi riempì completamente la bocca con la sua sborra, e io tenendola chiusa sul cazzo la ingoiai tutta. Marco si fermò per guardare come pulivo il cazzo al suo amico, poi affondò con violenza il cazzo nel culo e dopo qualche istante sentii la sua sborra allagare il mio culo, uno.., due... tre.... gli schizzi che si susseguirono uno dopo l'altro che con la forza di un fiume in piena dilagarono nel mio intestino. Avevo goduto anch'io come una troia, rimasi sfinito sul letto con il cazzo di Marco fermo nel culo finchè non lo sentii a poco a poco ammorbidirsi per poi uscire definitivamente. Mario invece continuava a tenermi il suo cazzo ancora in bocca anche se era ormai molle. Mi sentivo soddisfatto ed appagato, avevo scopato divinamente con due cazzi che m’avevano regalato un godimento che mai avrei pensato di provare. Mario si alza per primo dal letto e guardandomi mi dice "Guarda che non abbiamo finito adesso ci riposiamo un pò e poi riprendiamo " e rivolgendosi a Marco gli dice - " Vedi che avevo ragione io quando ti dicevo che il nostro amico aveva una bocca da succhiacazzi " -" Sì è vero - gli rispose Marco - l'ho visto da come te lo succhiava, ma guarda che il suo culo non è da meno, quando lo proverai anche tu mi darai ragione. Quest'anno siamo stati fortunati a trovare subito il nostro " uomo". Dandosi un cinque vanno a prendere qualcosa da bere dal frigo in camera Bevemmo qualcosa per rinfrescarci, scherzando entrando maggiormente in confidenza, toccandoci nelle nostre parti intime poiché dovevamo farci ancora un’altra scopata, loro mi raccontarono che erano amici d'infanzia e che condividevano fra loro qualsiasi cosa anche le esperienze sessuali. Durante le vacanze oltre ad andare a caccia di ragazze insieme, a volte cercavano invece qualche maschio single o qualche marito che voleva provare esperienze " diverse" come fare sesso con loro che però si comportavano esclusivamente da "attivi". Trascorsa circa una mezz’oretta, ritornammo sul letto, questa volta fu io a comandare le danze, li feci sedere sul bordo del letto, loro allargarono le gambe, io mi sono inginocchiato sul tappeto e cominciai a fare un pompino ad ognuno di loro. Il primo cazzo a diventare duro fu quello di Mario ben presto ebbe il cazzo duro e pronto a mettermelo nel culo per provarlo dopo aver provato la bocca. Mario invece traeva godimento dal mio pompino, io leccavo tutto il cazzo per poi infilarlo decisamente in bocca e spingerlo fino in gola, poi imprimevo alle mie labbra un continuo andirivieni facendo scopare il cazzo nella mia bocca, questo giochino lo sta deliziando. Anche lui s’indurì, Mario voleva incularmi perciò si sistemò dietro di me, mi penetrò decisamente e con un solo colpo fu tutto dentro fino ai coglioni, mi misi a” culo a ponte” e mentre Mario m’inculava, continuavo a spompinare l’altro cazzo. Avendo già precedentemente sborrato, la scopata durò di più, più volte cambiammo posizione, ma in ogni caso avevo sempre un cazzo in culo ed uno in bocca. Dopo circa una ventina di minuti, finalmente Mario venne dentro di me con una copiosa sborrata e subito Marco prese il suo posto. Le pareti del buco erano ancora umide e larghe per la precedente scopata e non fu difficile al super cazzo di entrare tutto dentro di me facendomi sentire ben presto le palle condannate a rimanere fuori. Conquistata che ebbe la posizione, cominciò a scoparmi divinamente, usciva ed entrava, entrava ed usciva, prima delicatamente poi passando ad un ritmo sempre più veloce e quasi violento. Sentivo quella mazza sfondarmi ed allargarmi il buco sempre di più, mi sentivo tutto aperto, accettavo con goduria quella magnifica scopata, godevo e non capivo più nulla, avrei desiderato non finisse mai. Più volte sentii il cazzo uscire completamente per poi rientrare subito con un solo colpo fino alla radice, sapeva come far godere e trarre il massimo godimento dall’inculata. Durò parecchio la scopata, ma alla fine, dopo avermi fatto assumere tantissime e stranissime posizioni, …. poteva permettersele, favorito dalla lunghezza del suo cazzo, venne copiosamente dentro di me. Eravamo tutti e tre stanchi, sudati, ma soddisfatti, avevamo goduto magnificamente, avevamo sborrato copiosamente ed eravamo felici. Non mai avrei immaginato di farmi una scopata con due maschi insieme e con due cazzi grossi e tosti che hanno dato piacere alla mia bocca e culo in modo superlativo. Me ne tornai nella mia stanza con in bocca il sapore della loro sborra e il culo riempito da tutto quel nettare che i loro uccelli ci avevano sversato dentro. Naturalmente abbiamo scopato per tutta la durata delle vacanze e avendo le stanze vicine bastava poco per entrare nella mia o nella loro e farci delle scopate indimenticabili. Quelle sono state le vacanze più belle che abbia mai trascorso.


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