Racconti Erotici > Gay & Bisex > IL NIPOTE DEL PESCIVENDOLO
Gay & Bisex

IL NIPOTE DEL PESCIVENDOLO


di tanganica
28.09.2013    |    19.450    |    4 9.6
"Quando pago mi chiede se posso offrirgli un bicchiere d'acqua, perciò lo faccio accomodare in cucina, dopo aver bevuto pensavo volesse subito andarsene..."
Almeno una volta la settimana sono abituato a mangiare pesce, da tanti anni mi servo nell'unica pescheria che si trova nella strada in cui abito. Tempo fa per un piccolo problema al piede, non sono potuto recarmi come di solito facevo a comprare il pesce che volevo cucinare, per questo ho telefonato per farmelo mandare. Dopo circa un ora sento suonare alla porta, quando vado ad aprire mi sembra di trovarmi davanti a una visione, un ragazzo poco più che ventenne alto, aitante, magro, capelli chiari, begli occhi scuri e penetranti, sguardo maschio con zigomi ben evidenziati, braccia forti e muscolosi, insomma un gran bel maschione, non c’era altro aggettivo. -"Sono il nipote del pescivendolo, mio zio mi ha detto di portargli questo merluzzo, è freschissimo, pescato stamattina ". - Io continuavo a mangiarmelo con gli occhi, era la prima volta che lo vedevo e lo trovavo semplicemente magnifico. Quando pago mi chiede se posso offrirgli un bicchiere d'acqua, perciò lo faccio accomodare in cucina, dopo aver bevuto pensavo volesse subito andarsene invece era rimasto fermo come se aspettasse o volesse dire qualcosa, dopo qualche minuto di silenzio inizia a parlare dicendomi - " Senta mio zio mi ha detto che lei sa fare pompini favolosi, a me piace molto quando me lo prendono in bocca, ma la maggior parte delle ragazze non lo fanno volentieri e quando lo fanno quasi te lo mangiano prendendolo a morsi, e te lo senti trattato come se fosse passato in un tritacarne, e poi si rifiutano sempre di ingoiare la sborra, per cui ogni volta sono costretto a godere su un fazzolettino di carta. Anche se non sono mai stato con un uomo vorrei che lei mi facesse un pompino con l'ingoio per vedere se quello che dice mio zio è vero". - Io rimasi naturalmente sorpreso per come mi è stata fatta quella richiesta, ma allo stesso tempo compiaciuto che un bel ragazzo come lui pretendesse da me quel servizio. - " Senti non è necessario che mi dai del lei, a tuo zio piace molto farsi spompinare da me ed io non l'ho mai deluso, cosi come i tanti amici anche sposati che vengono da me anche solamente per avere quel servizio che le loro mogli o fidanzate non sanno fare allo stesso mio modo. Ora visto che me lo hai richiesto in modo così esplicito e diretto farò anche a te lo stesso servizio e dopo giudicherai, in cambio ti chiedo però che finito il servizio dovrai anche incularmi". - " D'accordo - mi rispose - si vede che proprio oggi per la prima volta scoprirò anche il sesso con gli uomini". - Abbassò i pantaloni facendomi vedere la sua mazza che gli slip faticavano a contenere per l'eccitazione accumulata, abbassati anche quelli un cazzo dalle belle dimensioni si presentava ai miei occhi, un folto pelo nero lo incorniciava. Lo strinsi prima nella mano per sentirne la consistenza, quindi mi inginocchiai per prenderlo in bocca era un cazzo ben fatto, lungo circa un diciotto centimetri, abbastanza grosso, venoso, dotato di una rossa e grossa cappella, nell’insieme un cazzo da scopare in tutti i sensi. Mi avvicinai con la mia umida lingua e cominciai a leccare la rossa e turgida cappella che resi lucida con la mia saliva, poi passai a leccare delicatamente tutta l’asta per ritornare sulla cappella dove leccavo con la punta della lingua il buchetto ed il frenulo. Lo feci impazzire dal desiderio di sborrare, ma io ero ormai esperto e sapevo come fare per trattenere più a lungo la sborrata. Mi fermai, strinsi la base del cazzo e poi lo infilai decisamente nella mia famelica bocca e cominciai a succhiare.Succhiavo, poi ritornavo a leccare, scendevo a leccare anche i coglioni e succhiandoli uno per volta. Per stare più comodi si sedette sul mobile della cucina, mentre io presa una sedia mi accomodai davanti al suo cazzo che infilai in bocca e continuai a spompinare divinamente spingendolo fino in gola. Mi accorsi che stava per non trattenersi più, mi avvisò che stava per godere, cercò di spingermi tutto il cazzo in gola, io lo fermai in tempo e bloccai tra le mie labbra solo la cappella e mi sentii invadere la bocca da una calda e copiosissima sborrata.Trattenni in bocca la calda sborra per assaporarla meglio, poi, pian piano inghiottii tenendo sempre in bocca il cazzo che non perdeva la sua durezza. -“Sei stato stupendo, magnifico, mi disse, succhi il cazzo in modo splendido e ingoi tutto, aveva proprio ragione mio zio è stato veramente fantastico, mai nessuna lo aveva fatto allo stesso modo, è stato come se la tua bocca e la tua lingua avessero massagiato il mio cazzo, anche meglio di un massaggiatore di professione, ho provato solo piacere a sentirlo nella tua bocca, avrei voluto durare più a lungo ma il piacere è stato così tanto che non ho resistito." - Soddisfatto anch'io del lavoro che gli avevo fatto e dell'abbondante sborra che avevo ingoiato dissi " Allora hai visto che quello che ti diceva tuo zio era vero ? Anche il tuo cazzo come il suo è di buono dimensioni e piacevole da succhiare. Adesso mantieni la promessa, e inculami." - Mi chiese nuovamente da bere e si preparò per la seconda fase, per farglielo diventare nuovamente duro glielo succhiai un pò, tolsi i pantaloncini che avevo rimanendo completamente nudo, sotto quella mattina non avevo messo nemmeno le mutande, anche lui tolse la maglietta che aveva addosso. Che spettacolo..... che meraviglia........ vedere il suo petto, ogni muscolo sembrava scolpito nel marmo, una piccola peluria dal petto si congiungeva ai peli del pube e i capezzoli scuri completavano quest'opera d'arte. Ero terribilmente eccitato solo a guardarlo, mi preparo appoggioandomi con le mani al mobile della cucina e mettendomi a novanta gradi allargando le gambe. Si avvicina mi allarga le natiche e strofina per un paio di volte il cazzo lungo il solco, lo sento già duro al punto giusto per questo raccolgo della saliva sulla mano e la spalmo sul buco. Adesso sono veramente pronto per essere inculato, anche lui lo è, mi allarga di più le natiche e appoggia la cappella contro il mio culo e piano piano lo sento spingere dentro.
Che sensazione……… il mio buco si allargava per permettere al suo cazzo di entrare, ma….. che strana sensazione sentivo…… non di vero dolore, ma di allargamento totale del buco per permetterne il passaggio.
Mi sentivo allargare sempre di più, avevo la sensazione dello sfondamento totale, non posso dire che fosse vero piacere, sarei bugiardo a dirlo, ma allo stesso tempo non desideravo per nulla al mondo che lo sfondamento avesse fine. Forse per dimostrarmi che anche lui sapeva essere molto bravo, entrava a poco a poco, spingeva piano e si assicurava che non mi procurasse alcun dolore ed alcun danno, finalmente lo sento entrare tutto, fermandosi con il pube incollato alle natiche. Assicuratosi di esserci posizionati bene comincia a muoversi avanti e indietro con il cazzo in maniera lenta ma costante, ci stava prendendo sempre più gusto ad incularmi, dandomi il massimo piacere quando lo tirava fuori completamente per spingerlo di nuovo dentro e far sbattere il pube sulle natiche, lo faceva tre, quattro volte di seguito, era il massimo della goduria sentire il mio buco aprirsi e chiudere al passaggio del suo cazzo. Dovevo puntare bene i piedi a terra quando allargandomi le natiche lo sbatteva dentro fin quasi ai coglioni, quindi si fermava ed ero io a spingere il culo verso il cazzo e a farmi penetrare da solo. Che momenti di piacere stavamo provando insieme, ma ormai la nostra resistenza era allo stremo e mentre mi tiene fermo mi dice " Godooooo.........." - sento schizzarmi nel culo con la forza di un fiume in piena due o tre ondate di caldissima sborra che mi allagano il culo, e allo stesso istante la mia goduta si va a stampare bella abbondante sullo sportello del forno. Resto con il cazzo in culo fino a quando non riusciamo a prender fiato entrambi e sentirlo ammosciarsi un pò. Quando lo tira fuori è ricoperto ancora della sua sborra gli chiedo se posso leccarla, al suo consenso riprendo in bocca quel meraviglioso arnese che cosi tanto ci aveva fatto godere. Sarà stato la mia bravura a succhiare cazzi sarà stato la forza dei suoi anni sta di fatto che mentre gli pulivo il cazzo l'ho visto diventare duro nuovamente guardandol cli chiesi " Vuoi che continui ? ". Sorridendomi mi rispose " Certamente, te l'ho detto che a me piace quando me lo succhiano ". Ripresi a succhiarglielo come avevo fatto prima, questa volta però era lui stesso a fermarmi quando pensava che stava per godere, percio il pompino durò più a lugo. Alla fine mi sborrò ancora in bocca anche se in maniera minore rispetta a prima. Ormai sazi per come avevamo goduto ci siamo rivestiti, quando mi salutò mi chiese se poteva tornare a trovarmi, gli rispose che da me avrebbe trovato sempre la porta aperte ed anche la mia bocca e il culo si aprirebbero volentieri al suo cazzo.

Ps. Se questo racconto vi è piaciuto mandate i vs commenti
e leggete anche gli altri che ho scritto e se volete mandate
delle foto del vostro cazzo mentre li leggete al mio indirizzo
[email protected]





Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.6
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per IL NIPOTE DEL PESCIVENDOLO:

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni