Gay & Bisex
CHE DELUSIONE ! ! !
di tanganica
05.08.2013 |
5.331 |
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"Dopo alcune ore di navigazione in un sito ho trovato il profilo della persona che poteva fare al caso mio, si trattava di un quasi coetaneo, che poteva..."
Volevo trascorrere dei momenti piacevoli in compagnia di un maschio ben dotato che mi facesse provare grande piacere con il suo arnese. Quindi ho cominciato la mia ricerca, navigando su internet per trovare in quei siti d'incontri tra gay una persona che facesse al mio caso.Dopo alcune ore di navigazione in un sito ho trovato il profilo della persona che poteva fare al caso mio, si trattava di un quasi coetaneo, che poteva ospitare a casa sua, ben dotato sessualmente e che prometteva momenti lunghisssimi di piacere. Ci siamo scambiate le rispettive e-mail per conoscerci meglio e inviato delle foto, in alcune c'erano anche le dimensioni del suo cazzo, che mi sembravano corrispondere ai miei desideri. Dopo altre e-mail decidiamo d'incontrarci un sabato sera nel suo appartamento situato in una via centrale della città
Era un appartamento al primo piano di un grande stabile, appena entrato ciò che mi colpìto di più fu il gran disordine che vi regnava, tanto disordine un pò dappertutto, sul tavolo c’erano delle riviste e delle foto porno e guardando più attentamente, mi accorsi che ce n’era una dove c’erano dei ragazzi che si sbocchinavano e s’inculavano. Fisicamente era ben messo ed aveva un bel viso, occhi scuri e labbra carnose.
La vista di quelle foto mi eccitò tanto che non riuscii a nascondere la mia eccitazione, lui se ne accorse e m’invitò a mettermi a mio agio. Ci sedemmo su un divano dove bevendo qualcosa abbiamo parlato di noi, delle nostre esperienze passate e di quello che volevamo fare quella sera. Dopo circa mezz'ora di conversazione mi invita a spostarci nella camera da letto cosi saremmo stati più comodi. Nella camera c'era un grande letto matrimoniale con sopra un orrenda coperta a fiori, quìndi cominciò a spogliarsi invitandomi a fare altrettanto.
Mi spoglia completamente mentre lui invece si spogliò rimanendo in mutande e guardandomi maliziosamente mi fece capire che era eccitato e voleva cominciare subito, guardando, infatti, verso il suo cazzo, mi accorsi che era già ben teso attraverso la stoffa.
Finsi indifferenza, lui avvicinandosi sempre di più verso di me, e stringendosi a me da dietro mi fece sentire contro le mie chiappe il suo cazzo duro.
Rimasi fermo, lui spinse ancora di più ed io per fargli capire ch’ero d’accordo spinsi le mie natiche verso di lui come ad offrirgliele.
Il messaggio era ben chiaro, mi girai e mi strinsi desideroso, comincia a toccare il cazzo con la mia mano e sentii che era già duro, abbassai gli slip e mi trovai fra le mani ciò che io definisco un “cazzetto” in confronto a quelli cui sono stato abituato
Era lungo meno di quindici centimetri e come calibro era modesto, anche se ben duro e dritto, di quello visto nelle foto non era nemmeno l'ombra, ma ormai che ero lì mi dovetti accontentare.
“Ti piace – mi disse – non è fantastico?”
A me veniva da ridere, ma per non offenderlo gli risposi che i cazzi sono tutti belli specialmente se restano duri a lungo e sanno svolgere bene la loro funzione.
Mi chiese se ne avessi presi in passato cazzi di quelle dimensioni, bugiardamente dissi "no", quindi non si parlò più e si passò ai fatti, ci rotolammo sul letto stringendoci vogliosamente, poi passai a leccarlo sul collo, dietro le orecchie, passai al petto villoso e mi diressi senza indugio sul cazzo che era ben eretto.
Con la mano iniziai a praticargli una lenta sega, subito dopo introdussi la rosea e delicata cappella dentro la mia bocca che l’accolse con voracità.
Poiché il cazzo non era molto lungo né altrettanto grosso, potei infilarmelo tutto in bocca e cominciai a fargli un pompino meraviglioso tanto che dopo qualche minuto mi sentii riempire la bocca di calda sborra che provvidi ad ingoiare senza perderne una goccia.
Di fronte ad un simile trattamento, rimase stupefatto assicurandomi che nessuno sia donna che uomo lo aveva spompinato in quel modo, si sentiva svuotato ma ancora desideroso.
Si avvicinò alla mia bocca per darmi un bacio, sentii le sue fresche e morbide labbra unirsi alle mie e la sua lingua entrarmi come un serpente in bocca, ci baciavamo sempre più appassionatamente sulla bocca, sul collo, sui capezzoli. Tutto questo aveva fatto riprendere vigore al suo cazzo era diventato di nuovo ben duro, lo rimisi in bocca, lo leccai a lungo, lo succhiai con rinnovato piacere, trattai allo stesso modo anche i coglioni; ma mi fermai perché lo sentii gemere di nuovo, segno che stava di nuovo per sborrare.
Mi riposai anch’io e gli tenni il cazzo tra le mie mani; poi mi girai sul letto offrendogli le mie natiche che aprii con le mie mani e mostrandogli il mio buchetto tanto voglioso di essere allargato.
Lui non aspettava altro, inumidì il mio buco ed anche la cappella che subito dopo sentii appoggiare all’apertura che dietro una sua leggera spinta si allargò per farlo entrare.
I muscoli del culo ormai abituati, accolsero il cazzo fino alla radice; non fece alcuno sforzo per farlo entrare, scivolò fino in fondo con facilità e leggerezza.
L’amico cominciò a scopare pensando di farmi impazzire, per me era come solleticare il buco del culo, infatti, lo incitai a sfondarmi selvaggemente.
Incitato da me riversò dei colpi furiosi che produssero solamente una rapida sborrata dentro il mio culo.
Io non ero ancora venuto, abituato com’ero a trattamenti diversi, infatti, i cazzi lunghi e soprattutto molto grossi mi hanno fatto tanto soffrire ma mi hanno anche fatto tantissimo godere, infatti, la mia formula era “più sofferenza uguale più godimento”.
Per non offenderlo presi il mio cazzo fra le mani, con una veloce sega lo feci sborrare e così ci calmammo entrambi.
L’amico aveva capito che avevo ricevuto nel mio culo cazzi ben più grossi del suo poiché era scivolato dentro con estrema facilità ed aveva scopato comodamente godendo immensamente.
Ci stendemmo sul letto per riposarci e per parlare, gli spiegai che il mio “buco” era sfondato perché avevo sempre cercato uomini ben dotati e dalle foto pensavo che anche lui lo fosse, lui invece mi confessò che quelle foto erano state ritoccate con Photoshop e li mandava per avere più probabilità di fare incontri.
Per non offenderlo, ripresi il cazzo molle fra le mani e cominciai a fargli una lenta sega non appena mi accorsi che stava erigendosi, lo rimisi in bocca e cominciai a succhiare.
Divenne di nuovo duro e quindi rimessomi in posizione lo invitai a rimetterlo dentro il mio buco, l’operazione fu facile, stavolta io cominciai a stringere i muscoli del buco, così, mentre l’amico scopava, io sentivo il cazzo entrare ed uscire e lui sentiva massaggiarsi la sua asta.
Insomma, la scopata fu migliore della prima, durò più a lungo e lui mi sborrò nuovamente nel culo. Quella che doveva essere una serata in cui avrei dovuto avere momenti lunghissimi di piacere e sentire nel culo una mazza di grandi dimensioni si era risolta in una serata in cui sono stato io a dover dare molto piacere, ricevendone però in cambio pochissimo. Al momento di salutarci mi chiese se ci saremmo potuto rivedere perchè gli era piaciuto tantissimo, risposi con un secco " Non credo proprio".
Ps. Se questo racconto vi è piaciuto mandate i vs commenti
e leggete anche gli altri che ho scritto e se volete mandate
delle foto del vostro cazzo mentre li leggete al mio indirizzo
[email protected]
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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