Formazione

L'ho conosciuto in chat. 45 anni ben portati, fisico sportivo, sorriso affabile, brizzolato, equilibrato. Ci siamo conosciuti on line una noiosa domenica pomeriggio in cui non sapevo cosa fare. Mi ha contattato lui, facendomi i complimenti per le foto. Mi imbarazza sempre quando mi fanno i complimenti, preoccupato che le foto siano in qualche modo ingannevoli e vengano poi smentite dal vero... e sì che non sono un gran fotografo.
Ma lui sa mettermi a mio agio, parliamo un po', siamo tutti e due bisex quindi ci scriviamo anche delle donne, ma poi il discorso finisce naturalmente sul sesso tra uomini.
Chattiamo un sacco, mi sento libero con lui, mi conquista col suo modo di fare sicuro, ironico e gentile. E naturalmente con le foto del suo profilo in cui nulla è fuori posto.
Alla fine ci troviamo a discutere di sesso anale. L'ho fatto a volte, ma mi è piaciuto di rado, comincio a pensare che vada bene solo per le fantasie, gli spiego.
Lui ride, dicendo che se a volte mi è piaciuto, anche una sola, vuol dire che semplicemente negli altri casi il mio partner non era capace di portarmi alla giusta condizione. Ci vuole pazienza ed una certa abilità. Naturalmente lui sostiene di avercela e che "vorrebbe proprio affondare il suo bel calibro nel mio culetto fino alla radice e sentirmi godere".
Sa usare bene le parole, riesce a mandarmi in estasi con un equilibrio sorprendente di decisione e dolcezza, quel tipo di contrasto che me lo fa diventare d'acciaio e mi manda in pappa il cervello.
Alla fine arriva la proposta. Secondo lui per fare le cose bene ci vuole almeno un weekend. Non si può prendere queste cose con la fretta, si propone come insegnante. Un fine settimana di formazione in sesso tra uomini con garanzia di arrivare alla fine del corso meritando il titolo di "porcellino disinibito e godereccio".
Naturalmente tentenno, divago, faccio resistenza, accampo scuse varie di impegni e problemi gestionali della mia complessa vita...
Ma lui insiste, la proposta è semplice, devo andare da lui, nella sua casa di campagna (cioè ha due case, penso!) mi presento il sabato mattina e mi affido a lui e alle sue regole e me ne vado solo la domenica sera. Certo se qualcosa non mi va dovrò dirlo subito, lo scopo è tirare fuori la mia parte più vogliosa e disinibita, non farmi stare male, ma lui è convinto di conoscermi meglio di me e che mi farà scoprire cose che nemmeno immagino.
Riesce ad eccitarmi in modo incredibile e mi sbilancio proponendo un fine settimana distante, ma lui è un buon commerciale, sa che il ferro va battuto finchè è caldo e insiste per il primo weekend disponibile, tra 2 giorni.
Di nuovo accampo scuse, ma lui sembra veramente avermi capito, mi manda una sua foto in cui è nudo, seduto su una poltrona a gambe larghe col cazzo che svetta turgido e umido in punta. Mi viene l'acquolina in bocca; insiste, questo fine settimana. E io capitolo.
Appena accetto mi scrive di non tirare pacco, si organizzerà apposta per me, per noi, insinua il giusto senso di colpa se dovessi tirarmi indietro.
Poi mi chiede il numero di telefono.
Ormai sono in ballo. Glielo scrivo.
Mi chiama subito. Sono teso. Il relax della chat si dissolve appena tutto diventa reale, mentre rispondo con la voce che trema leggermente.
La sua in compenso è una voce da cinema, calda, posata, sicura.
"Non vedo l'ora di toccarti" esordisce.
Non so cosa rispondere quindi sfoggio un cortese "anche io".
"No, tu non vedi l'ora di succhiarmi" mi risponde.
Quella sfrontatezza risveglia la mia parte combattiva e gli rispondo che è vero. Sono timido ma non voglio diventare una preda ingenua, se stiamo giocando cerchiamo di tenere alto il valore della sfida, con lui, ma soprattutto con me stesso.
Lui ride, una risata calda, dice che ci divertiremo un sacco, che gli piace la mia voce, gli piace che sia emozionato. Mi chiede se mi piacciono i giochi di ruolo.
Ironizzo chiedendo se parla di D and D.
Mi sorprende, lo conosce, ironizza ma poi dice che pensava più a qualcosa di sessuale, master e slave, dottore e paziente, padre e figlio.
All'ultima proposta mi si blocca il fiato. Sì mi piacciono molto questi giochi a letto, ma non amo il dolore, quindi master e schiavo risulta difficile, medico e paziente meglio, dipende che tipo di cure sono previste... padre e figlio... ammetto la mia fantasia segreta. Non ho nessun interesse per mio padre, da quel punto di vista, ma l'idea di un daddy perverso che giochi con me tra dolcezza e autorità, come ho detto, mi fa andare in corto il cervello. Gli imput contrastanti mi fanno follia. Vale in tutto nella mia vita, mi piacciono le cose apparentemente in contrasto che si armonizzano: dolce e salato nei cibi, musica classica e rock, abito elegante con scarpe da ginnastica...
Lui capisce al volo e decide che per questo w.e. io sarò il figlio che torna a fare visita al papà che non vede da anni.
Mi viene duro.
Lui mi dà l'indirizzo, ci accordiamo per le 8.00 di sabato, mi pare tanto presto ma lui mi rassicura che non mancherà il tempo di riposare, il fine settimana di formazione, appena ribattezzato formazione familiare, non sarà uno stress, ma un magnifico gioco.
Mi saluta dicendomi "figliolo, allora ci vediamo sabato mattina, papà ti aspetta" e chiude la conversazione.
Sullo schermo del pc ancora la foto di quel bell'uomo, sodo e aggraziato, seduto sulla poltrona, che si tiene un bel cazzo in mano, bagnato in punta da un po' di precum che sorride malizioso, fissandomi con quegli occhi azzurri.
Afferro il mio cazzo duro e in pochi minuti arrivo all'orgasmo.
Come sempre, una volta svuotato, mille dubbi mi assalgono, ma ormai ho detto sì. E prendo una decisione, ci andrò. Nulla mi impedirà di andarmene prima del previsto se la cosa si mette male. Voglio vedere se il mio nuovo papy riuscirà davvero nel suo intento.