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La salumiera toscana.(Seconda parte) La prostituta


di oralsex
08.03.2019    |    382    |    0 6.0
"La sua mano era infilata nei pantaloni e mi stava accarezzando il perineo, ossia tra i testicoli e l' ano..."
[U]Capitolo 2 -la prostituta-[/U]
Dopo la telefonata con Maria, mi feci l'ennesima doccia di quel giorno e mi addormentai pensando a quella donna e alle sorprese che sicuramente mi avrebbe riservato ancora. Sicuramente dopo quella chiamata, il ghiaccio non solo si era rotto, ma si era sciolto del tutto.
Il Martedì ero a Lucca . Intorno alle 13,30 mi arrivò un messaggio che diceva” Sto entrando al lavoro, sono nello spogliatoio che mi sto cambiando. Sono in mutandine...il reggiseno non lo metto perchè con il caldo mi dà fastidio...Dovrei togliere anche le mutandine... Mi si sono bagnate quando ero in macchina, ripensando al ditalino che mi hai fatto fare ieri sera”.
In quel momento stavo mangiando un tramezzino nel bar del centro commerciale dove ero andato per svolgere il mio lavoro, e leggendo quel SMS Mi andò quasi di traverso.
Risposi” E io sono di nuovo con il membro duro ripensando alle tue mutandine bagnate...Chissà che buon profumo...”
“ Mi sono infilata un dito dentro e poi l' ho annusato...Hai ragione tu...Ho veramente un buon profumo di figa...”
“Adesso ti prego di smetterla...Non posso stare con il membro duro in mezzo alla gente...Ciao e buon lavoro”
Non passai un buon pomeriggio...Dopo essere stato stuzzicato da qui messaggi, non facevo altro che ritrovarmi intorno delle belle donne, che oltretutto,visto il caldo, avevano incominciato ad indossare un abbigliamento molto leggero. In particolare una giovane mammina, accompagnata dal figlioletto di circa tre anni...
Questa signora, indossava un vestitino corto bianco,e quando passò vicino a me , che ero fermo a controllare una vetrina espositiva refrigerata, il bimbo si mise a frignare perchè stava perdendo una scarpetta. Al chè lei si accovacciò per sistemargliela e dalla mia posizione potevo tranquillamente sbirciare in mezzo alle sue gambe. Mi sembrò di vedere il paradiso...Il perizzomino bianco che indossava, probabilmente per la posizione che aveva assunto, le segava in due la parti intime. Aveva le grandi labbra della vagina che sporgevano fuori dal indumento.
Restai come imbambolato a guardare tutto quel ben di Dio. Talmente incantato che la mammina se ne accorse e mi guardò in modo severo. Avrei voluto sprofondare sotto terra dalla vergogna e silenziosamente allargai le braccia inclinando il capo, come per dirle “ scusami , ma non potevo fare a meno di guardare...” Al chè, vedendo la mia sincera umiliazione,mi fece un mezzo sorriso e...se ne andò sculettando.
Basta !!! Per quel giorno ne avevo avute abbastanza di emozioni forti... Ringraziai il cielo perchè finalmente erano arrivate le 19,00 e me ne potevo andare. Andai a prendere l'auto nel parcheggio e... Di fianco alla mia vettura, un altra mammina con un abitino corto che stava cercando di sistemare il bimbo sul seggiolino nel sedile posteriore. Sporgendosi verso il centro del auto per allacciare la cintura, il suo abitino si sollevò fino a lasciarle tutto il sedere scoperto. Io che stavo mettendo la borsa con il computer portatile e il camice nel baule posteriore, avevo quello spettacolo della natura a mezzo metro dal mio naso. Me ne andai con la mente che non pensava altro che al sesso.
Lungo la strada del ritorno, arrivato nei pressi di Pisa , percorrendo la via Aurelia, sui lati della carreggiata, erano in attesa di clienti decine e decine di prostitute .Naturalmente tutte in abiti succinti. Una ragazza di colore al passaggio delle auto , si voltava di schiena , si alzava il vestito e mostrava il culo completamente nudo. Riuscii a fare ancora qualche kilometro e, nonostante non amavo particolarmente, intrattenermi con le meretrici,sopratutto in auto, quel giorno dovetti fermarmi a cercare di calmare i miei bollenti spiriti.
La intravidi ad una distanza di una decina di metri. Era una ragazza di una trentina di anni dell' Est europeo, alta , molto bella con una carnagione chiara che sembrava di porcellana. Le chiesi quanto voleva e lei mi rispose “ Trenta euro in macchina per scopare, bocca e figa..” Dissi “ Non hai un posto tranquillo dove andare?Non mi piace farlo in macchina”
“No, non posso spostarmi da qui” . Accettai con riluttanza..Mi fece prendere una stradina di campagna e mi disse di fermarmi in una piazzola tra gli alberi. Non mi sentivo per niente tranquillo. Lei si tolse il vestito e gli slip restando completamente nuda. Aveva un fisico da paura.... un seno naturale sodo, una terza abbondante. Un culo che sembrava scolpito e il pube depilato. Aveva solo una striscetta di pelo che lo ingentiliva.
Appena la vidi in tutto il suo splendore mi divenne il membro durissimo. Mi slacciò la cintura dei pantaloni, E mi disse di toglierli... ma, come detto in precedenza non ero del tutto rilassato. Allora le proposi di fare solo del sesso orale, in modo da non dovermi spogliare.
Mi tirò fuori il membro e me lo pulì con una salvietta umidificata. Mi controllò per bene e mi disse che poteva prendermelo in bocca senza preservativo, che si lasciava venire in bocca ma che avrebbe sputato il seme perchè non ingoiava. Dissi che andava bene così. Si inginocchio sul sedile e incominciò a succhiare l' asta con delicatezza. Muoveva la testa su e giù, ogni tanto mi tirava fuori i testicoli e se li metteva completamente in bocca succhiandoli. Mi stava facendo impazzire. Allungai la mano destra e incominciai ad accarezzarle il culo. Le passavo le dita tra le natiche e le tittillavo il buco del culo, fino spingermi nella vagina. Si stacco per un attimo dal mio membro per dirmi di metterle due dita nel culo. Cosa che io feci più che volentieri. Non trovai nessun tipo di resistenza, e lei mosse il culo per farmi capire di penetrarla con le dita in modo più deciso. Dopo alcuni minuti incominciai a sentire una lama di fuoco che voleva sgorgare dalla mia prostata. La sua mano era infilata nei pantaloni e mi stava accarezzando il perineo, ossia tra i testicoli e l' ano. Era un massaggio fatto con due dita in modo pressorio e circolare che unito alla bocca che mi succhiava, mi stava facendo provare delle sensazioni mai provate. Le esplosi in bocca, ad ogni contrazione della mia uretra lei premeva con le dita sul perineo. Stavo impazzendo dal piacere. Ad un certo punto mi prese il polso della mano che le stava sditalinando il buco del culo e me lo spinse forte contro il suo culo. Pareva voler fare entrare tutta la mano. Capii che stava venendo dalle contrazioni del suo ano contro le mie dita. Quando mi tolse le dita dal suo culo, mi pulì con un salvietta umidificata e con un altra il membro. Mi disse che anche a lei ogni tanto cercava di ricavare piacere con qualche cliente che le piaceva. Restai lusingato dalle sue parole. Chissà se erano vere?...
Scesi dal auto per svuotare la vescica e mentre stavo scrollando il mio fratellino per ritirarlo, quasi mi prese un colpo. Dietro ai cespugli vidi nella luce dell' imbrunire tre o quattro teste che facevano capolino. Sentii come se un cubetto di ghiaccio, dalla nuca mi scorresse fino all' osso sacro. Risalii in macchina velocemente, dicendo alla mia compagna provvisoria che dietro agli alberi c'era gente.
Lei ridendo mi disse che erano guardoni e sapendo che quello era un posto dove si intrattenevano le prostitute con i clienti, andavano a spiare per farsi le seghe. Aggiunse che se le avessi gridato dietro sarebbero scappati a gambe levate. Fui intimamente contento di non essermi spogliato completamente... Salutai la ragazza, dicendole che mi sarebbe piaciuto scopare con lei ma in un letto, e lei mi disse che le avrebbe fatto piacere anche a lei doversi prendere qualche libertà, ma che non poteva . Allontanandomi da quel luogo pensai al motivo perchè mi disse che non poteva... Capii che probabilmente era controllata da qualcuno che non voleva che si spostasse. E altresì, mi ricordai che mi aveva detto che non ingoiava, ma... non l' avevo assolutamente vista sputare. Ripercorsi mentalmente la scena e no, non aveva sputato, per cui aveva ingoiato. Andai a cena e poi subito in Hotel. Intorno alle ventitrè e trenta ricevetti un messaggio da Maria che mi metteva al corrente che aveva la figa di nuovo bagnata e che sarebbe andata in bagno a farsi un ditalino penetrandosi con la bottiglietta dello shampo. Mi augurava la buonanotte e mi disse “ A domani Porco...” risposi “ a domani Troia...”
Trasmisi un po' di rapporti all' azienda e mi misi a letto pensando quanto era stata pesante ma soddisfacente quella giornata...
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