Lui & Lei
La salumiera toscana (Decima parte) Il pranzo della domenica

08.03.2019 |
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"La mia bocca reclama il sapore del corpo di questa donna..."
Domenica. Mi alzo alle 9,30. Ho il membro che mi brucia un' po'. Vado a fare la doccia e mi controllo.Effettivamente è arrossato, devo cercare di farlo riposare un po'. Intanto dopo la doccia mi ungo il glande con una pomata all' aloe che mi ha dato la mia compagna per usarla dopo essermi sbarbato. Se va bene per la faccia, vuol dire che va bene anche per ' uccello... Ed effettivamente dopo pochi minuti mi lenisce il bruciore e non provo più fastidio. Scendo a fare colazione appena in tempo dalla scadeza dell' orario. Avrei voluto mangiare delle uova strapazzate con il bacon, ma la parte salata l'hanno già ritirata, mi accontento di due cornetti mignon all' albicocca , un succo di ananas e un espresso.Vado nella hall , mi accomodo per leggere qualche quotidiano. In questo hotel, alla reception ci lavora un ragazzo sardo di Oristano e quando vede che sono loro ospite, mi fa sempre trovare una copia de L'Unione Sarda . Naturalmente quando vado via , lascio sempre una mancia adeguata. Anche per questo,negli alberghi dove alloggio mi vogliono particolarmente bene...
Naturalmente scherzo... Quando sono in giro, le spese di vitto , alloggio e viaggio, mi sono interamente rimborsate . E trovo giusto che le persone che lavorano per farti stare bene, siano ricompensate adeguatamente.
Sto leggendo la cronaca della provincia di Sassari, quando mi squilla il telefono. E'Clara che mi chiede dove sono a pranzo.
-Non so...andrò in qualche ristorante-
-Se ti và puoi venire a casa mia... Ordino qualcosa in una gastronomia che conosco e preparano delle cose veramente sfiziose-
-Facciamo così, quando chiudi passo a prenderti e andiamo al ristorante, così non devi preparare niente, neanche il tavolo...-
-No dai, andiamo a casa mia. Così mi posso mettere in libertà e poi da me c'è fresco. Ho già un paio di bottiglie di vino bianco in frigorifero. Dimmi di sì e ordino il pranzo.-
- Beh, se la metti così non posso che accettare-
- Bene , passa di qui alle 13,45 e poi andiamo a ritirare il pranzo e andiamo a casa-
-Ci vediamo dopo, e grazie per l' invito a pranzo-
-Ieri sera hai fatto tu, oggi faccio io-
Alle 13,30 esco dall'hotel e vado in centro dove c'e la boutique di Clara. Non trovo parcheggio facilmente...Dopo il quarto giro dell' isolato una macchina se ne va e così riesco ad infilare la mia.
Quando entro nel negozio, lei è impegnata con una turista tedesca che le stà facendo una spesa di tutto rispetto.
Alle 14,10 usciamo e andiamo in gastronomia a ritirare il pranzo e andando verso casa sua mi fermo in una gelateria artigianale e prendo una vaschetta di pistacchio e nocciola.
Arriviamo in una zona residenziale, dove per la maggior parte sono delle villette. La casa di Clara è una bella casa unifamiliare, che ieri sera quando l'ho accompagnata a cambiarsi per uscire a cena, non avevo notato. Ha un bel giardino di fronte all' ingresso ed è completamente circondata dal verde. Il sole delle 14,30 non riesce a passare attraverso i rami degli alberi ad alto fusto.
Aveva ragione, qui c'è una bella frescura. Entriamo e lei mi dice:
-Dai vieni giù in tavernetta, li si stà al frescho...Durante l' estate io vivo praticamente lì sotto.- Scendiamo una rampa di scale ed entriamo in questo ambiente che chiamarlo tavernetta ci vuole coraggio.
Sulla sinistra entrando c'è un banco bar di 2 metri circa con tanto di macchina per il caffè .
Sopra il banco bar c'è una bottigliera lunga tanto quanto il banco stesso,con tutte le bottiglie di liquore possibili e immaginabili. In centro al salone c'è un tavolo in legno massiccio dove ci stanno sedute sulle panche, tranquillamente una cinquantina di persone. Sulla destra dell' ingresso c'è un camino ad angolo con un bocca da un metro e cinquanta. Su quasi tutta la parete destra per almeno dieci metri, intervallati dalla porta dei bagni, ci sono dei divani in pelle scura. Sulla parete opposta c'è una porta dove si accede alla cucina che anche quella è professionale. Dotata di una sei fuochi, cella frigorifera a colonna, freezer a colonna, (dove mi fa mettere il gelato). Lavello e lavastoviglie industriale , Tavoli con affettatrice ,armadi etc,etc e cappa centrale. Praticamente la cucina di un ristorante di medie dimensioni.
In fondo al salone un altra porta reca in una camera da letto dotata di bagno e antibagno.
Sulla mensola del camino , ci sono alcune cornici che contengono delle fotografie. In una c'è lei con una ragazza sui venticinque/trentanni, molto bella .Sembra una modella. Sullo sfondo, la tour Eiffel.
Chiedo a Clara chi è la ragazza e lei mi risponde che è la figlia che ha ventootto anni, e che stà prendendo una specializzazione in medicina a Parigi. Mi dice che ad agosto dovrebbe tornare a casa per un paio di settimane.
Mi chiede di apparecchiare il tavolo , indicandomi dove trovare tovaglia e stoviglie, nel mentre che lei và a mettersi in libertà.
Apparecchio un pezzo di quell' enorme tavolo ed entro in cucina .Apro il frigorifero e prelevo una bottiglia di vino bianco. Cerco un apribottiglia nei cassetti . Mi viene in mente che sicuramente nella zona bar lo trovo. Entro nel retro banco e apro il primo dei cassetti e ne trovo almeno cinque. Nel fondo, c'è un portafotografie plastificato con la copertina gialla di quelli che contengono venti foto. Incuriosito lo prendo e lo sfoglio. Tutte le immagini, sono amatoriali ad alto contenuto erotico. I soggetti femminili sono diversi.Riconosco in alcune di esse Clara, Maria e Monica. Naturalmente ce ne sono anche altre che non conosco. Le fotografie sono state scattate in questo posto, riconosco il tavolone, i divani e il salone stesso.
In uno di questi scatti, ci sono cinque donne sul tavolo tutte accovacciate che stanno facendo pipì dentro a delle caraffè in vetro. Che sono poi quelle che stanno nelo scaffale alle mie spalle.
Mi sa che qui dentro si organizzano delle festiciole niente male.
Rimetto il portafoto dove era, appena in tempo prima che arrivi la padrona di casa.
Lei è vestita solo con una vestaglietta corta che lascia scoperte le sue meravigliose gambe. La visione migliore è quando lei camminando ,i suoi abbondanti seni pare che danzino sotto la stoffa leggera.
Sarà la debolezza, ma il mio membro si stà indurendo...
-Vedo che hai trovato tutto per apparecchiare... Vado un attimo a scaldare il pranzo nel microonde.Tu versa da bere...-
Quando la vedo di spalle, ricordandomi le perfomance della sera precedente,Mi viene una voglia di prenderla , metterla alla pecorina su uno dei divani e incularla.
L' ho detto che probabilmente mi stò ammalando di sesso...Non mi ricordo neanche più che questa mattina, avevo il membro che bruciava.
Ritorna con un vassoio grande, con sopra ogni ben di Dio,e incominciamo a mangiare. Conversando le chiedo, come mai abbia questa tavernetta attrezzata come un ristorante. Mi spiega che circa dieci anni prima,lei e la sorella erano proprietarie di un ristorante che era ubicato in locali di proprietà del cognato. Quando la sorella ,si era poi separata dal marito, lui aveva disdetto il contratto d' affitto, cambiando destinazione d'uso . E loro si erano trovate a dover liberare i locali dalle attrezzature.
Non trovando un posto adatto per riaprire il ristorante da altre parti, aveva deciso di ristrutturare a casa sua, quello che prima erano due appartamenti seminterrati e che affittava come casa per le vacanze.
Utilizzava quel posto da dare in affitto a chi doveva organizzare feste e cene.
Chiedo se sono in parecchi che lo chiedono in affitto e mi risponde che durante l' inverno tutti i sabati sera lo affitta ad un gruppo di una cinquantina di persone che organizzano cena e ballo.
-Certo che i due appartamenti ti rendevano di più ad affittarli per i mesi estivi...-
-Non credere, per l'affitto di questo posto così attrezzato, solamente l' associazione che organizza il sabato, mi riconosce 2800 euro al mese per nove mesi. Devo solo garantirle che il posto sia libero. Poi parecchie volte alla domenica e qualche serata durante la settimana lo affitto a gente che ha bisogno di uno spazio abbastanza grande-
-Veramente un bel buissines allora...-
-Non mi posso lamentare...Non lo affitto mai da Giugno a fine agosto, perchè me lo voglio godere io.-
-Sono curioso se ti chiedo che tipo di persone sono quelle a cui affitti tutti sabato sera per permettersi di tirare fuori tutti quei soldi ?-
• Beh, visto che siamo in confidenza, ti dico che è un associazione culturale con dei tesserati, e il loro scopo e lo scambio di coppia. Al posto di frequentare i privè, che poi non sono altro che locali a scopo di lucro. Loro si trovano qui al sabato, invitano chi vogliono e sono tranquilli che non verranno mai le forze dell' ordine a chiedere i documenti, essendo feste private organizzate da privati.Non c'è il rischio che circolino sostanze stupefacenti come nei privè e i soci sono tutte persone in vista della zona tra politici ,liberi professionisti, imprenditori ,commercianti. Non facciamo niente di male...mangiamo, balliamo e scopiamo...-
-Perchè dici facciamo? fai parte anche tu del club scopereccio?-
-Certo, non solo io...A volte anche Maria e Monica...-
-E come fanno a giustificare le uscite con i loro mariti?-
-Alessandro...Quelle due ne sanno una più del diavolo...Quando devono uscire , escono senza problemi. Pensa che trovano la scusa che il sabato sera devono andare a fare le badanti a delle persone anziane, e che devono passare la notte ad assisterle. Se vai in quella camera da letto, e apri l' armadio piccolo,ci trovi gli abiti che usano per cambiarsi qui quando arrivano.-
-Mah... se dicono che fanno le badanti, come giustificano che non guadagnano niente?-
- E chi te lo dice che non guadagnano niente? Tra i soci c'è sempre chi le fà qualche regalino in denaro...d'altronde se lo meritano anche...-
Naturalmente io faccio la parte di chi cade dal pero...Avevo capito quasi tutto vedendo le fotografie nel cassetto del bar... A quanto pare le sorprese non mancano mai...
-Alessandro, vorrà dire che se ti capita durante l' inverno di essere da queste parti il sabato sera, mi chiami e ti invito a partecipare alla cena. Fino a maggio scorso la quota individuale per i maschi era di duecento euro tutto compreso. Cena, dopocena, bevande escluso lo champagne e i distillati di marca. Se pensi che gli uomini non sono mai meno di venti venticinque, i conti sono presto fatti. ogni serata si incassano, dai 4000 ai 5000 euro . E così si riescono a pagare le spese per la cena, l' affitto a me e i regalini per le signore single.-
-Sicuramente... Se mi capita...Anzi, lo farò capitare!Ma mi devi garantire che non si faccia uso di stupefacenti , altrimenti fate come volete, ma io non ci sarò-
-Te l'ho già detto prima che chi viene qui, non vuole avere grane. Per ciò hanno creato questo club. Per noi le uniche droghe sono l'alcool, le sigarette e il sesso...-
- Se è così per me và bene.-
Terminiamo di pranzare e prima di prendere il caffè aiuto Clara a sparecchiare il tavolo e a mettere i piatti nella lavastoviglie, ci prepariamo due coppe di gelato con la macedonia e ci sediamo su un divano a consumarla. Lei si siede di traverso appoggiando la schiena contro i bracioli e mettendo i piedi verso di me che sono seduto normalmente. In quellaposizione posso sbirciarle sotto la vestaglia. I suoi seni fanno fatica a restare dentro la vestaglietta a kimono che rimane chiusa in vita solo dalla cintura. Le passo la coppa fredda del gelato sulle gambe lisce. Ha un brivido e vedo i suoi capezzoli inturgidirsi. Il mio membro diventa immediatamente duro. Mi mette i piedi in grembo e sente il mio turgore. le prendi un piede me lo porto alla bocca e incomincio con mordicchiarle leggermente l'alluce. lei con l' altro piede mi accarezza il cazzo.
Le passo la lingua in mezzo alle dita del piede. La cosa la sta eccitando perchè si mette una mano in mezzo alle cosce e si stà accarezzando la vulva. Con l' altra mano si sta accarezzando il seno.
Devo slacciarmi la cintura e aprire il primo bottone delle bermuda, altrimenti la sofferenza della costrizione è troppa. Così facendo la mia cappella fà capolino. Si gira e appoggia la testa sul grembo, e inizia a leccare quella punta che svetta dai pantaloncini. Le accarezzo i seni e le strizzo leggermente i capezzoli. La mia bocca reclama il sapore del corpo di questa donna.Le alzo la testa e la bacio in bocca infilandole una mano in mezzo alle gambe. Sento la sua vagina che è già abbondantemente bagnata. Mi viene voglia di assaporare e annusare i suoi umori e lo dico.
-Fammi leccare la figa....-
Si sdraia di schiena . Tuffo la testa in mezzo alle sue gambe e inizio a leccarla. Le infilo due dita nella vagina e gli massaggio con decisione quello che dovrebbe essere il famoso punto G.
Probabilmente, sono riuscto ad individuarlo, perchè lei incomincia a squirtare abbondantemente contocendosi tutta. quando viene emette un urlo che cerca di smorzare, ma inutilmente.
Quando si rilassa, mi sfila le bermuda e i boxer si inginocchia sopra di me e si infila il membro in vagina. Mi cavalca e mi fa esplodere dentro di lei. Quando il mio membro diventa molle ed esce dalla vagina, si mette una mano in mezzo alle gambe ,sgocciola lo sperma che ha dentro di lei. Mi fa vedere che l'ha raccolta nel palmo. Se la porta alla bocca e la beve.
Mi prende per mano e mi accompagna nella camera da letto , ci sdraiamo abbracciati e ci addormentiamo profondamente.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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