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Lui & Lei

La salumiera toscana (quattordicesima parte) Il nuovo inizio


di oralsex
08.03.2019    |    203    |    0 6.0
"Io, da vero buongustaio lecco e ingoio tutto quel ben di Dio prodotto dalla sua vagina..."
Lunedì 6 Settembre...Si ricomincia con il nuovo incarico. Questo mese di ferie mi è servito a ricaricare le batterie e a predispormi mentalmente per affrontare la mia nuova mansione. Adesso devo andare presso la sede del azienda per prendere ufficialmente possesso del mio ufficio ,ritirare la macchina aziendale e fare un programma con la mia segretaria per stabilire le ispezioni che dovrò fare presso i vari punti vendita.

Arrivo al aeroporto di Bologna alle 9.30 e trovo Stefania ad attendermi. Saluti e baci di rito e ci avviamo verso la destinazione.

- Bentornato Alessandro… E’ pronto per la nuova avventura? Qualsiasi cosa abbia bisogno le basta chiamarmi e io provvederò.-

La vedo guidare sicura in mezzo al traffico e devo ammettere che è veramente una bella donna . Risulta strano che un pezzo di figliola così , prima delle vacanze, quando mi ha riaccompagnato in albergo dopo la serata ad Anzola, mi abbia detto che è da parecchio che non “batte chiodo”. E’ anche pur vero che mi abbia anche detto che in fatto di uomini non si accontenta facilmente. Comunque sia, beato chi se la scoperà prima o poi…

Arriviamo a destinazione e nel parcheggio del azienda fa bella mostra di sé un bel suv Audi Q7 color canna di fucile con gli interni in pelle chiara. Gran bella macchina… Stefania mi dice:

- Dottore, guardi che la macchina che stà guardando è quella che userà lei per spostarsi in giro per l’ Italia...-

Azz… Mi ero dimenticato che tra i benefit che mi spettano c’è l’ uso di questo mostro.

- Tenga le chiavi e si faccia un giro per prendere confidenza. Io la aspetto su in ufficio-

Mi siedo a bordo del mostro a quattro ruote ed esco dal parcheggio. E’ una macchina leggerissima da guidare nonostante le dimensioni, ed ha una visuale da urlo. La mia BMW 530 in confronto a questa Q7 è una formica.

Dopo un giro per la cittadina, rientro in sede accompagnato dal navigatore satellitare di ultima generazione, che ti avverte in tempo reale del traffico e degli eventuali autovelox nei paraggi. Guardo i sedili e non posso fare a meno di pensare che sicuramente su quelle poltrone di pelle deve essere estremamente bello e comodo fare del sano sesso “on the road”. Ecco la malattia del satiro che fa capolino…

Ho passato un mese circa con la mia compagna nella nostra casa al mare, e nonostante avessimo sempre degli ospiti, riuscivamo a ritagliarci degli spazi per fare l’ amore. E vi assicuro che lo abbiamo fatto...Molto spesso.

Nonostante tutto , sono di nuovo attirato dalle gonnelle che mi circondano.

Già questa mattina sul volo Alghero-Bologna, c’erano delle topoline niente male. In particolare una che era seduta nella stessa fila dove ero seduto io. Ci separava solo il corridoio centrale. Una moretta ricciolina di circa quarant’anni. La classica fighetta che sa di essere piacente e se la tira da pazzi. Indossava un vestitino giallo a mezza coscia che le valorizzava la abbronzatura presa in qualche spiaggia sarda. Stava leggendo una rivista femminile che in copertina riportava a caratteri cubitali l’articolo principale : “Sesso anale i pro e i contro.” La signora sembrava molto interessata all’ argomento, tant’è che nella mia mente ammalata di sesso, mi ponevo il problema se questa figa aveva già assaporato un tubo di carne che le esplorava il retto.

Era accompagnata da una ragazzina adolescente di circa quattordici,quindici anni, che era interessata quanto lei a quell’argomento della rivista. Lo si poteva dedurre dal fatto che nonostante la pulzella sembrava interessata a leggere un altro giornale, si vedeva chiaramente che buttava spesso, troppo spesso, l’ occhio sull’ articolo che leggeva quella che probabilmente era la madre. Anche la piccola era interessata alla rettoscopia…

Arrivati al Guglielmo Marconi di Bologna, in attesa di sbarcare, nella ressa che solitamente si crea nel corridoio centrale, la signora si piazza con le sue natiche appoggiate alle mie cosce. Cosa che a me e al mio fratello più piccolo non è dispiaciuta per nulla…

Rientro in azienda dopo aver provato il nuovo giocattolo che mi è stato assegnato e salgo in ufficio, dove trovo Claudia la vecchia segretaria e Stefania. Sono sedute una accanto all’altra. Probabilmente si stanno passando le consegne.

Appena mi vede, Claudia si alza e viene a salutarmi calorosamente

- Bentornato Ispettore!!! Pronto per la nuova avventura?-

- Si signora Claudia, sono pronto...E lei è pronta ad una vita fatta di crociere e giri per il mondo?-

- Un po' mi spiace lasciarla, ma sicuramente Stefania saprà sostituirmi egregiamente. A proposito… Tutti Quelli che in questa azienda vengono promossi a ruoli dirigenziali devono offrire o un pranzo o una cena ai direttori di filiale della zona di Bologna e dintorni-

-Certamente...Avevo già in mente una cosa del genere… Per cui. Stefania la prego di organizzare tutto lei, dagli inviti, alla scelta della data e del ristorante . -

-Si dottor Alessandro , stia tranquillo penso a tutto io… -

Guardo l’ orologio e mi accorgo che sono le 13.15. Quasi quasi ,vado a mangiare un panino da Emma.

Mi avvio a piedi verso il bar della mia amica. Quando arrivo la trovo dietro al bancone che stà facendo dei caffè. Appena mi vede , viene a gettarmi le braccia al collo. Mi bacia appassionatamente e mi dice che le è costato tantissimo non avermi sentito per un mese.

Mi dice che se ho la pazienza e il tempo di aspettare dieci minuti, si sarebbe potuta sedere a mangiare insieme . Ovvio che la aspetto più che volentieri…

Dopo alcuni minuti si presenta con due bei filoncini imbottiti con del culatello.

Appena ci accomodiamo, mi dice

-Ale, sai che mi hanno chiamato a fare il colloquio per l’ assunzione nella vostra azienda? -

Sono contento… Fatti valere, sono sicuro che ce la puoi fare. Ma come farai con il bar ? -

-Se dovessi essere assunta lo darei in gestione ad una coppia che ha gia mostrato interesse a prenderlo . -

-Allora in bocca al lupo… -

- Crepi… Cosa fai questa sera? Sei ancora interessato a farmi sentire la tua lingua sulla mia patata? -

- Beh… Messa in questo modo, non posso certo rifiutare l’ invito… -

-Non posso arrivare da te prima delle 22,30 , hai la pazienza di aspettarmi? -

- Certo che ti aspetto...Prenoto due posti per cena… -

Dopo aver preso il caffè mi riavvio verso l’ ufficio. Appena arrivo, Claudia mi dice che nei prossimi giorni dovrei assistere ai colloqui per la selezione delle nuove impiegate in quanto il direttore del personale è in ferie e l’ unico dirigente superiore in sede al momento sono io.

Ecco, proprio la cosa che non vorrei fare… Adesso come farò a valutare Emma senza incorrere nel conflitto di interessi?

Ne parlo con Stefania che conosce la mia frequentazione con la sua amica.

La soluzione la trova subito… Il giorno che si dovrà valutare Emma si chiederà il favore a Ettore di fare il colloquio al posto mio.

Mi sembra una ottima idea e chiamo Ettore per chiederle il favore. Cosa che accetta subito e mi dice che sarà totalmente imparziale.

Alle 18,00 esco dall’ azienda, vado nel parcheggio a prendere il Suv e mi avvio in Hotel. Appena arrivo chiedo se è possibile prenotare un tavolo nel ristorante per le 22,30/23,00 . Mi viene confermato che è possibile e che hanno una cena organizzata che si protrarrà fino a tardi, per cui non ci sono problemi di sorta.

Alle 22,30 arriva Emma. Indossa un vestitino che valorizza le sue forme. Naturalmente senza reggiseno, in modo che io possa bearmi dei suoi chiodi che spingono sotto la stoffa del suo vestito. Vedendola così in tiro la scoperei seduta stante, ma devo aspettare dopo cena in camera da me. Dopo cena saliamo in camera da me e diamo inizio ai giochi che data la sua presunta astinenza si fanno sempre più hot. Mi chiede di leccarla dappertutto e le piace talmente tanto che mi squirta in bocca tre volte. Io, da vero buongustaio

lecco e ingoio tutto quel ben di Dio prodotto dalla sua vagina. La prendo e la giro assumendo la posizione a cucchiaio. Le punto il membro sul buchino del culetto e la penetro con un colpo solo. Sono talmente eccitato che non resisto a lungo. Aspetto solo il suo orgasmo e le scarico nei visceri una tale quantità di sperma che deve andare in bagno a svuotare l’ intestino. Quando ritorna mi fa mettere la sveglia alle 4,30 e ci addormentiamo abbracciati.
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