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trio

ma il presente forse è meglio


di robydany54
15.03.2013    |    9.663    |    3 9.0
"Senza perdere tempo l’uomo aveva inviato una mail a Roberta..."
Tornando alle mie escursioni su internet mi trovavo sempre più spesso a cercare siti che trattassero i giochi di coppia dai toys allo scambio vero e proprio. Ero attratto in particolar modo dai racconti erotici messi on line dagli stessi protagonisti. Storie vere di vita ; esperienze di coppie ricche di particolari e cariche di erotismo. Immaginavo a distanza di tempo, Roberta di nuovo alle prese con due cazzi. Sottoporla di nuovo all’esperienza trasgressiva con molta più maturità. Dopo anni alla soglia dei cinquanta, ormai donna matura, forse si sarebbe stranita di assecondare due cazzi contemporaneamente. Conoscendola e lodando la sua grossa carica erotica, non avevo dubbi sulla sua disponibilità e curiosità di fronte all’evento. Un pomeriggio uggioso , ricevetti un messaggio sulla mail indirizzato a mia moglie. Una sua amica aveva parlato di lei ad un suo conoscente, inviandogli delle foto. Il tizio infatuato della sconosciuta, aveva chiesto insistentemente la mail per poterla contattare, anche se conscio della non disponibilità della donna in quanto coniugata .Dopo lunga insistenza l’amica aveva ceduto inviandogli la fatidica mail. Senza perdere tempo l’uomo aveva inviato una mail a Roberta. Abituato a farmi i fatti miei, non l’avevo aperta , al contrario avevo avvisato la diretta interessata invitandola a leggere di cosa si trattasse. Roberta si sedette al pc ed iniziò a leggerla, notai nel suo sguardo e nei suoi movimenti un grosso disagio seguito da un evidente rossore in viso; vedendola fortemente in imbarazzo, le chiesi di cosa si trattava e chi fosse a scriverle. In modo evasivo mi disse si trattava di un collega di lavoro che la contattava per problemi inerenti ad un trasferimento. Credibilissimo dato la situazione generale che impera nel paese.
La cosa finì lì spensi il pc e ce ne andammo a fare un giro per la città. L’indomani mattina, mentre giravamo per uno dei soliti mercati domenicali, Roberta mi confessò il contenuto della mail del giorno prima; non si trattava di un collega di lavoro ma di un tizio che tramite un amica comune la voleva conoscere. Nel parlarne, notai il suo sguardo prendere luce, era gratificata dalle lusinghe dello sconosciuto, però (purtroppo c’è sempre un però) aveva timore ad alimentare il colloquio con il tizio. Le consiglia spassionatamente di continuare la discussione per vedere dove andasse a parare e di usare per le discussioni il social network che usava per comunicare con le sue amiche all’estero o fuori città. L’idea che mia moglie flirtava con una persona mai vista prima a mia insaputa, mi allettava non poco, facendomi fare voli pindarici sullo svolgersi della conversazione .
Arrivati a casa dopo pranzo, lei si mise nel suo studio ed iniziò l’animata discussione con lo sconosciuto. Stanco della mattinata, me ne andai a riposare.
Lei rimase incollata al pc fino alle 17 . Stanchi di stare in casa ce ne uscimmo per un giretto in moto. Ci fermammo nei pressi di Villa Glori un parco molto grazioso e non affollato dei Parioli. Seduti alla panchina, lei mi fece il resoconto della discussione avuta con lo sconosciuto. Eccitatissima come una scolaretta, ammise apertamente che il tizio le aveva fatto delle avances . Molto divertito da tanta sincerità , le chiesi il tipo di avances che le avesse fatto. Lei vergognandosi mi disse che le aveva chiesto di spogliarsi per lui ed accarezzarsi le parti intime mentre lui faceva lo stesso. Aveva così iniziato a titillarsi la clitoride immaginando vicino a se lo sconosciuto con il cazzo in mano , completamente scappellato, Più ci pensava e più velocemente agitava la mano fino ad introdursi dentro la fregna il mouse, facendolo completamente sparire dentro di se. Dall’altra parte il ragazzo si masturbava fino a sborrare sulla tastiera. Questo si erano detti , ci sarebbe voluta una web cam , però forse l’incantesimo si sarebbe rotto, inibendo la relazione. Dato che il tizio era di Roma, proposi a Roberta di invitarlo a cena da noi , fosse solo per conoscerlo. Nessuno ci obbligava a fare niente, per il momento su trattava solo di un invito a cena come se ne fanno tanti. Il mio sogno trasgressivo di scopare mia moglie con un estraneo, si stava materializzando. La sera stessa nel letto si comportò da vera tigre; oltre a prendere iniziative, si abbandonava in modo lascivo materializzando attivamente il personaggio nel nostro letto. Succhiandomi il cazzo,lo desiderava dentro la sua fica mentre gli affondava tutto il cazzo dentro. Ansimava imprecandoci di sborrarle dentro . Di fronte ad un simile atteggiamento, arricchito da un frasario molto esplicito da troia (fortemente intrigante) , ci misi un battibaleno ad approfittare del suo buco del culo , completamente dilatato dagli spasmi di piacere. Entrai senza fatica fino in fondo inondandole le viscere di sborra. L’indomani Roberta contattò il suo amico invitandolo a cena. Eravamo entrambi emozionati come due scolaretti; l’idea che uno sconosciuto venisse in casa nostra per unirsi a noi nel nostro letto ci rendeva molto irrequieti. Finalmente arrivò l’ora fatidica; aprimmo la porta ed accogliemmo lo sconosciuto come un vecchio amico; guardavo sottecchi l’uomo che di lì a poco avrebbe approfittato delle grazie di mia moglie; in parole povere se la sarebbe scopata o meglio l’avrebbe sottoposta ad ogni suo desiderio sessuale, con il beneplacito dei presenti. Avrei incoraggiato uno sconosciuto ad amoreggiare con mia moglie; Cenammo serenamente, non facendo assolutamente nessuna allusione a quello che avremmo fatto dopo nell’intimità della camera da letto. Finita la cena, spazzolati i mignon che aveva portato il tizio, Roberta si alzò, mostrando tutta la sua classe, aiutata da un bel completino blu giacca e gonna con tanto di calze autoreggenti e camicetta bianca leggermente sbottonata e sotto , rigorosamente senza reggiseno,; del tipo vedo e non vedo. Ci invitò entrambi a seguirla nel salotto per metterci più comodi seduti sul divano. Il gioco era portato avanti dalla femmina noi poveri maschietti indifesi pendevamo dalle sue labbra attenti a non fare nulla che potesse incrinare o deteriorare la splendida atmosfera che si era instaurata. Ci invitò a seguirla nel bagno per una benefica e corroborante doccia prima di abbandonarsi, sia fisicamente che psicologicamente in una nottata all’insegna dell’eros e della trasgressione. Ci fece togliere tutti gli abiti e dopo averci fatti accomodare sul grande piatto doccia , iniziò togliersi i vestiti lasciandoli cadere ai suoi piedi. Tutta nuda piena di voluttà ci raggiunse; aprì il getto dell’acqua e subito dopo impugnò i nostri cazzi per non scivolare. Una veloce rinfrescata e subito di corsa verso la camera da letto. Il nostro ospite più spiazzato di noi , di fronte a tanta disinvoltura ebbe dei seri problemi di erezione. Ci volle la pazienza e la delicatezza di Roberta per farlo rinvigorire. Dopo aver provato con la mano era dovuta ricorrere alla sua calda bocca. Lo aveva preso tra le sue labbra e poco alla volta con sapienti movimenti di lingua lo aveva fatto crescere in se, fino ad arrivare al culmine della sua potenza. Giunto al massimo dell’erezione, aveva continuato ad accarezzarlo con la mano, per non trascurare il mio cazzo , desideroso più che mai delle sue fauci. Aveva continuato per un poco con uno nella mano e l’atro nella bocca ,evitando accuratamente di farci sborrare. La serata era ancora giovane e si doveva dare spazio alla fantasia per assaporare totalmente tutti i piaceri della trasgressione. Roberta volle essere penetrata dall’estraneo sotto i miei occhi. Dopo essersi messa a novanta gradi con le chiappe spalancate mostrando i suoi due buchetti vogliosi, aiutandosi con la mano lo indirizzò a centrare con il suo cazzo la sua fica famelica e trasudante di piacere. La cappella rimase per pochi attimi statica all’ingresso per poi sparire fino in fondo. A pochi centimetri mi godevo lo spettacolo del cazzo che lentamente entrava ed usciva nel corpo di mia moglie, facendola urlare di piacere. Inebetito ed inebriato di fronte a si tanta goduria, fui esortato dalla mia compagna a prendere il posto dello sconosciuto, che arrivato all’epilogo le aveva scaricato tutta la sua sborra nella fica, riempiendola tutta. Scansai l’uomo e subito mi feci breccia tra le cosce della mia bella mogliettina iniziando vigorosamente a scoparla. Mi imprecava di venirle dentro per sentirsi veramente piena di sperma, avendo ancora dentro di se quello del precedente amante. Le sborrai dentro svuotandomi completamente i coglioni. Ci staccammo un poco da lei, che rimase sul letto , facendo fuoriuscire dal suo corpo tutta la sborra presa. Ancora gocciolante a quattro zampe si avvicinò ai nostri cazzi racimolando le poche gocce di sborra rimaste.
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