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Lui & Lei

racconto del 2022


di robydany54
17.06.2022    |    7.842    |    4 9.5
"Riuscii a trattenermi e lei superandosi se li prese a fatica entrambi tra le sue fauci facendoci trasecolare dal piacere..."
Dopo due anni di buio finalmente trascorrevamo un periodo tranquillo e diciamo sereno, ci eravamo da poco ripresi le nostre abitudini , ricominciando ad incontrare amici e socializzare con il prossimo; il nefasto fantasma del covid sembrava oramai superato e debellato. Un pomeriggio come tutti gli altri mentre me ne stavo tranquillamente sdraiato sul letto a bighellonare, udii mia moglie interagire al telefono o meglio partecipare attivamente ad una chat su di un noto social. Tutto il suo fervore era motivato da un incontro credo con una sua vecchia fiamme, che non vedeva o sentiva da anni . Tramite il social lui l’aveva contattata, con due righe regalandole momenti di intensa felicità, che subito mi confidò. Chiusa la chat non passarono neanche tre minuti che le squillò il telefono, era chiaramente lui che bramoso di risentirla si era precipitato a chiamarla, per approfondire il ritrovamento. Alzandosi dal divano si recò nello studio ove iniziò una fitta conversazione con il tizio. La sentivo gioire e ridere nel ricordare i bei tempi andati. Incuriosito dalla frenetica discussione tra i due senza farmi sentire mi avvicinai alla porta dello studio cercando di ascoltare la discussione, sperando di captare qualcosa di divertente e segreto. Mia moglie era stata sempre molto riluttante nel raccontare episodi intimi del suo passato ; seppure da quel poco che le era trapelato si evinceva che ne avesse fatte di cotte e di crude concedendosi senza alcun tabù ai suoi amanti del momento. Da alcune confidenze di amiche in comune ero a conoscenza di episodi alquanto piccanti che la vedevano protagonista di varie prestazioni sessuali . Chiaramente non si trattava di illazioni infatti al momento del nostro incontro la signorina aveva da tempo perso la verginità sia vaginale che anale, per non parlare della sua maestria nel sollazzare il cazzo con mani seni e bocca . I suoi pompini erano qualcosa di fantastico ricordo con piacere la prima volta che inghiottì il mio cazzo eravamo al parcheggio dello stadio dentro la mia 500 blu , rimasi stupito dalla sua bravura e dalla sua bramosia nell’inghiottire la sborra senza alcuna esitazione. Ne parlai con i miei amici i quali rimasero colpiti. Tra di loro ne scelsi uno a caso per proporlo alla mia ragazza affinché lo deliziasse con la sua maestria. Lei senza fiatare suo malgrado, contenta di farmi piacere accettò senza indugio. Ricordo ancora la faccia del mio caro amico quando gli proposi il fatto. Ci recammo tutti e tre dentro la macchina in un posto isolato e dopo essere scesi ci adagiammo nel prato; dopo averla fatta completamente denudare per eccitarci la esortai a prendere con la mano i nostri turgidi e vogliosi cazzi, bramosi di attenzioni; iniziò immediatamente la sua performance abbassandoci completamente i pantaloni e le mutande lasciandoci con il cazzo libero da qualsiasi costrizione. Fatto ciò, inizio lo spettacolo e carezzandoli amorevolmente si prodigò in una colossale sega
; contemporaneamente , si avvicinava ai nostri volti per baciarci intensamente ; d’un tratto fermate le mani chinò il capo in prossimità del cazzo del mio amico e senza esitare spalancando la bocca, lo accolse amorevolmente, aspirandolo con fervore. Osservando i due mi accorsi che la faccenda invece di darmi fastidio mi eccitava in particolar modo al punto di farmelo venire ancora più duro . Lei non affatto sorpresa , con decisione iniziò a dedicarsi al mio cazzo regalandomi con la lingua un concentrico movimento attorno alla cappella , rasentando di ottenere una furiosa e copiosa sborrata in gola. Riuscii a trattenermi e lei superandosi se li prese a fatica entrambi tra le sue fauci facendoci trasecolare dal piacere. Vederla con due cazzi in bocca ,alterò notevolmente la mia voluttà , al punto che preso dalla foga dopo averla messa alla pecorina offrii al mio amico di essere il primo a penetrarla. Accostandosi alle chiappe della mia fidanzata, con il cazzo eretto appoggiò la cappella tra le sue labbra vaginali e con un piccolo colpo senza fatica , fu interamente dentro di lei.
Osservavo compiaciuto i due che se la stavano spassando sotto i miei occhi incuranti della mia presenza intenti solo a scopare come ricci. Lei presa dalla foga urlava e si dimenava imprecandomi di scoparla anch’io. Non me lo feci dire due volte e dopo aver scostato l’amico con un balzo entrai in lei facendole assaggiare un secondo cazzo a poca distanza di tempo; coronai il suo sogno recondito di essere posseduta contemporaneamente da due maschi diversi prendendo due cazzi diversi nella sua famelica fica. Con il passare del tempo entrambi avevamo diciamo dimenticato questi slanci giovanili. Ora forse era arrivato il momento di uscire dai ranghi ed allargare le nostre vedute aprendo le porte a qualcosa di trasgressivo ed eccitante. Nei giorni che seguirono mi prefissi di convincerla nel ricreare una situazione analoga a quella che ci era capitata da ragazzi. Decisi che il modo migliore fosse durante un momento di intimità ; dopo averla completamente denudata iniziai dolcemente a carezzarle i turgidi capezzoli facendoli divenire sempre più irti e duri . In forte stato di eccitazione mi prese il capo e lo portò lentamente tra le sue cosce , desiderosa più che mai di essere stimolata oralmente, allargando oltremodo le cosce offrì alla mia lingua la sua vogliosa vagina smaniosa di essere stimolata e vezzeggiata. Al contatto fui subito eccitato dal suo soave ed acre odore e senza replicare iniziai a roteare la lingua in modo esagerato puntando attorno alla sua clitoride irrigiditasi dal sollazzo. Iniziò palpandosi violentemente le tette a dimenarsi ed imprecare ad alta voce accrescendo in me sempre più il desiderio di farla sborrare . Raggiunse l’orgasmo toccando il cielo con un dito e subito mi volle dentro di se ; fui risucchiato in lei come un fiocco di lana da un aspirapolvere, questa fu la sensazione che provai. Profondamente accomodato nella sua confortevole vagina grondante di piacere e di umori con lievi ma decisi movimenti iniziai a scoparla provocandole un ulteriore ed intenso diletto. Proprio in quel preciso momento decisi di stimolare ulteriormente i suoi sensi parlandole esplicitamente di un eventuale performance in tre, con lei padrona della scena alle prese con due cazzi ; a quelle parole la sentii irrigidirsi ma nello stesso tempo bagnarsi ancora di più: era il linguaggio del corpo che scevro da qualsiasi inibizione si manifestava spontaneo ed irruento ; non riuscii a trattenermi oltremodo ed in poco tempo le scaricai una copiosa quantità di sperma, riempiendola tutta. Alzatoci dal letto ci recammo entrambe al bagno ed assieme ci rinfrescammo sotto la doccia , palpandoci amorevolmente. Sorprendendomi riprese timidamente il discorso di poco prima , chiedendomi se fossi veramente attratto da una performance in tre dividerla con un altro maschio desideroso e bramoso delle sue grazie. Soddisfatto da tale argomentazione confermai il mio assoluto desiderio di ripetere dopo lungo tempo una esperienza sessuale a tre, coinvolgendo nel nostro esclusivo menage un emerito sconosciuto. Lei arrossendo con gli occhi bassi , mi confidò il suo arcano desiderio di concedersi ad un altro uomo e soddisfare entrambi con le sue grazie .Insomma farsi scopare contemporaneamente da due maschi ed accogliere dentro di se due bei cazzi. A tale proposito aggiunse che se ero d’accordo le sarebbe piaciuto invitare a cena da noi il suo amico d’infanzia del quale si era invaghita da ragazza. Mi venne spontaneo appurare cosa ci fosse stato a suo tempo tra loro due ; lei sdrammatizzando asserì che si era trattato di una relazione giovanile , insomma si erano scambiati qualche bacio e si erano toccati a vicenda. Non erano andati oltre anche se qualche tentativo di penetrazione lo avevano provato sempre con scarso successo. Ora finalmente era giunto il momento per entrambi di togliersi l’ancestrale desiderio di farsi una bella scopata. Decidemmo di comune accordo, complici l’uno dell’altro , di procedere con una precisa strategia, godendosi a piccoli sorsi quello che sarebbe capitato, senza forzare la mano. Il primo approccio dopo tanti anni lo avrebbero vissuto da soli , incontrandosi in un locale pubblico e poi decidere sul da farsi. Nei giorni che seguirono attendemmo trepidanti la chiamata dell’uomo , la quale non mancò a venire. Dopo varie conversazione i due decisero di vedersi per fare due chiacchiere dal vivo . Mia moglie Roberta eccitatissima dalla nuova esperienza che la stava coinvolgendo , mi riferì tutta la conversazione ed il loro intento di incontrarsi. Vederla così euforica mi riempì di gioia. Reazione strana se ci pensiamo bene ero consapevole che mia moglie si sarebbe fatta scopare da un estraneo e non provavo alcun sentimento di gelosia al contrario ero gratificato dalla sua esultanza. L’appuntamento era per l’indomani , quindi aveva tutto il tempo per prepararsi sia fisicamente che psicologicamente. L’indomani mattina giorno fatidico iniziò a prepararsi ; dopo una bella doccia ed essersi in profumata mi chiese consiglio su alcuni particolari fisici, tipo se depilarsi le ascelle dato che da sempre aveva mantenuto la sua folta peluria che come dicevo io simulava una piccola fica. Scartò l’idea e dopo un accurata pedicure con tanto di smalto rosso sulle unghie, si apprestò ad indossare una lingerie da sballo , infine ciliegina sulla torta passò all’abbigliamento vero e proprio, optando per un tailleur elegante blu ed una camicetta bianca aderente che evidenziava il suo seno prosperoso ed inevitabilmente scarpe scure con tacco alto, Era veramente uno schianto , in cuor mio , invidiavo il tizio che di lì a poco l’avrebbe denudata e stretta tra le sue braccia, approfittando del suo splendido corpo. Uscendo dopo avermi baciato appassionatamente , si diresse verso il luogo dell’appuntamento. Rimasto solo in casa iniziai a rimuginare quello che sarebbe accaduto tra i due , conscio che di lì a poco lo avrei saputo dalla bocca di Roberta. Verso l’ora di cena mi chiamò al telefono per comunicarmi che avrebbe tardato e di cenare da solo , sarebbe rincasata verso la mezzanotte. Decisi di andare nella pizzeria vicino casa per gustarmi una bella pizza. Tornato a casa, il tempo non passava mai, il mio pensiero fisso era rivolto ai due amanti . Poco prima della mezzanotte udii aprire l’uscio , finalmente la snervante attesa era terminata; la vidi più bella del sole con un volto sereno e compiaciuto, finalmente dopo tanti anni aveva esaudito il suo desiderio. Desideroso e bramoso di sapere tutto della serata ,nei minimi particolari, la strinsi a me e dopo averla completamente denudata in forte stato di eccitamento iniziai a chiederle il resoconto degli avvenimenti. Subito lei me lo prese in mano iniziando dolcemente a masturbarmi e mentre mi toccava procedeva a raccontarmi l’accaduto non tralasciando alcun particolare; dopo essersi incontrati e baciati appassionatamente lui l’aveva portata a casa sua. Varcato l’uscio senza perdere tempo lui aveva continuato a baciarla intensamente e tempestivamente a denudarla scoprendo un poco alla volta il suo corpo teso e desideroso di attenzioni. Una volta denudata pure lui si era spogliato mostrandole il suo enorme cazzo in tiro pronto per essere sollazzato . amorevolmente lo aveva preso in mano facendolo irrigidire ulteriormente; a quel punto lui afferrandola per il capo l’aveva invitata a succhiarglielo. Spalancando le fauci dopo averlo leccato tutto soffermandosi con dovizia sui gonfi coglioni , infine lo aveva ingurgitato accogliendolo integralmente nella sua cavità orale, insistendo con la lingua sulla punta della cappella. Si era moderata per evitare che lui al culmine dell’eccitazione non potendosi trattenere le avesse sborrato in bocca . Lui per non essere da meno si era fiondato tra le sue cosce aspirando e deglutendo tutte le intime e copiose fragranze lattiginose . Finiti i vari preliminari dopo averla messa alla pecorina aggrappandosi alle sue tette l’aveva completamente penetrata e con movimenti decisi aveva dato inizio alle danze. Lei in estasi ridondante di voluttà, udiva il rumore dello sciacquettio e l’ansimare del suo amante , che stancabile continuava a pomparle dentro. Giunto quasi all’apice del piacere l’uomo non contento estrasse il cazzo dalla fica e senza esitare poggiò la turgida cappella nel suo orifizio anale , profanandolo senza fatica e giungendo nel profondo delle sue viscere. Continuò per un poco ad incularla poi con uno scatto felino si scaricò le palle nella sua bocca facendole deglutire una copiosa quantità di sborra.























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