trio
Un massaggio in vacanza II
di DoraeMarito
21.07.2023 |
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"Gino avvicinò le sue labbra al volto di mia Moglie; di fronte a quell’immagine venni mentalmente travolto, in una frazione di secondo, da infiniti “ma che..."
Dora, rilassando completamente il suo corpo, lasciò che il mio uccello, non più duro, uscisse dalla sua bocca; mi guardò con un sorriso sornione e gli occhi aperti a stento “Prendo qualcosa per pulirti” le dissi, allontanandomi da Lei che intanto si abbandonava chiudendo gli occhi con le mani dietro la sua testa. “Ma ti prego…” intervenne sommessamente Gino “… questo è compito mio!”. Togliendosi la maglia si avvicinò al petto di Dora che continuava a rimanere assolutamente inerte con un’espressione tra il beato e lo sfinito. “prego allora” dissi, mentre mi asciugavo il cazzo con un asciugamani massaggiandomi. Gino avvicinò le sue labbra al volto di mia Moglie; di fronte a quell’immagine venni mentalmente travolto, in una frazione di secondo, da infiniti “ma che cazzo sta’ facendo???”. Lui cominciò a baciare Dora sulla guancia…carezzando le labbra di Lei ora con le sue, ora con la lingua. Lei, deliziata dalla morbidezza di quelle attenzioni, riceveva la sua lingua in bocca con le mani dietro la testa, in posizione di estremo relax, lasciando che lui leccasse ogni centimetro della sua pelle dalla faccia alle tette.
Guardavo quella scena e mi rendevo conto di quanto potesse essere eccitante per Lei sentirsi ripulire, a quel modo ed in quel momento, dalla lingua di uno sconosciuto della sborra con la quale l’avevo imbrattata; sentiva il mio sapore sulla bocca di un altro; Gino leccava avidamente tenendo le tette di Dora, slinguazzandole la carne delle mammelle, succhiando i sui capezzoli, mordicchiandoli.
Con una mano, ora, le carezzava il ventre con movimenti ampi e lenti fino ad arrivare al pube, premendovi piano sopra; la sua bocca si spostò nuovamente alle labbra di Dora che si dischiusero ancora alla lingua di quel giocattolo non appena questi le poggiò la mano aperta sulla fica, tenendola e massaggiandola lentamente. Con il dito medio saggiò il culo di Dora morbido e fradicio di umori; a quel contatto Lei tirò su le gambe offendo il suo ano a quel gioco. Iniziai a toccarmi senza quasi rendermene conto. Vedevo le dita entrare ed uscire lentamente dal culo di mia Moglie, ascoltando gli ansimanti sospiri di entrambi. “Voltati” sussurrò Gino senza smettere di ravanarle tra le cosce. Dora si inginocchiò sul lettino poggiandovi sopra i gomiti; offrì così le sue chiappe alla lingua del massaggiatore felice di assaggiare ancora il suo culo, mentre le accarezzava fica.
Mi spostai di fronte la faccia di Dora offrendole il mio cazzo tonico ma che aveva bisogno della sua bocca per diventare duro. Si lasciò infilare il cazzo in bocca mentre Gino affondava, con un movimento lento e incessante, due dita tra le sue sontuose chiappe.
Il torpore che l’aveva avvolta si stava trasformando ora nel richiamo di quell’eccitazione appena sopita dalla stanchezza dell’intenso orgasmo; agevolando il lavoro di Gino, prese a muovere il bacino avanti ed indietro, dando un nuovo ritmo alle dita che le si ficcavano nel culo. Voleva essere presa; incorporata da dietro. “Ovviamente il padrone sono io” pensai con un sorriso; “Questa è tutta roba mia” le dissi sollevandole dolcemente il volto dal mento e guardandola negli occhi. “Prenditelo allora” mi disse; a quelle parole il bravo massaggiatore svuotò dolcemente il culo di Dora che, una volta libera, scese dal lettino, vi appoggiò le braccia e mi offrì la sua meravigliosa pecorina; in mezzo ai glutei era tutta lucida; poggiai la mia cappella sull’ano allargando piano le sue chiappe; la infilai in quel buco morbido che non opponeva alcuna resistenza; la penetrai un po’ più a fondo lasciando che la sua carne si abituasse al mio glande che chiedeva spazio; Lei iniziò a spingere verso me, poco alla volta, fino a farne entrare un altro pezzo, intensificando sempre più il suo ritmo. Afferrandole le chiappe le aprii appena appena per scivolare meglio dentro di lei che continuava a spingere con sempre maggiore intensità. Mentre mi godevo quell’inculata lenta e sempre più profonda ad ogni colpo, Gino si inginocchiò proprio sotto il ventre di Dora e prese a leccarla in fica, succhiandola e mungendole i capezzoli con le mani; d’un tratto sentii la pressione di qualcosa che entrava nella fica di mia Moglie; mi massaggiavo il cazzo dentro il suo culo ed intanto sentivo le dita di Gino che le si muovevano in vagina; Lei prese a spingere, muovendosi in preda all’incalzante voglia di essere posseduta…ancora di più; adesso le sue le chiappe le tenevo aperte per bene ed assestavo i miei colpi di cazzo in fondo a quel culo che sembrava non aver mai fine. Le riempii il culo di sborra mentre Gino la leccava ed affondava le dita dentro di Lei.
Rallentando continuai ad occhi chiusi a massaggiarmi dentro il culo di mia Moglie; sentii le dita di Gino che lasciavano la fica della mia adorata Signora e quando riaprii gli occhi… la vidi impegnata a succhiare di gusto il cazzo eretto e gonfio di quello sconosciuto, continuando a muovere dolcemente il suo culo pieno di me avanti e indietro, massaggiandomi l’uccello dentro di Lei.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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