trio
Erice p. II
di DoraeMarito
02.10.2023 |
7.908 |
8
"Il ragazzo iniziò a non darle tregua, la trapanava mentre la sua bocca succhiava e mordicchiava avidamente i capezzoli di mia moglie che, lasciandosi guidare..."
Dopo un corposa carezza alle chiappe di mia moglie Gino si lasciò cadere sulla poltrona vicina, mentre Dora, godendosi le ultime lievi contrazioni di piacere, si massaggiava lentamente tra le cosce a pancia in giù, con la mano aperta per sedare il calore delle sue grandi labbra, con la mia lingua in bocca in un bacio da marito adorante.Scorsi il ghigno di Gino; quasi sulla soglia della porta, nella penombra, Hbdah e Walter fissavano quanto stava accadendo e a giudicare da come Walter trastullava il grosso arnese del tunisino, dovevano essere lì non da poco.
Gino si alzò e si diresse sorridendo verso i due guardoni; non sentì cosa gli disse, vidi soltanto che Walter si abbassava i pantaloni per toglierli rimanendo senza mutande. Era glabro e sembrava avesse anche un equipaggiamento serio. Gino fece cenno ai due di seguirlo e, accomodatosi sulla sua poltrona, invito Hbdah a sedere accanto a lui. “Puliscila” ordinò a Walter che guardandomi si inginocchiò accanto a Dora e con la lingua iniziò a raccogliere la sborra del suo capo dalla schiena e dalle chiappe di mia moglie.
Era un lavoro molto sensuale da osservare, il giovanotto aveva anche un bel culo tondo e dire che di bisex credo di avere veramente molto poco.
Dora, distesa, continuava a massaggiarsi tra le cosce, godendo della lingua di Walter che raccoglieva, con la dovizia di un amorevole servo, lo sperma tra le sue chiappe; poco per volta il servitore ricominciò a leccarle la schiena fino ad arrivare al collo; era disteso su di lei ora e si strusciava dolcemente afferrandole i fianchi; Dora assecondava i movimenti del suo servitore, lasciando che la sua asta dura le scivolasse nel solco del culo fino a quando non resistette oltre; sollevando leggermente il bacino, impugnò l’uccello di Walter per condurlo alla sua fica. Walter, inginocchiatosi, la teneva per i fianchi infilando poco per volta il suo cazzo duro nella fica gonfia di mia moglie che rispondeva spingendo verso di lui il suo sedere. Si stava facendo scopare. Ancora.
I colpi di Walter divennero sempre più profondi e veloci; Dora mugolava con sempre maggiore intensità fino ad esplodere in un orgasmo che la fece vibrare a lungo “Sìììì….ancora!!! …Godooo…aaahhhh…”. Fermò Walter con dolcezza e, rivolgendomi uno sguardo di concupiscente complicità, si lasciò andare distesa con il viso proprio sotto lo scroto gonfio di Walter che non esitò un attimo a metterle il cazzo in bocca.
Lei sentiva il suo più intimo sapore, l’aroma del suo orgasmo sulla nerchia dura di quello sconosciuto che fino a un attimo prima l’aveva scopata come una cagna in calore; lo succhiava, menandolo lentamente fino all’elsa con un massaggio sempre più veloce; voleva farlo sborrare.
Dietro mio esplicito cenno, Hbdah si avvicinò a loro, mettendo la testa tra le cosce di mia moglie, iniziando a leccare, lappare, succhiare la sua carne gonfia e bagnata con gentilezza e decisione; a quel contatto Dora, rallentando la sua ingorda pompa a Walter, ora lo assaporava dolcemente, leccando e avviluppando tra le labbra la sua cappella gonfia mentre i suoi capezzoli veniva deliziosamente torturati dalle mani di Hbdah.
Bastarono pochi minuti di quel trattamento orale per farla nuovamente accendere di passione e Hbdah, intuito il bisogno della signora, sostituì la sua lingua con il suo grosso uccello tra le gambe di mia moglie che ad ogni centimetro ricevuto ansimava e mugolava con la bocca piena del cazzo di Walter. “Aaaahhh sììì…è enorme amore…”; glielo aveva infilato tutto…in profondità, muovendosi piano dentro e fuori di lei per abituarla a quelle dimensioni non comuni e facendoglielo assaporare fino in fondo come lui assaporava sul suo uccello duro la fica bollente da aprire ancora e ancora.
Dora, abbandonato il cazzo di Walter, guardava tra le sue cosce il lungo, lento e sensuale andirivieni del cazzo del tunisino dentro di lei; a cosce aperte, afferrò i glutei di Hbdah dettando il suo ritmo; ne voleva ancora. Il ragazzo iniziò a non darle tregua, la trapanava mentre la sua bocca succhiava e mordicchiava avidamente i capezzoli di mia moglie che, lasciandosi guidare dalla mano di Walter, volse la sua testa verso la cappella paonazza di quest’ultimo che si masturbava sempre più velocemente.
Hbdah, poggiate le mani con le braccia distese intensificò il suo ritmo; una tempesta di colpi di cazzo trafiggeva la mia adorata moglie che se li godeva tutti, sentendo rimontare l’ennesimo orgasmo mentre teneva in bocca la cappella di Walter che d’un tratto la estrasse per riversare tutto il suo piacere sul viso di quella splendida Femmina con fiotti che arrivarono fino ai suo seni che intanto ballavano vistosamente sotto i colpi di Hbdah.
“Sìì…goodooo” un vero e proprio urlo liberatorio uscì dalle viscere di Dora che aveva trovato il suo ennesimo orgasmo con uno sconosciuto…un tunisino sconosciuto.. che nel breve volgere, estratto il membro duro dalla sua fica, dopo un paio di colpi di mano, le inondò di sborra il ventre, il petto, le braccia…
Ed eccola lì, piena di sborra e abbandonata ansimante a cosce aperte con gli occhi chiusi, una mano sul ventre e una sul petto spargendo con un lento massaggio lo sperma ricevuto.
I due, rimasti nelle loro posizioni, si massaggiavano, barzotti e con gli occhi fissi sul corpo di quella Femmina che quella sera aveva deciso di essere la loro Troia.
Anche Gino, seduto in disparte, godeva di quella visione; si accarezzava il cazzo tornato duro…
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.