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LE 3:51 DI NOTTE***


di Prime_armi
30.09.2021    |    416    |    5 9.6
"“Ludovica ma che fai?” “ahahah non hai mai visto una figa pisciare?” risponde lei ridendo e guardando Domenico..."
Ho conosciuto Damiano e la moglie per caso ad una festa di paese. Lui è il collega e compaesano di Sergio.
Con Sergio siamo amici dalle medie, siamo rimasti in contatto tutti questi anni e capita spesso in estate di beccarci alla sagra del suo paese natale, poco distante dalla cittá, una di quelle feste con il complessino che suona cover e intrattiene il pubblico nelle piazze.
Mi è sempre stato vicino e adesso che ha bisogno lui di me non posso certo stare a casa.
“Davide, dai vieni in paese, ci beviamo qualcosa per dimenticare e se la vedo almeno mi distraggo e vede che comunque non me la sto poi passando cosi male".
“Ok Sergio, sai che su di me puoi contare … cerca di dimenticarla presto come ha fatto lei con te ok?”
“grazie fratello, ci vediamo alla festa"
E così è stato, sono andato a divertirmi e fare 2 tazze con Sergio, lasciato dalla ragazza per uno che mi pare faccia l'avvocato in cittá.
Erano insieme da 11 anni, troppo piccoli quando si sono incontrati, un matrimonio impossibile a quei tempi … da troppo tempo insieme adesso per perdersi tutto mettendo un anello al dito.
Tante storie son finite così ed eccomi qua, seduto ad una tavolata paesana a mangiare un panino vicino al camion degli hot dog con Sergio, Damiano e sua moglie Ludovica.
Una coppia spigliata e piena di energia, lui sui 50 anni portati bene, lei una bella signora.
La prima cosa che mi ha colpito di lei? Oltre al profumo che la circondava, una sesta di seno stretta nel vestitino rosso attillato portato senza reggiseno … trasparente al punto tale che faceva intravedere nitidamente il capezzolo e una grande aureola. Tutto questo ben di Dio rafforzato da una minigonna a fil di coscia. Mio Dio. Vestita come una ventenne non ha paura di mostrare le curve rocambolesche e le gambe che ancora sono toniche e definite. Una borsetta a tracolla lunga e le scarpe col tacco completano l'outfit da vera milf mediterranea.
Lui è alla moda, abbronzato con la camicia di lino bianca aperta fino al terzo bottone, il petto villoso … con peli bianchi e una catenina con un cornetto d'oro.
Mi hanno subito preso in simpatia, nel frastuono della musica parliamo di tutto e ridiamo sguaiatamente anche in mezzo alla folla, mentre Sergio fa i suoi castelli di tristezza e ogni tanto riceve da me occhiatacce e gomitate per pregarlo di entrare nella festa piuttosto che piangersi addosso.
Nulla da fare, si beve e si ride tutta la sera e ogni tanto si allude a quanto Domenico sia lo schiavetto di casa, a quanto Ludovica porti i pantaloni e detti le regole della famiglia.
Ovvio, tutto detto con tono ironico. Persino battute e frecciatine in ambito sessuale “se non fosse per me tu non ti spicceresti mai a mettermi le mani addosso", dice Ludovica ridendo e guardandolo ancora innamorata, “ma con me sai che ti puoi sempre stupire" … “non dire cosi che poi sai che finisce male” “ahahaah” ... insomma, una coppia libera di scherzare senza taboo mostrando lati segreti davanti agli altri , perché si sa … nello scherzo c'è sempre mezza veritá.
Ad un certo punto mi sono anche imbarazzato perché si son messi a limonare tra loro come se non ci fosse nessuno.
“che c'è piccolo, ti imbarazzi?” dice Ludovica.
“no no è che mi piacete, perché siete diretti e affiatati” dico io sentendomi libero di essere certamente accolto in questa affermazione, “ … e poi vi vedo molto uniti in tutto, siete , per cosi dire, invidiabili"
“beh, Davide, nonostante la differenza di età ci siamo scelti proprio perché ci sentiamo liberi di essere noi stessi in ogni circostanza senza che uno metta paletti o freni all'altro"
“2 cose Domenico, in che senso differenza di etá? E quali paletti?” domande che non faccio di solito, tropppo personali, ma l'alcool mi ha ormai sciolto la lingua.
Ludovica non si fa attendere nella risposta.
“Devi chiedere Davide, chi lo dice che non si chiede l'età a una donna? Io ho 58 anni … e mi sento una puledra che può ancora molto ahahaahahaha" ride e guarda il marito.
Lui la guarda e si baciano a stampo.
“Ludovica è una donna dalle mille risorse” risponde Domenico “con lei stai pur certo che ti diverti in qualsiasi ambito … e quando dico qualsiasi intendo qualsiasi"
“Domenico, non svelare gli altarini che poi mi prendono per una poco di buono … diciamo che mi piace la libertá in certe cose"
Questa frase detta appositamente mi fa salire un brivido di eccitazione che mi fa sentire di avere l'uccello fra le gambe.
Penso tra me e me … “wow con questi potrei vivere una bella esperienza … quelle da dimenticare difficilmente mi sa" e voce alta esclamo:
“siete proprio una bella coppia, non l'avrei mai detto … te li porti benissimo complimenti"
“grazie, grazie … sono piena di energia"
In tutto questo Sergio sempre piú affranto debutta con un
“ragazzi scusate vado a casa, non ho voglia di stare anvora a spasso e sinceramente mi è venuto anche sonno … s'è fatto tardi" …
“ma dai … resta Sergio"
“no s'è fatto tardi” senza contradditorio da due baci a tutti e si dilegua “ci sentiamo domani Davide"
“ok, fratello grazie per la serata"

“cazzo sono le 2.00 e …” esclama Domenico guardando l'orologio “… Non ci siamo proprio accorti che la musica è finita”
“io non posso guidare per tornare a casa in questo stato, se mi ferma la polizia mi sequestra la patente a vita” dico con un po di ansia.
“e vabbé dai, vieni a dormire da noi, possiamo continuare a bere e fare serata , abbiamo ancora un sacco di cose da raccontarti"
“Ok Ludovica mi fa piacere bere ancora con voi ma non so si mi trattengo per dormire"
“lascia fare a noi, abbiamo tutto l'occorrente e lo spazio non manca … siamo abituati agli ospiti" dice Domenico.
“Ok dai, accetto la proposta"
Abitando in una villetta singola non lontano dalla piazza ci dirigiamo a piedi verso casa barcollando e schiamazzando ancora tra risate, frasi maliziose e abbracci.
L’alcool ha chiaramente preso il sopravvento e ne ho la conferma quando strada facendo mi fermo a pisciare vicino al muretto e Ludovica accovacciandosi accanto a me fa lo stesso sollevando la minigonna fino alla vita … mamma che visione … ha le calze nere con il reggicalze pizzato … non credo alla mia vista.
“Ludovica ma che fai?” “ahahah non hai mai visto una figa pisciare?” risponde lei ridendo e guardando Domenico.
“Domenico, non ha mai visto una figa pisciare ahahaa"
“con molta franchezza Ludovica purtroppo, .. e ribadisco purtroppo ... non ho visto la tua figa adesso … ehehee"
“Appena arriviamo a casa magari gliela fai assaggiare!!! Ahahaahah” risponde Domenico ridendo a voce ancora più alta.
“hey non fate promesse che non potete mantenere peró ahahaahah"

Arriviamo a casa dopo qualche minuto, una villetta singola con giardino, distante dalle altre case e circondata da siepi alte che permettono una intimitá discreta.

Domenico apre il portone blindato con qualche difficoltà e ci fa accomodare dentro.
La casa è grande e ben arredata, fa trapelare con chiarezza lagiatezza degli ospiti. Un arredamento moderno e pieno di quadri sulle pareti. Sono perlopiù simboli, semplici e lineari che rimandano a qualcosa che li per li non capisco.
Incuriosito mi avvicino ad uno di questi mentre Domenico va all'angolo bar per preparare un drink.
“Domenico, bravo, fai gli onori di casa che io mi preparo" …
Ludovica mi passa accanto e sussurra ad un orecchio: “ti piace questo quadro? È un fallo stilizzato che entra in una vagina … l'ho creato io ispirandomi ad un nostro caro amico”.
La cosa mi fa eccitare all'inverosimile e non capisco se è la sua voce suadente o quello che ha detto.

“quindi sei anche una brava artista?”

Domenico non tarda nell'accentare la mia esclamazione “Mia moglie in ambito artistico sa fare tutto perfettamente … vieni qua a prenderti il tuo drink"
Mi avvicino all'angolo bar della sala e prendo un martini liscio con l'oliva appena immersa.

Lo sorseggio insieme a lui girandomi intorno e scorgendo nella casa sempre piú elementi che richiamano la lussuria e la libertá sessuale, pura e cruda arte erotica:
Statue falliche, libri sul sesso dai titoli incredibili.

Sono estasiato e piacevolmente colpito da tutto questo e ho la sensazione di trovarmi a casa, la casa del mio piacere ... quello piú intimo e nascosto.

Passa qualche minuto e si sente una voce venire dalla zona che probabilmente è l'area della casa adibita a zona notte.
“sono pronta ragazzi, venite, portatemi il mio martini”

Domenico, con un cenno di seguirlo, mi conduce attraverso una porta che varcata fa accedere ad un lungo corridoio costeggiato da altre porte (probabilmente camere degli ospiti e bagno di cortesia) 30 passi e arriviamo fino ad una porta socchiusa dalla quale si intravede una luce rossa.

Arriviamo li sullo stipite e a quel punto rimango piantato a terra:
“benvenuto nella stanza dei lavoretti” dice Domenico con l'aria di quello che ti presenta la cosa più preziosa che ha.
Un profumo del fumo di incenso acceso per coprire un odore di sesso e sperma ancora impregnato nei muri rende l'aria offuscata, ma appena la stanza schiarisce vedo immediatamente le pareti piene di foto con Ludovica in atteggiamento esplicito mentre succhia cazzi o li prende in culo, e fea queste, altre con Domenico che prende in bocca un grosso cazzo nero.
Tutto intorno, sui comodini, dildo e vibratori di ogni dimensione, uno strap-on sulla cassettiera.
Appesi ai muri oggetti sessuali di cui non conosco la funzione ma ... la cosa che mi manda in confusione totale è lei.

Lei.

Ludovica con una mascherina di pizzo nera, sdraiata sul letto, nuda dalla coscia in su .. indossa solo le autoreggenti nere pizzate della pisciata precedente (per far memoria) mentre fuma una sigaretta e si accarezza i peli del ciuffo sopra la figa grossa ed in evidenza per le gambe divaricate.

“Domenico dammi il martini e servi l'ospite"

Si avvicina con il calice alla sua Signora e poi torna da me.
Allunga un braccio e lentamente mi sbottona i pantaloni.
Io sono paralizzato dalla visione di Ludovica in quello stato, il seno che mi aveva mandato in tilt quando l'ho conosciuta adesso sta davanti a me ed è più bello e sodo di quel che avevo immaginato.
I capezzoli rosa turgidi hanno una aureola tonda di circa 8 cm e quasi ne riesco a sentire il sapore.
Non mi rendo nemmeno conto che, non solo Davide mi ha abbassato i pantaloni fino alle ginocchia ma che ho un cazzo rifatto e grosso come non mai.
Appena abbassa anche le mutande il mio cazzo spunta fuori con un contraccolpo e rimane dritto davanti alla coppia.
“ha proprio un bel cazzo Domenico, vero?”
“Si Ludovica, cosa vuoi che faccia per te"
“Domenico segalo come solo tu sai fare e poi deliziami con la tua fantasia"
Domenico prende il mio cazzo con una mano mettendosi inginocchiato davanti a me e inizia a segarlo piano scendendo fino infondo e scapellandolo ogni volta che arriva sotto.
“Hey Davide, te lo aspettavi questo?”
Io non riesco neppure a rispondere alla domanda di Ludovica.
Ansimo sollevando la testa e accompagno la mano di Domenico stringendola ancora piú forte per sentirne la presa virile.
“Davide sai che mi piaci molto? Spogliati, fammi vedere un po cosa nascondi sotto alla maglietta"
Obbedisco levandomi la tshirt in un attimo e restando completamente a petto nudo.
Domenico si solleva da terra senza fermare la masturbazione e mi bacia prima sul ventre poi sale sui capezzoli e infine si avvicina alla mia bocca.
“si così Domenico – dice Ludovica – baciatevi in bocca”
Io inizialmente sono reticente mentre sento il fiato di Domenico che sa di Martini.
Poi prendo coraggio spinto anche dall'eccitazione e mi abbandono alla sua lingua.
Limoniamo. Limoniamo appassionatamente.
Mentre ho gli occhi chiusi sbottono la sua camicia per entrare con le mie mani e sentirne i pettorali.
Sento Ludovica ansimare forse anche in maniera esagerata e apro gli occhi per vederla. Per capire come lei sta vivendo questa esperienza. Ha iniziato a toccarsi la figa in maniera piú diretta. La sua figa inizia a gonfiarsi e le grandi labbra vengono strette e massaggiate dalle dita della sua mano.
Tutto si confonde tra l'alcool, la luce rossa, le immagini attorno a me, Domenico che mi morde le labbra e Ludovica che sul letto è come la regina della lussuria.
Si accarezza e stringe il seno mossa dall'eccitazione e io non vedo l'ora di assaggiarne la pelle e le sue rotonditá.
Domenico si stacca dalle mie labbra e dal cazzo, sfila completamente i miei jeans e mi prende per la mano. Porta una sedia al centro della stanza. Ci si siede sopra rivolto verso Ludovica e mi porta sulle sue ginocchia sempre rivolto a lei, mi allarga le gambe e da dietro afferra il mio cazzo per continuare l'opera di masturbazione.
Ludovica adesso mi vede frontalmente e guarda il mio cazzo che viene masturbato duramente, venoso, pieno in tutta la sua lunghezza, “esplosivo” dice.
Si solleva sulle ginocchia e inizia a masturbarsi anche lei roteando le dita sul clitoride prima, infilandle dentro alla figa poi.
Io sono al settimo cielo e muovo il bacino avanti e indietro, afferro la testa di Domenico che mi bacia la schiena, afferro le sue mani, mi muovo come una cagna in calore.
“Domenico vorrei lo prendessi in bocca”
“certo Ludovica lo prendo subito”
Mi solleva e mi gira di fianco al letto dimodoché la diva riesca a vedere bene il suo lavoro.
Si china nuovamente davanti a me e dopo aver dato due colpi di mano avvicina la lingua all'asta.
Salendo dalle palle arriva fino a sopra e aprendo totalmente la bocca si mette tutta la capella in bocca e scende fin sotto, fin dove riesce ad arrivare, fin dove l'ugola glielo permette e accidenti lo prende in bocca tutto quanto. Parliamo di un cazzo grosso meno che lungo ma comunque lungo come nella norma.
“Si Domenico, bravo, Davide scopati la sua bocca"
Prendo i capelli e tenendone una ciocca proprio al centro della testa inizio a spingere con il bacino dentro la sua bocca.
La situazione è talmente eccitante che non riesco a trattenermi.
“sto per venire” dico.
Domenico si sposta dal cazzo repentinamente.

“No Davide non ancora” ansima Ludovica che si sta masturbando ancora.
“Domenico non è ancora arrivato il momento di bere tutti insieme i nostri umori"
Domenico mi fa sedere sulla sedia “Riposati un po e goditi lo spettacolo"
Poi si dirige verso Ludovica e prendendo lo strap-on glielo porge.
Ludovica lo prende e lo indossa. Una cintura di pelle con un Dildo nero di una ventina di centimetri.
“inizia a spogliarti amore"
Sempre lei prende dal comodino un po di olio lubrificante e lo versa sul cazzo finto, lo sparge con la mano dando tre, quattro, cinque colpi di sega e poi si avvicina al bordo del letto.
Domenico ormai nudo, voltandosi, mette un piede sul materrasso in modo da offrire l'ano a tale verga e Ludovica con un gesto apparentemente facile, perché ben collaudato, lo spinge lentamente dentro a suo marito.
E quando dico lentamente significa lentamente ... ma fino in fondo.
Lei spinge e lui si abbassa posizionandosi di volta in volta.
E quando tutto é bene allineato Ludovica gli mette le mani sulle spalle e lo blocca.

Un attimo di pausa di qualche secondo. Poi Ludovica bacia la sua schiena e inizia una vera e propria danza fra loro.
Danzano al ritmo di lente penetrazioni, carezze reciproche, spinte, baci, sussurri, parole incomprensibili, graffi e mani che si intrecciano, stop contemporanei e ripartenze sincronizzate.
Ludovica penetra Domenico con amore e intensità tale da sembrare un tutt'uno, un corpo unico che sta generando passione e energia.
Tutto intorno alla stanza prende senso. Una coppia cosi affiatata che ribalta le consuetudini e inverte il genere, Ludovica adesso domina con potenza ma controllo e rispetto, Domenico ne è vittima ma non soccombe, gode di quel potere consegnato ad una donna che sa bene come farlo godere spingendo fino alla prostata il glande di plastica.
Io sono incantato, sono uno spettatore silenzioso che resterebbe in eterno a vedere quel rituale di sesso e lussuria.
Una lezione d'amore alla quale non ero pronto, sono dentro la stanza fisicamente ma per loro non esiste nient'altro che la loro unione.
La penetrazione va avanti per altri 5 minuti ma ogni istante, ogni spinta è diversa da quella precedente, poi Domenico ad un certo punto dice a Ludovica qualcosa del tipo, “è giunto il momento" o “adesso è il momento” e Ludovica rallenta le spinte fino a fermarsi. Domenico allungandosi ma senza sfilarsi il dildo dal culo prende il bicchiere di Martini di Ludovica che stava sul letto e lo avvicina al suo cazzo moscio.
Poi si rilassa e Ludovica da 2 spinte profonde fino infondo.
Poi altre due, Donenico avvicina meglio il bicchiere del martini e si abbandona ad un orgasmo senza erezione. Un rubinetto continuo di sperma senza spinte orgasmiche. Una scena mai vista prima di allora.
La stimolazione prostatica del dildo da parte di Ludovica ha portato il corpo del marito ad avere un orgasmo senza alcuna stmolazione del grande.
Rimango estasiato quanto esterrefatto dello sperma che si mischia al martini bianco come uno schizzo di vernice dentro l'acqua. Una quantità immane di nettare da riempire quasi metà del bicchiere.
“adesso è il momento" esclama Ludovica.
Domenico si sfila lo strap-on dall'ano e si volta verso la sua donna, le porge il bicchiere e lei lo porta alla bocca.
Ne beve un po appoggiando le labbra sul bordo, lo assapora a occhi chiusi e avvicinando il naso lo “respira profondamente". Quell'odore di ammoniaca le piace. Ne ribeve ancora un goccio e passa il dito sullo scolo. Se lo passa sulle labbra mentre porge il resto al marito.
Anche Domenico si abbandona ad assaporare il cocktail di alcool e lo sperma e poi si alza per porgerlo a me.
“Bevi questo nettare"
Lo prendo in mano e lo porto all'altezza del mento.
Non riesco a trovare il coraggio di portarlo alle labbra.
Ho sempre voluto assaggiare lo sperma ma il mio coraggio è terminato dopo l'orgasmo.
Mi son sempre ritrovato con un bicchiere o contenitore che dir si voglia, pieno di sborro e uba eccitazione passata. Quell'eccitazione che me lo fa desiderare fino a qualche secondo prima.
“non riesco, scusate"
“Davide, se vuoi ricambiare la nostra ospitalità è il gesto che puoi fare in nostro onore"
“Aspetta Domenico, non lo costringere, forse ha bisogno di una mano"
Dopo aver detto questo Ludovica scende dal letto e viene verso di me.
Riprende il bicchiere in mano e mi bacia sul bordo delle labbra, poi si bagna le labbra con un altro po di liquido seminale e lo rifá seguendo tutto il perimetro del mio labbro inferiore.
Riesco a sentire l'umido e il calore che trasmette il suo gesto cosí naturale, morbido e sensuale.
Socchiudo la bocca e le permetto di far entrare la sua lingua, lei irrompe prepotente dentro me, io la assecondo e iniziamo a limonare.
Domenico che non è indifferente a quello che sta succedendo si avvicina dietro le mie spalle e inizia ad abbracciarmi e accarezzarmi il petto, stimola i miei capezzoli, scende sull'addome con le mani e arriva al mio cazzo che non è mai sceso del suo vigore.
Inizia a masturbarmi velocemente e quella voglia interrotta di qualche istante prima fa presto a tornare.
La voglia di eiaculare risale in un attimo immerso tra quattro mura in um'aria torbida di erotismo, sesso, lissuria e profumo di sudore fresco, sperma e alcool.
Mi sento pronto e Ludovica se ne accorge.
Porta vicino alla mia bocca il bicchiere con lo sperma e mi chiede di aprirla. Io non ci penso su due volte.
La apro certo che a breve assaporo il nettare di Domenico.
L'attimo è eterno, vedo tutto rallentato, il liquido che cola lentamente lungo il piano concavo del contenitore, il mio orgasmo che sale sempre piú ed è come per una combinazione astrale il mio orgasmo sale man mano che il liquido scende e appena la prima goccia di sperma tocca la mia lingua, il mio cazzo esplode in un orgasmo che mi fa tremare tutto.
Il primo schizzo vola quasi a raggiungere il letto davanti a me, il secondo e terzo, agitati dalla mano di Domenico che non si arresta, vanno a colpire Ludovica che continua a riempire la mia bocca di nettare.
Non sento ancora il sapore perché sono troppo preso dal mio orgasmo che dopo 6 spruzzate piene adesso lascia uscire le ultime spinte sulla mano di Domenico.
8, 9, 10 contrazioni a vuoto, e la mia bocca … piena.
Domenico rallenta, Ludovica si allontana e chiude la mia mandibola.
“assapora Davide e ingoia" … “”te lo immaginavi cosí?”
Adesso che lo sento tutto in bocca colgo l'amarognolo mischiato a quel poco di Martini ancora presente.
Lo sento denso, limaccioso a tratti, lo raccolgo tutto in un punto della bocca e con un ingoio lo butto giú.
Finalmente lo butto giú, lo sciroppo naturale che ho sempre desiderato.
Ludovica e Domenico si alzano in piedi e mi sollevano dalla sedia.
Ludovica mi abbraccia e io abbraccio lei accovacciando la testa alla sua spalla.
Domenico abbraccia entrambi cingendoci per le spalle in una forte stretta.
Restiamo cosi per qualche minuto sentendo i nostri respiri affannati e toccandoci l'un l'altro con i nostri corpi caldi e sudati.
Tutto questo succedeva alle 3.51 di quel fine serata paesano mentre il mio cazzo continuava a colare gocce di sperma sul pavimento.

Avvenimenti e personaggi totalmente casuali e frutta della fantasia e creatività dell'autore.

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