trans
VENERE NERA***

29.01.2020 |
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"Il suo cazzo è ingrossato ancora e adesso è certamente più duro..."
Jasmine ... la più bella transessuale ebony in circolazione sui siti di incontri della città.Sono inginocchiato vicino ai piedi del letto matrimoniale nel suo appartamento.
È notte fonda ... neppure una macchina che passa ... sono il suo ultimo cliente.
Nella stanza da letto le luci sono soffuse e si propagano da una lampada tonda sistemata sul comó ... un pacco di preservativi e le duecento euro ... perché ... mi sono raccomandato.
È stata convincente, prima, per entrare in auto mi ha promesso il mondo ... e adesso mi aspetto mantenga la parola data.
Sta davanti a me seduta su una poltrona col piede sulla mia gamba destra ... lo tengo fra le mani e massaggio delicatamente.
Lei mi parla ma io faccio fatica a darle ascolto. Sono molto eccitato dall'adrenalina e stento a credere che sto davanti a lei ... ho una erezione che non desidera altro che strusciarsi da qualche parte o entrare per godere e venire copiosamente ... sono disposto a tutto per questo e in questo momento sento di non avere alcun freno inibitore che possa farmi fare retromarcia ... la guardo mentre parla ... muove le labbra carnose e sorride ... vedo i suoi denti bianchi che risaltano ancora di più per la sua pelle di cioccolato fondente. L'eyeliner sugli occhi le da quel tocco sensuale ma caldo e lussurioso allo stesso tempo ... fondente appunto come le fiamme. La pelle dei piedi é liscia, le sue dita affusolate con la french manicure sulle unghie.
Attorno a lei il profumo ... probabilmente pashá di Cartier misto agli odori che emana la sua pelle di colore.
Lo stesso profumo che ha inondato la mia auto quando è entrata dentro e mi ha indicato la strada da percorrere per arrivare al suo condominio in periferia.
Le massaggio il piede stringendole delicatamente le dita con quelle della mia mano e infilo l'indice tra gli spazi ... tutto procede naturalmente e con il giusto tempo ... lentamente... io la guardo negli occhi e mi avvicino con la bocca al suo alluce ... lo bagno con la punta della lingua e lo assaporo ... lei piega la testa all'indietro e i suoi capelli nero corvino cadono lunghi dietro le spalle.
Ha un tubino nero ...che la avvolge come una divinità tracciando le linee dei suoi seni rotondi e evidenziando la rotondità del suo sedere.
Il tubino arriva fino all'inguine ma faccio fatica ad intravedere cosa e come nasconde lo strumento del sesso.
Me lo immagino enorme ... lucido e duro ... tutto mio ... ma è presto ancora per lui.
Continuo a lavorarle il piede con la mia lingua passando sotto al tallone e baciandolo con le mie labbra carnose ... ne sento il sapore e la morbidezza.
Le tengo il piede con una mano sul suo polpaccio e l'altra sulla caviglia accarezzandone ogni tanto lo stinco e salendo esternamente fino alla coscia.
Allargando le gambe mi invita a continuare il mio lavoro sulle sue cosce e vedo i suoi slip ... neri leggermente trasparenti ... semplici ma gonfi del suo pacco al quale delicatamente porta la sua mano per massaggiarlo e prepararlo ad un incontro inevitabile con la mia bocca.
Mi avvicino sempre di più baciando con irruenza ma lenta prepotenza il suo interno coscia e sentendo adesso le sue mani sulla mia testa ... fra i miei capelli che vengono tirati dal pugno che jasmine steinge con veemenza mentre inizia a respirare in maniera più calda.
Bacio il tessuto degli slip e mordo dall'esterno il suo regalo ... morbido ... mentre lei sfila il suo seno destro abbassandosi il vestito senza reggiseno.
Alzo lo sguardo per vederlo ... ha il capezzolo nero e rotondo quanto una moneta da 2 euro ... lo massaggia e tira invitandomi con lo sguardo e le labbra ad affondarci la mano .. duro perfetto, sento la protesi di silicone che lo tiene sempre in posizione ... sono su di giri.
Mentre pizzico il suo capezzolo scosto con l'altra mano il fianco delle sue mutandine per entrarci dentro con due dita e sfilare il suo cazzo ... riesco a prenderlo e posizionarlo in tutta la sua lunghezza nonostante sia aumentato di volume ... ne ha ancora un po di cm da raggiungere, lo penso e ne sono sicuro perché ancora stenta ad essere duro come lo desidero io.
Mi inginocchio meglio e lo prendo con due mani, lo allungo sul mio palmo e lo accarezzo ... fremo dal poggiarci le labbra sopra, fremo dal sentirmelo indurire in bocca e fra le mani ... fremo dalla voglia di sentirne il profumo e le mie orecchie non riescono a stare un secondo di più senza sentire Jasmine godere per il mio pompino ... avvicino la bocca e tiro fuori la lingua per leccare la sua cappella da sotto ... poi passo il viso lungo tutta l'asta per riceverne carezze e poi, una volta risalito, finalmente apro la bocca e lo ptendo in bocca ... è grande ... la sua cappella è grande come un'albiccoca... e riesce fuori lucida per la mia saliva ... il suo cazzo è ingrossato ancora e adesso è certamente più duro ... sui 18-20 cm si regge in piedi quasi da solo e sta proprio all'altezza della mia bocca.
Jasmine si abbassa il vestito scoprendo l'altro seno e si sistema fino a portarlo sulla vita.
Io faccio il resto e glielo sfilo gettandole a terra. Poi ci posizioniamo meglio entrambi, io mi sfilo la t-shirt restando a petto nudo.
Metto le mani sul suo interno coscia e tengo le gambe bene aperte per avvicinarmi nuovamente al suo immenso cazzo venoso e lasciarmi guardare mentre la faccio godere.
Vado avanti per un po e ogni tanto lo masturbo per accelerarne l'erezione massima. Jasmine si tocca le tette e spinge forte la mia testa al suo cazzo tenendola ferma quasi soffocandomi. Lo sento tutto in bocca e gola e mi sento pervaso dalla sensazione di essere al posto giusto con un bel cazzo nero da appagare attaccato al corpo di una donna perfetta.
Mi alzo dopo averglielo lavorato ancora un po mi sfilo i pantaloni non prima d'aver estratto un preservativo dalla tasca destra. Jasmine riesce, eroticamente e senza sollevarsi dal suo giaciglio, a sfilarsi le mutande e ad aprire ancor meglio le gambe ... ora siamo pronti tutti ... lo vedo nella sua maestosità, un cazzo regale ... perfetto in tutto, dritto, venoso, lucido, lungo e duro ... saporito ... apro l'involucro del durex e glielo metto non prima d'averlo sistemato e avvolto con le mie mani e un colpo di sega.
Lei si alza in piedi e mi fa sdraiare sul letto a pancia in su ... proprio sul ciglio ... io so ... so cosa mi aspetta e ho una paura fottuta ... jasmine si avvicina a me con il cazzo ciondolante e prende da terra un tubetto di crema lubrificante quasi finito ... ne mette una punta sulla sua cappella e da due colpi di sega mirati per coprire tutta l'asta fin dove serve.
La guardo avvicinarsi lentamente a me e immagino già quella sensazione fisica e mentale che mi da l'esser posseduto ripetutamente da cazzi transessuali ogni volta diversi. L'ano si apre dopo aver fatto la solita resistenza ... alzo le gambe in alto per farmi prendere le caviglie ... mi rilasso e lo sento entrare lentamente ... mi sento profanato come ogni volta e mando affanculo la mia virilità facendo la troia ... eccitata e pagante ... penso che ho speso 200 euro per questo e mi sento eccitato ancora di più... Jasmine cerca di entrare in profondità abbassandosi leggermente con il suo bacino ... entra fino in fondo e sento la prostata frizionare di continuo e la pressione che arriva fino alla vescica ... sfila e rientra ... lentamente tre, quattro, cinque volte e io chiudo gli occhi e li riapro dolorante ... mi guarda e geme anche lei ... apre la bocca e stringe le labbra con i denti ... spinge e spinge ancora ... afferra una gamba portandosela al petto e inizia ad accelerare il movimento del bacino.
Mi scopa cosi per qualche minuto mentre mi afferra il cazzo e inizia a masturbarmi avidamente ... io sono su di giri e subisco la sua sega mentre da dentro sento il suo cazzo stimolare la mia prostata ... tutto per portarmi all'orgasmo che non tarda ad arrivare ... non faccio la solita resistenza che faccio quando da solo mi sparo le seghe davanti ai film porno ... non ci riesco perché la prostata è devastata dal suo enorme arnese duro come il marmo ... sento stringere il muscolo del mio cazzo che si sta preparando allo schizzo potente del mio sperma caldo dal profumo di ammoniaca ... uno ... schizzo in aria mosso in una direzione indefinita per i colpi di mano subiti ... due ... sua pancia ... tre, quattro ... godo per la sega ... sento i colpi che sto prendendo in culo in modo diverso ... il mio culo si è stretto e ho sentito il cazzo di Jasmine più grosso e irruento ... ho sborrato e l'eccitazione è svanita ... adesso spero solo che finisca il prima possibile ... "vienimi dentro" le dico ... lei pompa ancora un po cercando di essere più veloce e profonda... poi sfila il cazzo velocemente lasciando l'anello del mio culo ancora largo e dolorante per esser stato frizionato cosi a lungo ... prende la sua spada con la mano destra e si sega con movimenti rapidissimi per arrivare in 20 secondi all'orgasmo ... la sento gemere e andare veloce ... ha ancora il preservativo sul cazzo e la punta fa presto a riempirsi di nettare bianco ... uno due tre ... si sfila un po ... quattro ... cinque ... profondo ... se lo sfila totalmente e smanetta altre 2 volte sorridendo appagata ... poi si mette sopra di me con il culo sulla pancia e le ginocchia sulle mie braccia per tenermi fermo.
Ha ancora un cazzo enorme che vedo a 10 cm dalla.mia bocca.
Ne sento l'odore ... l'odore di un animale domato dal piacere ... Capovolge il preservativo chiudendo l'estremità e mi ordina di aprire la bocca.
La apro bene, larga e finalmente vi lascia scendere lentamente tutto il liquido bianco. Tanto, filante, ancora caldo.
Lo sento entrare e riempire la bocca, la lingua. Poi lo lancia lontano da me e si avvicina per baciarmi.
Mi bacia con prepotenza e lussuria per condividere con me il suo sborro.
Ci baciamo per qualche minuto ... le bacio le tette e mordo i capezzoli ... le fa lo stesso... poi si mette accanto a me e restiamo in silenzio.
...
Sono nuovamente a casa ... è successo ancora ... la strada del rientro è stata pervasa dal pensiero di aver sbagliato tutto ... Il senso di colpa mi attanaglia perché mille paure mi hanno pervaso una volta andato via.
Paura di ammalarmi, paura che qualcuno lo venga a sapere, paura di non sapere chi sono ... di essere diverso dagli altri.
Tutti i nomi, luoghi e avvenimenti del racconto non sono e non si riferiscono a fatti realmente accaduti ma sono frutto della fantasia dell'autore.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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