trans
I due trans
di Berto747
23.05.2023 |
15.844 |
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"Il dolore sta passando e mi sto gustando quella scopata..."
Fuori piove, giornata molto noiosa, sono solo. Decido di andare al cinema porno, chissà che non riesco ad animare questa giornata monotona.Appena entrato, mi fermo nel corridoio, al buio per abituare la vista. Con la coda dell’occhio noto una coppia di trans. Entrambi con una minigonna da urlo, calze a rete, e maglietta con ampia scollatura. Entrambe avevano capelli lunghi, una mora e una bionda. Mi soffermai a guardare le loro minigonne, perché da davanti risaltava un rigonfiamento sorprendente. Pensai fra me, se tutto quel gonfiore è pieno di carne dura, hanno un cazzo enorme. Vengono dalla mia parte, i nostri sguardi si incrociano, una delle due accenna a un occhialino. Poi passano oltre e parlottano fra di loro. Mi siedo per gustarmi il film, e farmi qualche sega. Fine primo tempo e devo andare nei bagni, sia per urinare, sia per ripulirmi per le seghe che mi sono fatto. Da gran troia che sono, lascio la porta socchiusa, sperando in qualche sorpresa.
Stavo urinando quando sento la porta aprirsi lentamente. Una mano mi prende il mio cazzo e lo scrolla per far cadere le ultime gocce, l’altra mano mi afferra per un braccio e mi rigira. Era la trans bionda. Mi guarda fisso negli occhi, e poco dopo mi prende il viso e mi dà un lungo bacio sulla bocca, mi abbraccia stretto a lui. La sua lingua entra nella mia bocca, con una mano dietro la nuca, mi stringe forte alla sua bocca, senza lasciarmi respirare. Con l’altra continua a manipolare il mio cazzo. Ad un tratto mi sento abbassare il pantalone. È arrivata l’altra trans, che, senza una parola, passa la sua mano tra le mie chiappe, e con un dito si fa largo nel mio buchetto. In un attimo toglie il dito e punta il suo cazzo al mio culo voglioso. Sono fra i due, e non riesco a muovermi. Il bacio della trans bionda, mi lascia senza fiato, la sua lingua siè intrufolata nella mi a bocca, la esplora ovunque e travata la mia lingua, si è intrecciata a essa amandola ed eccitandomi alla follia. L’altra trans, anche se non riesco a vederlo, deve avere un cazzo fantastico ed enorme, almeno al tatto con il mio culo. Lo impunta all’ entrata, spinge entra un po’ e aspetta, spinge entra un po’ e aspetta, è enorme. Poi un colpo secco e mi entra dentro con tutto quel cazzone.
Le gambe le sento cedere, e mi scappa un gridolino di dolore, ma lei non si preoccupa e comincia a stantuffare dentro e fuori, prima con dolcezza, ma poi sempre con più energia. Il dolore sta passando e mi sto gustando quella scopata.
”Ahhhhhhh mmmmmmm”
”Ti piace?” mi chiede avvicinandosi al mio orecchio.
”Mi hai fatto male? Ma adesso mi stai facendo godere”
”Il tuo culo si sta abituando”. La trans aveva dei capelli neri lunghissimi, un viso di una bellezza animalesca, due seni quarta misura. Io ero la sua schiava.
”Adesso comincio a scoparti ancora più forte”
Cominciò difatti subito a scoparmi con irruenza, mentre la sua amica aveva ricominciato a baciarmi e lasciarmi in bocca la sua lingua. Il ritmo divenne presto martellante e il mio cazzo si indurì come non mai
”Erika al nostro amico piace quello che gli facciamo, ha il cazzo durissimo”
”Cominci a godere?”
”Ohhhh siiiii siiii” ormai in preda al piacere più estremo, riverso sul pavimento il mio sperma. Le pareti anali si contraggono, e questo mi procura un piacere ancora maggiore dallo sfregamento di quel cazzone che mi sta sfondando.
”Continuo allora”
”Siiii continua continua ti prego siiiiiii!” sento il suo cazzo che entra prepotente in me, mi sfrega e mi colpisce sulla prostata, provocandomi delle sensazioni che non sono facilmente spiegabili.
”Che troia che sei”
”Ohhhhh mmmmmm dai dai; Siiii continua ohhhhhhhhhh” vengo un’altra volta. Un orgasmo violento che mi fa tremare.
“Non ti fermare è fantastico” gli urlo, ed Erika non rallenta, anzi aumenta il ritmo e la foga.
Un altro lungo bacio e mi illanguidisco completamente, sono di loro proprietà ormai
”Hai un culo favoloso lo sai?”
Erika mi scopò per un quarto d’ora per poi riversarmi nel culo i suoi caldi e densi fiotti di sperma.
”Luana entra te adesso, è già caldo”
Luana mi penetrò subito ed Erika si porta davanti a me e mi diede il suo uccello da pulire.
Anche Luana, come immaginavo, aveva un gran bel cazzone. Era grosso e lungo, e, a ogni suo affondo, urlavo dal piacere e il mio cazzo rispondeva con un piccolo schizzo di sperma. La mia prostata ormai stava cedendo, gridava pietà, ma speravo che non si fermassero più.
Luana fu molto più lesta a sborrare, che fece dentro di me anche lui. E anche lui si portò davanti a me e mi diede il suo cazzo da ripulire.
Avevo le gambe tremolanti, il culo talmente aperto che non riuscivo a trattenere lo sperma che stava colando lungo le mie gambe.
Mi aiutarono a ricompormi.
“Perché non andiamo tutti e tre a casa nostra e continuiamo il divertimento?”
Accettai, anche se non so il motivo, ma accettai.
Andammo a casa loro. Appena entrati, mi presero e mi spogliarono, mi fecero sdraiare sul loro letto, si spogliarono anche loro. I loro cazzi enormi facevano contrasto con la loro quarta di seno.
Si sdraiarono al mio fianco e mi avvinghiarono in un bacio a tre da non darmi tregua.
Poi Luana si mise sopra di me, in un 69, dandomi il suo cazzo in bocca, e prendendo il mio.
Erika aprì le natiche di Luana, mettendo a nudo il suo ano.
Mi ordinò di leccarlo, cosa che feci immediatamente. Poi mi scansò e mi fece riprendere il pompino.
Erika si portò con il cazzo, all’entrata del culo di Luana, e con un colpo secco entrò.
Sentì il cazzo di Luana ingrossarsi dentro la mia bocca, e vedevo quello di Erika che andava avanti e indietro.
Poi lo sfila e lo impunta alla mia bocca. Io la apro e lo prendo. Dopo un paio di leccate, lo toglie e lo rimette dentro al culo di Luana. Questa azione va avanti fino a quando Luana, mi riversa dento la mia bocca tutto il suo sperma. Anche io non resisto più e vengo dentro la sua bocca. Erika dal canto suo continua a scopare il culo di Luana. Si sfila, lo punta nuovamente davanti alla mia bocca, che apro immediatamente. Anche lui mi riversa il suo sperma dentro, e io bevo, e mi gusto quella delizia. Siamo tutti e tre sfiniti, ci sdraiamo uno accanto all’altro, ormai esausti, e appagati. Ci addormentiamo così, abbracciati. L’indomani ci svegliamo e, prima di fare una doccia, mi vogliono ancora far gustare i loro cazzoni.
La giornata continua a essere ancora piovosa, ma sicuramente non è stata noiosa.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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