Gay & Bisex
Il provino 2
di Berto747
15.07.2021 |
2.204 |
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"Quando mi ripresi avevo il cazzo di Vittorio in culo, non mi rendevo conto di nulla, ormai era li e si stava muovendo liberamente nel mio intestino, ..."
E già, aveva detto i ragazzi. La terza fase era quella di riprendermi come se stessimo girando un film realmente, con tanto di trama.Mister X si avvicina a me e mi spiega che ci saranno tre ragazzi che entreranno dalla porta di un negozio, di cui io ero il proprietario, e che venivano a riscuotere il prestito che avevo chiesto, ma non riuscendo a pagare il loro capo, uno dei tre, mi avrebbe usato come pagamento. Quindi mi dice che dovevo fare una espressione impaurita e mi sarei dovuto opporre, per poi cedere gradatamente.
Iniziamo a girare. Io sono dietro a una delle due scrivanie presenti come se fosse il bancone del negozio. I tre entrano. Sono uguali a Markus, stesso fisico, di colore, e sicuramente ben dotati, almeno era quello che speravo. Il mio culetto era già ben aperto e lubrificato dalla copata di prima, un po' dolorante, ma questo non faceva che crescere la mia voglia.
"Buonasera, sono Vittorio" disse in modo autoritario il più brutto dei tre ed era veramente brutto. Lo guardai in volto e scoprii che ad intimorirmi non era solo il nome ma anche il volto stesso, non c'era nulla di particolare se non una serie di cicatrici dovute all'acne giovanile che lo rendevano inguardabile.
"E' ora di pagare il debito" continuò, "non posso aspettare oltre, sono passati ormai 9 mesi e sono stanco di sentirmi dire che me li darai domani". Balbettando inventai delle scuse.
La controproposta di Vittorio non si fece attendere "Va bene, invece di contanti, ci pagherai in natura”
"No! questo mai!!" risposi, con tono impaurito.
"Non mi importa quello che pensi, visto che mi devi dei soldi, faccio quello che voglio! "
Con espressione spaventata, feci per avviarmi verso la porta, ma una mano mi avvinghiò il braccio e mi trascinò verso il bancone. Urlai e li supplicai. In un attimo ero sdraiato sul bancone, con due uomini ai lati che mi trattenevano ognuno per un gomito e un ginocchio. Mi agitai con ogni parte del corpo. Le mie gambe iniziarono ad aprirsi e le sentii tirare all'inverosimile. Mi strapparono in un attimo i pantaloni e gli slip e vidi la testa di quell' uomo cosi brutto sparire tra le mie gambe. Non smisi mai di dimenarmi, nemmeno quando il piacere della sua bocca sul mio uccello mi urlava di calmarmi. Dovevo attenermi al copione, ma stava diventando dura. Guardai il regista, e dallo sguardo sembrava soddisfatto. Meno male. Questo fece si che mi rilassassi un attimo. Non devo cedere, no non mi piace. Il mio pensiero si spense a mano a mano che il piacere cresceva. Cavolo se ci sapeva fare quello, pensai!
E poi tutta la situazione era eccitante. No no no non posso mollare, mi ripetevo.
Finalmente l'uomo si tolse e io respirai profondamente. Capii allora che si stava abbassando i pantaloni. "No No NOOOO" urlai "Nooo per favore non farlo". Fu tutto inutile, sentii la sua grossa cappella che si appoggiava alla mia fighetta anale ormai lubrificata. Non riuscivo a vedere le dimensioni del suo pene, ma le percepii subito dopo. Entrò piano. Sapeva che quello era il modo giusto. Poco alla volta mi aprii ancora di più di quello che aveva fatto Markus. Lo sentii arrivare in fondo sentendo le sue palle contro le mie chiappe, e soprattutto la sua cappella che mi martoriava la prostata. Non so se mi piacesse, in quel momento non capivo se era piacevole subito, ma dopo qualche colpo il piacere diventò intenso. Cominciò a strizzarmi i capezzoli, e non capii più nulla. Non ebbi le forze di reagire a quel piacere. Continuavo a balbettare "No no no" ma il corpo urlava "Si Si Si" .
Stavo cedendo, ma Mister X sembrava contento. Quindi mi abbandonai al piacere di quei tre uomini.
Si perché, gli altri due, capirono che non avrei più opposto resistenza e abbandonarono le braccia, mentre mi sostenevano ancora le gambe, ma non con forza. Si slacciarono i pantaloni e mi diedero il loro membro a portata di bocca. Io li presi uno alla volta. Li succhiai alternativamente e poi mi resi conto che avevo le braccia libere. Le mani si impadronirono di quei due cazzi e iniziarono a segarli. In un attimo erano in tiro, evidentemente eccitati dalla situazione e in un attimo mi allargarono le guance con le loro enormi cappelle.
Vittorio si spostò e si avvicino alla mia bocca prendendo il posto di uno dei due ragazzi che sostituì Vittorio nella scopata. Entrò anche lui con qualche fatica, ma l'altro aveva ormai aperto la strada. Fu stupendo. Il cazzo di Vittorio era ...non so come descriverlo, mai visto qualcosa del genere e ancora adesso mi sto bagnando nel raccontarlo. Si lo desideravo, li desideravo li volevo tutti ...credo di averlo detto a voce alta e poi di averli visti sorridere.
Avevo le mani sui cazzi e qualcuno mi stava spingendo le palle in bocca. Un cazzo enorme che mi sfondava il culo e che mi stava portando al piacere...sentii la vampata di piacere partire dall'addome ed arrivare al cervello come un fulmine. Urlaiii sicuramente urlai e non era per dolore, ma per l'enorme piacere provato.
Non mi fu lasciato il tempo di godere del mio piacere che i due ragazzi si scambiarono di posto.
Un altro cazzo, altro piacere in arrivo. Questo pensai, ero in uno stato di eccitazione estremo!!
Cos'è che stai facendo gli dissi!! e lui sorrise soltanto. Mi stava mettendo anche un dito nel culo!!!
Presi atto della situazione e godei del dito che poco alla volta entrava dentro di me. Era stato bagnato a dovere e non faceva tanto male. Poi le dita diventarono due, e, mentre mi scopava come uno stantuffo, non mi dispiacevano quelle dita, anzi. Si dammene ancora dissi...e mi accontentò.
Disse a Vittorio di sdraiarsi sul bancone e di farmi sedere sul suo cazzone. Così fece, e io mi infilai quel cazzone tutto dentro, ormai ero dilatato a dovere, ma ancora non capivo cosa volevano fare.
Ero su quel cazzo enorme e davo la schiena a Vittorio, il quale mi prese per le spalle e mi tirò verso di lui. L’altro giovane salì sul bancone e si posizionò in mezzo a noi. Avevo capito cosa avevano intenzione di fare, e la cosa mi impaurì. Sentì la grossa cappella che si impunta fra il l’uccello di Vittorio e il mio sfintere, e incominciò a spingere per entrare. Cominciai a urlare, ma mi accorsi che lo facevo più per scena che per dolore, anzi mi accorsi che ero ben dilatato, infatti il culo cedette subito e lasciò entrare anche quell'enorme cazzo con una velocità che mi stupii. Li sentii penetrarmi le viscere mentre il bruciore mi toglieva parte del piacere, quindi, poco alla volta, quel disturbo sparì, mentre il piacere aumentava. Mi stavano inculando in due!! Entravano e uscivano come due pistoni, poi improvvisamente uno di loro uscì, e mi lasciò una sensazione quasi di vuoto. Pochi istanti e qualcosa si appoggiò al mio sfintere, sapevo cos'era....era il bellissimo cazzo duro di quell'altro ragazzo. Wow pensai...ancora? Entrò senza problemi e continuò la doppia penetrazione. I due ragazzi si organizzarono in modo da svuotarmi e da riempirmi in un colpo solo, la sensazione era ...non so descriverla era ...entusiasmante! Il piacere non era localizzato, godevo godevo e godevo. Credo di essere venuto almeno 5 o sei volte di un piacere diverso di un piacere animale di un piacere anale intenso. Stanchi e sudati mi depositarono in ginocchi per terra. Vittorio si mise subito di fronte a me con il suo bellissimo uccellone, e iniziai a succhiarlo. Una volta portato alla massima erezione, mi prese per i capelli della nuca e mi mosse la testa a suo piacimento su quel pene enorme. Vidi i due ragazzi che si stavano masturbando e feci per andare da loro ad aiutarli, li volevo tutti, ma Vittorio mi butto per terra e con un piede mi schiaccio il collo e la testa sul pavimento costringendomi a mettermi carponi, quando mi lasciò restai lì ferma ad aspettare e in breve fui accontentata.
Vittorio si mise dietro di me penetrandomi di nuovo con quell'enorme arnese di cui madre natura lo aveva dotato e i ragazzi si inginocchiarono davanti a me, mettendomi i loro cazzi a portata di bocca. Con un piccolo spostamento potevo passare a succhiare l'uno e l'altro, mentre le mie mani non abbandonavano mai quello che era senza bocca. Che meraviglia quelle grosse turgide cappelle! Erano sul punto di venire, e rallentai le mie attenzioni, per dedicarmi di più a Vittorio. Con il bacino lo assecondavo nei movimenti e gli andavo incontro quando spingeva, questo deve aver eccitato particolarmente Mister X perché mi disse: "Non pensavo che tu fossi così troia". Mi eccitai e venni ancora urlando e contorcendomi.
Quando mi ripresi avevo il cazzo di Vittorio in culo, non mi rendevo conto di nulla, ormai era li e si stava muovendo liberamente nel mio intestino, riempiendolo.
Godevo ancora. Ripresi i cazzi dei ragazzi in bocca, mentre Vittorio in piedi su di me mi stava sfondando letteralmente il culo. Sentivo le sue mani sui miei fianchi. Sentivo le cappelle enormi contro le mie guance. Sentivo lo sperma caldo inondarmi la bocca...e Vittorio ch emi inondava l’intestino. Li succhiai tutti, li spremetti, strizzai loro le palle come se ne volessi ancora e una volta leccata l'ultima goccia, alzai la testa e guardai dritto nell’obbiettivo, che intanto non aveva mai smesso di filmare, lasciando la vista del contenuto della mia bocca. Deglutii, e poi riaprì la bocca sempre a favore di telecamera.
Il regista si avvicinò urlando “Stoop!!”. I tre ragazzi si ricomposero, e uscirono. Mister X si complimentò con me e mi disse che la prossima settimana sarebbero iniziate le riprese del suo nuovo film, e che mi voleva come protagonista.
Speravo solo che il mio buco del culo si riesca a riprendere, perché adesso mi brucia assai e mi fa male, ma che bello che è stato, non ho mai goduto così tanto.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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