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Davide e Carlo, orgia a tre


di Berto747
15.11.2024    |    6.523    |    9 8.9
"Stacchi Carlo dal tuo cazzo e lo giri..."
E un po’ che ci rincorriamo, ci siamo sentiti tramite un sito di incontri e, dopo un breve scambio di messaggi, ci siamo incontrati.
Un pio d'anni di differenza e voglia di sesso. Il tuo nome, Davide, il tuo cazzo lungo e grosso, un fisico asciutto e con pochi peli, proprio come piace a me. Il mio ha buona cappella su un tronco di altrettanto buone dimensioni e un altrettanto fisico asciutto e depilato.
Un feeling immediato e poche parole prima del sesso, ci piace baciare ed essere baciati, ci siamo leccati e ci siamo presi, mi hai dato piacere, e ti ho dato piacere.
Ci siamo lasciati con la promessa di rifarlo. Ci siamo rivisti altre volte, a casa tua e alcune volte anche al cinema a luci rosse, tutte le volte ci siamo amati, e ci siamo dati tanto piacere reciproco. Poi ci siamo allontanati, le vicende della vita ci ha fatto allontanare.
Improvvisamente ci ritroviamo, e, ricordando i bei momenti passati, ci confidiamo la convinzione della voglia di sperimentare un qualcosa che mancava.
Eccoci quindi, nuovo incontro, di nuovo insieme.
Mi apri la porta e vedo con piacere che sei già nudo e il tuo cazzo è già umido di saliva, pendente a coprire i coglioni depilati come tutto il resto.
Bel cazzo te l'ho detto in passato, e te lo ripeto ora, allungo la mano e lo inizio ad accarezzarlo, a muoverlo, i miei vestiti volano via e ci muoviamo verso la camera.
Appena entro nella camera, “Piacere Carlo”. È quel qualcosa che mancava: Carlo, bell'uomo versatile e voglioso, con cazzo bello turgido, bella cappella umida, grosso e lungo, i suoi occhi furbi e smaniosi di giocare.
Appena lo vedo, la voglia mi assale, e mi viene voglia solo di attaccarmi a quel bastone e non staccarmi più. Ti guardo, con uno sguardo di ringraziamento.
Carlo, mi accoglie direttamente con la sua lingua tra le mie labbra; non faccio in tempo ad arrivare e già ho il suo sapore tra le mie labbra, un bacio rapido e deciso, a cui ti aggiunge anche tu. Le tre lingue si rincorrono, si cercano, si trovano e si scatena la battaglia ad assaporarsi.
Siamo nudi, Carlo mi prende e mi spinge verso il suo bel cazzo mentre continuate a baciarvi. Ho voglia di fare la conoscenza del suo cazzo. Il tuo lo conosco già, ma la voglia di riassaporarlo sale.
È arrivato il tuo turno, finalmente. Il tuo cazzo si sposta verso la mia bocca mentre continui a baciare Carlo, poi improvvisamente, goloso, viene, a contendermelo. Ti facciamo provare un bel pompino a due e il tuo cazzo si erge maestoso è duro come roccia. Ritorno ad assaporare sia il tuo sapore, attraverso il tuo cazzo, che la lingua di Carlo, sei in mezzo e ci rincorriamo a leccarlo. Lo lecchiamo e lo insaliviamo, poi lo lascio e mi sposto verso il tuo culo, lentamente, passando la lingua sui coglioni, so che ti piace molto.
Sei perfettamente depilato e mi piace.
Anche tu hai voglia di leccare un bel cazzo, e ti sposti verso il mio. Lo lecchi, lo assapori piano, poi lo avvolgi completamente con le tue labbra.
Io continuo a leccarti, gemi, hai lingue davanti, dietro e la tua è impegnata a succhiare me ma hai voglia di altro...
Vengo spinto sul letto e adesso siamo in due bocche che si alternano sul tuo cazzo. È una delle mie fantasie, lavorarmi un cazzo, condividendolo con un altro. Non è più una fantasia ma una realtà, è una gara a chi ne prende di più tu ci guardi, mentre le nostre lingue si toccano circondando la tua cappella tumida.
Stacchi Carlo dal tuo cazzo e lo giri.
Lo metti a pecora lo vuoi, lo prepari, gli lecchi quella parte che sono sicuro conosci già benissimo ma che non vedi l’ora di riavere.
Lui geme sotto la tua lingua che lo lappa deciso e da padrone. Tra un po’ sarà tuo, si capisce che conosce le tue dimensioni e, per quanto già aduso ad essere inculato da te, ne ha sempre un po’ paura ma sa che poi sarà piacere puro, il piacere di sentirsi montato, scopato e fottuto da un cazzo da padrone e che lui riverisce ed apprezza. E così è anche questa volta, il cazzo entra deciso ed apre cavità nascoste e vogliose, Carlo geme di dolore e gode, ti invita a fare piano, ma allo stesso tempo a squartarlo, e tu obbedisci dolce ed autoritario come solo un padrone può fare: sei il padrone del suo culo!
Voglio vedere e godere di questa situazione, è troppo eccitante pensare di inserirsi nella vostra complicità, siete sintonici ed eccitanti. Voglio vedere da vicino questa meraviglia che sta succedendo tra il culo di Carlo ed il tuo cazzo, voglio vedere i tuoi coglioni ballare la danza del sesso.
Mi lascio scivolare sotto Carlo, mi metto a 69 con lui... Il mio cazzo sparisce nella sua bocca affamata, sembrava non aspettasse altro. Lo inghiotte quasi ad esorcizzare l’inculata che sta subendo. Mi spompina deciso ed inghiotte il mio cazzo, sento la sua bocca chiudersi ed il calore avvolgerlo. Mi piace, cazzo se mi piace!
Carlo si gode il tuo cazzo nel culo con il tuo movimento lento e regolare, lo apri completamente ed entri tutto, i tuoi centimetri spariscono ed io finalmente arrivo a vedere lo spettacolo in primo piano.
Un film porno di prima qualità, i tuoi coglioni ballonzolano e danzano sopra il mio naso e mi invitano ad estrarre la lingua ed aggiungere piacere al piacere che già ti stai prendendo nel suo b-side.
Lecco per aumentare il tuo piacere, lecco per trarre il massimo dalla situazione, godo nello stare sotto a guardare, chi dice che la vista non è un senso che da piacere erotico?
Godo nel sentire che ti piace quello che fai, godo nel sentire che Carlo continua ad incitarti ed insultarti, vuole essere rotto, vuole essere pieno! Lo zittisco ricacciandogli il mio cazzo in gola.
Sentire il cazzo coccolato e vezzeggiato dalla bocca di Carlo mentre ti vedo che lo inculi è piacevolissimo.
È molto eccitante. Ribadisce che vuole essere aperto, lo accontenti, diventi più brutale nel penetrare. Nell'incularlo sai cosa gli piace anche se si lamenta non ti preoccupi spingi e vai a fondo e Carlo gode e ne vuole di più, sadicamente ti sfili e mi lasci campo libero.
Mi sfilo anch’io ma non diamo tempo a Carlo di riaversi e di capire, non fa in tempo a sentirsi vuoto che, sfilandoti il preservativo, gli metti il tuo cazzo in bocca. Si fionda su di lui e ne fa il suo ciuccio preferito, riconosce il cazzo del padrone che adesso si riprende la sua bocca, la sua gola. È ancora a pecora, mi sposto dietro di lui, guardo il suo culo aperto e ne approfitto, non devo neanche lubrificarlo, è già caldo ed accogliente, aperto e slargato.
Mi appoggio e la mia cappella viene risucchiata, entro dentro questo antro godurioso e mi sento avvolgere, entro in fondo e ci resto. Il mio ventre spinge sulle chiappe allargate, resto in fondo e ruoto il bacino. Voglio sentire e farmi sentire, voglio prendere e dare il massimo.
Di nuovo Carlo si lamenta, ma contemporaneamente viene, e di nuovo viene zittito da un cazzo che gli riempie la bocca. Mi urla che vuole essere scopato e aperto come una troia. Obbedisco! Voglio essere sadico: vuole sentirsi chiamare troia, e io non lo faccio. Lo tratto da troia, ma non glie lo dico.
Il culo è ormai aperto e slargato e accoglie il mio cazzo in un caldo abbraccio.
Godo una penetrazione senza sforzo, il culo è totalmente allargato, mi accoglie mi coccola. Mi posso permettere tutti i movimenti che voglio.
Carlo è preso in mezzo tra il mio e il tuo cazzo e le due situazioni si rincorrono.
Le mie spinte gli infilano il tuo cazzo in gola e le tue lo inculano sul mio. Geme tra lo sforzo e il piacere di sentirsi troia e riempito.
Non gli dispiace per niente, ma neanche a noi.
Restiamo a lungo in questa posizione continuando a spingere i nostri cazzi ed a godere dentro Carlo ma vogliamo ancora giocare.
Ci rialziamo, le nostre lingue si incontrano un attimo veloci ma non è tempo di coccole è tempo di sesso!
Di nuovo svuotiamo i buchi di Carlo, ma subito tu torni a prendere il suo culo, ti vedo posizionarti dietro di lui ed occupare gli spazi che sono stati miei. Inutile dire che Carlo non si lamenta più. Ormai è goduria pura!
Sono indeciso, ti guardo mentre ti muovi dentro di lui e mi ricordo che anche tu apprezzi…
Apprezzi che si entri nel tuo culetto caldo e stretto, mi piego in avanti e seguo questo pensiero, mi avvicino con le dite e ti stuzzico il buchetto. Non sei asciutto, il sudore e gli umori lo hanno lubrificato. Lo assaggio con la lingua, la spingo dentro per saggiarne la consistenza e mi rendo conto che non vedi l’ora.
Prendo il mio cazzo, ormai di ferro, e lo punto sulla tua rosellina, ti fermi fai aspettare Carlo perché tu aspetti me. Ti pieghi in avanti per facilitarmi il compito ed io ne approfitto per penetrarti.
Sono dentro.
Sei sempre leggermente in avanti ed io comincio a danzare, non ti muovi più lasci che sia io a dare il ritmo della locomotiva.
Voglio il tuo culo e me lo prendo. Voglio scoparti mentre inculi Carlo, un trenino godurioso dove tu sei l'attore che prende e dà. Fatico un po' ad entrare nel tuo culo ma poi scivolo dentro e godo di quanto sei stretto, le mie spinte si riflettono sulle tue spinte nel culo di Carlo.
Il piacere monta mentre io monto te e tu monti lui. Restiamo in questa posizione, più per il piacere del gioco e della trasgressione che per un piacere fisico complicato da una posizione non facile, continuiamo fino allo stremo delle forze ed allora diventa necessario una pausa.
Torno su Carlo. Lo prendo e lo ribalto sulla schiena e porto le sue gambe sulle mie spalle, spingo il cazzo ed entro nel burro del suo culo affamato, non ha più barriere, non ha più freni quasi non ha più forze ma non mi interessa. Io penso al mio di cazzo che ha ancora fame di scivolare in caldi anfratti accoglienti e lo scopo, mi dà del porco, mi dice che sono porco!
Gli ficco la lingua in bocca ed il cazzo in culo.
Vorresti rendermi la pariglia, mi vieni dietro e vorresti prenderti il mio culo, non aspetto altro.
Mi accarezzi mi stuzzichi il buco me lo lecchi, lo bagni bene e la lingua mi viola. Non mi spiace, anzi.
Inserisci un dito e poi due, mi piacciono e ti lascio fare. Voglio altro, voglio il tuo bel cazzo.
Ti rialzi e vieni a leccarmi il collo e dietro le orecchie. Lo so cosa vuoi, ed è quello che voglio anche io. Provi ad entrare con il tuo cazzo caldo ed eccitato, bussi senza delicatezza. Ti ricordi che mi piace così, brutale. Entri dentro di me, ci sintonizziamo nuovamente nei movimenti, e adesso sei tu a darmi il ritmo in questo trenino. Mentre io scopo brutalmente Caldo, tu mi dilani il mio culetto voglioso.
Ormai sono 40 minuti che scopiamo, 40 minuti di acrobazie e sono 40 minuti di piacere.
Siamo tutti in fondo alla corsa, è ora.
L'orgasmo è la giusta conclusione di un incontro che è andato oltre le aspettative.
Mi sdraio sul letto, sfilo il preservativo e la bocca di Carlo si fionda sul cazzo ancora svettante. Mi dà il colpo di grazia, vengo con copiosi schizzi dentro la sua bocca, gemendo soddisfatto.
Mi lecca e mi masturba ancora per far uscire anche l’ultima goccia. Spossato, crollo sdraiato sulla schiena, sono in quel limbo in cui tutto è delizioso e piacevole e che hai il senso di essere sulle nuvole.
Anche tu sei ormai andato oltre, la tua sborra arriva potente nella mia bocca. Bevo fino all’ultima goccia. Ti pieghi verso di me e ci baciamo soddisfatti, le lingue guizzano di soddisfazione per un bacio, a cui si aggiunge anche Carlo, e che consolida la soddisfazione di un incontro andato oltre le aspettative.
Grazie Davide per questa meravigliosa scopata.
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