trans
Gli incroci della vita
di tizytrav
15.02.2022 |
853 |
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"Dopo, mi rialzò, mi prese in braccio e mi portò sul letto, sfilò le mutandine e allargandomi le gambe cominciò a leccarmi il buchetto..."
Camminare i sentieri della propria vita, capire chi sei, dove vuoi andare e raggiungere la meta del tuo percorso. Una bellissima sensazione di compiuto ti assale, insieme alla considerazione alta di te stessa non tanto per lo status sociale raggiunto ma per averlo raggiunto con o studio, l'applicazione, camminando un sentiero tortuoso fatto di pregiudizi, illazioni e cattiverie, fatto di scelte che ti portano a lasciare affetti per vivere la tua sensualità lontano da quelle persone amate e che non vuoi mettere in difficoltà con la tua sensualità! Dire che ero all'estero, in Australia, era la cosa più semplice per coprire la vergogna di quella splendida creatura che ero diventata. Ero orgogliosa di me, dei miei amori passati e presenti fino a che non sono arrivata all'incrocio, dove la vita ti presenta il conto e ti racconta senza mezzi termini la sua verita, talmente cruda che a volte avresti preferito rimanere con le mezze frasi non dette di chi interagisce con te! Questo pensavo raggomitolata nella sua camicia tre volte la mia misura, sul terrazzo della sua villa mentre il sole inviava da Est le prime luci annunciando la nascita di un altro bollente giorno di Luglio! Finisco la sigaretta avvolta nei miei pensieri e torno in camera, lui sta ancora dormendo, come se quello che mi ha fatto non lo riguardasse più, d'altronde mi ha vinto mi ha avuto per una notte! Mi ha scopato, sfondata, aperta in tutti i modi, bastava usarmi il più possibile, fare male a lui che aveva perso dieci milioni in una mano di poker!
"O paghi subito o ti prendo la donna per una notte! Mi piace da morire quella troia che ti sei portato a casa! Conosco la sua storia e per questo ti faccio questa proposta!"
Arturo me ne parlò ed io, soprattutto per non aver più niente a che fare con lui, accettai. Ero innamorata di Nicola, la nostra storia ormai era al settimo mese e nonostante tremasse tutte le volte che Silvia lo chiamava e lui era con me, ero innamorata e volevo lasciare Arturo. Con lui non facevamo quasi più l'amore, spesso i week end li passavo fuori con qualche amica adducendo a problemi in famiglia. Le poche volte che mi concedevo non sentivo più niente ma per noi donne è facile mentire a letto! Mi disse che dovevo andare da questo Sandro, e che mi avrebbe accompagnato lui. Indossai un miniabitino blu con slip del solito colore in puro raso! Al cancello venne ad aprirci un ragazzo di colore che mi fece entrare e lasciò lui sulla porta e dato che l'auto era mia lo riaccompagnarono a casa! Fui fatta entrare in una camera al primo piano, lui era su una poltrona, camicia aperta e petto villoso imponente, da uomo con un bel fisico. Restai in piedi con la pochette in mano, sui miei sandali i tacco 12 incrociai le braccia all'altezza del pube in un debole segno di difesa. Si alzò, mi girò intorno e da dietro mi sfilò il vestitino che cadde ai miei piedi! Aveva mani grandi, callose, di un uomo che aveva certamente lavorato tanto, questo mi piaceva, era una strana piacevole sensazione sentirle strisciare sul mio ventre, sul mio seno e piano piano all''interno delle mie cosce risalire fino al monte di venere e al solco dei glutei! Sentivo dei brividi e lui da esperto se ne accorse, mi girò verso di lui e senza parlare portò le mie mani alla sua camicia ed io cominciai a sbottonarla! Gliela tolsi e la vista confermò la mia prima sensazione! Era veramente un gran bel fisico.
Mi inginocchiare aprii la cintura dei pantaloni , aprii la cerniera e glieli calai! Aveva un pacco notevole, già un po' in erezione , che emanava un forte sapore di maschio. Tolsi le slip e vidi un bellissimo cazzo, con una cappella violacea e grosse vene. Sapevo che mi avrebbe fatto male ma lo volevo e non solo per la scommessa da pagare! Lo presi in bocca e leccando il prepuzio con la lingua gli feci l'effetto di un erezione bellissima, lo sentivo ansimare e con la mano dava il ritmo alla mia bocca spingendo il più possibile dalla nuca.dopo, mi rialzò, mi prese in braccio e mi portò sul letto, sfilò le mutandine e allargandomi le gambe cominciò a leccarmi il buchetto. Mi piaceva e cominciai ad ansimare , sentivo che mi stavo bagnando dei miei umori e anche il clito diventò duro fino a farmi male! Ebbi un primo orgasmo quando infilò due dita per abituare il buchetto al suo cazzo che era di notevoli proporzioni. Mi salì sopra aprendomi le gambe e mi penetrò con forza, facendomi urlare forte per il dolore
"Fai piano ti prego! Non l'ho mai preso così grosso!" Mi ero appena raccomandata. Arrivò al collo dell'utero e si fermò, piano piano uscì a ed entrava finché non cominciò a farlo fortissimo! Venne dentro di me e rimase lì disteso sopra il mio corpo martoriato dalle sue manie dalla sua bocca che aveva reso incandescenti i miei capezzoli. Mi disse ricominciò senza uscire da dentro, lo sentivo scorrere e bruciare ormai allagato e quando rivenne riversando altri fiotti di sborra dentro me, mi disse di trattenere tutto dentro. Lo tolse, apri un cassetto e tirò fuori un plug con il quale chiuse il rubinetto!
"Questo lo tieni fino a casa! Poi lo togli e fai uscire il tutto e lo fai vedere al tuo amico!!" Ci mettemmo a letto, rimisi le mutandine e lui continuava a strizzarmi i capezzoli, a mordermi dappertutto come a voler trovare qualche altro buco finché non presi l'iniziativa e prendendoglielo in bocca lo feci venire sulla mia faccia e in gola. Ripulii il viso con le dita raccogliendo il suo seme e portandolo in bocca, cosa che apprezzò e non mancò di dirmi che ero veramente un amante fantastica! Dopo ci addormentammo ma dopo un'ora mi sveglia e uscii in terrazzo! Rientrai in cera presa da mille pensieri, sensazioni e sensi di colpa. Avevo avuto i miei orgasmi ma adesso era l'ora di tornare dal cretino a dirgli che il debito era saldato. Mi rivestii e mentre stavo per andarmene si risvegliò, si alzò baciandomi la mano mi. Disse
"Sei stata unica stanotte! Spero che ne vengano altre! Stasera ti aspetto se vuoi facciamo il bagno in piscina e ceniamo sul patio!"
Gli dissi che ci avrei pensato e che se fossi venuta sarei arrivata tardi!
Uscii e mentre entravo in auto, allargando le gambe, il plug uscì e dal canale tutta la sborra inondò le mutandine. Le tolsi, rimisi il plug e tornai da.Arturo.
Quando arrivai andai diretta in camera, mi spogliai, tolsi il plug e riversai quanto ancora avevo dentro nel nostro letto
.Lui si mise a piangere e a inveire!
" Vuoi sapere cosa mi ha fatto? Mi ha scopata e sfondata come tu non hai mai fatto! Ho il suo sapore in bocca, sono piena di lui e se fossi stata biologicamente abile ora sarei incinta di tre gemelli da quanta sborra mi ha versato dentro!"
Tirai fuori le mutandine e le buttai sul letto!
"Tieni bastardo cornuto! Questo è il suo ricordo e la fine della nostra storia! Hai tutto lo sperma suo nel nostro letto! Come se mi avesse scopato qui! Il debito è estinto ma me non mi vedrai più! Ah mi ha detto che se mi tocchi ti viene a cercare e ti fa fuori per cui prendo le mie cose, mi cambio le mutandine e vado via! Quelle te le lascio in ricordo dei vecchi tempi!"
Uscii di casa e appena fui all'auto mi tirò in testa il cellulare che avevo dimenticato in casa! Non mi fece niente a parte un bernoccolo che però valeva la pena! Tornai a casa mia, feci una bella doccia e andai al lavoro, tailleur giacca pantaloni e camicia nera! Sotto un perizoma nero di pizzo e reggiseno coordinato! Mi sentivo usata, cambiata nei sentimenti e con la vaga sensazione di dover rimettere a posto qualche parametro e qualche punto fermo nel cassetto delle certezze che dicevo sopra!
Parlerò con Monica! Lei sa sempre cosa dire
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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