Al mare la prima volta

Fissavo il soffitto con il fiato ancora rotto dal pianto! Nuda con appena un mini slip che non tratteneva niente del torrente di sperma mista a sangue che fuoriusciva dal mio buchino! Ero stata sverginata, scopata, violata. Un uomo mi era entrato dentro sventrandomi senza ritegno, con forza e impeto, insensibile ai miei urli alle mie lacrime ai miei “ti prego fai piano!” “Così mi fai troppo male!” E via dicendo! Era entrato,aveva profanato il mio corpo, per quasi un ora era rimasto dentro con il cazzo durissimo finché non era esploso con un fiume di sborra che sentii chiaramente schizzare dentro di me e che accolsi come la fine di un incubo! Avevo il buchino che mi doleva da morire, i capezzoli martoriati dai suoi morsi e dai suoi pizzicotti, le gambe a pezzi e lui era lì, disteso accanto a me che aveva fumato una sigaretta e si era assopito!! Mi rimisi il vestitino nero che mi aveva prestato mia sorella che quel giorno era stata sfondata davanti e dietro da un operaio calabrese della villa dove eravamo. Sentivo ancora le sue urla quando Rocco, sposato due figli, dodici anni più di lei, dopo averglielo strisciato sulla fica gli entrò dentro prendendosi la sua verginità che lei, da buona catechista, fidanzata da due anni con il ragazzo della porta accanto, voleva portare come dono alla prima notte di nozze! Lo aveva detto a Rocco” sfioriamoci, strusciamelo sopra ma niente rapporto!” Però gli era piaciuto e per tutta l’estate diventò la sua scrofa (così la chiamava lui) . Uscii nel giardino della villa e mi accesi una sigaretta! Aspettavo mia sorella che nella dependance si stava facendo scopare nel culo da Rocco! Ripensai a tutta la vicenda e mi compiacqui di aver finalmente tirato fuori la donna che dormiva dentro di me! Eravamo andati al mare a fine maggio perché i nostri genitori volevano partire per una vacanza e insieme a Patrizia andavamo a fare il bagno in una spiaggia un po’ isolata, privata di alcune ville che erano a ridosso di essa! Due ragazzi vennero a dirci che li non si poteva stare ma che non essendoci nessuno (loro erano lì per dei restauri) avrebbero chiuso un occhio! Indossavo quel giorno un costumino bianco da donna (mia sorella sapeva di queste mie pulsioni e le assecondava) e questo particolare, nonostante avessi subito legato l’asciugamano in vita, non sfuggi anRaul, cugino di Rocco, un bel ragazzo alto e ben messo! Ci invitarono a vedere la villa e mentre entravamo la mano di Rocco andò ad accarezzare il culo di mia sorella che cerco di scansarsi non riuscendoci! Quando entrammo Raul mi invitò ad andare con lui in piscina mentre Rocco portò Patrizia a visitare la villa! Non volevo fare il bagno per l’imbarazzo di mostrargli il costume ma lui mi disse che se ne era accorto e che comunque a parte lui non c’era nessuno! Mi tolsi allora il telo , sciolsi i capelli che avevo fino alle spalle con una frangetta molto femminile, e rimasi in topless! Facemmo il bagno insieme e ogni tanto ci abbracciavamo come in un gioco facendo finta di essere fidanzati! Poi il gioco andò oltre e da piccoli abbracci cominciammo a darci dei baci e a toccarci! Uscimmo e mi portò in camera sua ma passando vicino ad una stanza sentii mia sorella che urlava e piangeva! Rocco l’aveva aperta e la stava montando con foga. Mi abbassai per vedere dal buco della serratura e Raul da dietro ne approfittò per strisciare il suo cazzo tra i miei glutei. Mi piaceva e anche a mia sorella cominciò a piacere! Abbassò le mie slip ma nonostante lo avesse unto e insalivato non riuscì a penetrarmi perché era troppo stretto e il suo pene troppo grosso! Decidemmo di rinviare il tutto alla sera che io sarei stata meno tesa e magari mi sarei messa veramente en femme, depilandomi, truccandomi e truccandomi! Ma la sera arrivò Antonio, il padrone di casa, che adesso stava lì disteso sul letto di ve si era preso la mia natura! (Continua)2