tradimenti
la cugina
di amolafi
15.09.2014 |
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"Le dissi all'orecchio come se fossimo stati in mezzo ad altri, che prima volevo giocare un po' ma volevo lavarmi..."
Come molti altri, le mie prime esperienze le ho fatte con una cugina di poco più piccola di me e, se non ricordo male, intorno ai tredici/quattordici anni abbiamo avuto i primi rapporti completi che sono continuati fino a quando lei si è fidanzata con quello che poi sarebbe diventato suo marito.Anche se non scopavamo più, i nostri rapporti sono sempre rimasti molto stretti e spesso ci frequentavamo con i rispettivi consorti, l'essere cresciuti insieme ha creato un legame molto forte tra noi che aveva coinvolto anche mia moglie e suo marito.
Una decina di anni fa il buon Claudio, improvvisamente, è tornato a cacciare nei verdi pascoli del cielo e la povera Pina è rimasta sola. L'unica figlia è sposata e vive in Argentina e, a parte me, non ha altri parenti.
Io e mia moglie le siamo stati molto vicini e dopo qualche mese dalla dipartita, ero andato a farle visita da solo, si è sfogata dicendo che c'erano un paio di tipi che le ronzavano intorno e che ci stava pensando.
"Non puoi immaginare cosa vuol dire trovarsi a letto da soli, non per il dormire ma prima e dopo. Claudio mi aveva abituata bene ed era una forza della natura e ora passo intere notti senza dormire."
Le dissi che quello che avevamo interrotto quando si era messa con Claudio, ora che se ne era andato, potevamo riprenderlo. Mentre le parlavo mi ero avvicinato e l'avevo abbracciata. Era chiaro che la cosa le andava a genio ma si schernì respingendomi debolmente e dicendomi di andare a prendere in giro qualcun'altra. Non mollai la presa e la baciai sulla bocca riuscendo, dopo un timido tentativo di resistere a bocca chiusa, a farle tirare fuori la lingua.
"Sei sempre lo stesso, anche allora se te lo mettevi in testa non si riusciva a resisterti"
"Forse perché di resistere non ne avevi proprio la voglia."
Ci sdraiammo sul divano senza staccare le nostre bocche e cominciammo a spogliarci e cominciammo a strusciarci, il mio cazzo contro il suo ventre prese subito consistenza e lei aveva già aperto le gambe per prenderlo. Le dissi all'orecchio come se fossimo stati in mezzo ad altri, che prima volevo giocare un po' ma volevo lavarmi. Andammo in bagno e ci alternammo sul bidet lavandoci a vicenda ed invece di asciugarmi me lo prese in bocca e cominciò a succhiarlo e a pomparlo. Mi sedetti sopra il water, la feci sedere sopra il mio cazzo e mentre la tenevo per i fianchi cominciò a fare su e giù girandomi le spalle. Dopo un po' di quel gioca andammo sul lettone e senza dare spazio a sentimentalismi si sdraiò a cosce alzate invitandomi a metterglielo dentro subito facendoglielo sentire fino in fondo. Non l'ascoltai e tra le sue gambe ci andai con la testa per leccargliela e bere il suo succo mentre lei mi teneva la testa spingendola contro il suo pube come se volesse farmi entrare a leccarla dall'interno e poi l'accontentai andandole sopra e mettendoglielo dentro con un solo colpo cominciando a pomparla con forza mentre lei, tutta assatanata, mi incitava a sbatterla forte. Brutta cosa la fame.
Io pompavo e lei mi incitava a spingere di più, pensai che Claudio dovesse avere un cazzo molto più grosso del mio oppure era talmente tanta la voglia che i miei diciassette centimetri non le bastavano.
La feci girare e glie lo misi da dietro abbracciandole i fianchi ed attaccandomi alle tette per avere più slancio. Sentivo il mio ventre contro le sue natiche: sciaff... sciaff...
Come mia abitudine in quella posizione, le infilai un dito nell'ano senza che dicesse niente e così, dopo ancora qualche colpo, lo tirai fuori bello bagnato dei suoi umori e lo puntai al buchino spingendo adagio fino a infilarlo tutto fino in fondo e cominciando a pompare con spinte sempre più forti fino ad arrivare alla forza di quando mi incitava a spingere di più (però nella figona)
Pensai che mia cugina era un gran troione, mi eccitai ancora di più e spinsi senza pietà fino a venire abbandonandomi sopra di lei.
Poco dopo telefonò mia moglie per sapere se ero ancora la e Pina rispose che mi ero fermato per cambiarle il lampadario che si era rotto e che, comunque, quando avessi finito, per ringraziarmi, mi fermavo da lei per cena.
La cena fu a base di leccate di figa e di cazzo in tutte le varianti: Bocca, figa e culo.
Digiunare troppo non va bene, dopo rischi un'indigestione.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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