Gay & Bisex

Ischia


di amolafi
26.02.2013    |    14.956    |    2 9.6
"Mi eccitai ancora di più e gli dissi che volevo metterglielo subito nel culetto e lui, dopo avermelo ciucciato ancora un po', si girò mettendosi in ginocchio..."
Dopo averci accolto alla reception dell'albergo ci accompagnò alla nostra camera. Camminando dietro a lui nel lungo corridoio pensai che con quei lunghi capelli scuri raccolti dietro la nuca, il fisico esile e il bel culetto evidenziato dai pantaloni neri attillati lo si sarebbe potuto benissimo scambiare per una donna.
Arrivati alla camera aveva aperto la porta finestra sul balconcino e ci aveva mostrato il funzionamento del televisore, dell'aria condizionata e della cassaforte e poi, accomiatandosi, mi aveva consegnato la chiave guardandomi fisso negli occhi.
"Vi auguro un buon soggiorno. Io sono Angelo e per ogni necessità non esitate a chiamarmi. Sono al Vostro servizio."
Mia moglie aveva subito commentato dicendo che non eravamo ancora arrivati e già si dava da fare per la mancia.
Dopo aver vuotato le valigie e fatto una doccia andammo a vedere la piscina e lo incrociammo a bordo vasca e notai ancora il suo sguardo insistente, quasi imbarazzante.
Il mattino seguente, a colazione, era venuto verso il nostro tavolo e mi aveva consegnato il giornale che avevo richiesto ed aveva preso un fiorellino dal vasetto che stava sul nostro tavolo donandolo a mia moglie.
"Un gentile omaggio per una bella e simpatica signora."
Mentre mia moglie si scioglieva per il complimento non potei fare a meno di pensare che l'atteggiamento un po' gay forse era un depistaggio per fare il filo alle signore senza che i mariti pensassero male.
Dopo la colazione andammo alle terme dell'albergo per i fanghi dove ci dissero che per le prenotazioni precedenti alla nostra non avremmo, io e mia moglie, farli in contemporanea ma prima uno e poi l'altro Andai io per primo e dopo la seduta di fanghi e del bagno rilassante in acqua termale fu la volta di mia moglie ed io andai in camera a cambiare il costume. Incontrai Angelo nel corridoio che, con un largo sorriso, mi chiese se tutto fosse a posto ricordandomi che per ogni necessità potevo rivolgermi a lui. Dopo essermi cambiato andai a bordo vasca a leggermi il giornale mentre aspettavo mia moglie e lui mi era passò davanti almeno tre o quattro volte sempre sorridendomi in modo un po' ambiguo. Non sapevo cosa pensare.
Per tutto il giorno lo vidi andare avanti e indietro sempre guardandomi con insistenza e sorridendomi. Si era anche fermato a parlare con mia moglie la quale, fra l'altro, gli aveva detto che avremmo dovuto fare i trattamenti termali in tempi diversi. Lui ascoltava e mi sorrideva.
Il giorno seguente, martedì, aveva continuato a fissarmi ogni volta che ci incontravamo chiedendomi se fosse tutto a posto e non avessi bisogno di niente. Non riuscivo a capire se fosse solo una mia impressione ma avevo la sensazione che mi stesse puntando. I suoi modi mi imbarazzavano.
Il mercoledì, dopo i fanghi, mentre tornavo alla camera lo vidi nel corridoio che veniva verso di me. Pensai di metterlo alla prova. Entrai nella camera e volutamente lasciai la porta mezza aperta, mi tolsi in fretta l'accappatoio e lo slip rimanendo nudo in modo che mi vedesse passando.
Sentii i suoi passi che si avvicinavano, sentii bussare e lo vidi sulla porta.
Feci finta di prendere l'accappatoio per coprirmi le parti basse.
"Mi scusi, volevo sapere se va tutto bene o se c'è qualcosa che posso fare qualcosa per lei."
Risposi che tutto era a posto e al momento non avevo bisogno di niente. Vidi che il suo sguardo era fisso lì dove stavo cercando, con finto imbarazzo, di coprirmi e pensai che forse non fosse un'occasione da buttare.
Finsi di fare scivolare di mano l'accappatoio e lasciai scoperto il cazzo che non era più moscio ma, per l'eccitazione, dava già segni di vita.
"Volendo guardare forse ci sarebbe qualcosa che puoi fare per me... Se tu volessi..."
Mi venne vicino e me lo prese con il palmo della mano dandogli un paio di colpi avanti e indietro. Fu come una sferzata di energia, il cazzo mi si drizzò subito e Angelo si abbassò per baciarmelo.
Gli presi la testa con le due mani e glie lo feci ingoiare tutto dandogli il ritmo avanti e indietro. Era molto delicato con le sue labbra ma, nello stesso tempo, molto stimolante. Mi abbracciava le gambe mentre pompava avanti e indietro mentre io cercavo di slacciargli la camicia per accarezzargli le spalle che, con quei capelli lunghi mi sembrava fossero di una donna.
Gli dissi che avrei voluto metterglielo nel culetto che mi piaceva tanto e lui mi rispose che non avevamo troppo tempo e, se volevo, avrebbe organizzato tutto per il giorno seguente.
Continuai a tenergli la testa fino a quando venni nella sua bocca.
La mattina seguente, mentre uscivo dal bagno rilassante dopo i fanghi, lo vidi parlare con la signora delle terme. Sentii che diceva:
"Allora mi fai uno squillo cinque minuti prima di farla uscire."
Entrai in camera e mi raggiunse subito dicendomi che tra lui e la signora delle terme c'era un accordo di coprirsi a vicenda per le "scappatelle" e che, mentre a lui piacevano i signori maturi, a lei piacevano i ragazzi giovani e che, comunque, non ci avrebbe tradito. Mi sentii un po imbarazzato che la signora sapesse.
Mi spogliai e subito si inginocchiò prendendomelo in bocca. Lo invitai a spogliarsi e in un attimo rimase solo con un minuscolo tanga femminile. A parte la completa mancanza di tette, aveva il fisico di una ragazzina. Magro e completamente senza peli.
Mi eccitai ancora di più e gli dissi che volevo metterglielo subito nel culetto e lui, dopo avermelo ciucciato ancora un po', si girò mettendosi in ginocchio sul bordo del letto. Lo infilai in quel bel buchino rosa e depilato lentamente ma con una spinta continua fino a quando sparì del tutto dentro di lui e poi cominciai a muovermi lentamente pompando avanti e indietro. Lo spettacolo che avevo davanti era quello di una bella ragazza di spalle che si stava prendendo tutto il mio cazzo dentro al culo. Gli carezzavo la schiena e i fianchi, la sua pelle era liscia. Andai, senza pensarci, sul suo pube e mi ritrovai in mano un affare grosso e duro. Cominciai a fargli una sega ma mi fermò subito.
"Se fate così vengo subito e vi sporco le lenzuola."
Lo feci girare a pancia in su, gli alzai le gambe e glie lo rimisi di nuovo dentro pompandolo con lentezza. Gli presi il cazzo e cominciai a menarglielo, per la posizione mi sembrava che mi stessi facendo una sega. Dopo pochi colpi venne con una abbondante sborrata sul suo ventre, accelerai i colpi venendo anch'io dentro di lui. Mi chiese se, visto che gli avevo fatto una sega, volessi che fosse lui a mettermelo ma gli risposi che la mia era stata un'azione istintiva ma che ero assolutamente attivo e quello era il massimo che riuscivo a fare.
Per gli altri tre giorni del nostro soggiorno continuammo a vederci dopo le terme ed ogni volta mi eccitavo sempre più nel vedere e infilare quel culetto meraviglioso e stretto.
Al momento della nostra partenza ci salutò commosso augurandoci di tornare ancora il prossimo anno.
"Due signori simpatici e gentili come voi si trovano raramente."
Appena partiti, mia moglie mi disse con il suo solito tono polemico:
"Scommetto che non ti sei neanche accorto che è gay."
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