Mettersi In Gioco (p.1)

"Il Piacere è come taluni farmaci: perchè ottengano sempre lo stesso risultato, bisogna aumentare costantemente la dose."
(Honoré de Balzac)
"Il Piacere che non comporta rischio è sempre meno Piacere: l'Azzardo è quel brivido in più che esalta il Piacere."
(Ovidio)

Parto da due "citazioni colte" per spiegare, in estrema sintesi, il nostro punto di vista: trasgredire è mettersi in gioco costantemente -l'uno per il Piacere dell'Altra- senza timore di rischiare ma, anzi, facendo sì che l'eventuale imprevisto divenga la componente adrenalinica del Gioco stesso.
E' lo spirito che ha animato il nostro ingresso nel mondo scambista (ormai, un decennio fa): nulla a che vedere, dunque, con insoddisfazioni coniugali, mancanza di stimoli, voglia di evasione ma "solo" curiosità e tanta voglia di mettersi alla prova e sperimentare (tanto vero che l'Esibizionismo, anche estremo, è il nostro punto cardine ancora oggi e che -per quanto apprezzati- elementi di accompagnamento quali altre Coppie o altri Singoli non sono fondamentali per il nostro divertimento).
Non riusciamo, infatti, a comprendere (pur non giudicandole ed accettandone le dinamiche ) quelle Coppie standardizzate sull'immagine del Privè come massima espressione della Trasgressione oppure appiattite sul canovaccio rappresentato dalla monotona successione: 1) messaggio; 2) incontro conoscitivo; 3) scopata.
Per carità: se siamo sulla piattaforma che ci ospita è perchè anche a noi fa piacere, in taluni momenti, rifugiarci nella canonica, rasserenante liturgia che ci permette di scegliere e "dettare" le nostre regole... Ma quanto è più bello e forte vivere QUEL momentum quando, con fantasia, complicità e nessun lacciuolo psicologico, il mondo stesso diventa l'immenso palco dove dar sfogo alle proprie piccole, grandi perversioni; quando non sei tu a mettere regole ma, talvolta, sono gli altri e -spesso- impongono di andar oltre (o, addirittura, contro) quei princìpi.
Così, può capitare che un'uscita serale del tutto "ordinaria", si trasformi in un'esperienza fortissima proprio perchè normalmente fuori da schemi preconcettualizzati (seppur rientrante nelle fantasticherie di moltissime Coppie).
Una cena fuori città; un abbigliamento -all'apparenza sobrio- che si presta ad improvvisate modifiche; un mezzo bicchiere di vino in più (nulla che possa inficiare la padronanza della guida e, quindi, creare pericoli); un improvviso squarcio di panorama con una magnifica luna piena che si riflette sul mare ed il bisogno di fermarsi ad ammirarne la potente bellezza. Gli ingredienti perfetti il cui aroma si miscela, esaltato da uno sguardo complice, insaporito da labbra sempre più desiderose di suggersi e bagnarsi....
La scenografia è perfetta per qualche scatto; così, T. si da' un'aggiustatina ai capelli, sbottona soprabito e camicetta ed esce. Il jeans le fascia i glutei e la silhouette (appoggiata al muretto mentre si staglia contro il bagliore della luna) mi appare bellissima....
C'è un non so che di magico nell'aria immobile, un profumo di fiori e salsedine che si fonde amabilmente con la fragranza della sua pelle.
E' lei che comanda il gioco, lei che -in tanti anni- ha imparato come muoversi, come posare, come sedurmi. E lo fa magistralmente...
Siede in auto e sfila il Jeans rimanendo in autoreggenti, decolletè e camicetta sbottonata mentre il soprabito copre a malapena il perizoma e la parte orlata delle calze; penso sia una sorta di "segnale" così mi avvicino per darle modo di percepire tutta la mia passione (l'ora piuttosto tarda e le poche auto che transitano sembrano autorizzarmi ad essere più lascivo e pretenzioso) ma lei mi blocca ed esce nuovamente dall'auto andando a sedere su una panchina a circa 5 o 6 metri di distanza, illuminata dalla luna e da alcuni lampioni stradali.....