tradimenti
Concierge birichino....
di OpenMind2019
18.02.2021 |
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"" Inutile dire che, la gioia nel veder concretizzata una fantasia apparentemente semplice ma di difficile attuazione, le parole che mi diceva ora più..."
Premessa: quando eravamo registrati con altro account (SexySwingers1995), ci dilettavamo nello scrivere racconti che erano sempre attinenti ad episodi realmente accaduti, conditi da piacevoli dettagli, cosa che -all'epoca- riscosse molti consensi ed apprezzamenti. Ci riproviamo perchè è piacevole trasmettere esperienze di Gioco e, ravvivando la memoria, percepire nuovamente quei brividi che -oggi...e non si sa per quanto ancora- non potremo sentire sulla pelle. Come saprà chiunque abbia letto il nostro annuncio, da ormai un anno non incontriamo; non che prima fossimo assidui: il piacere, per entrambi, è nell'intesa di Coppia, nella complicità che accende un desiderio partendo da un sguardo, nella capacità di improvvisare -specie in talune condizioni- creando un crescendo erotico, un pathos sempre maggiore senza forzarne gli sviluppi. E partendo da questo assioma, vorremmo narrare di una circostanza che ci ha visto protagonisti, qualcosa di molto intrigante che aveva avuto precedenti, inutili tentativi (seguiti da figuracce causa l'incapacità di adeguarsi al Gioco da parte degli attori coinvolti) e che, proprio per questo, era divenuta quasi un chiodo fisso.
Al di là degli incontri con Coppie e Singoli, io e mia moglie amavamo (ed amiamo) vivere momenti dedicati esclusivamente a noi due, stimolando fantasie e piccole perversioni reciproche come quella, periodicamente, di andare in albergo (cosa che, peraltro, da alcuni mesi è diventato un imperativo categorico causa quotidiana ed inalienabile presenza dei figli a casa) e comportarci come Coppia clandestina o, talvolta, come cliente e prostituta (la signora, per l'occasione, sfoderava -e continua a proporre- mìse davvero mozzafiato che lasciavano ben poco all'immaginazione per quanto il confine tra "vedo e non vedo", seppure assai sottile, fosse ben marcato), spesso contrattando prezzi e prestazioni davanti all'attonito ma interessatissimo banconista della reception e lasciando che pagasse lei la camera. Avuta la chiave, ci si recava in stanza e, gradualmente, ci si lasciava prendere dal vortice della passione e della fantasia che spingeva prepotente a fare foto (non in tenuta da educanda, ovviamente), nei corridoi dell'hotel o sulle scale o fuori alle balconate), incappando -talvolta- in personaggi che ammiccavano incuriositi e compiaciuti dallo spettacolo ed ai quali T (mia moglie) offriva un "bonus" extra deliziandomi -seppur per pochi istanti- con le sue fellatio.
Un pomeriggio di fine estate, un paio di anni or sono, profittando del tepore del clima, decidemmo -cosa non rara- di uscire per uno shooting fotografico in outdoor e ci dirigemmo verso il litorale Domitio: adoriamo il sano Esibizionismo, quello fatto con classe, quello intrigante ma -al contempo- rispettoso di chi non la pensa come noi.... Non mi dilungherò ma si può facilmente immaginare l'effetto sortito dall'insieme creato dall'atmosfera, dalle pose assunte, dal calore sulla pelle per cui, in un primo momento, pensammo di dar libero sfogo ai sensi proprio in quella improvvisata location ma il sopraggiungere di un nutrito gruppo di ragazzini (tutti piccoli Baggio e Del Piero) ci dissuase subito.... Ci siamo prontamente allontanati, con l'auto, rammaricandoci per l'occasione mancata, sconforto aumentato dalla consapevolezza che -a casa- avremmo trovato i figlioli con mia cognata e, probabilmente, qualche amico del primogenito e, quindi, nessuna possibilità di dar sfogo all'eruzione che si agitava dentro..., così, io e T ci siamo scambiati un reciproco sguardo d'intesa e ci siamo diretti verso uno degli alberghi della zona. Arrivati, (nell'uscire dall'auto la mia porcellina aveva provato a coprirsi alla bell'è meglio ma con risultati alquanto scadenti), ci siamo diretti verso la reception dove ci attendeva il concierge (un uomo sui 55 ma portati bene) che, rapidamente (seppur fissando ipnotizzato lo sguardo nella scollatura di T), ha assolto alle pratiche burocratiche; ci siamo, quindi, fiondati in camera dove bocche, lingue, mani, sessi sembravano non trovar pace nel mulinellare continuo e nel passare da una parte del corpo all'altra. D'improvviso, T. ha indossato il leggero soprabito sulle autoreggenti e gli stivaletti estivi e, spingendomi sul letto, è uscita dalla camera dicendo: "Ho sete: vado a prendere un prosecco"; ho pensato, un po' dispiaciuto, come anche stavolta la nostra fantasia fosse destinata a naufragare e mi attendevo di vederla risalire disillusa e mortificata col prosecco che avremmo gustato un po' delusi e prendendo in giro il receptionist...Invece, i minuti trascorrevano e lei non tornava su... Dopo oltre 25 minuti, è tornata soddisfatta, sorridente, radiosa e mi ha baciato con passione: ho percepito subito il sapore dello sperma nella sua bocca ed ho mugolato di eccitazione; a questo "segnale", mi ha spinto con la testa sulle tette che erano bagnate di saliva e sborra e che ho leccato con avidità e poi giù, giù, sull'ombelico, sul monte di Venere, nell'incavo delle cosce fino a farmi sentire il profumo ed il gusto del cazzo dell'altro nella sua figa caldissima ed ancora palpitante (per correttezza, devo specificare che sentivo forte l'odore del preservativo: T non scopa con estranei senza di questo). L'ho presa in tutti i modi mentre mi sussurrava: "Cornuto... che maschio quel portiere...Sono stata la sua troia....mi ha trattato usato come una zoccola...anzi, secondo me è convinto che io sia una puttana della zona e non tua moglie.... Mi ha sborrata tutta ed io non mi sono pulita pensando a te..." Inutile dire che, la gioia nel veder concretizzata una fantasia apparentemente semplice ma di difficile attuazione, le parole che mi diceva ora più sottovoce ora gridando (quasi a voler rendere pubblica la sua troiaggine) mi hanno talmente eccitato da usarla senza rispetto, godendo solo del suo corpo e riempiendone di seme tutti gli anfratti....
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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