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Quando il Gioco sfugge da mano (4)


di Membro VIP di Annunci69.it OpenMind2019
14.01.2025    |    159    |    9 9.4
"E noto con piacere che questa situazione eccita tantissimo anche il boss..."
Parto dalla fine della terza parte del racconto, così da dare un logico senso di continuità alle righe seguenti; chi ha già letto (soprattutto, ricorda –anche per sommi capi) può bypassare tranquillamente:
“......Michele era in un’estasi davvero difficile da descrivere: mi guardava con un sorriso timido, per nulla spavaldo. Era il Conquistato, non il Conquistatore. E sembrava esserne pienamente consapevole!
“Sei meravigliosa; sei una femmina incredibile; sei la donna che rende tangibili le emozioni...Sei....Sei...”
Le sue parole mi giungevano ovattate, un’eco lontana che esaltava la mia lussuria e che prendeva corpo in ogni fibra, in ogni goccia della mia essenza di femmina in calore.
Da perfetto gentiluomo, ha fatto in modo che io per prima lasciassi l’hotel per dirigermi a casa, altro gesto di delicatezza e discrezione che non ho potuto non apprezzare.
Nel tardo pomeriggio, il prof. è rientrato e, dopo avermi baciato con amore –come fa sempre- mi ha chiesto come fosse stata la mia giornata, domanda alla quale ho risposto con un sibillino: “Piacevolmente impegnata” Ma poi, pensando che una risposta così stringata gli sarebbe parsa strana, ho proseguito: “Laura mi ha chiamato per essere accompagnata a Nola per sbrigare una faccenda così sono andata a prenderla e siamo uscite insieme.” E mi sono dilungata sull’abbigliamento scelto perché Laura è una fissata ed anche una spesa al mercato diviene occasione per una sfilata di moda “E poi –ho concluso- ho pensato che avrei potuto attirare gli sguardi compiaciuti di qualche bel maschietto da provocare “Ma Laura non ha l’auto?” “Si, tesoro, ma è in riparazione...” “Cavolo: fino a Nola? Un trasferta! Spero ti abbia pagato bene. Un taxi le avrebbe chiesto una piccola fortuna!” Ha esclamato ridendo divertito “Hai portato con te anche la piccola?” “No; sapevo che si sarebbe annoiata ed ho profittato della presenza di Simona per lasciarla a casa a riposare” “Hai fatto benissimo, tesoro...”
La mattina dopo, con la scusa di portare a mia madre alcune cose che m’aveva chiesto, sono uscita presto “...così tornerò subito e tu, se dopo devi andare, non sarai costretto a far tardi per non lasciare la piccola da sola”. Ha guardato l’orologio sussurrando: “Sei strana: quando mai sei andata da mamma così presto. Finirai con lo svegliarla...” “Beh, prof., a te non si può nascondere niente: mi sono fatta l’amante ed è il dirimpettaio di mamma; ormai, se non lo sveglio con un pompino, non riesce più ad andare a lavoro... E non lamentarti che a te fa piacere” e sono scoppiata a ridere chiudendomi la porta alle spalle e caracollando per le scale. Volevo, DOVEVO vedere Michele prima che smontasse. Ci siamo incrociati mentre lui si dirigeva verso l’uscita del parco ed io affannavo fantozzianamente, per non dare a vedere; è stato meraviglioso scambiarci uno sguardo di complicità mentre lui mi salutava con deferenza. Tre giorni dopo, eravamo di nuovo a Nola, di nuovo in quell’hotel, di nuovo a dar sfogo ai nostri sensi mentre facevamo l’amore... Io, presa da sensi di colpa che mi trafiggevano il cervello ed ogni fitta si trasformava in un orgasmo sempre più forte. Lui, del tutto ignaro che, la sera prima, ero stata la protagonista di una sfiancante gangbang....."

Aggiornamento (Gennaio 2025)
L’esigenza di pubblicare queste poche parole nasce dal fatto che CHIUNQUE (e dico: CHIUNQUE) abbia letto il racconto, ci contatta chiedendo 1) se la tresca con Michele continui o meno e 2) che reazione ha avuto il boss quando ha letto dell’accaduto:
1) ovviamente, è finita dopo qualche giorno perché -dal momento in cui ho postato la narrazione di quest’avventura consapevole della condivisione dell’account con mio marito, cosa che lo avrebbe inevitabilmente messo a conoscenza del “tradimento”- è svanito anche lo stimolo che mi aveva spinto a creare la situazione stessa (non ho bisogno di cazzo, penso si sia capito: ne ho quanti ne voglio e come li voglio!); è rimasta, però, la piacevolissima eccitazione derivante dal fatto di avere avuto un amante, scelto tra persone che fanno parte del mio quotidiano, il quale, ogni qualvolta ci incontra, penserà al mio uomo come un gran cornuto...e noto con piacere che questa situazione eccita tantissimo anche il boss. Michele ha provato a tenermi a sé ma gli ho detto che la situazione era divenuta complessa da gestire e che circolavano già illazioni su di noi. E, ora che ci penso: chissà se è stato tanto gentiluomo da non divulgare la cosa oppure se, ormai, siamo sulla bocca di tutti. Questa ipotesi mi crea un forte stato di ansia (se i figli lo venissero a sapere?) ma, allo stesso tempo, mi fa bagnare tutta....;
2) la reazione del boss è stata né più né meno che quella che mi aspettavo: gioia e gratitudine (oddio: un po’ d’ansia –per i motivi sopra descritti- è venuta anche a lui) che lo portano, appena possibile, a sfondarmi ovunque ci si trovi mentre gli narro, con dovizia di dettagli, i pochi ma intensi incontri col suo “antagonista”
Spero che questo soddisfi la curiosità (legittima) di chi ha seguito il corso degli eventi.
Un bacio dalla vostra T
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