Quattro

Di solito scrivo per metabolizzare o per mettere in ordine i pensieri.
Stavolta scrivo per ricordare.
Sono stati giorni difficili, impegnativi anche.
Problemi a casa e scelte difficili al lavoro hanno ingombrato gran parte della sua testa. Questo poteva allontanarlo, farlo chiudere in sé stesso o fargli prendere una pausa, per concentrarsi sui suoi pensieri. Invece ha scelto di confidarsi con me, di condividere con me il peso. Mi piace questa cosa. È il concetto di coppia che mi piace. Appoggiarsi uno all'altra quando c'è una difficoltà, anche solo con una telefonata, o anche 100 telefonate...
A tutto questo si aggiunge la serata di oggi, che è sicuramente un banco di prova grosso.
Lui qualche esperienza l'ha già fatta, io no, per cui è tutto una incognita. Mi concentro da giorni sul menù, sulla spesa, sulla tavola da apparecchiare, per non pensare ad altro, a quello che può o non può succedere.
Visto che alla merenda-aperitivo è arrivato dopo avrei piacere che fosse già qua, quando arriveranno loro. Incredibilmente da che rischiava di arrivare tardi, arriva 1 ora prima.
"Mi vedi preoccupato?"
"Pensieroso, ma ci sta"
E ricominciamo a parlare del lavoro, di quello che ci aspetta, tra uno spritz e qualche bacio, mentre aspettiamo che arrivino.
"Se continui così finisce che scopiamo prima che suonino il campanello"
E allora mi metto, da brava, in un angolo del divano. Ma poi lui mi tocca e alla fine mi riavvicino, potrebbe essere diverso?
Alla fine i Cosi, L. e B. arrivano.
La tavola è pronta, il mohito ancora no, ma serve poco.
3 mohito, 1 spritz e una tavola con aperitivo preparato servono solo da partenza.
Parliamo di sesso, di avventure, lui racconta del nostro sesso orale, di lui che pensava di essere wow, ma alla fine con me non trova la chiave. E lo racconta facendoci ridere tutti fino alle lacrime.
"Ti sta facendo nera"
"No, si sta facendo nero da solo"
E io e lei ridiamo come non mi capitava da un pò.
Stiamo bene insieme e sembra che nessuno stia pensando a quello che succederà, ma è chiaro che ci pensiamo tutti.
"Adesso bevo un bicchiere di vino poi ti bacio, sei pronta?"
Ma lei beve il bicchiere e non lo fa, perché ricominciamo a dire scemate e le risate si accavallano.
"Va bene ora vado in bagno poi ti bacio" le fossette che la rendono particolarmente maliziosa.
"Lo hai detto anche prima e non lo hai fatto"
"Bene, allora sei pronta al tuo primo bacio da una donna?"
"Si"
E lui "Bene allora me ne vado"
"Ma come? E dove vai?"
"A fumare"
Lei gli ruba la sigaretta.
"No tu resti. Comunque questi 2 qua si stanno sabotando da soli"
E ridiamo, perché lui davvero, per sdrammatizzare sta facendo ridere tutti, anche lei, che vorrebbe prendere in mano la situazione, ma le scappa da ridere e non riesce a smettere. Sa che il momento richiede serietà e lui lo sta rendendo leggero. Sicuramente aiuta lui, che non è eccitato, in questo momento. Ma incredibilmente aiuta anche me, perché ridendo mi sento me stessa e in connessione con lui, che so esattamente cosa sta pensando.
Sta per mettermi alla prova.
Sta per scoprire se come coppia possiamo fare anche queste esperienze, questi giochi, è un momento rivelatore.
"Il meglio di tutto sono i baci di una donna", me lo ha detto più volte lei.
Non è vero che sono meglio.
Sono tutta un'altra cosa.
Sono dolci, caldi, morbidi.
Ma per scaldarmi, per eccitarmi, ho bisogno di lui ora. Dei suoi baci erotici. Che non arrivano, perché sto baciando lei. Lei, che ha preso il comando, è diventata una leonessa.
Lui ora è seduto dietro di me.
So che non sa che fare.
Aspetta.
Cerca di capire.
Gli prendo un braccio e me lo porto intorno alla vita. Mi tocca, mi da un morso. Lei si spoglia, la maglia è sparita, spoglia anche me, ora ho solo i leggings e il reggiseno. In un attimo sono tutti in intimo.
"È partita eh!?! Qua c'è dell'esperienza", lui sdrammatizza, sempre.
Non è ancora eccitato.
Lo so.
Lo sento.
Aveva detto che poteva succedere.
E allora glielo abbasso gli slip e lo prendo in bocca.
Avevo paura di non riuscire a eccitarlo, ma in pochissimo lo sento crescere nella mia bocca, sempre più grande.
E poi succede.
Lo avevo detto con lei.
Volevo vedere com'era dargli piacere con la bocca insieme a un'altra donna. E lei si avvicina.
Mi bacia, mentre ho lui in bocca.
Le nostre lingue si intrecciano sul suo glande. "Sta succedendo davvero?" e si copre gli occhi con una mano.
È bello, è incredibilmente erotico.
E non mi urta vedere lei che lo prende in bocca, mentre io lo lecco.
Pensavo avrei odiato questa cosa e invece mi piace da morire.
Non mi è piaciuto altrettanto farlo a L.
Ma penso sia perche tra noi non è scattata tutta questa chimica.
In effetti è carino, mi piace.
Ma non sento tutta questa attrazione da parte sua. Forse non gli piaccio, è possibile.
Per gran parte del tempo ho tenuto gli occhi chiusi.
So che a un certo punto L. era dentro di me, lui mi accarezzava e io stringevo forte la coscia di lei.
Ho solo dei flash.
Lui che lecca B. mentre io e lei facciamo un pompino a L.
Lui che masturba lei sul divano mentre L. mi lecca.
Lui che la masturba contro un muro e la fa squirtare, lei che ride e si imbarazza e si scusa.
Lui che si china su di me e mi bacia.
L. che prende B. mentre io lecco lei e lei lecca lui. Un incastro quasi perfetto.
Lui che la prende da dietro mentre L. prende me da davanti. In questo modo io vedo lui in viso, e lei di schiena che ansima di piacere. Le stringo forte la coscia.
Ho bisogno di lui ora.
Posso fermare tutto oppure "Facciamo cambio?"
E lui ora è dentro di me e mi abbraccia e mi bacia. E siamo di nuovo noi.
"Tutto ok?" appena un sussurro
"Si"
Schiaffo
"Non mi mentire"
"Tutto ok?"
"Ora sì"
È surreale come da questo siamo passati a rivestirci e a bere un bicchiere di vino e mangiare patatine.
Se qualcuno fosse passato da casa prima e dopo avrebbe visto 4 amici in chiacchere. L'intermezzo sessuale fatto, dimenticato, archiviato, presente solo nei commenti.
"Scusate dobbiamo dobbiamo alzarci presto"
E i Cosi spariscono.
"Vuoi scopare ancora? Per ritrovarci un attimo?"
"Si, andiamo di sopra"
E ci siamo ritrovati in effetti.
Con i nostri baci, la nostra chimica, la nostra intesa, i nostri abbracci.
Passa 1 ora, sembrano 10 minuti.
"Abbracciami un attimo poi puoi andare in doccia"
Lo vedo che mi scruta dalla porta socchiusa. Forse spera di vedermi, di cogliere qualcosa che potrebbe essergli sfuggito, ma che lascerei vedere solo in un momento di solitudine. Pensa che qualcosa non vada. Che la serata mi abbia turbata.
Pensavo che non sarei arrivata oltre al bacio con lei e avrei finito per fare niente o solo sesso con lui. Non pensavo a uno scambio completo la prima volta.
Sicuramente ero un pò assente.
Quasi stranita.
Non so se mi sia piaciuto tutto, so che esco con una consapevolezza e una paura.
Sono in grado di uscire dalla mia comfort zone e divertirmi. Ma alla fine il massimo del piacere, l'ho comunque raggiunto quando io interagivo con lui. Me lo aspettavo.
Averlo visto con lei mi ha fatto rivalutare invece un pò il nostro noi a letto. Quando mi diceva che con me era speciale e diverso, pensavo si riferisse anche all'atto fisico. Che il modo di toccare, leccare, interagire, fare sesso, fosse unico tra noi. E lo pensavo perché io non sono stata con nessuno come con lui. Forse come dice lui è per la pochezza delle persone in giro. Forse è solo che lui ha il dono di saper fare bene sesso. Ha fatto una forma d'arte, l'entrare in connessione con le donne. Ma come lo fa bene con me, lo fa con altre, ora lo so, ed è quello che mi ha fatto chiedere "cambio".
Ma resta l'unicità della nostra connessione, la chimica che abbiamo e quel qualcosa in più, che è un mix di sentimento, passione e intesa. Quel qualcosa che ho sentito quando lui è entrato dentro di me baciandomi, sia con loro, sia quando poi siamo rimasti soli.
Esce dal bagno, ancora umido dalla doccia, nudo. Mi scruta.
"È davvero bello averti qui"
Ora come non mai vorrei restasse
"Non posso restare, lo sai"
"Lo so"
"Cosa daresti per farmi restare?"
"Mah, niente, mi farebbe solo piacere"
"Mai una soddisfazione eh!?!"
Sorrido.
Non serve.
Lo sa che è quello che vorrei più di tutto. Ma non si può. Non ha senso chiedere o pensarci.
Mi alzo, mi vesto, lo accompagno alla porta, pensando che la prossima settimana sarà ancora più impegnativa e difficile.
Chiudo la porta.
Mi faccio una doccia.
Gli scrivo per fargli compagnia fino a che arriva a casa.
E chiudo gli occhi, i pensieri dei prossimi giorni li lasciamo a domani, a lunedì, a sabato...
Vorrei vederlo già domani.
Vorrei sentirlo già ora.
Ma aspetto mi godo i momenti insieme, ne faccio tesoro e li trasformo in racconti.
Spero non si stanchi così presto di me come ha detto, io non penso mi stancherò velocemente.