Lui & Lei

Fantasie


di Membro VIP di Annunci69.it MybrettyD
12.10.2024    |    1.495    |    5 8.9
"All'inizio avevo delle fantasie che mi stuzzicavano e solo grazie a Lui ho potuto realizzarle, ora mi rendo conto che ci sono cose che vorrei fare, con Lui o..."
Ultimamente c'è un incrocio astrale per il quale più di una volta mi è stato chiesto quali fossero le mie fantasie erotiche.
"Cosa ti piacerebbe?"
Se facessi questa domanda a chiunque sono sicura che avrebbe una risposta pronta, veloce, vera, certa.
Io invece mi sono ritrovata persa nel rispondere. Inizialmente ho pensato che fosse perché fino a 1 anno fa la risposta sarebbe stata "fare una cosa a 3 o 4" oppure "provare a giocare con una donna", ora sono cose che ho fatto, per cui non sapevo più cosa rispondere. Quindi mi sono chiesta come fosse possibile che io non avessi più una fantasia erotica da soddisfare, è possibile? Possibile che ora, dopo anni di quiescenza, proprio ora che ho al mio fianco una persona che mi permette di vivere il sesso in tutte le sue sfaccettature, proprio ora, io sia a corto di idee?
In effetti non sono mai stata fantasiosa, anche i miei stessi racconti sono frutto delle mie esperienze, non della fantasia.
Poi ho realizzato una cosa, che probabilmente sarà incomprensibile a molti, giudicata da altri, ma che a me ha aperto gli occhi nel modo più brutale possibile. Questa consapevolezza mi è arrivata all'improvviso, come un fulmine, era come se avessi sempre indossato degli occhiali che rendevano il mondo monotono, monocolore, e mi fossero stati strappati, finalmente ho visto i colori del mondo, degli alberi e dei fiori.
Io sono una slave.
Probabilmente pensate che non c'entri nulla, ma c'entra, se seguite il ragionamento.
Una slave vive per il suo dom, come io vivo per Lui. C'è chi mi ha anche fatto notare che la foto dove avevo scritto "Sono di tua proprietà" era antifemminista, che io sono solo mia e tutto il contorno... ma io ho scelto di essere sua e da quando l'ho scelto ho messo tutta la mia vita nelle sue mani, la sua felicità è la mia, i suoi sorrisi sono i miei, le sue paure sono diventate mie, le sue preoccupazioni le condivido.
Un giorno mi ha detto "pensa se... non sarebbe eccitante....?" e all'improvviso ero eccitata. Lui mi ordina "Vieni con me" mentre siamo a letto e quell'orgasmo che inseguivo arriva.
Quindi ora la mia fantasia, le mie fantasie, sono le sue, perché Lui ha una mente sempre in fermento, sempre pronta a fornire e pensare e creare situazioni che sono eccitanti a livelli elevati.
Non gliel'ho detto, o forse sì, ma in modo velato e quindi non penso lo sappia nemmeno Lui.
All'inizio abbiamo improntato molto il nostro rapporto su questo essere slave, ed era normale che fosse così, soprattutto perché conoscevamo poco, io di Lui, e Lui di me, quindi c'era spesso, in questo rapporto a distanza, un ordine che mi dava e io eseguivo.
Vestiti così - non mettere le mutandine - metti l'intimo spaiato - scrivi questo per me sul tuo corpo - mandami una foto ogni ora con questa scritta.
Ora questo un pò è stato accantonato, ma perché si è elevato. Lui si sente, penso, meno dom perché ordina meno, io mi sento invece sempre più slave per il sentimento, quasi la necessità, di compiacerlo. E più a Lui piace come sono o quello che faccio, più io mi sento appagata, un appagamento che deriva dal banale cucinargli un piatto che divora perché "questa carbonara è più buona anche di quella che ho mangiato a Roma", fino a compiacerlo a letto. Quando ho scoperto quanto mi piacesse leccarlo l'ho tenuto sdraiato sul tavolo della mia tavernetta per non so dire quanto tempo, adorando con la mia lingua ogni centimetro della sua pelle liscia e piena di nei, memorizzando ogni neo, ogni cicatrice, ogni piega del suo corpo. Alla fine mi ha detto "Oggi hai dominato tu me" e io l'ho guardato, incredula ho risposto "Oggi mi sono sentita più slave che mai", a quel punto è stato Lui a guardarmi, ci ha riflettuto un attimo e alla fine mi ha dato ragione, "In effetti mi sono sentito venerato".
All'inizio avevo delle fantasie che mi stuzzicavano e solo grazie a Lui ho potuto realizzarle, ora mi rendo conto che ci sono cose che vorrei fare, con Lui o semplicemente con la sua complicità, che derivano dalle nostre conversazioni, dalle sue idee che si mescolano alle mie dopo, prendendo una forma inaspettata e sempre più erotica, perché essere complici in questo modo permette a Lui di dominare me e a me di essere dominata elevando il nostro rapporto a un altro livello.
Spesso ho la sensazione che gli uomini confondano la dominazione col legare una donna, darle qualche sculacciata, usare un frustino e lasciare un segno rosso. A volte mi è anche capitato che certe persone vedano l'umiliazione come parte integrante del rapporto dom-sub. Sicuramente e per qualcuno questo può essere vero, ma solo in parte, mi sono fortemente convinta che la dominazione, quella vera, non è solo questo, sicuramente non per noi. Non esiste un dom senza un sub, non esiste l'amore di una slave senza l'amore ricambiato da parte del suo dom, per cui se è vero che io dimostro il mio amore per Lui adorandolo fisicamente ed emotivamente, Lui a sua volta mi ama, prendendo la mia vita nelle sue mani e avendone cura, anche solo cambiando una lampadina, sparecchiando la tavola mentre porto mia figlia a scuola, scaricando la macchina da un pacco pesante. Siamo diventati molto più dom e slave di quando ci limitivamo a ordini ed esecuzioni, perché lo siamo nell'anima. Io chiedo il permesso a Lui e Lui, in certe occasioni, lascia decidere me. "Su questa cosa comandi tu" mi ha detto una volta "perché la cosa che conta è che tu sia felice, non posso perderti per questo, quindi se ti fa stare male devi solo dirmelo".

Con Lui ho scoperto la mia sessualità, come una ragazzina vergine che si avvicina al sesso per la prima volta, anche se ero tutto tranne che una vergine, una quarantenne lanciata nel mondo che voleva scoprire se stessa.
"Sei una Lolita, disinibita, ma imbarazzata, è una cosa che adoro di te".
La prima gita che abbiamo fatto in Toscana abbiamo passato quasi tutto il viaggio a baciarci, ardentemente e con passione.
Non so se sia stato lì che ho scoperto quanto mi piacesse baciarlo e stuzzicarlo mentre guida, ma col tempo ogni viaggio in auto diventa più erotico e bollente. "In auto sei diversa, sento quanto mi vuoi, mi lecchi la faccia, mi tocchi, ma che ti succede?"
"Mi piace essere io a metterti in difficoltà", Lui è sempre tanto controllato, vederlo accostare l'auto perché è troppo distratto dalla mia lingua mi fa sentire ancora più desiderata e me lo fa desiderare ancora di più.
Durante quel primo viaggio mi aveva sfidata "Un pompino si fa, non si chiede". Non so quanto tempo sia passato da quella frase a quando alla fine il pompino mentre guidava gliel'ho fatto davvero, mesi comunque, ma da allora è diventata una delle mie pratiche preferite. Il fatto è che non è mai programmato, non penso mai di andare in auto con Lui e che finirò a leccarlo. Pian piano che passa il tempo, che passano le ore, mi avvicino a Lui, mi avvolgo con entrambe le braccia al suo braccio destro, così grosso, così forte e mi accoccolo lì, per un attimo. Mi allungo a baciargli il collo, dal lato destro, sento il suo odore e li parte la magia. Col suo odore nelle narici un semplice bacio sul collo diventa la mia lingua che lo lecca, sul collo, sulla barba, sotto l'occhio. Poi mi ricordo e mi ricorda che sta guidando, quindi mi appoggio col viso al suo petto, con l'intenzione di stare tranquilla. Ma finisce sempre che mi cade l'occhio sulla sua eccitazione e le mie mani non si possono più fermare. Prima lo tocco sotto la maglia, o se ha la camicia la sbottono lentamente, e infine scendo verso i pantaloni. Le prime volte era Lui a slacciarsi, ad abbassare i pantaloni e a tirarlo fuori, l'ultima volta l'ho fatto io, pian piano, prima lo leccavo sulla pancia e lentamente scendevo verso la sua erezione ancora dentro l'intimo, nascosta sotto un sottile strato di cotone.
Sentirlo crescere in bocca con Lui che dice "No vabbe' " è fortemente eccitante ed erotico. Poi alla fine io mi perdo, lecco, succhio, muovo la mano, uso la saliva, tanta, come piace a Lui e a un tratto mi accorgo che la macchina è ferma a fianco della strada perché era troppo distratto da me per continuare a guidare. Non sento più nulla quando sento il suo odore, sento solo quello, mescolato al suo sapore che mi resta appiccicato addosso per ore, quando scopro che i minuti sono volati, i chilometri passati, la destinazione quasi raggiunta, passando davanti a una caserma di Carabinieri, con la speranza che non ci abbia visto nessuno, ma con l'eccitazione di sapere che poteva anche essere successo e in fondo non ci interessava più di tanto.
Quindi eccola la mia fantasia, solo mia, anche se già realizzata in parte è questa, quella di poterlo leccare indisturbata per ore, in auto, fino a fargli perdere il controllo e la ragione, il senso del tempo e dello spazio, fino ad avere il suo odore e il suo sapore addosso per ore.
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