Prime Esperienze
La famiglia si allarga
di skizzoinfoiato
04.10.2024 |
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"Era evidente che la situazione l'avesse quanto meno eccitata, i capezzoli duri sembravano formare una sporgenza ulteriore sul seno..."
Mi chiamo Mario, da tanto aspettavo questa vacanza, ma adesso mi trovo seduto con mia moglie Giulia ad un tavolo di un ristorante della nave da crociera, ospiti di nostra figlia, e l'ansia sta crescendo in me, grazie a mia moglie riesco a rilassarmi,Perché l'ansia, perché mentre aspettavamo Sonia, nostra figlia e sua moglie Anna, convolate a nozze solo il mese scorso, e ora in viaggio di nozze, ebbi modo di ripensare a ritroso a come si fosse arrivati a quel tavolo.
Fu un opera difficile per la mia mente in confusione, quindi ci siamo imbarcati, seguita la riunione sulle norme di sicurezza, fatto un giro esplorativo, raggiunta la cabina dove erano state fatte arrivare le nostre valige , ricevuto il messaggio, per certi versi inatteso, per altri meno, sapevamo perché fossimo lì con loro. Il messaggio riguardava orario e nome del ristorante per l'appuntamento.
Avemmo il tempo per prepararci dopo aver riposto le nostre cose in cabina, già da fine doccia l'ansia iniziò a farsi sentire non riuscendo a fare il nodo alla cravatta, venuto dopo diversi tentativi.
Ma certo non era questo il motivo, non le vedevamo dal matrimonio, ma sapevo già l'origine di tutto.
Iniziò dopo che Anna mi chiese il permesso di sposare Sofia, ne fui felice stavano assiema da tanto, e fu artefice del recupero mentale finale di nostra figlia turbato da un fidanzato, passatemi il termine non uno stinco di santo.
Poi, ecco il poi fu l'origine di tutto, la richiesta che mi fecero, ottenendo la complicità di mia moglie. Vero, siamo stati libertini, scambisti fino almeno alla sua nascita e convinti del nostro amore tanto certo quanto ... si potrei definirlo libero, almeno fino alla sua nascita.
Forse siamo stati un po' bigotti nel cercare di non traviarla mettendola a conoscenza del nostro passato, ma ritenevamo che dovesse esplorare la sua sessualità in modo autonomo , in parte è andata così.
Ma quella richiesta era intrigante ma difficile da accettare, e fu poi oggetto di discussione con Giulia.
Le ragazze avevano già la consapevolezza di volere un figlio, mi fecero in modo esaustivo il riassunto dei ragionamenti fatti, Sofia aveva ancora i suoi blocchi psicologici a relazionarsi in modo intimo al sesso maschile, quindi la maternità convennero dovesse toccare ad Anna, non era consentito poter usufruire di fecondazioni assistite con donatrice donna donna, mi chiedo se oggi lo sia, Non volevano adottare né coinvolgere estranei per mantenere anche un legame genetico, sul principio sangue del nostro sangue.
Anna era una ragazza di origini indiane, quindi arrivarono a concludere che dovessi essere io colui che fosse in grado di realizzare il loro sogno, e in un certo qual senso anche il nostro , tanto eravamo desiderosi di avere un nipote.
Ne parlarono con Giulia essendo venute a conoscenza del nostro passato giovanile, e in ripresa alla sua maggior età, facendo leva anche sulla sua naturale bisessualità, ottennero il suo consenso.
Il mio avvenne non senza turbamenti, fu ripreso un vecchio episodio nel quale per una fortuita coincidenza , tornando a casa mi trovai Anna completamente nuda mentre usciva dalla camera di mia figlia, così ebbi la certezza della loro relazione.
Era molto bella, lo ammetto, le sue labbra sottili sembravano richiedere baci appassionati, il seno non grandissimo, ma ben fatto, era magra, le gambe toniche , completamente depilata. Si, sono un uomo e la squadrai facendo una vera e propria radiografia. Era evidente che la situazione l'avesse quanto meno eccitata, i capezzoli duri sembravano formare una sporgenza ulteriore sul seno.
Ma certo anche lei non mi lasciò indifferente e nei pantaloni della tuta non potei nascondere la potente erezione che mi provocò.
Mi sembrò arrossire, l'imbarazzo reciproco era evidente, abbassando la testa con un sorriso malizioso guadagnò il bagno. Non parlammo mai di quanto successo, ma ovviamente fu ripreso per farmi quella proposta che alla fine accettai.
Tornai al presente quando le due ragazze ci salutarono chiedendoci se avessimo avuto difficoltà, in effetti, essendo un ristornate ad uso esclusivo della prima classe, non era in zona accessibile a noi, ne ignoravamo l'esistenza, ci venne fornito addirittura un'apposito pass.
Erano stupende e per tutta la cena conversammo facendoci raccontare quanto fin lì fatto. A cena finita Sofia si congedò ritirandosi, ringraziò la madre e nel venire da me mmi invitò a fare un paio di lenti con Anna prima di andare in camera, lasciandomi una delle due chiavi della stessa vicino al piatto e prendendo una delle nostre, anche mia moglie si ritirò.
Feci come suggerito, durante il ballo non potei non ammirarne tutta la grazia, eravamo molto belli insieme e i presenti ci guardavano tutti. Misero un lento e il contatto fra noi divenne serrato, la cosa mi eccitò.
Non avevamo parlato, godendoci quei momenti, "Sono contenta" "come ?" "sono contenta di sentirti eccitato, eravamo in apprensione che potesse esser cambiato qualcosa.... invece qua sotto è proprio come me lo immagino.... " Si avvicinò al mio orecchio sussurrandomi "portami in camera, adesso"
Era un appartamento altro che camera! Le luci erano soffuse, creando un'atmosfera intima come serviva. Ero ancora teso nonostante tutto, raggiunta la vetrata vista mare con balcone, Anna si alzò i capelli inclinando la testa all'indietro, un invito inequivocabile ad occuparmi del suo abito.
Mi avvicinai a lei, mentre pensavo a cazzo duro, che stavo per scoparmi una ragazza di 25 anni, mi sentii porco ma avevo letteralmente un'attacco di scialorrea tanta era la voglia. Non vedevo più davanti a me la moglie di mia figlia, ma una donna nel fior fiore degli anni che voleva fare del sesso con me.
Calai quella zip con una tale lentezza, mentre il rumore dei denti che si aprivano sembravano rimbombare non solo nella camera ma soprattutto nella mia testa, che forse ci sarebbe stato il tempo di arrivare al porto successivo.
Fece capolino una schiena perfetta, non indossava reggiseno era bellissima , avrei voluto strapparle tutto di dosso, ma non doveva esserci violenza.
Da sola fece scendere le spalline dalle spalle consentendo all'abito, così non più sorretto di scivolare fino ai piedi.
Un piccolo perizoma rosa chiaro perfetto sulla sua carnagione, a filo, un filo che si perdeva in mezzo a due glutei magnifici.
Si, aveva un culo da paura!
L'istinto cacciatore si risvegliò, le mani andarono subito a fargli sentire la mia presenza, anche se ne era ben consapevole, poggiandosi sui fianchi appena al di sopra della anche. Colmato il mezzo passo adesso iniziai a fargli percepire il calore del mio fiato sul collo, collo che mi fu offerto inclinando la testa dal alto opposto.
Si, era bellissima, aveva un collo lungo e perfetto da baciare, quando da percorrere con la punta della lingua, atto che le provocò un gemito, un gemito di puro piacere che fu anche per me la certezza che stesse tutto avvenendo in modo spontaneo e da entrambi voluto. Un gemito per proseguire, infatti non mi fermai, scesi alle spalle e ritornai in su.
La mani scorrevano sul suo corpo in modo sincrono ai miei baci, salirono fino a trovarsi sopra il seno, presto furono raddoppiate dalle sue, come se volesse trattenerle.
Una torsione maggiore e le nostre bocche si unirono un tenero bacio, accompagnato da un lento e quasi percettibile movimento di bacino che si sfregava sul mio pantalone trovando l'oggetto del desiderio, teso e contorto come se fosse alla ricerca del modo di sfuggire al contenimento dello slip. poi fu un flusso continuo fin quando non si girò.
Fu il suo turn
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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